Riflessione frammentaria dopo due colpi di terremoto. Emanuele Severino: “L’uomo trova un riparo nelle proprie abitazioni non perché riceva da esse certe prestazioni, ma perché è il loro essere simbolo dell’Eterno che consente loro di fornirle. E’ perchè le costruisce in modo che siano simbolo dell’Eterno che egli, abitandole, si sente al riparo”

Due scosse di terremoto, con epicentro nella valla padana.

Abbiamo sentito quella di questa notte alle 4.10 (dicono anticipata alla 1.00) e un’altra, poco fa, alle 15.18

Affronto l’angoscia con queste parole dei Emanuele Severino:

Nella tradizione dell’Occidente la città, la casa, il tempio, il teatro, lo stadio, la chiesa, il castello non vogliono esistere in eterno, e tuttavia vogliono rispecchiare l’Ordinamento eterno del mondo e quindi intendono essere il meno caduchi possibile e presentarsi essi stessi con una certa aura di eternità.

Volendo rispecchiare l’Ordinamento eterno del mondo, vogliono esserne il simbolo.

L’uomo trova un riparo nelle proprie abitazioni non perché riceva da esse certe prestazioni, ma perché è il loro essere simbolo dell’Eterno che consente loro di fornirle.

E’ perchè le costruisce in modo che siano simbolo dell’Eterno che egli, abitandole, si sente al riparo”

da Emanuele SeverinoTecnica e Architettura”, Raffaello Cortina Editore

la citazione è tratta da qui:

http://www.de-architectura.com/2008/06/eseverino-e-nsalingaros-due-visioni.html

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Autore: Paolo Ferrario

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1 commento su “Riflessione frammentaria dopo due colpi di terremoto. Emanuele Severino: “L’uomo trova un riparo nelle proprie abitazioni non perché riceva da esse certe prestazioni, ma perché è il loro essere simbolo dell’Eterno che consente loro di fornirle. E’ perchè le costruisce in modo che siano simbolo dell’Eterno che egli, abitandole, si sente al riparo””

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