PAOLO FERRARIO, Il Genius loci come angelo del luogo, in Angelicamente, a cura di Baldo Lami, Zephyro edizioni, 2011, p. 45-57

PAOLO FERRARIO, Il Genius loci come angelo del luogo

pubblicato in Angelicamente, a cura di Baldo Lami, Zephyro edizioni, 2011

INDICE DEL SAGGIO:
1. L’evento
2. Relazioni fra gli angeli e gli uomini
3. Il Genius loci
4. I luoghi concreti
5. Gli elementi dei luoghi
6. Ritorno a casa

Presentazione, 28 novembre 2010:

Bibliografia:

BIBLIOGRAFIA

Amman R., Il giardino come spazio interiore, Bollati Boringhieri, Torino 2008

Bachelard G., La terra e il riposo, le immagini della intimità (1948), Red Edizioni, Como 1994

Benjamin W., Il viaggiatore solitario e il flâneur, Il Nuovo Melangolo, Genova 1988

Berger P. L., Il brusio degli angeli, Il Mulino, Bologna 1969

Bevilacqua F., Genius Loci. Il dio dei luoghi perduti, Rubbettino, Catanzaro 2010

Calvino I., Lezioni americane, Mondadori, Milano 2000

Demetrio D., Filosofia del camminare. Esercizi di meditazione mediterranea, Raffaello Cortina, Milano 2005

Demetrio D., Ascetismo metropolitano. L’inquieta religiosità dei non credenti, Ponte alle Grazie, Firenze 2009

Galli M., Edgar Reitz, Il Castoro Cinema, Milano 2006

Guardini R., Rainer Maria Rilke: le Elegie duinesi come interpretazione dell’esistenza (1953), Morcelliana, Brescia 1974

Hillman J., Il piacere di pensare, conversazione con Silvia Ronchey, Rizzoli, Milano 2001

Hillman J., L’anima dei luoghi, conversazioni con Carlo Truppi, Rizzoli, Milano 2004

Jonas H, Memorie. Conversazioni con Rachel Salamander, Il Melangolo, Genova 2009

Michael J., Il giardino allo specchio. Percorsi tra pittura, cinema e fotografia, Bollati Boringhieri, Torino 2009

Moore T., L’incanto quotidiano, Sonzogno, Milano 1997

Peregalli R., I luoghi e la polvere. Sulla bellezza dell’imperfezione, Bompiani, Milano 2010

Rilke R.M., Elegie Duinesi, (1922), Le Lettere, Scandicci 1992

Stevens W., L’angelo necessario, SE/ES, Milano 2000

Wenders W., Stanotte vorrei parlare con l’angelo. Scritti 1968-1988, Ubulibri, Milano 1988

Paolo Ferrario è sociologo ed è stato docente universitario a contratto alla Università Ca’ Foscari di Venezia e alla Università di Milano Bicocca.

Attraversa il suo Destino nell’ultimo tratto di vita tra partecipazione alla Polis e  alla necessità esistenziale di ancorarsi in un Luogo, che si è concretizzato a Coatesa sul Lario.

Ha scritto solo libri di saggistica nel campo delle politiche sociali applicate ai servizi e questa è la sua prima escursione nella ricerca simbolica.

Nel diario reticolare  Tracce e sentieri. Luogo Tempo Eros Polis Destino si trovano altri segni del suo percorso individuativo.

