“Si vitam inspicias hominum, si denique mores, cum culpam alios, nemo sine crimine vivit”:
Guardali, gli uomini, come vivono, mentre biasimano gli altri: nessuno è senza colpa.
Catone, Distici
nella traduzione di Giancarlo Pontiggia

Deve esser mondo da ogni vizio/ chi si dispone a parlar male di un altro- E’ l’epigrafe che si legge sotto una statua piuttosto malconcia che la gente di solito non nota passando per i portici settentrionali lungo il duomo di Milano. I milanesi ci incollavano le bosinade, cioè i foglietti satirici, anche contro le autorità austriache, come si usava a Roma sul Pasquino e a Firenze sul Marzocco. L’avevano battezzata scior Carera perchè la prima parola dell’epigrafe è il verbo carere infinito di careo (mancare, esser privo). Chi è senza peccato ecc.
(segnalato da Gian Piero T.)
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