Categoria: Terra
Severino Emanuele, Testimoniando il destino, Adelphi editore, p. 376, 2019. Indice del libro
Il pensiero di EMANUELE SEVERINO, a cura di Vasco Ursini (1936-2023)
Sin dal suo inizio storico la filosofia è stata la volontà di incarnare il sapere assolutamente innegabile. Ma come è possibile «la stabile conoscenza della verità», si chiede Emanuele Severino, «in un clima come quello del nostro tempo, dove non solo la scienza, ma la filosofia stessa ha quasi ovunque voltato le spalle a ciò che essa ritiene il “sogno” di un sapere siffatto?».
In verità, già nel modo in cui la «scienza della verità» compiva i primi passi era presente l’errare più radicale in cui l’uomo possa trovarsi, quella che per Severino è la Follia estrema: «la fede nella quale si crede che le cose diventano altro da ciò che esse sono … affermando che l’evidenza suprema è che le cose escono dal nulla (dal loro non essere) e vi ritornano».
Tutta l’opera di Severino, sin dal suo primo libro (La struttura originaria), è volta dichiaratamente allo…
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sul “RIPARO”: il concetto di RAUMGESTALTUNG (configurazione dello spazio), in Emanuele Severino, Tecnica e architettura, Raffaello Cortina editore, 2003, pagg. 87-88
SEVERINO EMANUELE, Lezioni milanesi: il nichilismo e la terra (2015-2016), a cura di Nicoletta Cusano, Mimesis, 2018. Testo tratto dal ciclo di lezioni, tenute alla Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, con il titolo: Oltrepassare
Appunti e tracce di analisi sul concetto di TERRA ISOLATA DAL DESTINO di Emanuele Severino. Audio di Paolo Ferrario tratto da una conversazione con Doriam Battaglia, 10 marzo 2016
AUDIO in base alla mia PARZIALE capacità di capire questo potente pensiero filosofico
Questo post nasce da una conversazione fra Paolo Ferrario e Doriam Battaglia
da EMANUELE SEVERINO, La potenza dell’errare. Sulla storia dell’Occidente, Rizzoli, 2013
da pag. 134:
da : A lezione di EMANUELE SEVERINO, Volontà, fede e destino a cura di Davide Grossi, 2 CD ROM e FILE AUDIO mP3, Mimesis, 2008
pag. 69:
da LUCA GRECCHI, Nel pensiero filosofico di Emanuele Severino, Petite Plaisance editrice, 2005
p. 37:
da GIULIO GOGGI, Emanuele Severino, Lateran University Press, 2015
pag. 221:
La struttura concettuale che fonda l’esistenza del dispiegamento infinito della terra – e l’esistenza di una molteplici-
stralci da: EMANUELE SEVERINO, La morte e la terra, Adelphi, 2011
da pag. 180:
da pag. 184:
da pag 250:
da pag. 333:
da pag 476:
Emanuele Severino sulla GLORIA: “L’ uomo non è un essere effimero ma è il luogo eterno che accoglie la Terra”
La Gloria
…
«La morte ha un significato che sta al di là di ciò che si intende comunemente con questo termine. Sta al di là della stessa contrapposizione tra morte e immortalità. L’ Occidente, la cui preistoria è l’ Oriente, la intende invece come annientamento, salvando in alcuni casi l’ anima o la coscienza che continuerebbero ad avere una loro vita».
Lei, invece, cosa pensa in proposito? «Da cinquant’ anni cerco di dimostrare che la persuasione che una qualsiasi cosa o evento (uomo, pianta, stella, situazione, istante) possa annientarsi – e annientato sia niente – è Follia essenziale».
Cosa intende con questa espressione? «È la Follia più profonda che possa manifestarsi non soltanto nel mondo umano, ma nel Tutto. In diverse forme la Follia domina la storia della Terra; al di fuori della Follia appare l’ eternità di ogni cosa e di ogni evento».
La sua opera, quel lavoro che da cinquant’ anni svolge, mi sembra che si proponga di offrire una serie di indicazioni per «mantenersi fuori dalla Follia»… «Sì, ma chiariamo. Ho cercato di indicare come “mantenersi fuori dalla Follia essenziale” che non è una semplice fede, un mito, un desiderio vano o un dono divino. Non è nemmeno un atteggiamento scientifico, proprio perché nel suo significato autentico questo “mantenersi fuori dalla Follia” ha una verità e una necessità più radicali di quelle che competono al sapere scientifico».