 


VEDI ANCHE

28 pensieri su: PAOLO FERRARIO, Il Genius loci come angelo del luogo, in Angelicamente, a cura di Baldo Lami, Zephyro edizioni, p. 45-57

 

“GENIUS LOCI”, per rappresentare l’essenza, l’anima, la forza di un luogo, in Paolo Ferrario, Il Genius Loci come angelo del luogo, in Angelicamente, il senso dell’angelo nel nostro tempo, a cura di Baldo Lami, Zephyro Edizioni, 2010, p. 45-57

 

Baldo Lami, Elena Briante, Paolo Ferrario, Francesco Pazienza, Claudia Reghenzi parlano di ANGELICAMENTE, Zephyro edizioni 28 novembre 2010

 

 

 

 

32 pensieri riguardo “PAOLO FERRARIO, Il Genius loci come angelo del luogo, in Angelicamente, a cura di Baldo Lami, Zephyro edizioni, 2011, p. 45-57

  1. Caro Paolo,
    mi è arrivato il libro … sulle ali di un angelo!
    Ho subito aperto al tuo saggio, l’esordio è bellissimo, e voglio avere un tempo di calma e leggerlo senza interruzioni. Vedrai che me lo trovo al più presto.
    Grazie davvero!
    A prestissimo con il mio feedback.
    patrizia da milano

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  2. Carissimo Paolo,

    stamani ho iniziato a leggere qualcosa del Vostro libro e, confesso, mi sono interessato subito al tuo apporto. Fra le tante cose, ce n’è una in particolare che mi ha colpito: la similitudine fra il giardino e il lago. Ambedue luoghi recintati, ambedue parte della natura, ambedue con uno sbocco verso l’esterno: nel giardino, un cancello, una uscita, una stradicciuola conduce verso l’esterno, verso la Grande Natura, mentre il fiume che alimenta le acque del lago è la via che porta al mare, alle Grandi Acque.
    Che meraviglia!
    Luoghi concreti in cui materia “poco concreta”, gli Angeli, abitano e vivono, dove il passato fluisce e si trasforma quasi in un ciclo chiuso perfetto, vita nella Vita.
    Che meraviglia!

    Un abbraccio e ancora un grazie.

    Gaspare.

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  3. in treno ho letto il capitolo sul Genius loci e sapete che cosa mi ha stupito? Che prima di arrivare alla conclusione mi sono chiesta che sarebbe bello se quel posto conservasse lo spirito che hai/avete contribuito a far prosperare anche quando non ci saremo più.
    Mi ha dato un po’ i brividi scoprire che è esattamente in questo modo che si è chiuso.

    Grazie
    alessandra

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  4. Caro signore Ferrario,

    Ê con tanto piacere che ho ricevuto il suo libro, sto ancora assaporando le parole scritte con tantissimo interesse.
    Intatanto mi scuso per il mio italiano ( sopratutto quando scrivo ad un scrittore )purtroppo non ho mai studiato la vostra meravigliosa lingua senon durante i miei diversi studi qui a Como.
    Abito qui da otto anni e con questa mostra ideata per me ( da una visione straniera )e poi con mia cara amica Nicoletta Brenna che è stato abbastanza pazza di seguirme in questa avventura, grazie alla sua sensibilità il nome della mostra ” Genius Loci “dal concetto architettonico, poi con l’aiuto imprescindibile della nostra curatrice Jessica Anais di Savoia.
    La ringrazio molto per il suo libro e saro lieta di rimanere in contatto con lei, anticipandola la creazione di una pagina ” Genius Loci ” su Facebook dove vorremmo continuare questo interessante percorso.
    Cari saluti,

    J a l i s c o

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  5. cara jalisco pineda
    la ringrazio molto per la sua lettera.
    mi fa piacere donare questo libro: è la prima volta che scrivo di simboli.
    girare per la vostra mostra è stata una esperienza davvero molto importante.
    la vostra ricerca è molto vicina alla mia
    sono “preso” dalla forza dei Luoghi e voi mi avete confermato che questa è una esperienza che provate con la mia stessa intensità
    il chiostro di santa eufemia mi era sconosciuto. eppure vivo a como da più di 60 anni!
    ma è così che succede: occorrono anime “angeliche” che con il loro tocco diano vita alle cose che ci circondano.
    verrò al convegno del 23 ottobre e spero di incontrarla
    intanto mi sto gustando il vostro libro Genius loci che mi emoziona ed interessa moltissimo
    tengo parecchi blog (li uso come spazi per la memoria) e in uno dedicato al libro angelicamente ho messo come su un album di ricordi qualche traccia sulla mostra:
    http://angelicamente.wordpress.com/2010/10/14/genius-loci-lo-spirito-dei-luoghi-a-cura-della-associazione-culturale-erodoto-como-coatesa-sul-lario-e-dintorni/
    spero di avere occasione di incrociare ancora la vostra ricerca
    a presto e un caro saluto
    paolo ferrario

