Angeli, in Ricordi Sogni Riflessioni di Carl Gustav Jung

Nel Cristianesimo è notevole il fatto che nella sua dogmatica anticipa un processo di trasformazione della divinità, una evoluzione storica verso l’«altra parte». Questo si determina nella forma del nuovo mito di un dissidio nei cieli, cui si allude per la prima volta nel mito della creazione, nel quale appare un antagonista del Creatore in forma di serpente, che induce l’uomo alla disobbedienza con la promessa di una accresciuta consapevolezza (scientes bonum et malum). La seconda allusione è quella alla caduta degli angeli, una prematura invasione del mondo umano da parte di contenuti inconsci. Gli angeli sono geni singolari. Sono esattamente ciò che sono e non potrebbero essere nulla di diverso: in sé esseri senz’anima che non rappresentano altro che pensieri e intuizioni del loro Signore. Gli angeli che cadono, dunque, sono esclusivamente «cattivi» angeli. Questi scatenano la ben nota conseguenza dell’«inflazione», che possiamo osservare anche oggigiorno nella megalomania dei dittatori: gli angeli generano con gli uomini una razza di giganti, che alla fine minaccia di divorare l’umanità stessa, come è scritto nel libro di Enoch.

Ricordi Sogni Riflessioni di Carl Gustav Jung

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Autore: Paolo Ferrario

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