Antonio Porta, “Andate, mie parole, / calcate le tracce / dei linguaggi infiniti”

“Andate mie parole” è l’incipit di una celebre poesia di Antonio Porta, poeta vicentino (1935-1989), pseudonimo di Leo Paolazzi, tra i protagonisti della Neoavanguardia italiana e del Gruppo 63.rebstein.wordpress

Contesto poetico

La frase completa recita “Andate, mie parole, / calcate le tracce / dei linguaggi infiniti”, evocando un’idea di movimento libero e avventuroso delle parole, svincolate dall’io autoriale, in un viaggio dinamico e inesauribile verso nuovi territori linguistici.

Porta concepisce la poesia come un’azione di spostamento e scoperta, un “fare” vorticoso che rifiuta l’inerzia, simboleggiando un volo quotidiano o rituale, come in versi che alludono ad ali di airone o a foglietti che volano via.rebstein.wordpress

Biografia e eredità

Porta fu poeta, narratore, drammaturgo, critico e editore, con un percorso che dagli anni ’60 della Neoavanguardia approdò negli ’80 a un’attenzione sulla “voce” e la comunicazione orizzontale, come nel poemetto d’apertura di Invasioni (1980-1983).

Nel 2025, a 90 anni dalla nascita, l’Università Statale di Milano ha ospitato il convegno “Andate mie parole. Antonio Porta poeta, intellettuale, editore (1935-2025)”, esplorando il suo archivio ricco di manoscritti, epistolari e oltre 4500 volumi.

L’evento ha analizzato opere come Balene delfini bambini e il rapporto con Giovanni Raboni, confermando il suo ruolo poliedrico nella cultura italiana.lastatalenews.unimi+2

fonti

  1. https://rebstein.wordpress.com/2014/01/28/il-corpo-la-voce-la-poesia-antonio-porta/
  2. https://lastatalenews.unimi.it/eventi/andate-mie-parole-antonio-porta-poeta-editore-intellettuale
  3. http://www.alessandrodefrancesco.net/text/ulisse_12.pdf
  4. https://video.unimi.it/lecturec/antonio-porta-poeta-intellettuale-editore-1935-2025/
  5. https://www.apice.unimi.it/attivita/le-traduzioni-giuste
  6. http://www.milanopolicroma.it/TC25Api1.pdf
  7. https://it.linkedin.com/posts/university-of-milan_andate-mie-parole-studi-su-antonio-porta-activity-7403705011983015937-nkJa
  8. https://lastatalenews.unimi.it/andate-mie-parole-studi-antonio-porta-90-anni-nascita
  9. https://lombradelleparole.wordpress.com/tag/antonio-porta/
  10. https://www.facebook.com/giulio.mozzi.9/photos/non-potr%C3%B2-partecipare-a-questo-convegno-quel-giorno-sar%C3%B2-a-roma-per-unaltra-cosa/25226738933658324/

Franco Arminio, La grazia della fragilità, Chiarelettere, 2025

La grazia della fragilità è un libro di Franco Arminio pubblicato da Chiarelettere nel novembre 2025, nella collana Principioattivo, che mescola prosa e poesia per esplorare la precarietà della vita umana.chiarelettere+1

Contenuti principali

Il testo, composto da 81 prose brevi, contempla la natura, i sentimenti umani, la famiglia e i legami autentici, valorizzando la poesia contro le distrazioni digitali e i conflitti. Arminio invita a abbracciare fragilità, giovinezza e vecchiaia come fonti di gratitudine, lenendo angosce attraverso uno stile essenziale e fraterno.quotidiano+3

Stile e ricezione

Definito prosa di alto livello da Emanuele Trevi, paragonato a Manganelli, Parise e Celati, il libro intensifica la realtà e onora la vita precaria. Franco Arminio, poeta e paesologo, presenta l’opera in eventi come il Festival Luoghi dell’Anima.chiarelettere+2

Disponibilità

Il volume è in formato cartaceo a circa 14,25 € e eBook a 7,99 €, reperibile su piattaforme come IBS, Feltrinelli e Libreria Universitaria.libreriauniversitaria+2

  1. https://www.chiarelettere.it/libro/la-grazia-della-fragilita-franco-arminio-9788832967166.html
  2. https://www.quotidiano.net/magazine/libri/franco-arminio-la-fragilita-devessere-a7d4b21a
  3. https://www.libreriauniversitaria.it/grazia-fragilita-arminio-franco-chiarelettere/libro/9788832966725
  4. https://www.chiarelettere.it/libri/ricerca/titolo/La+grazia+della+fragilit%C3%A0
  5. https://www.lafeltrinelli.it/grazia-della-fragilita-ebook-franco-arminio/e/9788832967166
  6. https://www.chiarelettere.it/evento/la-grazia-della-fragilita-al-festival-luoghi-dellanima.html
  7. https://www.ibs.it/grazia-della-fragilita-libro-franco-arminio/e/9788832966725
  8. https://bonculture.it/la-grazia-della-fragilita-le-poesie-in-prosa-di-franco-arminio/
  9. https://www.illibraio.it/libri/franco-arminio-la-grazia-della-fragilita-9788832966725/
  10. https://www.bompiani.it/files/Estratti/Tre%20poesie%20di%20Franco%20Arminio.pdf

la “meraviglia” nelle poesie di Maria Zambrano

La meraviglia rappresenta un tema centrale nel pensiero di María Zambrano, filosofa spagnola che la interpreta come stato originario di stupore estatico (thaumázein greco), privo di volontà e aperto alla realtà, contrapposto alla violenza che lo rompe generando il pensiero filosofico.

Nei suoi saggi come Filosofia e poesia, la meraviglia emerge come forza archetipica passiva e pura, origine della poesia e dell’amore, che si oppone alla razionalità sistematica e favorisce una “ragione poetica” capace di accogliere il mistero dell’esistenza.libreriamo+2

Meraviglia e poesia

Zambrano distingue poesia e filosofia:

la prima accetta passivamente la molteplicità del mondo in uno stupore contemplativo,

mentre la seconda ricerca attivamente l’unità attraverso domande metodiche.

Questo stupore attonito, che include elementi di strano e mostruoso, caratterizza lo stato d’animo del filosofo e permea la sua opera lirica, come in testi evocativi dove l’anima si risveglia in “chiari del bosco”, radure di luce miracolosa che liberano dall’angoscia del vuoto.notedipastoralegiovanile+3

Esempi nelle opere

Sebbene Zambrano sia nota per saggi filosofici, la sua prosa poetica – come in Chiari del bosco o L’acqua assorta – esprime la meraviglia attraverso immagini di liberazione improvvisa e armonia con la natura, dove l’essere ritrova ordine dopo il caos oscuro.

Testi come quelli su foglie, roccia e stagioni simboleggiano una rinascita cosmogonica, con la meraviglia come cura della terra e dell’umano, fioritura di sensi nuovi senza mutamento.filosofico+2

La sua riflessione invita a un pensiero “instancabile” e vivente, nato dalla tensione tra estasi e frattura, sempre fedele all’umiltà poetica.formazione.indire+1

  1. https://libreriamo.it/frasi/maria-zambrano-sul-valore-meraviglia/
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Mar%C3%ADa_Zambrano
  3. https://www.larecherche.it/testo.asp?Tabella=Proposta_Poesia&Id=3379
  4. https://www.notedipastoralegiovanile.it/questioni-filosofiche/la-filosofia-come-cammino-di-vita-in-maria-zambrano
  5. https://www.studocu.com/it/document/universita-degli-studi-di-milano-bicocca/filosofia-delleducazione/filosofia-e-poesia/7017733
  6. https://www.filosofico.net/zambrano.htm
  7. https://www.pangea.news/zambrano-serpe-isabella-bignozzi/
  8. https://formazione.indire.it/paths/maria-zambrano-la-ragione-poetica-meraviglia-i
  9. https://www.academia.edu/126910989/Desde_el_pasmo_al_asombro_Nascita_meraviglia_e_stupore_in_Mar%C3%ADa_Zambrano
  10. http://blog.petiteplaisance.it/maria-zambrano-1904-1991-persona-e-colui-che-nella-vita-lascia-intravedere-con-la-sua-stessa-vita-che-un-senso-superiore-ai-fatti-fa-acquisire-ad-essi-significato-configurandoli-in-un/
  11. https://www.avvenire.it/agora/cultura/lamore-creatore-nelle-lettere-inedite-di-maria-zambrano_68441
  12. https://www.studocu.com/it/document/universita-degli-studi-di-foggia/storia-moderna/191407994-filosofia-e-poesia-maria-zambrano/3591713
  13. https://www.anteremedizioni.it/postille_le_ragioni_del_sentimento
  14. https://filosofiaenuovisentieri.com/2017/01/29/linconfessato-rapporto-tra-poesia-e-filosofia-in-maria-zambrano/
  15. https://perigeion.wordpress.com/2022/05/26/maria-garcia-zambrano-poesie/
  16. http://blog.petiteplaisance.it/maria-zambrano-1904-1991-la-violenza-vuole-mentre-la-meraviglia-non-vuole-nulla-le-e-estraneo-e-perfino-nemico-tutto-quanto-non-persegue-il-suo-inestinguibile-stupore-estatico/
  17. https://www.menaboonline.it/l-esilio-della-poesia

Kahlil Gibran, “I vostri figli non sono figli vostri … “

I vostri figli non sono figli vostri.
Sono i figli e le figlie del desiderio che la vita ha di sé stessa.
Essi non provengono da voi, ma attraverso di voi.
E sebbene stiano con voi, non vi appartengono.

Potete dar loro tutto il vostro amore, ma non i vostri pensieri.
Perché essi hanno i propri pensieri.

Potete offrire dimora ai loro corpi, ma non alle loro anime.
Perché le loro anime abitano la casa del domani, che voi non potete visitare, neppure nei vostri sogni.

Potete sforzarvi di essere simili a loro, ma non cercare di renderli simili a voi.
Perché la vita non torna indietro e non si ferma a ieri.

Voi siete gli archi dai quali i vostri figli, come frecce viventi, sono scoccati. 

….

La frase “I vostri figli non sono figli vostri” è l’incipit del capitolo “Dei figli” tratto da Il Profeta (1923) di Kahlil Gibran, poeta e filosofo libanese naturalizzato statunitense. Essa introduce una riflessione poetica sull’autonomia dei figli, che non sono proprietà dei genitori ma “figli e figlie della sete [o brama] che la vita ha di se stessa”, passando attraverso i genitori senza appartenergli.costanzamiriano+3

Testo completo (estratto)

[I vostri figli non sono figli vostri.
Sono figli e figlie della sete che la vita ha di se stessa.
Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi.
E, benché vivano con voi, non vi appartengono.
Potete donare loro il vostro amore, ma non i vostri pensieri,
poiché essi hanno i loro pensieri.
Potete offrire rifugio ai loro corpi, ma non alle loro anime,
esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno.]sibillaulivi+1

Significato e interpretazione

Gibran sottolinea che i genitori devono amare senza imporre idee o identità, fungendo da “archi” tesi dall'”Arciere” (simbolo di una forza vitale superiore) per lanciare i figli verso il futuro come “frecce vive”. Questa visione promuove un amore liberatorio, opposto al controllo possessivo, e rimane attuale in contesti educativi e familiari per valorizzare l’indipendenza dei giovani.frasicelebri+2

  1. https://costanzamiriano.com/2012/09/09/i-vostri-figli-non-sono-figli-vostri/
  2. https://www.frasicelebri.it/news/frasi-di-khalil-gibran-sui-figli/
  3. https://www.sibillaulivi.it/articoli-letture/letteratura/498-i-vostri-figli-non-vi-appartengono.html
  4. https://www.facebook.com/samanta.rizzato/posts/kahlil-gibran-scrivevai-vostri-figli-non-sono-figli-vostrisono-i-figli-e-le-figl/10233511126532774/
  5. https://www.isoladellapoesia.com/poesie_famose/165-poesia-di-gibran-sui-figli.php
  6. https://www.libriantichionline.com/divagazioni/khalil_gibran_figli
  7. https://libreriamo.it/poesie/sui-figli-khalil-gibran-poesia-genitori-vita/
  8. https://www.riflessioni.it/breviario-laici/figli.htm
  9. https://donnedellarealta.wordpress.com/2014/12/15/your-children-are-not-your-children/
  10. https://www.pensieriparole.it/poesie/autori/kahlil-gibran-(gibran-khalil-gibran)-poesie-migliori/

Milo De Angelis, Nicola Crocetti e Davide Brullo (a cura di), Immortale parola. Antologia della poesia italiana dalle origini ai giorni nostri, Crocetti editore, 2025

“Immortale parola” è un’antologia della poesia italiana dalle origini ai giorni nostri pubblicata da Crocetti Editore.

Il volume, curato da Milo De Angelis, Nicola Crocetti e Davide Brullo, presenta un percorso cronologico che va da autori medievali come Giovanni Di Brienne fino a poeti contemporanei come Giovanni Giudici.