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  6. caro signor Paolo,
    le sono molto grata per il ricordo profondo che ha conservato nel cuore di quanto Carlo ha cercato di trasmettere con il suo teatro e le sue letture.
    Leggo con piacere il prezioso libro che mi ha donato e, in particolare quanto lei ha scritto. Mi ha emozionato moltissimo trovarenelle sue riflessioni tanta parte del mio pensiero. Anch’io credo nell’Angelo come “genius loci” e in lui, attraverso la piccola casa che curo (i fiori, le piante del mio terrazzo, la gatta che ci ha fatto compagnia per anni e che ora mi rimane accanto come un dono) …. ancora e sempre.
    Continuo a fare teatro con le parole che Carlo e io abbiamo amato e cerco di aggiungere qualcosa di nuovo al nostro percorso. Così mi sembra di non far morire tutto, insieme a lui.
    Chssà ….!
    Conservo copme un dono prezioso le sue registrazioni e la ringrazio ancora tanto, soprattutto perchè posso trasmetterle ad altri ed altri e oltre che amano la ricerca del Bello e del Sacro.
    Un saluto e, mi permetta, un abbraccio
    Nuvola
    Lodi 19 ottobre 2010

    Mio Post Scriptum
    le registrazioni cui fa riferimento sono questi audio del grandissimo e “unico” attore della Parola Carlo Rivolta:
    http://www.carlorivolta.it/voce.htm

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  7. il Genius Loci è più di un tema per me, ho diversi saggi e ricerche universitarie sull’ identità del luogo, soprattutto degli anni ’70, periodo veramente proficuo per gli studi approfonditi. Come sai, sono una collezionista cartacea per passione e compro molti testi e saggi nelle librerie antiquarie e on line. Trovo i saggi e le riviste di approfondimento del secondo Novecento di una profondità e di un lirismo puramente culturale invidiabile. Conosci la rivista Sfera della Sigma-Tau? Una vera perla,
    simona di bologna

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    1. Caro Paolo, in attesa del tuo dono e di farti avere un mio contributo, vorrei intanto condividere alcune riflessioni, che mi soggiungono spontanee. Il luogo si intride e si nutre di linguaggio e di spirito. Il luogo, come l’ho incontrato io, nel mio percorso, nasce come uno spazio, sia fisico che mentale, delimitato da un confine, da una rappresentazione. Sicuramente, lo studio sociologico e antropologico sono approcci fondamentali per comprendere i contorni, e l’Architettura e la sua valenza di rappresentazione di bisogni di necessità, elevati allo spirito o alla funzione, rappresenta altrettanto un necessario punto di partenza. Partendo da miti di Mircea Eliade, che identificò nella cosmogonia e nel ruolo della capanna, una delle prime forme di abitare-simbolico della civiltà, passando da Tommaso Moro a Camillo Sitte, urbanista austriaco, che studiò l’arte di costruire la città (città-giardino di Howard), arrivando alla letteratura fantastica di fine ottocento e del mio mito Borges, con i suoi labirinti e al nostro immaginifico Calvino, il luogo si intride di significanti e di di significati.(Caprettini e il suo “Simboli al bivio”) Evocativi, lirici, che ci inseguono come la nostra ombra e permangono nel nostro destino nel luogo per antonomasia che è il campo santo; il cimitero monumentale. Il luogo degli angeli. Mi sento di citarti un titolo per tutti:
      Robert Pogue Harrison
      Il dominio dei morti
      http://www.fazieditore.it/scheda_Libro.aspx?l=535
      Perdona questa mia incursione disconnessa, mi riprometto di risponderti adeguatamente e se vorrai con tutti i riferimenti bibliografici che secondo la mia opinione e che appartengono al mio umile bagaglio culturale, potrò darti.