Il nostro è stato però il tempo che ha negato il concetto di verità assoluta. «Sì, lo ha negato. E la negazione di ogni verità assoluta è conseguenza inevitabile della persuasione che gli eventi possano annientarsi: e questa è, appunto, la Follia essenziale». Ma allora cos’ è l’ uomo? «L’ uomo non è un essere effimero, preda del tempo e del nulla, più o meno raggiunto dalla grazia di un Dio o di un Salvatore, ma è il luogo eterno che accoglie la Terra. O, per dirla in breve, l’ essenza dell’ uomo è l’ apparire eterno degli eterni». E la morte? «La morte appartiene alla manifestazione degli eterni; è un evento interno a tale manifestazione. Essa non ci travolge, ma è una parte del nostro esistere. È una condizione necessaria della felicità. Noi siamo destinati alla felicità, cioè alla Gioia, che è l’ oltrepassamento di tutte le contraddizioni e non un premio concesso a chi avrebbe usato “bene” la propria “volontà libera”. È necessità. È inevitabile che, dopo il tramonto della Terra isolata dalla verità – e dunque dopo il tramonto della vita e della morte, della volontà e dell’ abulia – l’ uomo sia felice.
..
Cosa si intende allora, secondo il suo pensiero, con Gloria? «L’ uomo non solo è l’ eterno apparire degli eterni, ma è una luce che si allarga senza fine sulla distesa degli eterni. Questo infinito dispiegamento è la Gloria». Le pongo una domanda antica. Se questa è la vera dimensione, perché ci sono male e sofferenza? «La Gioia è concreta perché non è oblio del dolore, ma lo conserva integralmente, oltrepassandolo. Senza il dolore non ci sarebbe la Gioia». Scusi professore, ma la sua Gioia mi sembra Dio… «Si tratta di intendersi sul significato della parola Dio. Se Dio non è il demiurgo ma l’ apparire infinito degli eterni, allora, sì, la Gioia è Dio. Ma allora Dio è essenzialmente diverso da quello della tradizione religiosa e filosofica. E poi Dio non sta in un altro mondo: nel profondo noi siamo la Gioia, ovvero l’ oltrepassamento della totalità delle contraddizioni».
LA TERRA ISOLATA DAL DESTINO, da Emanuele Severino, Adelphi, 2011, pag 180
Il destino della verità, ovvero ciò’ che noi siamo da sempre è lo stare nel cerchio di luce dove appare la terra
Il destino della verità,
ovvero ciò’ che noi siamo da sempre
è lo stare nel cerchio di luce dove appare la terra
nella terra isolata, la “cosa” è la madre di tutte le guerre, Emanuele Severino
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Emanuele Severino, APPARENZA, REALTA’ E L’ISOLAMENTO DELLA TERRA, rassegna “Abitatori del Tempo”, Monza, 8 febbraio 2013. Audio e Video della lezione
E’ affidata ad Emanuele Severino – filosofo tra i più noti in Italia ed intellettuale pubblico – l’apertura della nona edizione della rassegna “Abitatori del Tempo“, il ciclo itinerante di incontri con i più grandi filosofi e pensatori contemporanei, tutti dedicati alla riflessione sull’oggi, per offrire “una maggiore consapevolezza del tempo che abitiamo”
Intitolata quest’anno al tema “Apparenza e Realtà” la rassegna
si aprirà venerdì 8 febbraio 2013 al teatro Manzoni di Monza – ore 21, ingresso gratuito –
con l’ intervento del prof. Emanuele Severino dal titolo “L’isolamento della terra”
- Audio della presentazione:
- Audio della Lezione magistrale di Emanuele Severino:
- Audio della risposta su Parmenide
Lezione magistrale, prima ora:
gli ultimi 20 minuti della lezione:
Associo ai contenuti della lezione questa pagina tratta da Emanuele Severino, LA MORTE E LA TERRA, Adelphi, 2011, pag. 188- 189
Un ricordo della serata in fotografia:
il professor Fabio Botto, l’amico dottore in scienze pedagogiche Maurizio Fratea e il professor Emanuele Severino
questa fotografia è BELLISSIMA !!!mi spiace di essere andato via alle 11 e 10, ma avevo un treno alle 11 e 25. comunque è stato un ritorno pieno di pensieri legati alla lezione (realtà , apparenza, terra, verità, uomo, pensiero arcaico, miti, presente, passato, scienza ….)
Paolo
PROGRAMMA degli incontri
EMANUELE SEVERINO – L’ISOLAMENTO DELLA TERRA
Venerdì 8 febbraio 2013
Monza – Teatro Manzoni
Via Manzoni, 23
Filosofo tra i più noti in Italia, intellettuale pubblico, a partire dai saggi giovanili è venuto articolando un organico sistema filosofico che muovendo dalla riflessione su temi come l’essere, il divenire e il nulla, fornisce un’analisi di fenomeni quali la natura della tecnica, il nichilismo, la fede religiosa.
