mi scrive un amico ritrovato:
mi sento in compagnia di Elytis che scrisse più o meno:
sì certo, il mio paese è povero, sgarrupato, tecnologicamente arretrato.
Ma io ho il privilegio di chiamare nella mia lingua di tutti i giorni ilios il sole, thalassa il mare, uranòs il cielo, esattamente come Omero