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  8. grazie, simona
    per le tue tracce che arricchiscono le mie mappe
    gli architetti sono “vocati” al luogo. anche se talvolta hanno violato la loro vocazione.
    mi fa grande piacere di avere con te lo stesso spirito di attenzione alla polivalenza dei simboli che si associano alla terra, alla terra costruita e ala necessità di attingere ai simboli più aerei per dare significato al nostro percorso di vita
    riceverai presto il mio dono, che sarà ben custodito da te
    a presto
    paolo

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  9. Caro Paolo,
    grazie per più di una ragione. Perché quello che hai scritto contiene ed esprime bellezza e suggerisce l’idea che questa cosa di cui nei tempi che ci é dato vivere c’é un bisogno enorme, é possibile riconoscerla, se ce ne si dà la possibilità. Far diventare luoghi gli spazi. Penso che sì, bisogna ascoltare gli angeli fuori e dentro di noi. E forse – con la modestia del caso – essere angeli nella polis.
    buon lavoro
    Gianni

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    1. ciao gianni
      grazie tantissime per questo tuo commento
      mi fa grandissimo piacere anche perchè mi conferma su questa necessità di vivere “in” un luogo e amarlo, perchè ci pre-esisteva e ci post-esisterà.
      non sempre l’ambiente abitato che ci circonda suscita di per sè questi vissuti. però ho sperimentato che si può farlo guardando con attenzione.
      continuo ad essere grato a baldo lami che mi ha suggerito questa connessione fra il “vissuto dell’angelo” e quello del genius loci
      quanto a te ripensandoti sulla barca a remi comprendo bene che sei su questa sintonia psicologica
      e allora: buona prevecchiaia a tutti noi! Tempo e Luogo, due pilastri per le provvisorie esistenza. Naturalmente assieme all’eros e alla polis. per stare dentro ai destini
      un caro saluto e arrivederci
      Paolo

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  10. Carissimo Paolo,
    sono qui con la pelle d’oca e traboccante di emozioni, sentimenti, pensieri dopo aver letto questa tua/vostra meravigliosa passeggiata.. nel tempo.. in compagnia dell’angelo .. tra i luoghi a voi cari.. Per me inaspettato l’inizio.. “l’evento”.. mi ha colpito davvero tanto.. è un’introduzione perfetta.. io non sarei mai riuscita a fare un articolo di questo spessore.. di tanta “INTELLIGENZA INTERIORE”.. E sono qui traboccante di gratitudine per il fatto di avermi riservato la lettura. Davvero grazie. Lo leggerò e rileggerò, lo mediterò, lo “ruminerò” e lo conserverò caramente.
    Mah.. io non ho questa percezione così chiara e forte dell’angelo del “mio luogo”.. della casa cascina che sento essere il mio luogo.. forse anche perchè qui vivo spesso da trafelata.. qualche sera fa alle undici mi dicevo che avevo lavorato ininterrottamente 16 ore.. devi sapere che io ero molto attaccata alla mia casa/luoghi di ….. nel periodo in cui ho vissuto con le suore di Madre Teresa di Calcussa o con le piccole sorelle di Charles de Foucoult sentivo una profonda nostalgia della mia casa.. mi dicevo che non sarei mai riuscita a lasciarla per la vita.. quando abbiamo pensato ad una struttura per ampliare gli scopi della nostra associazione ne ho girati di luoghi, ma mi veniva l’angoscia al pensiero di trasferirmi.. poi è stata individuata questa casa cascina.. l’ho sentita profondamente per me.. l’ho sempre percepita “ariosa”.. l’aia.. la roggia.. la campagna.. da quando è stata individuata a quando ho potuto abitarla sono passati 10 lunghi anni.. e io non ce la facevo più ad aspettare.. pensa che ho provato parecchie volte a sognarla.. per poterla visitare interamente internamente senza farmi vedere strisciavo attraverso le tubature della fogna..
    Quando poi ho incontrato … abbiamo provato a scavalcarla di notte per misurare i vari lotti con una bindella, per poter incominciare almeno a ragionare sul progetto architettonico.. . Siamo venuti ad abitare il giorno di Pasqua del 2004 e da quel giorno non sono mai più tornata nella mia casa di … tranne che per una breve visita o per qualche lavoro specifico. Eppure mi manca ancora qualcosa.. sentire l’angelo del luogo.
    Incomincio a lasciare qui questo, devo lasciar decantare.. poi torno per aggiornarti..
    a presto
    buonanotte
    Monica dello spirito educativo