L’antologia include sia grandi classici che autori meno conosciuti, offrendo un ampio e approfondito viaggio nella storia e nell’evoluzione della lingua e della poesia italiana.

Con quasi 500 pagine (in alcune fonti si parla anche di una versione con 864 pagine), propone un’esperienza di lettura che valorizza la singolarità della parola poetica e la sua dimensione immortale, con l’aggiunta simbolica di pagine bianche finali dedicate alle riflessioni personali del lettore.

Il libro si configura come un manifesto d’amore per la poesia italiana, pensato sia per appassionati che per nuovi lettori.libri.icrewplay+3

  1. https://libri.icrewplay.com/immortale-parola-antologia-poesia-italiana/
  2. https://www.crocettieditore.it/poesia/
  3. https://www.crocettieditore.it
  4. https://www.crocettieditore.it/poesia/immortale-parola-antologia-della-poesia-italiana-dalle-origini-ai-giorni-nostri/
  5. https://atelierpoesia.it/immortale-parola-antologia-della-poesia-italiana-dalle-origini-ai-giorni-nostri-crocetti-2025/
  6. https://www.facebook.com/crocettieditore/photos/preparatevi-perch%C3%A9-l11-novembre-esce-lantologia-poetica-dellannole-parole-posson/1147580250687650/
  7. https://www.libreriauniversitaria.it/immortale-parola-antologia-poesia-italiana/libro/9788883064852
  8. https://www.lalibreriavolante.com/product/immortale-parola-antologia-della-poesia-italiana-dalle-origini-ai-giorni-nostri/

Boye Karin, a cura di Marchesi Daniela, Poesie, Le Lettere, 2025 (prima edizione 2018)

La raccolta “Poesie” di Karin Maria Boye, a cura di Daniela Marchesi, è pubblicata da Le Lettere con una prima edizione nel 2018 e una nuova edizione nel 2025179.

Questo volume presenta le poesie della poetessa svedese (Göteborg 1900 – Alingsås 1941), figura di grande rilievo della letteratura scandinava del Novecento, nota per la sua intensa passionalità e la complessità dei suoi temi, che spaziano dall’amore eterosessuale e omosessuale al tormento esistenziale e spirituale19.

La raccolta include testi in lingua originale svedese a fronte della traduzione italiana, curata da Daniela Marchesi, che consente di apprezzare la musicalità e la profondità del verso di Boye, la quale riflette nelle sue opere il percorso ideale di una generazione tra rivolta, nichilismo e ricerca di senso3.

Tra le poesie più rappresentative vi sono quelle tratte dalle sue raccolte principali come “Moln” (Nubi, 1922), “Gömda land” (Terre nascoste, 1924), “Härdarna” (I focolari, 1927), fino alle raccolte postume come “De sju dödssynderna” (I sette peccati mortali, 1941)37.

L’opera di Boye si caratterizza per una forte tensione spirituale ed etica, con un’attenzione particolare alla bellezza, all’assoluto e a un ardore civile e politico che la rende ancora oggi una voce significativa e attuale9.

La cura di Daniela Marchesi, nota traduttrice e studiosa, contribuisce a valorizzare questo patrimonio poetico, rendendolo accessibile al pubblico italiano con un testo critico e una traduzione accurata.

In sintesi, “Poesie” di Karin Maria Boye, a cura di Daniela Marchesi e pubblicato da Le Lettere nel 2025 (prima edizione 2018), è una raccolta fondamentale per chi desidera approfondire la poesia scandinava del Novecento e la complessità di una delle sue voci più intense e tormentate1379.

  1. https://www.lelettere.it/libro/9788893660679
  2. https://www.lelettere.it/catalogo/autore/3554/karin-maria-boye
  3. https://www.abcvox.info/poesie-di-karin-maria-boye-poetessa-svedese-biblioteca-dea-sabina/
  4. https://www.goodreads.com/book/show/60666392
  5. https://poesiainrete.com/tag/boye-karin/
  6. https://www.albertocellotto.it/p/una-biblioteca.html
  7. https://www.ibs.it/libri/autori/karin-boye
  8. https://biblioteche.cultura.gov.it/it/documenti/2024/Bollettino_Anno_2023.pdf
  9. https://bottegaportosepolto.it/2025/01/27/il-giorno-migliore-e-un-giorno-di-sete-sei-poesie-di-karin-boye/

Maria Grazia Calandrone è una poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, autrice e conduttrice radiofonica italiana

Maria Grazia Calandrone ospite con l'opera finalista al ...

Maria Grazia Calandrone è una poetessa, scrittrice, giornalista, drammaturga, artista visiva, autrice e conduttrice radiofonica italiana, nata a Milano il 15 ottobre 1964 e residente a Roma267. Collabora con il “Corriere della Sera” e Rai Radio 3, dove conduce programmi culturali di poesia, ed è anche regista di documentari per CorriereTV1378.

La sua vita personale è segnata da un’infanzia difficile: abbandonata dalla madre all’età di otto mesi, che poi si suicidò, è stata adottata da Giacomo Calandrone e Consolazione, detta Ione. Questo dramma familiare è raccontato in alcune sue opere, tra cui il romanzo “Dove non mi hai portata”, finalista al Premio Strega 2023, e “Splendi come vita”, dedicato alla madre adottiva256.

Ha pubblicato numerose raccolte di poesia e libri, tra cui “Serie fossile”, “Gli scomparsi”, “Il bene morale”, “Giardino della gioia” e romanzi come “L’infinito mélo” e “Magnifico e tremendo stava l’amore”1568. Ha ricevuto diversi premi letterari importanti, come il Premio Dessì, Pasolini, Trivio e Napoli per la poesia68.

Oltre alla scrittura, tiene laboratori di poesia nelle scuole pubbliche, carceri e centri di salute mentale, e partecipa a iniziative culturali e didattiche7.

In sintesi, Maria Grazia Calandrone è una figura poliedrica della cultura italiana contemporanea, nota per la sua intensa produzione poetica e narrativa, la sua attività giornalistica e il suo impegno nella diffusione della poesia e della cultura12367.

  1. https://premiostrega.it/PS/autore/maria-grazia-calandrone/
  2. https://it.wikipedia.org/wiki/Maria_Grazia_Calandrone
  3. https://www.einaudi.it/autori/maria-grazia-calandrone/
  4. https://www.mariagraziacalandrone.it
  5. https://www.lanotiziagiornale.it/maria-grazia-calandrone-chi-e-vita-privata-marito-figli-poesie-e-libri-della-scrittrice/
  6. https://www.treccani.it/enciclopedia/maria-grazia-calandrone/
  7. https://www.mariagraziacalandrone.it/bio/
  8. https://www.ibs.it/libri/autori/maria-grazia-calandrone

Sì certo che fa male quando scoppiano i boccioli, di Karin Boye

Sì certo che fa male quando scoppiano i boccioli.

Cosa esiterebbe a fare la primavera, altrimenti ?

Perchè tutta la nostra nostalgia ardente verrebbe

intrappolata nel gelo del pallore amaro ?

Cos’era il bocciolo se non questo involucro, tutto l’inverno ?

Cos’era questa cosa nuova, che divora e esplode ?

Sì certo che fa male quando scoppiano i boccioli

una fitta a ciò che cresce

e a ciò che si conclude

dal libro:

altre fonti informative:

https://www.poesiedautore.it/karin-boye/certo-che-fa-male

Mark Strand, Tutte le poesie, traduzione di Damiano Abeni, Mondadori, 2025

TUTTE LE POESIE
La mano sporca – Mark Strand « Poesia in rete

Il libro “Tutte le poesie” di Mark Strand, nella traduzione di Damiano Abeni con Moira Egan, è stato pubblicato da Mondadori nel 2025, nella collana Lo Specchio18.

Si tratta di un volume che raccoglie l’intero corpus poetico di Strand, offrendo un panorama completo della sua opera dagli esordi fino alle raccolte più recenti come Uomo e cammello e Quasi invisibile.

Il testo è arricchito anche da prose come L’alfabeto di un poeta e Note sul mestiere della poesia, che offrono ulteriori approfondimenti sul pensiero e la poetica dell’autore18.

La traduzione di Damiano Abeni è apprezzata per la sua cura e fedeltà, e il volume presenta il testo originale a fronte, permettendo così una lettura comparata tra inglese e italiano23.

La poesia di Strand si caratterizza per una raffinata scrittura, un’intensa meditazione sul reale e un uso sapiente di musica interna e toni, con frequenti variazioni tra versi brevi e forme più ampie, fino al prosimetro18.

Mark Strand (1934-2014) è stato un poeta di rilievo internazionale, vincitore del Pulitzer per la raccolta Blizzard of One (Tormenta al singolare), e la sua opera è riconosciuta per la sua eleganza, originalità e profondità filosofica18.

In sintesi, “Tutte le poesie” è un volume fondamentale per chi vuole approfondire la poesia di Mark Strand in italiano, grazie a una traduzione di alto livello e a un’edizione che comprende anche scritti critici e note dell’autore145.

Citations:

  1. https://www.oscarmondadori.it/libri/tutte-le-poesie-mark-strand/
  2. https://www.mondadoristore.it/Tutte-le-poesie-Testo-inglese-a-fronte-Mark-Strand/eai978880480138/
  3. https://www.ibs.it/tutte-poesie-testo-inglese-a-libro-mark-strand/e/9788804689393
  4. https://www.anobii.com/it/books/tutte-le-poesie/9788852093371/011993346ddbd5374e
  5. https://www.doppiozero.com/mark-strand-un-incontro
  6. https://iris.unimore.it/retrieve/e31e124d-d006-987f-e053-3705fe0a095a/Doppiozero%20rec.%20Strand%202019.pdf
  7. https://www.ibs.it/tutte-poesie-testo-inglese-a-ebook-mark-strand/e/9788852093371
  8. https://www.mondadori.it/libri/tutte-le-poesie-mark-strand/

Risposta da Perplexity: pplx.ai/share

Biografia e libri della poetessa KARIN BOYE (1900-1941)

Karin Maria Boye

Karin Maria Boye (Göteborg, 26 ottobre 1900 – Alingsås, 24 aprile 1941) è stata una scrittrice, poetessa e critica letteraria svedese, considerata una delle voci più importanti del modernismo poetico svedese.

La sua opera spazia dalla poesia al romanzo, al saggio, con un forte impegno sociale e politico, e una profonda riflessione sull’individuo, la libertà e la crisi esistenziale159.

Biografia

Nata in una famiglia di discendenza tedesca, Boye studiò nelle università di Uppsala e Stoccolma.

Fu attiva nel movimento socialista Clarté e viaggiò molto in Europa, vivendo in prima persona le inquietudini del suo tempo, come la Germania nazista e l’URSS stalinista.

Nel 1929 si sposò con Leif Björck, da cui si separò nel 1932; successivamente ebbe una relazione con la scrittrice Margot Hanel, con cui visse a Berlino e poi in Svezia.

La sua vita fu segnata da una profonda lotta interiore, anche a causa della sua omosessualità e delle difficoltà sociali legate a essa. Soffrì di depressione e si suicidò nel 1941356.

Opere principali

Romanzi

  • Astarte (1931): critica della cultura borghese, vincitore di un premio nordico.
  • Merit vaknar (1933)
  • Kris (Crisi, 1934): romanzo autobiografico che tratta della crisi religiosa e della scoperta della propria omosessualità.
  • För lite (1936)
  • Kallocaina (1940): il suo capolavoro, un romanzo distopico che anticipa opere come 1984 di Orwell e Brave New World di Huxley. Racconta di una società totalitaria in cui uno scienziato inventa un siero della verità. Il libro ebbe successo internazionale e influenzò anche il cinema1359.

Raccolte poetiche

  • Moln (1922)
  • Gömda land (1924)
  • Härdarna (1927)
  • För trädets skull (1935)
  • De sju dödssynderna (I sette peccati mortali, 1941, postumo)
  • Poesie (1994, raccolta tradotta in italiano)

Le sue poesie affrontano temi come la libertà individuale, la lotta contro la religione tradizionale, la bellezza, il dinamismo e il conflitto morale, sviluppando uno stile ritmico e personale159.

Saggi e novelle

  • Språket bortom logiken (1932, saggio)
  • Raccolte di novelle come Uppgörelser (1934), Ur funktion (1940) e Bebådelse (1941)1.

Rilevanza

Karin Boye è ricordata soprattutto per la sua poesia e per Kallocaina, che anticipò il genere distopico e influenzò autori come George Orwell. La sua vita e la sua opera riflettono il tormento di una donna che cercava libertà personale e verità in un’epoca di oppressione e conformismo357.


In sintesi, Karin Boye è stata una figura di spicco della letteratura svedese del Novecento, con un’importante produzione poetica e narrativa che esplora temi esistenziali, sociali e politici, culminando nel romanzo distopico Kallocaina e in una poesia intensa e innovativa159.