MICHELE LENOCI – REALTÀ, APPARIRE, APPARENZA, PARVENZA: IL MONDO È FORSE UN SOGNO COERENTE?
Giovedì 14 febbraio 2013
Cesano Maderno – Teatro Excelsior
Via San Carlo, 20
Professore ordinario di Storia della filosofia presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Ontologia e metafisica e Storia della filosofia contemporanea. Sue pubblicazioni più recenti: “Le filosofie cristiane”, Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani 2012, “Il materiale e il formale nell’etica: Scheler vs. Kant”, Guida 2011, “Si può amare la verità?”, Mimesis 2011.
MASSIMO CACCIARI – LA REALTÀ E I NOMI DEI MORTALI
Lunedì 25 febbraio 2013
Monza – Teatro Manzoni
Via Manzoni, 23
Filosofo, uomo politico, intellettuale pubblico, ha sviluppato, a partire da figure di riferimento quali Nietzsche e Heidegger, un percorso filosofico che ha tra i suoi motivi principali i temi del pensiero negativo e del tragico.
GIULIO GIORELLO – FILOSOFI E FANTASMI
Lunedì 4 marzo 2013
Lissone – Palazzo Terragni
Piazza Libertà
Filosofo, matematico, intellettuale pubblico, la sua riflessione ha al suo centro l&rsquointreccio tra impresa scientifica e pensiero libertario.
FRANCESCO BOTTURI – FILOSOFIA DELL’AMORE APPARENTE
Venerdì 8 marzo 2013
Giussano – Sala Consiliare
Piazzale Aldo Moro, 1
Professore ordinario di Filosofia morale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove insegna Etica e Filosofia morale. Sue pubblicazioni più recenti: “Experience: Reason and Faith”, Peter Lang 2012, “Affettività e generatività”, il Mulino 2011, “La generazione del bene. Gratuità ed esperienza morale”, Vita e Pensiero 2009.
CLOTILDE CALABI – CHE COSA È UN’ILLUSIONE PERCETTIVA?
Venerdì 15 marzo 2013
Vimercate – Centro Omnicomprensivo
Via Adda, 6
Professore associato di Filosofia e teoria dei linguaggi presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell&rsquoUniversità degli Studi di Milano, dove insegna Teorie del linguaggio e della mente. Suoi campi di ricerca: filosofia della percezione, teorie dell’intenzionalità, filosofia dell’azione. E’ autrice di numerosi articoli su riviste internazionali; tra le sue pubblicazioni: con A. Voltolini, “I problemi dell’intenzionalità”, Einaudi 2009 e “Filosofia della percezione”, Laterza 2009.
ELIO FRANZINI – ARTE TRA APPARENZA E REALTÀ?
Venerdì 5 aprile 2013
Arcore – Teatro Nuovo
Via S. Gregorio, 25
Studioso di estetica, ha condotto le sue ricerche ispirandosi alla tradizione della fenomenologia e concentrando la sua attenzione soprattutto sul ruolo dell’immaginazione e del sentimento nell’esperienza dell’arte.
ANDREA MORO – L’EFFETTO “BABELE”. CERVELLI E GRAMMATICHE
Venerdì 12 aprile 2013
Villasanta – Teatro Astrolabio
Via Mameli, 8
Professore ordinario di Linguistica generale presso la Scuola Superiore Universitaria ad Ordinamento Speciale IUSS di Pavia dove dirige il NeTS, centro di ricerca per la Neurosintassi e la linguistica teorica e il dottorato in Neuroscienze cognitive e filosofia della mente. Oltre a molti importanti studi internazionali, è autore di: “Parlo dunque sono”, Adelphi 2012, “Breve storia del verbo essere”, Adelphi 2010, “I confini di Babele”, Longanesi 2006.
ROBERTO MORDACCI – LA LIBERTÀ NON APPARE
Lunedì 15 aprile 2013
Desio – Auditorium Liceo Scientifico E. Majorana
Via Agnesi, 20
Filosofo morale, si è occupato di questioni di bioetica e dei fondamenti della filosofia pratica, in particolare attraverso i due temi delle ragioni morali e dell&rsquoidentità personale.
Conduce gli incontri
FABIO BOTTO
Insegna scienze umane al Liceo “Legnani” di Saronno. È dottorando in Scienze dell’Educazione presso l’Università di Milano-Bicocca. Si occupa del rapporto tra nichilismo e rimozione del pensiero simbolico. Tra le sue pubblicazioni: Da Yahwèh ai Fantastici Quattro, Atì, 2008; Madre della filosofia, vol. I, Nichilismo e immaginazione, Mimesis, 2005.
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