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  11. Mi è arrivato il libro. grazie paolo del pensiero e dell’invio, ho iniziato a leggere il tuo saggio,
    non avevo pensato di assimilare genius loci alla sfera angelica ma perché no? hai ragione è un punto di vista che arricchisce il mio pensiero e il mio sentire,
    in anni passati avevo scritto alcuni haiku sul tema angeli,
    questa nozione infatti c’è stato un tempo, grazie anche alla poetica di Wenders, mi aveva attratto e tra l’altro di tutto l’imprinting delle preghiere da bambina mi è rimasta molto cara quella dell’angelo custode:

    angelo custode
    illumina
    custodisci
    reggi
    governa me
    che ti fui affidata
    dalla pietà celeste
    e così sia

    e posso confidarti con divertita sincerità che ho alzato il tiro e mi è capitato persino d’inaugurare una modalità innovativa quella di rivolgermi anche gli angeli personali delle persone vicine a me care, una sorta di cordata allargata perché il senso può avere un’amplificazione come noi piccole pedine non possiamo neanche immaginare!
    La valenza poi di custode, di custodire è davvero immensa e beneficamente propizia, custodire ha un senso alto e dovrebbe vederci tutti in vibrazione partecipe intenti.
    Ecco i miei haiku sul tema angeli

    trasfigurata
    il viso di un angelo
    radiosità

    31 agosto 2001

    la luce inonda
    piccole ombre sul cuore
    dileguano

    30 maggio 2007

    un fatto nuovo
    sentire le voci
    di uomini angeli

    31 gennaio 2005

    Angeli persi
    graffiti d’ombra cifra
    dell’incompiuto.

    9 aprile 2001

    fa capo al cuore
    ogni angelo addestrato
    all’incompiuto

    3 aprile 2009

    per accedere a
    dominio angelico.com
    cliccare su sé

    14 aprile 2006

    Perduti angeli
    poi ritrovati..angeli
    ci sono sempre

    25 giugno 2001

    passa un angelo
    dice AMEN nel tramonto
    del sole viola

    12 febbraio 2001

    Sono piccole cose ma per me qualcuno di essi è denso di significato e davvero l’emozione espressa in brevi frammenti ha una peculiarità soggettiva che forse ad un altro non può dire un granché, però giacché ti so sensibile su ciò non mi trattengo dal condividerli.

    Un caro saluto che ti prego di estendere altrettanto caramente a Luciana,

    a presto risentirci Laura di firenze

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  12. grazie, laura
    grazie tantissime
    i tuoi haiku sono bellissimi e contribuiranno a costellare i miei pensieri su questo simbolo così bello e consolante
    e ti ringrazio anche per avermi autorizzato a mettere qui la tua lettera

    i tuoi haiku sono così belli che li prenderò uno ad uno e lascerò qui, su questo blog in lettura ai passanti
    sono tracce angeliche, per l’appunto, che sono certo riempiranno di gioia e conferme anche baldo lami, lo psicoanalista curatore ed animatore di questa antologia
    un abbraccio e ancora grazie
    paolo