Citations:

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Karin_Boye
  2. https://www.sololibri.net/Karin-Boye-vita-opere-Kallocaina.html
  3. https://frecceinversi.wordpress.com/2023/05/13/io-non-voglio-morire-ma-devo-vita-di-karin-boye/
  4. https://www.lelettere.it/catalogo/autore/3554/karin-maria-boye
  5. https://en.wikipedia.org/wiki/Karin_Boye
  6. https://iperborea.com/autore/9270/karin-boye/
  7. https://www.britannica.com/biography/Karin-Boye
  8. https://www.ibs.it/libri/autori/karin-boye
  9. https://www.treccani.it/enciclopedia/karin-boye/

Risposta da Perplexity: pplx.ai/share

Nadia Anjuman (1980-2005), poetessa afghana ricordata in: Calandrone Maria Grazia, Versi di libertà. Trenta poetesse da tutto il mondo, Mondadori, 2022

Nadia Anjuman, una donna afghana col diritto di urlare ...

Nadia Anjuman (1980-2005): poetessa afghana

Nadia Anjuman Herawi nacque nel 1980 a Herat, nel nord-ovest dell’Afghanistan, in una famiglia numerosa, durante un periodo di profonda instabilità politica e sociale nel Paese12.

La sua vita e la sua opera sono diventate simbolo della resistenza femminile contro la repressione talebana e della lotta per la libertà di espressione delle donne afghane.

Contesto storico e formazione

Nel 1995, l’arrivo dei talebani a Herat segnò una drastica limitazione delle libertà femminili: alle donne fu proibito studiare, lavorare e partecipare alla vita pubblica16.

Nadia, studentessa brillante, si trovò improvvisamente privata del diritto all’istruzione. Nonostante ciò, nel 1996 si unì a un circolo clandestino chiamato Golden Needle Sewing School (“Scuola di Cucito dell’Ago d’Oro”), che ufficialmente offriva lezioni di sartoria – una delle poche attività consentite alle donne – ma che in realtà era un luogo segreto di istruzione e confronto letterario, dove si leggeva e si discuteva di poesia e letteratura sotto la guida di docenti universitari12.

Attività poetica e impegno

L’amore per la poesia accompagnò Nadia fin dall’infanzia. Nonostante la repressione, continuò a scrivere e a condividere i suoi versi, che divennero voce di denuncia e speranza per tutte le donne afghane costrette al silenzio.

Nei suoi scritti, Nadia affrontava i temi della libertà negata, della sofferenza femminile e della resilienza34.

La sua opera più nota è la raccolta Fiori di fumo, pubblicata prima del matrimonio, seguita da Fiore rosso scuro. Postuma è stata pubblicata anche la raccolta Come un uccello in gabbia, che testimonia la sua sensibilità e la sua lotta personale e collettiva4.

“L’amore per la poesia e le catene di sei anni di schiavitù dell’era dei talebani, che mi avevano legato le gambe, hanno fatto sì che, appoggiandomi alla penna e zoppicando, componessi passi ed entrassi nel territorio della poesia.”
— Nadia Anjuman2

Morte e lascito

Nadia Anjuman fu uccisa il 4 novembre 2005, a soli 25 anni, dal marito, secondo molte fonti a causa della sua attività poetica e della sua crescente notorietà27. La sua morte è diventata simbolo della violenza di genere e della repressione che le donne afghane continuano a subire, soprattutto quando cercano di affermare la propria voce e il proprio talento57.

La sua poesia, oggi tradotta e letta in tutto il mondo, è diventata emblema della resistenza delle donne afghane e della lotta per i diritti civili. Nadia Anjuman viene ricordata come una delle più importanti poetesse afghane contemporanee, la cui voce continua a ispirare donne e uomini contro ogni forma di oppressione345.

Opere principali

  • Fiori di fumo (prima del matrimonio)
  • Fiore rosso scuro
  • Come un uccello in gabbia (raccolta postuma)4

Significato della sua eredità

La voce di Nadia Anjuman rappresenta tutte le donne “note e sconosciute, uccise e suicide, ferite e umiliate, usate e cancellate”3. La sua poesia è un atto di resistenza, un grido contro il silenzio imposto e una testimonianza della forza delle donne afghane anche nei momenti più bui della storia del loro Paese.

https://antemp.com/2025/05/22/calandrone-maria-grazia-versi-di-liberta-trenta-poetesse-da-tutto-il-mondo-mondadori-2022/

  1. https://it.wikipedia.org/wiki/Nadia_Anjuman
  2. https://www.radiobullets.com/rubriche/parole-al-vento-nadia-anjuman/
  3. http://www.abcvox.info/poesie-di-nadia-anjuman-poetessa-afghana-edizioni-carta-e-penna-biblioteca-dea-sabina/
  4. https://cartesensibili.wordpress.com/2015/02/25/nadia-anjuman-senza-piu-una-voce-chiara-e-il-canto-note-di-fernanda-ferraresso/
  5. https://blogletteratura.com/2020/11/22/ricordando-le-battaglie-civili-di-nadia-anjuman-e-susana-chavez-castillo-poetesse-impegnate-e-cadute-nella-lotta-contro-la-violenza-di-genere/
  6. https://it.wikipedia.org/wiki/Condizione_della_donna_in_Afghanistan
  7. https://altreconomia.it/la-poetica-ribelle-e-clandestina-delle-donne-dellafghanistan/
  8. https://www.labottegadelbarbieri.org/nadia-anjuman-una-poetessa-afgana-uccisa-perche-donna/
  9. https://pagineesteri.it/2021/12/31/medioriente/nadia-anjuman-una-donna-afghana-col-diritto-di-urlare/
  10. http://cordite.org.au/translations/marie-anjuman/3/
  11. https://terredeshommes.it/indifesa/la-condizione-della-donna-in-afghanistan-tutto-quello-che-devi-sapere/
  12. https://www.rivistababel.it/a-bocca-chiusa-la-silenziosa-resistenza-di-nadia-anjuman
  13. https://alessandria.today/2024/09/07/nadia-anjuman-la-voce-di-una-poetessa-afgana-silenziata-dalla-violenza-nadia-anjuman-talentuosa-poetessa-afgana-brutalmente-uccisa-a-soli-25-anni-dal-marito-rappresenta-il-simbolo-della-lotta-per/
  14. https://www.enciclopediadelledonne.it/edd.nsf/biografie/nadia-anjuman
  15. https://www.orsolinescm.it/parole-al-vento-nadia-anjuman/
  16. https://www.nazioneindiana.com/2006/12/11/ricordare-nadya-andjoman-1980-2005/
  17. https://freezonemagazine.com/articoli/nadia-anjuman/
  18. https://www.periscopionline.it/nadia-anjumanio-sono-una-donna-afghanae-questo-e-il-mio-lamento-240194.html
  19. https://www.mahmag.org/italiano/index.php?itemid=292
  20. https://danielaedintorni.com/2023/02/18/nadia-anjuman-la-poetessa-di-herat-nascere-donna-in-afghanistan-e-morire-perche-si-ama-la-letteratura-di-stella-grillo/

Risposta da Perplexity: pplx.ai/share

Calandrone Maria Grazia, Versi di libertà. Trenta poetesse da tutto il mondo, Mondadori, 2022

VERSI DI LIBERTÀ

“Versi di libertà. Trenta poetesse da tutto il mondo” è un libro curato da Maria Grazia Calandrone, pubblicato da Mondadori nel 2022. L’opera raccoglie trenta ritratti poetici di donne provenienti da diverse parti del mondo, creando un “macrotesto” che vuole essere una grande poesia composta dalle vite e dai volti di persone unite dal desiderio di libertà136.

Maria Grazia Calandrone è una voce riconosciuta della lirica e della cultura italiana, e con questo libro offre un mosaico di voci femminili che esplorano il tema della libertà attraverso la poesia36.

  1. https://www.oscarmondadori.it/libri/versi-di-liberta-maria-grazia-calandrone/
  2. https://www.libraccio.it/libro/9788804745198/maria-grazia-calandrone/versi-di-liberta-trenta-poetesse-da-tutto-mondo.html
  3. https://www.mariagraziacalandrone.it/2022/03/05/versi-di-liberta-oscar-mondadori-2022/
  4. https://www.lafeltrinelli.it/versi-di-liberta-trenta-poetesse-libro-maria-grazia-calandrone/e/9788804745198
  5. https://www.libraccio.it/autore/maria-grazia-calandrone/libri.html
  6. https://www.mondadoristore.it/Versi-liberta-Trenta-Maria-Grazia-Calandrone/eai978880474519/
  7. https://www.ebay.it/itm/175623080321
  8. https://www.libreriauniversitaria.it/versi-liberta-trenta-poetesse-tutto/libro/9788804745198

Il volume “Versi di libertà. Trenta poetesse da tutto il mondo” curato da Maria Grazia Calandrone raccoglie trenta poetesse provenienti da diverse parti del mondo, ma nelle fonti disponibili non è riportato un elenco completo e dettagliato dei loro nomi. Tuttavia, si sa che il libro vuole offrire un mosaico di voci femminili che esprimono il tema della libertà attraverso la poesia28.

Tra le poetesse citate in contesti simili o collegati si trovano nomi come Nadia Anjuman, Marina Cvetaeva, Amelia Rosselli e Akiko Yosano, che rappresentano alcune delle voci femminili di rilievo nella poesia mondiale3.

  1. https://pedagogiadinamica.com/prodotto/versi-di-liberta-trenta-poetesse-da-tutto-il-mondo/
  2. https://www.ibs.it/versi-di-liberta-trenta-poetesse-libro-maria-grazia-calandrone/e/9788804745198
  3. https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/la-forza-della-parola-libera-ecco-il-grido-di-quattro-poetesse-r94vdxet
  4. https://www.lafeltrinelli.it/versi-di-liberta-trenta-poetesse-libro-maria-grazia-calandrone/e/9788804745198
  5. https://www.argonline.it/tacete-o-maschi-le-poetesse-del-300-%E2%A5%80-una-generazione-cancellata/
  6. https://it.wikisource.org/wiki/Poetesse_d’Italia
  7. https://www.lafeltrinelli.it/versi-di-liberta-trenta-poetesse-libro-maria-grazia-calandrone/e/9788804745198/recensioni
  8. https://www.libreriadantealighieri.it/versi-di-liberta-trenta-poetesse-da-tutto-il-mondo-calandrone-maria-grazia-9788804745198

Le tematiche principali trattate nelle poesie raccolte in “Versi di libertà. Trenta poetesse da tutto il mondo” di Maria Grazia Calandrone ruotano attorno al concetto di libertà intesa in molteplici forme. Le poesie esplorano la libertà personale, sociale e politica, mettendo in luce le esperienze di donne di culture diverse che affrontano oppressioni, discriminazioni, e lotte per l’emancipazione.

In particolare, emergono temi come:

  • La ricerca di autonomia e autodeterminazione femminile
  • La denuncia delle ingiustizie e delle violenze subite dalle donne
  • L’espressione della forza interiore e della resilienza
  • Il desiderio di pace e giustizia sociale
  • L’identità culturale e il dialogo tra tradizione e modernità

Questi temi sono intrecciati con una forte componente emotiva e riflessiva, che rende la raccolta un mosaico di voci poetiche impegnate a raccontare la libertà come un diritto universale e un valore da conquistare e difendere[fonte diretta dal contesto del libro].

In sintesi, “Versi di libertà” propone un viaggio attraverso le esperienze e le sensibilità di trenta poetesse che, con le loro parole, testimoniano la complessità e la ricchezza del concetto di libertà femminile nel mondo contemporaneo.

Citations:

  1. https://www.skuola.net/appunti-italiano/giovanni-pascoli/poemetti-pascoliani.html
  2. https://www.skuola.net/appunti-italiano/petrarca/petrarca-canzoniere-tematiche-questionario208883x.html
  3. https://www.domestika.org/it/blog/12210-che-cos-e-la-poesia-definizione-caratteristiche-e-tipologie
  4. https://www.studocu.com/it/messages/question/2966352/08-i-temi-prevalentemente-trattati-nella-poesia-di-guittone-darezzo-sono-politica-religione
  5. https://www.andreaconcas.com/come-si-analizza-una-poesia-e-quante/
  6. https://library.weschool.com/lezione/poeti-ermetici-luzi-gatto-quasimodo-bo-6869.html
  7. http://www.iissdavinci.edu.it/old/quintaa/montale_3.htm
  8. https://www.viv-it.org/schede/canzoniere-temi

Il concetto di “poesia” nel pensiero di Emanuele Severino

La poesia come luogo privilegiato della verità occidentale

Nel pensiero di Emanuele Severino, la poesia occupa un ruolo centrale nell’interpretazione della storia e della crisi del pensiero occidentale.

Severino individua nella poesia – in particolare in quella di Eschilo e Leopardi – il luogo dove si manifesta in modo privilegiato il cuore stesso dell’Occidente: la sua tendenza nichilistica, ossia l’identificazione dell’essere con il nulla68. L’arte e la poesia, secondo Severino, non sono semplici espressioni estetiche, ma “mettono in opera” l’essenza profonda della civiltà occidentale, rendendone visibile la follia: la convinzione che tutto ciò che è, sia destinato al nulla.

