“Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io", Michel De Montaigne
Venerdì 27 Giugno ore 18 presso Libreria Plinio Il Vecchio ( Como, Via Vittani 14), Davide Fent, presenta: Dal Futurismo al Punk Dadaismo. Stasera si dorme a Trieste o in Paradiso con gli eroi, Transeuropa Edizioni 2025
Venerdì 27 Giugno ore 18 presso Libreria Plinio Il Vecchio Como, Via Vittani 14, ingresso libero, Davide Fent, presenta, Dal Futurismo al Punk Dadaismo. Stasera si dorme a Trieste o in Paradiso con gli eroi Transeuropa Edizioni 2025
Don Andrea Stabellini, parroco di Morcote (Ticino, docente di Teologia Università di Lugano, saggista
Il Futurismo è nato all’inizio del Novecento, in Italia, ed è stato un movimento che ha coinvolto diversi ambiti come la letteratura, l’arte e la musica. È considerato una delle prime avanguardie europee in quanto correnti simili si sono poi sviluppate in altri paesi dell’Europa nonché in Russia, in Asia e negli Stati Uniti. Ciò che i futuristi volevano è esplorare tutte le forme di espressione possibili, dalla scultura alla pittura al teatro fino al cinema e finanche la gastronomia. Colui che è considerato il fautore del movimento è il poeta italianoFilippo Tommaso Marinetti.Vediamo come nasce e si sviluppa quest’avanguardia tutta italiana.
IL FUTURISMO: NASCITA DI UN MOVIMENTO DINAMICO
Gli inizi del Novecento sono stati anni in cui tutto il mondo dell’arte e della cultura stava evolvendo verso qualcosa di nuovo, stimolato naturalmente dagli avvenimenti del periodo specifico quali guerre, la trasformazione della società, i cambiamenti politici e le nuove scoperte tecnologiche come il telegrafo senza fili, la radio, le cineprese e gli aerei. Questi furono elementi importanti e decisivi perché indussero a mutare completamente la percezione delle distanze e del tempo dato che si trattava di mezzi realizzati per accorciarle e creare nuove relazioni. Il XX era quindi destinato a essere il secolo della velocità e del dinamismo, per questo i futuristi volevano lasciarsi indietro il passato e concentrarsi sul presente in cui si avvertiva un nuovo futuro dato dalla velocità. I futuristi abbracciarono i progressi tecnologici che stavano cambiando la vita quotidiana e poiché non doveva esserci distinzione tra arte e vita, furono coinvolti in ogni ambito della società e pubblicizzarono le loro idee attraverso i manifesti futuristi che ne esprimevano l’animo ribelle.