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  13. Grazie Paolo,
    mi sono veramente piaciuti in particolare questi:
    Angeli persi
    graffiti d’ombra cifra
    dell’incompiuto.
    9 aprile 2001

    Per accedere a
    dominio angelico.com
    cliccare su sé.
    14 aprile 2006

    Un abbraccio,
    Baldo

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  14. che piacere Paolo che questi miei vecchi haiku ti siano piaciuti e che attraverso la tua bella idea di renderli visibili qui anche altri possano conoscerli, ringrazio perciò anche Baldo Lami del suo apprezzamento che tengo in gran conto,
    l’angelo con tutta la sua sfera attinente in termini di simbolicità, di mistero spirituale, di metafora sull’essenza coadiuvante è anche una grande risorsa ad esempio quale spunto per appropriarci di una consapevolezza frutto anche di una intuitività che riguarda il nostro stesso essere “usati” come angeli, come canali energetici a cui l’esistenza tutta possa fare ricorso, quante volte veniamo aiutati da qualcuno che agisce da angelo ma che è in carne e ossa come noi e pure noi talvolta siamo stati artefici di aiuto a qualcun altro, un aiuto beninteso gratuito imprevisto sganciato da ogni logica di tornaconto ma generoso e immediato con quella bellezza insita nel tratto umano. A volte mi sono ritrovata a dirmi, in certi particolari frangenti, davvero ci sono gli angeli con noi in mezzo a noi e sto riferendomi ad altri esseri umani (non dico in questo caso di tutte quelle altre suggestioni che hanno a che fare con qualcosa che non ti spieghi e che una parte di te vorrebbe considerare legata in qualche modo a qualcosa di speciale fuori delle cose visibili e raziocinanti)sarà successo anche a voi? e dentro senti un senso di pienezza, è come venire a contatto a livello di coscienza con la realtà di essere tutti noi come nodi di una tessitura dove l’unicità del nostro esserci ha il suo posto nella trama assoluta, quando accade di sentire cioè in maniera intuitiva semplice e non altisonante che tutti siamo in un tutto, in una logica di coerenza esistenziale e di
    ricerca di significazione che va a calmierare anche le nostre ansie ed angosce rispetto all’ineluttabilità della finitezza.
    un gentile saluto!
    laura

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  15. cara laura
    questo tuo commento è talmente bello, attinente allo spirito che baldo lami intende veicolare, e vicino ai sentimenti che pure me hanno ispirato che vorrei renderlo un post di questo blog
    ti ringrazio tantissimo
    un caro saluto anche da luciana che sta già pensando quale immagine associare al tuo scritto
    buone ore e un affettuoso saluto
    paolo

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  16. Caro Paolo,

    grazie per il libro, grazie per la tua dedica, grazie per il tuo saggio. Qualche momento di silenzio ricavato nelle mie ancora dense giornate, un viaggio in treno non devastato da cellulari, questa giornata che chiede tempi di pensiero, mi hanno permesso una lettura “riflessiva “.
    Ho molto apprezzato che tu sia stato chiamato a far parte degli estensori del libro …angelica-mente impegnativo: non è frequente interessarsi degli angeli, ancor meno parlarne, e raro, e con qualche pudore, scriverne.
    Tu hai scritto di un angelo particolare, che abita il tuo luogo di vita e d’elezione, ma anche i luoghi dei tuoi percorsi di studio e di ricerca. E’ la ricerca che segna il tuo scritto, nell ‘osservazione attenta e amorevole per la natura , nelle letture raffinate, e scelte ai confini fra letteratura e scienze dell ‘uomo.
    Non hai finito il tuo percorso: ti aspettano tempi e luoghi dove continuare a produrre impegno civile, educazione e cultura.
    Mi fa piacere che tu abbia la relazione che Catherine Chartier ha tenuto nel maggio scorso ad Assisi al Convegno di Biblia su “Gli angeli nella Bibbia “.
    Il tuo Genius Loci è un custode esigente!