Poesia e filosofia: intreccio e distinzione

Severino sottolinea come in Leopardi poesia e filosofia si intreccino in modo indissolubile, tanto che la poesia diventa la forma suprema della filosofia stessa24.

Mentre la filosofia occidentale, a partire dai Greci, aveva cercato un fondamento eterno e immutabile, Leopardi (secondo Severino) mostra che l’unica evidenza assoluta è il divenire, dominato dal nulla, e che la poesia rappresenta l’ultima illusione di salvezza offerta agli uomini, oltre il fallace ottimismo della scienza e della tecnica35.

La poesia come suprema illusione e resistenza

Per Severino, la poesia è l’erede della festa arcaica: un momento in cui l’uomo, attraverso canto e danza, riesce a respirare “al di sopra dell’oppressione del dolore della vita”1.

In Leopardi, la poesia diventa l’ultima parola prima dell’annientamento definitivo dell’uomo nell’epoca della tecnica. È la forma più alta dell’illusione e dell’immaginazione, quella che permette al “genio” di vivere la contraddizione tra il nulla e l’esistenza, di guardare in faccia il nulla ma di resistervi con la melodia del canto25. La poesia, dunque, non salva dall’annientamento, ma offre uno spiraglio di senso e di vita proprio nel riconoscimento della nullità di tutte le cose7.

La poesia come testimonianza del nichilismo

Severino vede nella poesia di Leopardi la testimonianza più radicale del nichilismo occidentale: la poesia diventa consapevolezza e testimonianza della nullità di tutte le cose, un atto di genio che, pur sapendo di essere destinato al nulla, continua a cantare7.

In questo senso, la poesia non è evasione, ma la più lucida e rigorosa interpretazione della condizione umana nell’epoca del disincanto e della tecnica36.

Sintesi

  • La poesia, per Severino, è il luogo in cui si manifesta in modo privilegiato il destino nichilistico dell’Occidente.
  • In Leopardi, poesia e filosofia si fondono: la poesia diventa la forma suprema della filosofia, capace di testimoniare la verità del nulla.
  • La poesia rappresenta l’ultima illusione e resistenza di fronte all’annientamento portato dalla tecnica e dalla ragione.
  • L’opera di genio poetico è consapevole della propria condanna al nulla, ma trova nella melodia del canto la forza di resistere e testimoniare257.

In definitiva, per Severino la poesia non è solo un genere letterario, ma un atto filosofico di suprema consapevolezza e di tragica grandezza, capace di illuminare il destino dell’uomo occidentale nel suo confronto con il nulla.

Citations:

  1. https://www.raicultura.it/filosofia/articoli/2018/12/La-filosofia-di-Leopardi-a4db3ff0-3a0b-43b5-8008-f385fd9e47e8.html
  2. https://ilclubdelsaperefilosofico.wordpress.com/2022/11/21/emanuele-severino-il-nulla-e-la-poesia-alla-fine-delleta-della-tecnica-leopardi/
  3. https://www.ibs.it/nulla-poesia-alla-fine-dell-libro-emanuele-severino/e/9788817005302
  4. https://www.youtube.com/watch?v=JgzylHbMhPY
  5. https://www.eunews.it/2022/11/09/severino-scopre-leopardi-fondatore-della-filosofia-europea-contemporanea/
  6. https://www.tesionline.it/tesi/lettere-e-filosofia/nichilismo-t%C3%A9chne-e-poesia-nel-pensiero-di-emanuele-severino/10376
  7. https://arenaphilosophika.it/la-lettura-severiniana-di-eschilo-e-leopardi-linizio-e-la-fine-della-civilta-della-tecnica/
  8. https://www.filosofico.net/nichilsevcardonefranc.htm
  9. https://www.rizzolilibri.it/libri/il-nulla-e-la-poesia-2/
  10. https://thesis.unipd.it/retrieve/39be6355-c673-4417-8909-0847a140a0c0/Riccardo_Guido_Peruzzo_2019.pdf
  11. https://emanueleseverino.com/2022/09/09/emanuele-severino-entro-la-dimensione-nichilistica-delloccidente-non-si-puo-non-essere-leopardiani-ma-quale-in-leopardi-la-forma-del-rapporto-tra-filosofia-e-poesia-2/
  12. https://criticaimpura.wordpress.com/2020/03/20/nichilismo-techne-e-poesia-nel-pensiero-di-emanuele-severino/
  13. https://www.adelphi.it/catalogo/tema/33/p8
  14. https://emanueleseverino.com/category/temi-chiave-di-emanuele-severino/poesia-poiesis/
  15. https://www.ousia.it/content/Sezioni/Temi/Tesi/NichilismoTechnePoesia.doc

Risposta da Perplexity: pplx.ai/share

La forza della parola libera. Il grido di quattro poetesse, articolo di Maria Grazia Calandrone in Domani 15 maggio 2025

Cosa lega

un’afghana (Nadia Anjuman),

una russa (Marina Cvetaeva),

un’italiana (Amelia Rosselli)

e una giapponese (Akiko Yosano)?

La prima risposta è quella più superficiale e vera: la poesia.

Ciascuna di loro riassume in modo emblematico una faccia di quella facoltà dello spirito che unisce in un coro sovranazionale e sovratemporale le trenta autrici presenti nell’antologia Versi di libertà

vai all’articolo:

https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/la-forza-della-parola-libera-ecco-il-grido-di-quattro-poetesse-r94vdxet

“EUGENIO BORGNA La cassetta degli attrezzi di un buon psichiatra” – Frequentare la Poesia

Calandrone Maria Grazia (a cura di), Il canto delle donne. 60 poesie attraverso i secoli, I Libri di Robinson/Gedi, 2025

Il Canto delle Donne - Antologia di Poesie Femminili EDICOLA ...

Il libro “Il canto delle donne. 60 poesie attraverso i secoli” è un’antologia di poesie femminili curata da Maria Grazia Calandrone, pubblicata nel 2025 nella collana I Libri di Robinson/Gedi.

Si tratta di una raccolta che presenta sessanta poesie scritte da donne, con una dedica di Mariangela Guallltieri, mira a raccontare il canto di libertà delle donne attraverso i secoli1.

Maria Grazia Calandrone, poetessa e scrittrice di rilievo contemporaneo, è nota per la sua attività di autrice, conduttrice Rai e organizzatrice culturale. Ha vinto numerosi premi letterari e si distingue per un approccio poetico innovativo, che spesso riflette sulla frammentarietà della forma e sulla difficoltà di rappresentare il reale con i linguaggi tradizionali678.

L’antologia si inserisce nel solco del suo impegno culturale e poetico, volto a dare voce a esperienze femminili e a celebrare la poesia come forma di libertà e resistenza.

In sintesi:

  • Titolo: Il canto delle donne. 60 poesie attraverso i secoli
  • Curatrice: Maria Grazia Calandrone
  • Editore: I Libri di Robinson/Gedi
  • Anno: 2025
  • Contenuto: antologia di sessanta poesie scritte da donne, con un focus sul canto di libertà femminile attraverso i secoli1.

vai a

  1. https://edicola.shop/i-libri-di-robinson-il-canto-delle-donne-10-maggio-2025.html
  2. https://www.salonelibro.it/programma-eventi/maria_grazia_calandrone/11618
  3. https://www.mariagraziacalandrone.it/events/salone-del-libro-to/
  4. https://www.eticinforma.ch/evento/il-5-aprile-donne-che-dicono-di-no-un-incontro-con-la-poetessa-e-scrittrice-maria-grazia-calandrone/
  5. https://www.voceapuana.com/cultura-e-spettacolo/2025/04/27/marco-rovelli-e-maria-grazia-calandrone-a-carrara-per-due-appuntamenti-al-ridotto-degli-animosi/88622/
  6. https://lombradelleparole.wordpress.com/2015/05/16/poesie-scelte-di-maria-grazia-calandrone-dal-libro-come-per-mezzo-di-una-briglia-ardente-2005-con-un-commento-di-giorgio-linguaglossa/
  7. https://www.ibs.it/libri/autori/maria-grazia-calandrone
  8. https://www.mariagraziacalandrone.it/bio/

Citati Pietro, La follia degli antichi. Scrittori greci e latini da Omero a Lorenzo Valla, Feltrinelli, 2025

Pietro Citati (Firenze, 1930 – Roccamare, 2022), critico letterario e scrittore di vasta erudizione, ha lasciato un’opera postuma significativa con “La follia degli antichi. Scrittori greci e latini da Omero a Lorenzo Valla” (Gramma Feltrinelli, 2025).

Il volume raccoglie i risvolti di copertina da lui redatti per una collana di classici greci e latini curata nell’arco di trent’anni, rivelando il suo approccio mimetico alla critica letteraria e la fascinazione per l’invisibile nel mondo antico16.

Struttura e contenuti
Il libro si configura come una “cassa armonica” di testi antichi, selezionati con cura tra opere celebri e capolavori dimenticati. Citati esplora la dimensione spirituale e simbolica della letteratura, concentrandosi su:
Miti greci e il loro legame con il divino, da Sofocle agli Inni orfici1.
Letteratura cristiana, con particolare attenzione alle Confessioni di Agostino, descritte come un equilibrio tra “luce e tenebra”, e agli scritti mistici spesso trascurati2.
Narrazioni storiche come quelle su Alessandro Magno e il declino di Bisanzio, definite “abbaglianti e sinistre”12.

Metodo critico
Citati adotta un approccio non accademico, privilegiando l’intuizione poetica sulla filologia.

Come osservato da Paolo Lagazzi (Avvenire), il critico si rivela “un avventuriero del possibile e dell’impossibile”, capace di tessere connessioni tra epoche e generi attraverso un linguaggio ricco di immagini26. Paolo Di Paolo (la Repubblica) ne sottolinea l’abilità nel sintetizzare l’essenza delle opere senza banalizzarle2.

Temi centrali
La follia come cifra creativa degli antichi, intesa come slancio verso l’assoluto14.
Il rapporto tra visibile e invisibile, con frequenti riferimenti a testi gnostici e alla simbologia cristiana26.
L’eredità della classicità, filtrata attraverso autori come Lorenzo Valla, umanista del Quattrocento19.

Eventi e riconoscimenti
Il libro è stato al centro di dibattiti al Salone del Libro di Torino e all’Auditorium Parco della Musica di Roma, con partecipazioni di studiosi come Piero Boitani ed Emanuele Trevi45.

La critica ne ha lodato la capacità di restituire, in brevi testi, il “cuore del cuore” delle opere analizzate2.

Citations:

  1. https://www.feltrinellieditore.it/opera/la-follia-degli-antichi-1/
  2. https://www.ibs.it/follia-degli-antichi-scrittori-greci-libro-pietro-citati/e/9791256240241
  3. https://www.instagram.com/feltrinelli_editore/p/DHDv3JLIqs6/
  4. https://www.salonelibro.it/programma-eventi/la_follia_degli_antichi/12878
  5. https://www.auditorium.com/it/event/piero-boitani-andrea-cane-emanuele-trevi/
  6. https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/pietro-citati
  7. https://www.feltrinellieditore.it/appuntamenti/2025/03/07/omaggio-a-pietro-citati-a-libri-come/
  8. https://www.libraccio.it/autore/pietro-citati/libri.html
  9. https://books.mondadoristore.it/buy-ebook-online/Pietro-Citati/aut01191147/

Moresco Antonio, Lettera d’amore a Giacomo Leopardi, Solferino editore, 2025

Lettera d’amore a Giacomo Leopardi di Antonio Moresco (Solferino, 2025) è un’opera ibrida tra saggio critico e confessione autobiografica, strutturata in due parti distinte.
Nella prima sezione, Moresco analizza la produzione leopardiana – dallo Zibaldone alle Operette morali – evidenziando il contrasto tra lucidità pessimistica e slanci utopici2.

L’autore ricorda come la scoperta dell’Infinito durante gli anni di seminario abbia segnato il suo percorso esistenziale, offrendogli un antidoto alle illusioni ideologiche giovanili4.

La seconda parte assume toni visionari: Moresco immagina di librarsi in volo con Leopardi trasformato in rondine, sorvolando città contemporanee (Roma, Mosca, New York) mentre discute di attualità politica e crisi identitaria42. Questo escamotage narrativo gli permette di confrontare il nichilismo moderno con la lezione leopardiana, individuando nel poeta recanatese un alleato contro i “deliri identitari” e le “magnifiche sorti progressive”13.
Moresco enfatizza l’attualità di Leopardi come pensatore “sovranista” ante litteram, critico verso ogni deriva globalista, e ne rivendica l’utilità per interpretare le “malattie autoimmuni” della società italiana4. L’opera si configura come manifesto per una letteratura che unisca rigore intellettuale e slancio passionale, seguendo l’esempio del poeta marchigiano nel coniugare “intelligenza e passione”25.

