Nella filosofia di Gaston Bachelard, la rêverie, tradotta in italiano come “fantasticheria” o “sogno ad occhi aperti”, assume un ruolo centrale nell’epistemologia e nell’estetica. Essa rappresenta uno stato mentale intermedio tra la veglia e il sonno, caratterizzato da una sospensione del pensiero razionale e dall’emergere di immagini e ricordi inconsci.
Bachelard distingue la rêverie dal sogno notturno: mentre quest’ultimo è dominato da una logica onirica caotica e incontrollabile, la rêverie conserva una parziale coscienza e permette al soggetto di plasmare attivamente le proprie immagini mentali.
Secondo Bachelard, la rêverie è la materia prima della creazione poetica e scientifica. Essa fornisce al poeta le immagini e i simboli che arricchiscono la sua opera, mentre allo scienziato offre spunti intuitivi e nuove prospettive per la ricerca.
Le caratteristiche principali della rêverie bachelardiana sono:
- Passività e attività: la rêverie è un’esperienza che inizialmente si presenta come passiva, con l’emergere spontaneo di immagini e ricordi. Tuttavia, il soggetto diviene ben presto attivo, selezionando e plasmando le immagini mentali secondo i propri desideri e interessi.
- Immagine e simbolo: la rêverie si esprime attraverso immagini e simboli, che possiedono un forte potere evocativo e comunicativo. Questi elementi non sono mere rappresentazioni della realtà, ma piuttosto condensati di esperienze e significati personali.
- Dinamismo e fluidità: la rêverie è uno stato dinamico e fluido, in continua evoluzione. Le immagini mentali si susseguono e si intrecciano, creando una sorta di flusso di coscienza.
- Carattere archetipico: le immagini della rêverie spesso richiamano archetipi universali, ovvero simboli che possiedono un significato profondo e condiviso da tutta l’umanità.
La rêverie ha diverse funzioni nel pensiero di Bachelard:
- Funzione conoscitiva: la rêverie permette di accedere a una conoscenza intuitiva e non razionale, che può integrare e arricchire la conoscenza scientifica.
- Funzione poetica: la rêverie è alla base della creazione poetica, fornendo al poeta le immagini e i simboli che alimentano la sua ispirazione.
- Funzione terapeutica: la rêverie può avere una funzione terapeutica, permettendo al soggetto di elaborare traumi ed esperienze negative.
- Funzione euristica: la rêverie può stimolare la creatività e generare nuove idee.
Bachelard individua anche diverse tipologie di rêverie, legate a specifici elementi naturali:
- Rêverie terrestre: connessa all’elemento terra, evoca immagini di solidità, stabilità e intimità.
- Rêverie acquatica: connessa all’elemento acqua, evoca immagini di fluidità, trasformazione e inconscio.
- Rêverie aerea: connessa all’elemento aria, evoca immagini di libertà, leggerezza e spiritualità.
- Rêverie ignea: connessa all’elemento fuoco, evoca immagini di energia, passione e trasmutazione.
Il concetto di rêverie ha avuto un’influenza significativa in diversi campi del sapere, tra cui la filosofia, la letteratura, la psicologia e la pedagogia. Esso ha contribuito a valorizzare l’importanza dell’immaginazione e dell’inconscio nei processi creativi e conoscitivi.
Per approfondire il concetto di rêverie nel pensiero di Bachelard, si possono consultare le seguenti opere:
- La poétique de la rêverie (1960)
- L’imagination de la matière (1940)
- La psychanalyse du feu (1938)
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Molto interessante e prezioso. E’ davvero un concetto fondamentale per comprendere arte e cultura contemporanee. Grazie.
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grazie tantissime, come sempre, per il tuo commento. Sono un ammiratore degli scritti di Bachelard. Occupano un bel pezzetto della mia biblioteca
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