    Milena di Milano

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  17. Caro Paolo, ho apprezzato molto il tuo brano sul luogo e ho percepito l’angelo nella foschia del tuo lago, non posso che condividere le tue citazioni letterarie, l’aver seppur sfiorandolo, colto il rapporto con l’abitare e l’essere dell’identità del luogo. Mi sono soffermata su di un concetto che per me racchiude tutta l’essenza dell’ identità: la soglia e forse mi immagino gli angeli sornioni e scherzosi a cavalcioni di un altalena nella terra di mezzo. Queste sono primissime emozioni ed intuizioni, ma le preferisco ad un ragionamento più razionale e didascalico fatto di rimandi letterali. La soglia, il labirinto, il giardino, il recinto dell’anima. L’isola di Bocklin. Feci un esame studiando la soglia e non finirò mai di darlo. La mia intuizione, la chiave che mi diede accesso al via del mio studio, proprio come per Lami fu il suo sogno, prese forma quando, una volta, seduta al finestrino di un autobus e guardando fuori verso un benzinaio, fui testimone di un gesto rivelatore; il benzinaio, avvicinandosi al cartello del chiuso\aperto, con gesto solenne, lo ribaltò verso il chiuso…ed ecco quello che di colpo diventò..chiuso! Chiuso e di nuovo un colpo Aperto! Lì risiede la soglia e a cavalcioni l’Angelo, dove si toccano gli opposti, in un abbraccio cosmico.

    Simona di Bologna

    Unica nota bibliografica: Remo Bodei “Paesaggi Sublimi”
    http://www.tecalibri.info/B/BODEI-R_paesaggi.htm

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  18. Caro Paolo,
    è ormai passata una settimana da quando ho ricevuto, già commossa per il gesto e le parole che lo accompagnavano, il tuo bel dono. Ho subito iniziato a leggerlo, ma, percependo quanto fosse denso, mi sono ripromessa di leggerlo con il debito tempo e la debita attenzione. L’ho fatto appena ho avuto un momento di calma, dentro e fuori intendo, solo ieri, e voglio dirti che me ne è rimasta un’impressione profonda. Perchè hai scritto qualcosa davvero di straordinario, per qualità della scrittura, per densità e profondità di contenuti, per capacità di evocazione.
    Già mi avevi detto che a tuo giudizio è il tuo lavoro di scrittura migliore e quindi avevo aspettative elevate. Ma il tuo testo è andato al dilà. E’ come che intorno a questo tema tu fossi riuscito a condensare e coagulare tuoi diversi percorsi e tuoi diversi registri e, forse, nuove prospettive che si aprono, in un testo che direi davvero ispirato.
    Grazie Paolo
    Giuliana di Milano

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    1. cara giuliana
      volevo tornare su questa tua email che mi ha scaldato il cuore.
      Hai ben compreso, da persona colta e sensibile, quale significato assuma l’accostamento fra “angeli” e “genius loci” in una persona sempre meno religiosa (mi riferisco alle religioni monoteiste dottrinarie) come tendo sempre più a diventare, anche in questo ultimo tratto di vita.
      Pensa che le scritture sul libro da te coordinato e questo testo scorrevano in parallelo.
      ho provato la vertigine della analisi di un microscopico aspetto della polis contemporanea (il sistema di welfare lombardo! …. santo cielo quanto è piccolo ed infinitesimo) e quello di riconoscere dentro le mie fibre fisiche ed intellettuali l’appello della terra e di fantasmi potenti che da lì emanano e che parte della umanità chiama “angeli”, anche quelli che abitano i luoghi
      mi ha molto aiutato l’analisi e la sapienza di gustav jung in questa ricerca simbolica.
      qualcuno cui ho donato il libro (e , pensa, siete prevalentemente voi, amici e colleghi della comunità di lavoro milanese) è rimasto attonito e stupito. in molti non mi hanno nemmeno ringraziato (ti giuro: non volevo ringraziamenti: era mio il piacere di donare un altro volto di me). come se fosse ben strano che paolo ferrario si occupasse di “angeli”!
      ebbene ero confortato pensando a jung (bada: non ho deliri di onnipotenza!) quando in “ricordi sogni e riflessioni” dice ad un certo punto: “sono entrato nella stanza e ho visto il diavolo ed abbiamo parlato …”
      te lo immagini freud parlare così di diavoli? impossibile per lui.
      Jung e suoi intelligenti interpreti come hillman mi sono di conforto nel “sentirmi parte” di un mondo psico-culturale più ampio. e questo senza per nulla staccarmi dalle contingenze quotidiane: il telegiornale della 7, la comunicazione, politica, l’analisi dei flussi elettorali, la storia contemporanea, le regole istituzionali …
      nella tua lettera (davvero piena di affetto e partecipazione e da me, prevecchio ed incline alla commozione, particolarmente sentita) dici