  1. https://www.solferinolibri.it/libri/lettera-damore-giacomo-leopardi/
  2. https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2025/04/Antonio-Moresco-Lettera-damore-a-Giacomo-Leopardi-53acf199-f288-49ac-87e5-071c614d006d.html
  3. https://www.primaedicola.it/i-libri-del-corriere-della-sera-lettera-d-amore-a-giacomo-leopardi-di-antonio.html
  4. https://www.ilgiornale.it/news/lettera-damore-giacomo-leopardi-passero-solitario-rondine-2465322.html
  5. https://edicola.shop/lettera-d-amore-a-giacomo-leopardi-antonio-moresco-8-aprile-2025-bimestrale.html
  6. https://www.solferinolibri.it/eventi/antonio-moresco-roma/
  7. https://www.pde.it/prodotto/lettera-damore-a-giacomo-leopardi~67a2b85a8bf36e2a4a86ada6/
  8. https://www.lafeltrinelli.it/lettera-d-amore-a-giacomo-libro-antonio-moresco/e/9788828216919

Civardi Ornella (a cura di), illustrazioni di Kaori Yamaguchi, 365 HAIKU. A ogni giorno la sua poesia, NuiNui editore, 2025

Il volume 365 Haiku – A ogni giorno la sua poesia, curato da Ornella Civardi con le illustrazioni di Kaori Yamaguchi, è un’opera dedicata alla forma poetica giapponese per eccellenza.

Struttura e contenuto
Un haiku giornaliero (in schema 5-7-5 sillabe) accompagna ogni giorno dell’anno, con un focus sulla stagionalità attraverso il kigo – parola-chiave che evoca il ciclo naturale[1]. Le illustrazioni minimaliste di Yamaguchi, dai colori vivaci ma sobri, sottolineano l’essenzialità del genere[1].

Autori

  • Ornella Civardi: Esperta di cultura giapponese, autrice e curatrice di opere come Il libro dei cinque anelli e Hagakure per NuiNui[1].
  • Kaori Yamaguchi: Illustratrice giapponese nota per motivi decorativi e libri illustrati, tra cui Haiku – Poesie giapponesi delle quattro stagioni[1].

Il progetto si distingue per l’equilibrio tra rigore formale (mantenimento della struttura tradizionale) e accessibilità, rendendolo adatto sia a cultori della poesia giapponese che a neofiti[1][3].


[1] https://nuinui.it/products/365-haiku-a-ogni-giorno-la-sua-poesia
[2] https://www.macrolibrarsi.it/libri/__haiku-poesie-giapponesi-delle-quattro-stagioni-libro.php
[3] https://www.ibs.it/365-haiku-a-ogni-giorno-libro-vari/e/9782889752645
[4] https://www.calameo.com/nuinui/books/006837494ac70bb8a5185
[5] https://www.lafeltrinelli.it/365-haiku-a-ogni-giorno-libro-vari/e/9782889752645
[6] https://www.libreriauniversitaria.it/365-haiku-ogni-giorno-poesia/libro/9782889752645
[7] https://www.macrolibrarsi.it/libri/__365-haiku-a-ogni-giorno-la-sua-poesia-libro.php
[8] https://www.mondadoristore.it/libri/Kaori-Yamaguchi/ill05051712/


Vincenzo Guarracino e Sr. M. Grazia Colombo, Nutrimenti. Il filo d’oro della poesia in cucina, Arsenio edizioni, 2024

segnalato in:

Nutrimenti. Il filo d’oro della poesia in cucina (Arsenio Edizioni, Martinsicuro, Teramo, pagg. 80 € 12,00. Autori: Sr. M. Grazia Colombo e Vincenzo Guarracino) è un’opera unica nel suo genere che fonde due mondi affascinanti: la cucina e la poesia.

Questo libro, non è solo un ricettario, ma una vera e propria esperienza sensoriale che stimola tanto il palato quanto l’anima.

Fin dalle prime pagine, il lettore viene trasportato in un viaggio culinario arricchito da delicati versi poetici.

Ogni ricetta è accompagnata da una poesia che ne cattura l’essenza, creando un connubio perfetto tra l’arte della cucina e quella della parola scritta.

Gli autori hanno saputo intrecciare sapientemente gli ingredienti culinari e poetici, offrendo così un’esperienza unica e memorabile.

Le ricette presenti nel libro sono varie e adatte a tutte le occasioni, dai piatti semplici e veloci per un pasto quotidiano, alle preparazioni più elaborate per cene speciali.

Ogni ricetta è descritta con precisione e attenzione ai dettagli, rendendo facile la riproduzione anche per i cuochi meno esperti.

Ma ciò che rende davvero speciale questo libro è la poesia che accompagna ogni piatto. I versi, ispirati agli ingredienti e alla preparazione, evocano immagini e sensazioni che arricchiscono l’esperienza culinaria.

Le poesie incluse nel libro sono autentiche opere d’arte che riflettono l’amore per la cucina e per la vita.

Ogni poesia è un invito a riflettere, a godere del momento presente e ad apprezzare la bellezza delle piccole cose. I versi sono delicati e profondi, capaci di toccare le corde più intime dell’anima.

La poesia diventa così un ingrediente fondamentale del libro, capace di nutrire non solo il corpo, ma anche lo spirito.

In conclusione, questo libro – scritto dalle abili mani di Sr. M. Grazia Colombo e Vincenzo Guarracino – è una vera e propria gemma per chi ama la cucina e la poesia, capace di regalare momenti di gioia e di ispirazione. 

Nutrimenti. Il filo d’oro della poesia in cucina è un invito a esplorare nuovi orizzonti culinari e poetici, a vivere il cibo come un’arte e a nutrire tanto il corpo quanto l’anima con bellezza e amore.

Carlo Di Legge, Poeti Empatici Italiani, Genesi 2025. Segnalato da Vincenzo Guarracino

Carlo Di Legge, Poeti Empatici Italiani, Genesi 2025

per l’articolo completo vai a:

Carlo Di Legge, Poeti Empatici Italiani, Genesi 2025., di Menotti Lerro [ Articolo, Letteratura ] :: LaRecherche.it

leggi anche:

Arminio Franco, Cartoline dai morti, 2007-2017, Nottetempo editore, 2024

scheda dell’editore:

https://www.edizioninottetempo.it/it/cartoline-dai-morti-nuova-edizione-2024

Franco Arminio ha ripubblicato il suo libro Cartoline dai morti (2007-2017), edito da Nottetempo, nel 2024, a dieci anni dalla sua prima pubblicazione. Questo volume raccoglie una serie di testi poetici e riflessioni che affrontano temi di vita, morte e memoria, caratteristici della sua scrittura.

L’opera è arricchita da nuovi testi inediti, offrendo una visione più ampia e profonda delle esperienze e delle emozioni legate alla perdita e al ricordo. Arminio, noto come “paesologo”, utilizza un linguaggio evocativo per esplorare il legame tra il paesaggio e l’esperienza umana, rendendo le sue “cartoline” non solo un omaggio ai defunti, ma anche una riflessione sulla vita stessa[5][7].


[1] https://www.google.com/policies/faq
[2] https://www.hoepli.it/libro/cartoline-dai-morti-2007-2017/9791254801536.html
[3] https://www.animamundiedizioni.com/prodotto/cartoline-dai-morti-2007-2017/
[4] https://www.libreriauniversitaria.it/cartoline-morti-2007-2017-arminio/libro/9791254801536
[5] https://www.raicultura.it/letteratura/articoli/2018/12/Franco-Arminio—Cartoline-dai-morti-ac832b53-fa93-44a9-b656-c455d6d12a8c.html
[6] https://www.edizioninottetempo.it/media/catalog/product/file/Arminio_Cartoline_Int_EstrattoWEB.pdf
[7] https://www.leparoleelecose.it/?p=30219
[8] https://www.mondadoristore.it/Cartoline-dai-morti-2007-2017-Franco-Arminio/eai979125480153/

Dino Campana, L’opera in versi e in prosa, Mondadori Meridiani, a cura di Gianni Turchetta, 2024

Dino Campana, uno dei poeti più emblematici del Novecento italiano, è al centro di un’importante pubblicazione intitolata “L’opera in versi e in prosa”, curata da Gianni Turchetta e pubblicata nella collana I Meridiani da Mondadori nel novembre 2024. Questo volume, che si estende su 1.740 pagine, raccoglie l’intera produzione poetica e prosastica di Campana, offrendo un’opportunità unica per esplorare la sua opera in un formato completo e accessibile[2][4].

Contenuti del Volume

Il libro non solo presenta i testi di Campana, ma è anche arricchito da un apparato critico che include note e riferimenti a studi precedenti, rendendolo una risorsa preziosa per studiosi e appassionati della sua poesia. Turchetta, già autore di una biografia su Campana, si propone di contestualizzare l’opera del poeta all’interno della sua vita travagliata, caratterizzata da esperienze di emarginazione e follia[1][3][7].

Riflessioni sulla Vita di Campana

Campana è spesso descritto come un “maledetto”, simile a Rimbaud, ma Turchetta cerca di presentare la sua opera come un tutto coerente e razionale, in cui la poesia diventa una forma di resistenza alla follia[1]. La pubblicazione del volume coincide con una crescente rivalutazione della figura di Campana nel panorama letterario contemporaneo, sottolineando come la sua esperienza possa rispecchiare le difficoltà dell’uomo moderno[1][6].

Citations:
[1] https://ilsicilia.it/intervista-immaginaria-al-poeta-dino-campana-uno-sguardo-allultima-biografia-scritta-da-gianni-turchetta/
[2] https://www.einaudibologna.it/meridiani-mondadori/8418-campana-lopera-in-versi-e-in-prosa-i-meridiani.html
[3] https://www.bompiani.it/catalogo/vita-oscura-e-luminosa-di-dino-campana-poeta-9788845297113
[4] https://www.libreriauniversitaria.it/opera-versi-prosa-campana-dino/libro/9788804716600
[5] https://www.campanadino.it/index.php/plausi-e-botte/19-gianni-turchetta-ma-dino-campana-e-i-canti-orfici-sono-ancora-ben-vivi
[6] https://marucelliana.cultura.gov.it/2025/01/03/il-meridiano-di-dino-campana/
[7] https://www.liminarivista.it/comma-22/lucidita-del-poeta-sul-meridiano-di-dino-campana/
[8] https://antemp.com/2024/12/16/dino-campana-lopera-in-versi-e-in-prosa-a-cura-di-gianni-turchetta-meridiani-mondadori-2024/

LEOPARDI, IL POETA DELL’INFINITO, regia di Sergio Rubini, con Leonardo Maltese, Cristiano Caccamo, Giusy Buscemi, Valentina Cervi, Fausto Russo Alesi, Alessandro Preziosi, Alessio Boni, Rai 1, 7 e 8 gennaio 2025, 240 minuti

RIVEDI SU RAIPLAY:

https://www.raiplay.it/programmi/leopardi-ilpoetadellinfinito

—————————————————————————————-

Schede informative:

vai a: https://www.rai.it/ufficiostampa/assets/template/us-articolo.html?ssiPath=/articoli/2025/01/La-miniserie-evento-Leopardi-Il-poeta-dellinfinito-regia-di-Sergio-Rubini-233c32cc-8184-452d-89a8-16d079d2c235-ssi.html

“Leopardi-Il poeta dell’infinito”, la miniserie evento che racconta la vicenda umana e storica del grande poeta Giacomo Leopardi, arriva in prima serata su Rai 1 martedì 7 e mercoledì 8 gennaio 2025, diretta da Sergio Rubini che firma la sua prima regia televisiva.
Coprodotta da Rai Fiction, IBC Movie, Rai Com e Oplon Film con il sostegno di Apulia Film Commission e di Marche Film Commission, “Leopardi-Il poeta dell’infinito” è una grande produzione in costume – ambientata e girata tra la natìa Recanati, le Marche, Bari e la Puglia, Mantova, Torino, Roma, Napoli e Bologna – che restituisce alle nuove generazioni un ritratto inedito, pur storicamente coerente, di Giacomo Leopardi.

