I l saggio La struttura originaria di Emanuele Severino aprì nel 1981 la collana Adelphi dedicata ai suoi scritti. L’ opera venne pubblicata la prima volta nel 1958 da La Scuola di Brescia. L’ autore, appena ventinovenne, poneva in queste pagine le basi del suo sistema. Ad esse aveva lavorato tra il 1953 e il 1957, mentre attendeva anche a studi su Aristotele (un suo saggio finirà, in quegli anni, nella raccolta sul pensatore greco realizzata dalla «Rivista di filosofia neoscolastica», con una presentazione di Agostino Gemelli). Ma La struttura originaria resta qualcosa a sé. Anzi rappresenta – notò Severino nel 1981, introducendo la nuova edizione – «il terreno dove tutti i miei scritti ricevono il senso che è loro proprio». Oggi l’ editrice La Scuola, che sta rinnovandosi nel catalogo e nei programmi rivolgendo molte attenzioni alla filosofia, ha appena pubblicato in anastatica l’ edizione iniziale de La struttura originaria. Ancora con la copertina color paglierino chiaro e il titolo verde turchino (pp. 416, 23,50). Il libro ritrova la sua semplice immagine da anni Quaranta
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