      “E’ come che intorno a questo tema tu fossi riuscito a condensare e coagulare tuoi diversi percorsi e tuoi diversi registri e, forse, nuove prospettive che si aprono”.

      non so se sarà così. vedremo.
      ma certe cose accadono
      attorno a questo saggio ho conosciuto architetti e scultori che hanno fatto mostre sul genius loci, ho conosciuto il professore giulio maria chiodi che si occupa di “simbolica politica”, ….
      vedremo
      ho comunque vari “oggetti” da accudire e sentire
      se altro si aggiungerà, forse sarà quel tocco dell’angelo che non mi è dato di vedere, ma che agisce dentro di me a attorno alle mie relazioni
      un caro saluto e ancora grazie
      paolo

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  19. Ciao Paolo, ne parleremo a voce. Ma mi piace condividere con altri l’incanto che mi ha preso immergendomi,con calma, nella tua scrittura. Mi ha incantato la percezione che ho avuto del tuo percorso, solo apparentemente circolare, tu torni da dove sei partito ma tu sei cambiato e, necessariamente lo é anche il luogo, se non altro perché hai percepito la presenza dell’angelo che vi abita; mi ha incantato essere con te al
    sacro Monte di Orta San Giulio – dove non sono mai stata – perché ho rivissuto esattamente l’emozione provata in luogo lontanissimo, alle rovine della chiesa di San Simeone Stilita in Siria nell’unico giorno di pioggia incontrato: anche lì entri – anche se il luogo é aperto, grandissimo, sotto il cielo – eppure stai “dentro”.
    Mi ha incantato quello che scrivi sull’acqua che posso stare ore a
    ; e il ritorno a casa dove parli dell’etica verso la terra.
    Mi sono venute in mente le parole di Hillman:
    ” Ciò che resterà quando noi vecchi ce ne saremo andati è quella bellezza, l’eredità per le nuove generazioni. Prima di andarcene, dobbiamo ottemperare alla nostra parte del patto di reciproco sostegno tra gli esseri umani e l’essere del pianeta, restituendo quello che abbiamo preso, assicurandoci che esso duri anche dopo di noi.”
    a presto patrizia m.se

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    1. cara patrizia
      puoi immaginare quanto mi fanno piacere le tue parole!
      hai colto quanto l’esercizio della scrittura è stato qui per me espressione psicologica di allargamento del campo della coscienza.
      inoltre mi parli della potenza dei luoghi, della forza che essi esprimono, raccontando i tuoi vissuti alla chiesa di San Simeone.
      certo è che occorre disponibilità ed immaginazione per sentire questi messaggi profondi
      senza attenzione, apertura, ascolto il genius loci abbandona la terra
      e allora siamo di certo più infelici, soli ed abbandonati a un destino insensato
      a presto
      ci vediamo, finalmente, dopodomani
      un caro saluto
      paolo

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