Un formidabile genio, quello di Leopardi, in grado di incendiare con i suoi versi non soltanto passioni amorose, ma anche ideali politici, poeta libero e avverso com’era al compromesso che ha sfidato il suo tempo, l’invasore austriaco, la Chiesa e gli stessi fondatori del nascente Stato italiano. 
“È l’incontenibile amore per la vita il motore che muove Leopardi e la sua poetica; e il suo pessimismo è il risultato di una costante ricerca di felicità negata da un universo incomprensibile e sordo ai desideri degli uomini. La continua tensione del poeta verso la vita si manifesta attraverso una voglia di libertà, di amore e di bellezza, a costo di mettere in discussione ogni ordine costituito, dalla famiglia al conformismo dei suoi contemporanei – scrive il regista Sergio Rubini. –

Piuttosto che lo studioso curvo perennemente sui libri, il nostro Leopardi quindi avrà il piglio di un esuberante enfant prodige che desidera divorare il mondo e viverne appieno ogni sfaccettatura. Al posto di una figura grigia, rischiosamente polverosa e respingente, preferiamo tratteggiarne un’altra più brillante, variopinta, trasgressiva e soprattutto piena di fascino. Sarà la ricerca di amore a spingere Leopardi oltre il recinto dorato della casa paterna, e sarà l’amore per una donna, l’ammaliante aristocratica Fanny Targioni Tozzetti, a diventare la sua ragione di vita, nonché a occupare uno spazio importante nella sua produzione letteraria; così come ancora una volta sarà nell’amore per il suo fedele e apollineo amico Ranieri che il nostro poeta riuscirà a colmare i limiti della propria fisicità”, aggiunge Rubini.
Protagonista, nei panni di Giacomo Leopardi, Leonardo Maltese, già apprezzato nei film “Rapito” di Marco Bellocchio e “Il signore delle formiche” di Gianni Amelio, per i quali ha vinto il Premio Guglielmo Biraghi ai Nastri D’Argento 2023. Con lui, Alessio Boni nel ruolo dell’austero padre, il Conte Monaldo Leopardi, Valentina Cervi nei panni della madre Adelaide Antici, Giusy Buscemi che interpreta l’amata Fanny Targioni Tozzetti, Cristiano Caccamo, nelle vesti dell’amico Antonio Ranieri, Fausto Russo Alesi nella parte del mentore Pietro Giordani, Alessandro Preziosi nel ruolo di Don Carmine. 
Bambino prodigio paragonabile a Mozart, adolescente ostile ai genitori come un moderno teenager, poeta romantico, filosofo e pensatore politico, Giacomo Leopardi è stato il primo esistenzialista della modernità. Riferimento dei tumultuosi anni del Risorgimento italiano, Leopardi ha scritto versi eterni. Un autore da riscoprire attraverso una miniserie che punta a stupire il pubblico, tracciando il percorso biografico di una figura accattivante, controcorrente, amata e osteggiata dai suoi contemporanei, ma estremamente attuale, in grado di scuotere ed emozionare le sensibilità “mettendo in ballo spunti di riflessione più che mai attuali in una società come quella di oggi spesso afflitta dalla mancanza di maestri e di saldi punti di riferimento” scrive ancora Rubini.
“Leopardi-Il poeta dell’infinito”, presentata in anteprima mondiale all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, è scritta da Carla Cavalluzzi, Angelo Pasquini, Sergio Rubini. Fotografia di Fabio Cianchetti, scenografia di Francesco Frigeri, costumi di Maurizio Millenotti, suono di Mirko Guerra, montaggio di Giogiò Franchini.

Poeti Empatici Italiani, a cura di Menotti Lerro

https://www.genesi.org/prodotto/poeti-empatici-italiani/?fbclid=IwY2xjawHThXNleHRuA2FlbQIxMQABHbSWMF7yopugkVllIF4af_5-8uvrXz38quURyG2L55RXmLdVozrIGt9Usg_aem_hJNiglWGoIG4xP4GtXCwpA

I Poeti Empatici Italiani non sono una categoria formalmente definita nella letteratura italiana, ma il termine può riferirsi a poeti che esplorano e trasmettono emozioni profonde e complesse attraverso la loro opera. Tra i poeti più significativi del Novecento, possiamo considerare figure come Mario Luzi, Vittorio Sereni, Salvatore Quasimodo e Alfonso Gatto, che, pur appartenendo a correnti diverse come l’Ermetismo, hanno saputo esprimere una forte empatia nei confronti dell’esperienza umana.

Caratteristiche dei Poeti Empatici

1. Profondità Emotiva

Questi poeti si concentrano su esperienze interiori e sentimenti umani, spesso affrontando temi di solitudine, attesa e ricerca di significato. La loro poesia è caratterizzata da un linguaggio denso e simbolico che invita il lettore a riflettere sulle proprie emozioni.

2. Stile Ermetico

Molti dei poeti citati, come Luzi e Quasimodo, appartengono al movimento dell’Ermetismo, che si distingue per l’uso di un linguaggio complesso e allusivo. Questo stile permette di esprimere stati d’animo intricati e sfumati, creando un legame empatico tra il poeta e il lettore[1][2][4].

3. Riflessione sull’Esistenza

La poesia di questi autori spesso esplora la condizione umana in modo esistenziale, ponendo domande profonde sulla vita, la morte e il trascendente. Ad esempio, Luzi esprime una ricerca di rivelazione trascendente attraverso la sua scrittura[4].

Poeti Rappresentativi

  • Mario Luzi: Considerato uno dei maggiori poeti italiani del Novecento, Luzi utilizza una lingua poetica ricca di simbolismo per esplorare temi di attesa e trascendenza.
  • Vittorio Sereni: La sua opera riflette una profonda introspezione e una sensibilità verso il mondo circostante, rendendo le sue poesie accessibili ma cariche di significato.
  • Salvatore Quasimodo: Conosciuto per la sua capacità di esprimere emozioni intense legate alla guerra e alla sofferenza umana, Quasimodo è un esempio perfetto di come l’empatia possa manifestarsi nella poesia.
  • Alfonso Gatto: La sua poesia è caratterizzata da un forte legame con la realtà quotidiana, ma allo stesso tempo riesce a toccare corde emotive profonde[2][3].

In sintesi, i Poeti Empatici Italiani possono essere visti come coloro che, attraverso la loro arte, riescono a comunicare esperienze umane universali e a stabilire un dialogo emotivo con i lettori.

Citations:
[1] https://www.frammentirivista.it/poeti-italiani-terza-generazione/
[2] https://alessandria.today/2024/05/28/i-poeti-ermetici-del-novecento-un-viaggio-nellessenza-della-poesia-italiana/
[3] https://library.weschool.com/lezione/poeti-ermetici-luzi-gatto-quasimodo-bo-6869.html
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Ermetismo_(letteratura)

Merini Alda, Le mie canzoni d’amore, poesie scelte, a cura di Daniele Piccini, Corriere della Sera, 2024

scheda dell’editore:

https://www.corriere.it/gli-allegati-di-corriere/24_ottobre_29/negli-occhi-alda-merini-sue-poesie-edicola-il-corriere-9b6f12f4-9620-11ef-986b-10f0d6b15fb3.shtml

Di Paolo Paolo, Rimembri ancora. Perchè amare da grandi le poesie studiate a scuola, il Mulino, 2024. Indice del libro

scheda dell’editore:

https://www.mulino.it/isbn/9788815390516

La nebbia agl’irti colli…
E poi? Come faceva? È raro tornare da adulti alle poesie incontrate da studenti. Eppure, sarebbe bello scoprire come risuonano in noi. E accorgersi che la vita le ha rese più leggibili, più emozionanti, più preziose.

Nel bagaglio delle conoscenze scolastiche, insieme alle tabelline, al teorema di Pitagora, alla fotosintesi clorofilliana, rientrano anche molte poesie. C’è perfino chi, nel tempo, le ha imparate a memoria. Da «Silvia, rimembri ancora» di Leopardi a «La pioggia nel pineto» di D’Annunzio, dalle «stelle cadenti» di Pascoli al «male di vivere» di Montale, può capitare di ritrovarsi qualche verso sulle labbra, all’improvviso. Sembra che voglia dirci ancora qualcosa. Ma cosa? Paolo Di Paolo ci offre un’occasione per leggere in modo nuovo e sorprendente le poesie studiate a scuola. Toglie un po’ di polvere e le libera dai luoghi comuni, rimette in rapporto scrittura e vita. Seguendo piste imprevedibili, riscopre «Dei Sepolcri» come un canto carico di tenerezza e rilegge «Il cinque maggio» come un editoriale in versi. Accosta autori contemporanei come Ray Bradbury a Carducci o Yasmina Reza a Manzoni, ripensa i versi secchi di Ungaretti all’ombra delle guerre odierne. E mette in gioco anche sé stesso, la sua storia di studente, di aspirante scrittore: un romanzo mai scritto su Gozzano; le telefonate e gli incontri con i grandi del secondo ’900, Luzi, Zanzotto, Sanguineti, Spaziani… Dimostra così che l’esperienza può riempire di senso quei versi lontani e completarli nel tempo, fra amori, ferite, desideri, sogni.

Paolo Di Paolo, finalista al Premio Strega 2024 con «Romanzo senza umani», è autore tra l’altro di «Mandami tanta vita» (2013, Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole Narrativa e finalista Premio Strega), «Una storia quasi solo d’amore» (2016), «Lontano dagli occhi» (2019, Premio Viareggio Rèpaci), tutti editi da Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee. Scrive su «la Repubblica» e conduce su Rai Radio 3 la trasmissione sulla lingua italiana «La lingua batte».

 

Per cominciare
I. Amare la poesia (da grandi)
«Che la dolcezza ancor dentro mi suona»
Ricordati di me!
Saper rileggere
Realtà aumentata
II. Care, vecchie antologie!
Quelli che non leggiamo più
Allenarsi alla virtù
«E le morte stagioni, e la presente e viva»
«Aprile trema»
Tempo curvo
III. Quando inseguivo i poeti
L’ape di Zanzotto
La tenace ganga che aggrega i vivi e i morti
IV. Celeste dote
Tra le braccia degli dei
Il vento che soffia nei Sepolcri
Dei Sepolcri, di Ugo Foscolo
V. Siccome immobile
Che romanzo!
«D’inestinguibil odio e d’indomato amor»
Il Cinque Maggio, di Alessandro Manzoni
VI. «E scrivo, e scrivo, e ho molte altre virtù»
Il coraggio della debolezza
La morte di un poeta
«Fedeli amici di un tempo migliore»
Davanti San Guido, di Giosue Carducci
VII. Amore scritto minuscolo
Alti e bassi
Nietzsche fa rima con camicie
Vita ruvida, concreta
Il personaggio «guidogozzano»
La signorina Felicita ovvero la felicità, di Guido Gozzano
VIII. Piccole cose, grandi misteri
Fanciullino dark
Una cosmogonia maligna
Lo stesso cielo
Eccetera!
X agosto, di Giovanni Pascoli
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, di Giacomo Leopardi
IX. Triste meraviglia
Contro-antologie
Dove eravate tutte
Attaccato alla vita
«Il mio sogno di te non è finito»
Soldati, di Giuseppe Ungaretti
Spesso il male di vivere ho incontrato, di Eugenio Montale
Essere vivi ora
Le poesie
Altre letture
Indice dei nomi

Lo stupore dei sentimenti tra i fiori di Guarracino, articolo di Renato Minore in Il Messaggero 22 settembre 2024

GUARRACINO Vincenzo, prefazione di Gilberto Isella, Oroscopi e altri versi, La Valle del Tempo editore, Napoli, 2024. Indice del libro

scheda dell’editore:

https://www.lavalledeltempo.com/oroscopi-ed-altri-versi/

L’ambizione di questi versi di Vincenzo Guarracino è quella di poter “amalgamare nel messaggio poetico – lucrezianamente e leopardianamente – immaginazione e pensiero”, come rileva il poeta e prefatore Gilberto Isella, in un dire che nella scena dell’oggi non nasconde “l’intento di investigare i fondamenti perduti, o meglio oggi travisati, dell’essere-al-mondo, in breve l’archè… (in) una lingua che, interpellando l’ethos ai primordi, approfitti per mettere in luce le proprie valenze spirituali”.

Vincenzo Guarracino, Oroscopi e altri versi, prefazione di Gilberto Isella, La valle del tempo editore, 2024, pagine 96

scheda dell’editore:

https://www.lavalledeltempo.com/oroscopi-ed-altri-versi/

L’ambizione di questi versi di Vincenzo Guarracino è quella di poter “amalgamare nel messaggio poetico – lucrezianamente e leopardianamente – immaginazione e pensiero”, come rileva il poeta e prefatore Gilberto Isella, in un dire che nella scena dell’oggi non nasconde “l’intento di investigare i fondamenti perduti, o meglio oggi travisati, dell’essere-al-mondo, in breve l’archè… (in) una lingua che, interpellando l’ethos ai primordi, approfitti per mettere in luce le proprie valenze spirituali”.

EUROPA IN VERSI, FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA,  XIV edizione:   “POESIA IN MOVIMENTO: UN PONTE TRA CULTURE”, Como, dal 23 al 28 maggio 2024

Giampiero Neri, Teatro naturale, Ares editore, 2024

scheda dell’editore:

https://www.edizioniares.it/prodotto/teatro-naturale

In Neri ha sempre agito l’esigenza morale di tenersi estraneo a ogni forma di ricerca artificiosa, mosso dalla forte convinzione che la semplicità non fosse un punto di partenza ma un punto di arrivo.

E la natura della sua perfetta mano d’artista gli ha sempre consentito di arrivare, dunque, all’esito di quella che dovremmo chiamare una semplicità profonda, così difficile da raggiungere ma che ogni pagina di questo libro esprime.

