Questo Dizionario si articola in quattromila voci relative a quattro ambiti disciplinari: la psicologia propriamente detta, la psicoanalisi, la psichiatria e le neuroscienze.
Che cos’è l’essere umano? Nel XXI secolo rispondere a questa domanda significa affrontare il campo del sapere più complesso e più affascinante, che cerca di comprendere l’esistenza umana nella sua unità e rinuncia a dicotomie e semplificazioni, come quella che separa ciecamente il corpo dalla mente. Con lo sguardo sempre rivolto all’intersezione e all’osmosi delle discipline, Umberto Galimberti ha raccolto in un’opera organica e onnicomprensiva le voci principali relative alla psicologia propriamente detta, articolata nella molteplicità dei suoi orientamenti teorici e clinici, alla psicologia del profondo, alla psicoanalisi e alla psichiatria. Le voci, ricche di brani originali della letteratura psicologica, mostrano le contaminazioni reciproche tra queste discipline e si estendono ai domini nei quali esse affondano le proprie radici, dalla filosofia all’antropologia culturale, dalla sociologia alla linguistica…
Il vastissimo arco temporale abbracciato (dalla metà del primo millennio a.e.v. fino ai nostri giorni) e l’estensione culturale pressoché smisurata ricoperta rendono da soli ragione dell’importanza del sanscrito, a buon diritto definibile l’unica lingua di cultura panindiana. In essa si è espressa la cultura indiana classica, elaborando un lessico nel quale risulta sovente complesso tracciare una linea netta di demarcazione tra filosofia, teologia e religione. Questo dizionarietto propone una guida per orientarsi in questo contesto linguistico, nel quale feconde relazioni etimologiche si rivelano strumento imprescindibile di analisi. Rifugge, quindi, dalla tentazione di stabilire salde e univoche connessioni con termini filosofici della tradizione occidentale. Il lettore, tuttavia, può scoprire convergenze semantiche di respiro indoeuropeo (come per deva, “dio”, che si ricollega al sostantivo div, “luce diurna”, “cielo”). Un dizionarietto che, nel suo rigore, è una festa della mente: invita a scoprire differenze, analogie.
Alberto Pelissero insegna Filosofie e religioni dell’India e Lingua e letteratura sanscrita all’Università di Torino (Dipartimento di Studi umanistici). Tra le sue pubblicazioni: Letterature classiche dell’India (Morcelliana, 2007); Hinduismo. Storia, tematiche, attualità (ELS La Scuola, 2013); Filosofie classiche dell’India (Morcelliana, 2014); La filosofia indiana (ELS La Scuola, 2016); Estetica indiana (Morcelliana, 2019).
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