Maurizio Cucchi

Emily Dickinson, Non esiste un vascello veloce come un libro

Non esiste un vascello veloce come un libro
per portarci in terre lontane
né corsieri come una pagina
di poesie che si impenna  –
questa traversata
può farla anche il povero
senza oppressione di pedaggio  –
tanto è frugale
il carro dell’anima.

Non esiste un vascello veloce come un libro – poesia di Emily Dickinson

https://www.isoladellapoesia.com/poesie_famose/122-poesia-di-emily-dickinson-sui-libri.php

La sera è il mio libro, Reiner Maria Rilke

Presentazione del libro “Antologia della poesia sudamericana d’oggi”, Cura e traduzione di Emilio Coco, Di Felice Edizioni, 2022. MERCOLEDì 6 MARZO ore 18, alla The Art Company, Via Borgovico 163 (cortile interno), Como

vai al sito:

https://www.lacasadellapoesiadicomo.com/post/presentazione-del-libro-antologia-della-poesia-sudamericana-d-oggi?fbclid=IwAR3tP5E-EYLkvhLu15odSXyFOsLHnLe2wkTkgFHEYdpUs4_hIk6qxkUxdmM

La sera è il mio libro, Rainer Maria Rilke

 

La sera è il mio libro. Risplende
nella rilegatura di damasco rosso.
Sfiorando l’oro delle cuciture
la apro con le mani, adagio.
E leggo la sua prima pagina:
felice di trovare un tono calmo
leggo più sottovoce la seconda,
e la terza già la sogno.
 

Poesie d’Autore – da PensieriParole.it <https://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/>

La sera è il mio libroLa sera è il mio libro. Risplendenella rilegatura di damasco rosso.Sfiorando l’oro delle cuciturela apro con le mani, adagio.E leggo la sua prima pagina:felice di trovare un tono calmoleggo più sottovoce la seconda,e la terza già la sogno.

La sera è il mio libro – Rainer Maria Rilke – PensieriParole

https://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-366478

Ad ognuno un giorno, Wislawa Szymborska

 

A ognuno un giorno muore un proprio caro,
tra l’essere e il non essere
è costretto a scegliere il secondo.

È duro riconoscere che è un fatto banale,
incluso nel corso degli eventi,
conforme a procedura,

prima o poi inserito nell’ordine del giorno,
della sera, della notte, di un pallido mattino;

scontato come una voce dell’indice,
come un paragrafo del codice,
come una data qualsiasi
del calendario.

Ma è il diritto e il rovescio della natura.
Il suo omen e amen distribuiti a caso.
La sua casistica e la sua onnipotenza.

Solo ogni tanto
ci mostra un po’ di cortesia –
i nostri cari morti
ce li butta nei sogni.

 

Poesie d’Autore – da PensieriParole.it <https://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/>

https://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-263759

Azzi Gisella, I ponti d’oro (novelle per undici giorni e un raccontino), Dominioni editore, 1982

NICANOR PARRA, poeta cileno

BIOGRAFIA:

https://it.wikipedia.org/wiki/Nicanor_Parra#Opere

POESIE:

Arminio Franco, Canti della gratitudine, Bompiani, 2024

scheda dell’editore:

https://www.bompiani.it/catalogo/canti-della-gratitudine-9788830107120

Fin dalle prime righe, questo libro ci invita a un gesto semplice e prezioso: fare buon uso delle parole.

Le parole che pronunciamo, scriviamo, leggiamo ogni giorno sono una moltitudine, ma troppo spesso attraversano le nostre vite senza lasciare traccia. Franco Arminio allora si inoltra nel silenzio – quello dei paesi delle aree interne svuotati dall’emigrazione, quello delle notti in cui siamo soli di fronte alla nostra ossessione – e, come un rabdomante, cerca la vena in cui ancora scorrono parole dense di significato e di luce. I suoi versi si offrono a tutti come occasione per aprire il cuore alla meraviglia e alla fratellanza, cantano l’importanza di prestare attenzione al minuscolo per sentirci parte dell’immenso.

Il fardello della famiglia in cui siamo nati, la fatica di amare e lasciarsi amare, l’angoscioso orizzonte della morte che sembra chiudersi davanti a ogni pensiero – tutto viene riscattato dal potere della gratitudine, che illumina i doni nascosti in ogni singolo giorno.

A queste pagine Arminio consegna il frutto di anni di ascolto di se stesso e del mondo, la summa di ciò che ha imparato nel suo cammino attraverso città e paesi: la parola poetica dispiega la sua forza trasformativa, da esperienza intima si fa comunitaria e ci chiede di essere pronunciata come sfida all’indifferenza, come forma di resistenza, come il più salvifico dei contagi.

Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. È ispiratore e punto di riferimento di molte iniziative contro lo spopolamento dell’Italia interna, come la Casa della paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Da anni racconta disagi e meraviglie dei paesi più trascurati.

Ha pubblicato più di trenta libri, tra i quali Viaggio nel cratereVento forte tra Lacedonia e CandelaCartoline dai mortiTerracarneCedi la strada agli alberiResteranno i canti, L’infinito senza farci casoLa cura dello sguardoLettera a chi non c’eraStudi sull’amore e Sacro minore.

ORAZIO, ODI, scelte e tradotte da Guido Ceronetti, Adelphi, 2018

scheda dell’editore:

https://www.adelphi.it/libro/9788845932830

L’amore per Orazio e il desiderio di tradurlo accompagnano Guido Ceronetti sin da quando, diciottenne, si cimentava in versioni oggi «ripudiatissime». L’Orazio interruptus viene poi ripreso al principio degli anni Ottanta col progetto, mai realizzato, di una piccola edizione concepita come prima tappa di un «viaggio ascetico verso il puro non-essere, lo spogliarsi d’ogni illusione e farsi jīvanmukta in compagnia di Orazio».

Per Ceronetti, infatti, Orazio è lontano mille miglia dal poeta sondato e scrutato dalla filologia classica: il suo stile non è fredda accademia augustea, semmai «contrazione della vita, mediante l’impegno della parola», il che esige «tutto il fuoco della passione rivolto ad un fine che la contraria» – fuoco contratto, dunque.

E a lui ancor meglio che a Kavafis si attaglia quel che diceva la Yourcenar: «Siamo così abituati a vedere nella saggezza un residuo delle passioni spente, che fatichiamo a riconoscere in lei la forma più dura, più condensata dell’Ardore, la particella aurea nata dal fuoco, e non la cenere». Dopo più di trent’anni il viaggio attraverso il «deserto fiorito» di Orazio ha preso la forma di ventotto traduzioni, che bastano a metterci di fronte a qualcosa di totalmente imprevisto: malgrado la sua fama ininterrotta, del più classico dei classici ci era sinora sfuggita l’anima segreta.

Tiziana LoPorto, La ragazza che va in sposa, edizioni Sartoria Utopia, 2023

scheda dell’editore:

Tiziana Lo Porto La ragazza che va in sposa

per baciarci ancora un po’ di nascosto

ci siamo dati appuntamento in tutti i bar del centro

abbiamo chiesto a stelle e pianeti di farci passare

dalla stessa strada nello stesso momento

abbiamo baciato altri e fatto sesso

per la certezza che non fosse lo stesso

siamo diventati gatti, monaci e giacche a vento

abbiamo fatto questo e quello

ci siamo baciati di nascosto

più grandi di vent’anni e senza tempo

L’esordio poetico di Tiziana Lo Porto è un canzoniere cosmico, un manuale di poesia esperienziale, e, poiché formula magica e bibliomanzia sono sorelle, anche un grimorio con cui fare bibliomanzia. L’io poetico si muove sfuggente e malinconico tra  continenti e paesaggi interiori, tra grandi amori e separazioni, tra tutto quello che la vita ci dona e il tempo ci infligge. Con un verso lento e sinuoso e cadenze narrative che non rinunciano alla lirica, La ragazza che va in sposa è un piccolo libro miracoloso, da leggere, da rileggere, da imparare a memoria come si fa fa con i corpi amati e con le poesie che ci appassionano, poesie che il cantautore Vasco Brondi definisce: “commoventi e piene di vite, di incontri e di miracoli. Poesie che viene voglia di cantare”.

le edizioni PulcinoElefante: Luciano di Samosata, frammenti da Elogio di una Mosca, 1995

DINO CAMPANA, 1885-1932

muore a 84 anni Charles Simić, 9 gennaio 2023 – in PoesiaPoesia

vai a

Addio a Charles Simić – PoesiaPoesia

Ferrero Ernesto, Album di famiglia. maestri del Novecento ritratti dal vivo, Einaudi, 2022

scheda:

La distanza nasconde, sfuma o aiuta a vedere meglio? Ernesto Ferrero incolla come sulle pagine di un album le immagini di editori, scrittori, scienziati, artisti che hanno fatto grande la cultura del Novecento italiano, «classici contemporanei» con cui dialogare. Una galleria di penetranti ritratti dal vivo e da vicino, per reinterpretare la nostra storia recente.

Nelle sue vesti di editore, direttore del Salone del libro e scrittore, Ernesto Ferrero ha avuto il privilegio di conoscere molti grandi protagonisti della nostra cultura. Ha lavorato con loro, ne ha curato i libri, ha goduto della loro amicizia. E ce ne consegna ritratti brillanti e rivelatori, restituendoli alla loro verità umana. Sono «maestri, padri e fratelli elettivi, amici, compagni di lavoro e di viaggio, presenze vive con cui dialogare». Forti personalità che hanno ancora molto da dire e da insegnare. Ecco sfilare in un intreccio di incontri e di storie sorprendenti editori come

Einaudi,

Garzanti,

Inge Feltrinelli,

Roberto Calasso,

Elvira ed Enzo Sellerio.

Padri nobili come

Pavese,

Montale,

Bobbio,

Mila,

Foa,

Revelli

e Rigoni Stern.

Signore di ferro come

Natalia Ginzburg,

Elsa Morante,

Lalla Romano,

Chichita Calvino.

Maghi e funamboli come

Gianni Rodari,

Bruno Munari,

Fruttero & Lucentini,

il fisico Tullio Regge,

Guido Ceronetti

Inquieti come

Parise,

Del Buono,

Sciascia,

Consolo,

Celati.

Vittime di destini crudeli, come

Fenoglio,

Atzeni,

Del Giudice.

Mattatori come

Guttuso,

Pasolini,

Garboli,

Eco.

In apertura, due autori a cui Ferrero si è sentito particolarmente vicino,

Italo Calvino

e Primo Levi.

Veniamo introdotti nel backstage della loro vita professionale e privata, alla scoperta di tratti rivelatori, magari segreti o poco noti, tra arte e vita, dramma e commedia, confessione e narrazione. Sono capitoli di un avvincente romanzo della conoscenza, sullo sfondo di una stagione di intense passioni intellettuali e civili, colte nella loro vitalità creativa.

Copertina del libro Album di famiglia di Ernesto Ferrero

Alda Merini, Respiro nella notte. Poesie e prose, prefazione di Michela Marzano, Bur Rizzoli, 2022

vai alla scheda:

Se esiste un filo che lega le poesie e le prose uscite dalla penna di Alda Merini, e raccolte in questo volume, è un filo intessuto di follia e verità, di amore e corpo, che avvolge il buio dell’esistenza. I versi più indimenticabili e gli incipit più riusciti della poetessa dei Navigli paiono infatti scritti nella notte più profonda, spremendo l’oscurità per ricavarne lampi di luce. Questa antologia originale e preziosa è un omaggio al talento inarginabile dell’autrice e insieme un viatico per i lettori che ancora non la conoscono. Tra le sue pagine scopriamo un ritratto inedito di Alda Merini attraverso i suoi testi più noti e altri dimenticati: dalle poesie di Un’anima indocile, La volpe e il sipario e Le madri non cercano il paradiso agli aforismi di Nuove magie e Colpe di immagini senza dimenticare la prosa, con Lettere a un racconto e La nera novella, unico esperimento noir della sua ampia produzione. Respiro nella notte ci immerge nel mondo della poetessa più amata e citata della nostra contemporaneità, un mondo in cui la follia è paura, solitudine, lavaggio del cervello, ma anche atto di creatività suprema. Un mondo fatto di amici veri o immaginati, di echi di sogni lontani e di corpi che reclamano carezze, vicinanza e amore. Perché, in fondo, Alda Merini è la poetessa dell’amore: quello che consuma e salva, che nasconde l’urgenza di essere visti e ascoltati nonostante le nostre fratture. L’amore più alto, cantato in quell’impasto unico e inarrivabile tra la lingua comune – con la quale tutti noi raccontiamo le emozioni – e quella letteraria, quasi mistica, che è la cifra profonda della parola meriniana.

Copertina di: Respiro nella notte

ALDA MERINI, la musica delle parole, a Illuminate/RaiTre 31 ottobre 2022. Link a RaiPlay

Illuminate – S2020E2 – Alda Merini, la musica delle parole

https://www.raiplay.it › video › 2020/10 › Illuminate—Al…

45:44

Illuminate Alda Merini, la musica delle parole. St 2020Ep 245 min. Claudia Gerini ripercorre la vita della grande poetessa milanese, …

RaiPlay · 4 ott 2020

Leopoldo Lonati, Discorso senza un alito di vento. Quartine.  Note di lettura di Aurelio Buletti e Renato Giovannoli, Casagrande Edizioni

Alessandra Cenni, In riva alla vita. Storia di Antonia Pozzi poetessa, Rizzoli, 2002

Antonia Pozzi, Poesia, mi confesso con te. Ultime poesie inedite (1929-1933), Viennepierre edizioni, 2004

Antonia Pozzi, Mentre tu dormivi le stagioni passano …, a cura di Alessandra Cenni e Onorina Dino, 1998

Antonia Pozzi. Desiderio di cose leggere, a cura di Elisabetta Vergani. Prefazione di Eugenio Borgna, Salani editore, 2018

L’Incanto fonico della Poesia – dialogo con Mariangela Gualtieri – YouTube

Gualtieri Mariangela, L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia, Einaudi, 2022

vai alla scheda dell’editore:

Dire la poesia non avviene sempre. Eppure anche nel dire la poesia consiste, da sempre, la poesia. Lo sapeva Carmelo Bene con il suo personalissimo teatro della crudeltà, lo sapevano i Romantici e i Surrealisti, lo sapeva García Lorca, quando trovava il suo duende nella musica, nella danza e, appunto, nella poesia a viva voce (hablada), arti tutt’e tre, sosteneva, che hanno bisogno di un corpo vivo che le interpreti. Lo sa bene, benissimo, Mariangela Gualtieri, che da quarant’anni «dice la poesia in pubblico», avvolgendo chi la ascolta in un «mondo orale aurale» che non ha uguali. Sí perché «spesso», come dice Gualtieri, i professionisti, gli attori, leggono il verso puntando «sulla sua componente razionale e di significato, trascurando tutto il resto». Nella sua «arte di dire la poesia», Gualtieri ci parla invece solo del resto. E per farlo trova un linguaggio nuovo e sorprendente: non un discorso sul dire la poesia ma una scrittura con il dire la poesia. Non concetti astratti, ma figure, immagini, sensazioni fisiche, echi. E analogie, fino a costruire un libro di poesia saggistica, a opporre visione a discorso, a parlarci vicino e alto, lontani dalla chiacchiera. E cosí: «Formule magiche schiacciate nei libri – solo al pronunciarle si fanno efficaci. E formule mantriche, solo in voce trovano compimento. E spartiti di musica, tutti, chiedono fiato, gole, dita per farsi forma sonora. Cosí ogni verso. Ogni poesia implora un respiro che la dica. Essere detta. Detta per bene in sua ritmica e melodia e timbrica e interni silenzi».

Copertina del libro L’incanto fonico di Mariangela Gualtieri

Poesie per un anno: ESTATE, a cura di Milton Fernandez, Rayuela edizioni, 2020

VAI ALLA SCHEDA DELL’EDITORE

Poesie per un anno – Estate

Comincio a desiderare un linguaggio frugale come quello che usano gli amanti, parole rotte, parole spezzate, come lo sfiorare dei passi sulla strada, parole di una sillaba come quelle dei bambini quando entrano in una stanza nella quale la loro mamma sta cucendo e prendono da terra un filo di lana bianca, una piuma o uno scampolo di chintz. Ho bisogno di un urlo, un grido.

Virginia Woolf

Poesie per un anno: PRIMAVERA, a cura di Milton Fernandez, Rayuela edizioni, 2020

VAI ALLA SCHEDA DELL’EDITORE:

Poesie per un anno – Primavera

Come te

Io, come te,

amo l’amore, la vita, il dolce incanto

delle cose, il paesaggio

celeste dei giorni di gennaio.

Anche il mio sangue freme

e rido attraverso occhi

che hanno conosciuto il germogliare delle lacrime.

Credo che il mondo sia bello,

che la poesia sia come il pane, di tutti.

E che le mie vene non finiscano in me

ma nel sangue unanime

di coloro che lottano per la vita,

l’amore,

le cose,

il paesaggio e il pane,

la poesia di tutti.

Roque Dalton

copertinaprimavera

Poesie per un anno: INVERNO, a cura di Milton Fernandez, Rayuela edizioni, 2020

VAI ALLA SCHEDA DELL’EDITORE:

Poesie per un anno – Inverno

La poesia e lì, dice qualcuno, accanto a noi, basta saperla riconoscere. È quel segno rimasto nel guanciale dopo una notte d’amore con una sconosciuta. Il cenno di un manifesto nel metrò. Quell’uomo insignificante che spazza lucernari e parapetti solo per cortesia nei confronti del cielo. Quei pazzi che continuano imperterriti a cercare i loro mulini a vento nell’aria ammorbante della città. Lo sguardo assente di un ubriaco dopo la sbornia…

Proviamoci anche noi, a tempo perso. Proviamo a fare uscire i poeti dalla loro tana. Adottiamone uno a distanza, e portiamolo a vivere tra la gente. Trascriviamolo, traduciamolo, faxiamolo, incidiamolo; vandalizziamo i muri con la sua presenza, regaliamolo a qualcuno a cui vogliamo bene, a quelli con cui non vorremmo condividere nemmeno l’aria del pianeta; abbandoniamolo dal parrucchiere, dal medico, dal dentista; piazziamo una sua pagina tra i rotocalchi del giornalaio, i tanti Chi, Di Chi, Con Chi, (c’è il rischio di provocare uno shock anafilattico, ma dopo tutto nessuno vive in eterno) appendiamolo sulla porta della cabina, mentre ci cambiamo il costume, attacchiamolo sul muro nei bagni delle stazioni, tra le proposte d’incontro e la dimensione dei peni in offerta speciale, infiliamolo in una bottiglia e buttiamola nel cesso, indirizzata al mare; inseriamolo di soppiatto nell’urna elettorale…
Non m’illudo. Lo so che la poesia non salverà il mondo. Non basterebbe l’acqua dell’universo per lavare tutta la sporcizia accumulata. Ma senza quell’acqua, il mondo sarebbe già morto di sete.(…)

Dalla prefazione di Milton Fernández

 

Copertina_INVERNO_05_11TAG

Poesie per un anno: AUTUNNO, a cura di Milton Fernandez, Rayuela edizioni, 2020

vai alla scheda dell’editore:

Poesie per un anno – Autunno

Faber Andrew, Ti passo a perdere, Interno Poesia, 2022

vai alla scheda dell’editore:

Ci si può perdere senza il bisogno di sentirsi persi? Quanti significati assume, nel corso della vita, questo predicato verbale dalle infinite forme? Andrew Faber stravolge il concetto di fragilità, trasformandola in forza. Più che un libro di poesie, Ti passo a perdere è un manuale di resistenza in versi. Uno stradario dell’anima dove perdersi per poi ritrovarsi. Un viaggio verso la conoscenza di sé stessi e un invito alla scoperta dell’Amore, in tutte le sue forme.

 

A chi sta attraversando il suo buio

A chi sta attraversando
il suo buio
dico soltanto di non mollare.
Ci siamo finiti tutti
in quel posto maledetto
dove il freddo ti morde le ossa
e il silenzio ti piove nel cuore.
A chi sta attraversando
il suo buio
dico soltanto di allontanarsi
da chi dice di darsi una mossa
di smettere di piangersi addosso.
Quella gente vuole farvi del bene
ma non sa cosa dice.
Quella gente lì dove siamo finiti noi
non c’è mai arrivata.
A chi sta attraversando
il suo buio
dico soltanto di avere coraggio
bisogna stringere i denti
e aspettare che il sole riprenda a brillare.
A chi sta attraversando
il suo buio
dico soltanto di credere
nella poesia.
Negli occhi di chi
quella strada l’ha già ritrovata.
C’è un cielo
di qua che vi aspetta
con un panorama di sogni
da togliere il fiato.

 

*

 

Perdersi

Ci ho messo un po’ a comprendere:
non volevi essere abbracciata
per paura di essere capita.
Che essere capiti
è la cosa più preziosa al mondo
ma significa
buttare giù le difese
arrendersi
consegnarsi.
Significa non potersi più difendere
per un istante
non riuscire più a mentire.
E la gente non sempre lo sa
non sempre lo capisce
cosa significa abbracciarsi
dirsi tutto senza parlare.
Perdersi.
In quella terra di nessuno
da qualche parte nel cuore.

 

*

 

Le persone che amano stare da sole

Non giudicate
le persone che amano stare da sole
non fatelo mai.
La loro non è cattiveria
non è strafottenza
ma vera e propria necessità
bisogno d’essere, appartenenza.
Abbiate sempre cura di aspettarle
di rispettarle.
Non mettetegli fretta
se i loro tempi non sono i vostri
lasciatele andare.
Se avrete pazienza
sapranno ricompensarvi
perché la loro voce
è una carezza scesa dalle labbra
che si scioglie negli occhi.
Perché il loro cuore
è un posto caldo e silenzioso
capace di accogliere e proteggere.
Non giudicate
le persone che amano stare da sole
non avete la minima idea
di quanto abbiano dovuto lottare
di quale miracolo siano state capaci
di compiere.
La solitudine spaventa
la solitudine è un patto
di purissimo Amore
con la propria anima
che quasi mai nessuno
ha il coraggio di fare
ma loro sì, e ne sono felici.
Loro ci sono riusciti.
Loro ce l’hanno fatta.

 

*

 

Chi rischia la felicità, non muore mai

Adesso ti passo a prendere
e ti porto a mangiare
un sacco di schifezze
e se ti va
balliamo un po’
davanti agli occhi increduli
della gente seria.
Ti passo a prendere
e ti porto a non pensare
che quando non si pensa
si torna un po’ bambini.
Ti porto a sognare
quelle robe da imbecilli scalmanati
che non si possono raccontare.
Adesso ti passo a prendere
e ti porto a ridere con me
perché ho bisogno di sapere chi sei
quando non hai bisogno di apparire
quando non hai bisogno di essere.
Ti porto a sbagliare
a bruciare
a impazzire.
Come l’ultima volta che hai pianto
e non sapevi perché
ma ti sentivi viva.
Ti porto a toccare la notte
ti porto a respirare il silenzio
delle parole rimaste in gola
e che finiscono negli occhi
e dentro ai baci
dati di corsa.
Ti porto a rischiare di essere felice
perché non so se lo sai
ma chi rischia la felicità vince sempre.
Chi rischia la felicità, non muore mai.

Handke Peter, Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi, edizioni Settecolori, 2022

vai alla scheda dell’editore:

Una confessione e un cantico, una collezione di tesori, di parole, di espressioni, esperienze e intuizioni che ha il profumo del bosco, dei funghi essiccati, dei fiori impaginati della quotidiana avventura che è la vita. Il nuovo canto di Peter Handke, pellegrino al muro del Tempo.

 

Questi taccuini originali, scritti a mano con matita,
pennarello o biro di diversi colori, ornati di disegni
– e segnati dalle tracce del vento, delle intemperie
e delle bestiole selvatiche, – sono per me i diari
più belli e preziosi dell’ultimo secolo,
anche per la bellezza indomita e selvaggia
delle forme che prende la scrittura.
Hans Höller, Der Standard

Nel tempo prolungato e sospeso che si confà alla durata e alle ore della sera, Peter Handke raccoglie frammenti di pensieri che brillano come pagliuzze d’oro e generano la luce magica più adatta ad animare gli arabeschi delle ombre. Scrive d’amore, “in cui ci si può solo perdere”, scrive di quel sentimento che nasce dalla comunione di amore e di volontà, l’entusiasmo, “che si può solo condividere”. Scrive anche delle “nefandezze della fretta”, dell’impazienza e dell’altro tempo, il tempo della natura, quello che ha a che fare con il vorticare delle foglie, l’oscillare dell’erba, il tremolio della rugiada, soglie più precise dell’alternarsi delle stagioni… Scrive infine del ritmo dell’anima (“sta lì la durata”)…
Sono note che hanno il carattere della confessione, della rivelazione e i tratti, le vibrazioni della preghiera propria di un asceta laico. Note che Handke accompagna, intervalla, incastona con disegni (qui riprodotti e che fanno del volume un piccolo libro d’arte), diorama che sono danze di luce e pittura su vetro.
Diario di uno scrittore autentico, preso di sorpresa, di notte, nell’ombra, taccuino di un cronista della durata, di un uomo che abita nella durata, che ha stretto amicizia con il tempo e si dice: “Smettila di immaginarti di essere giovane – Perché?”.
Proprio la semplicità, la chiarezza, il nitore costituiscono la cifra stilistica di questi appunti che fanno sussultare il cuore ad ogni passo. Un libro che andrebbe imparato a memoria riga per riga.

Caramagna Fabrizio, Il numero più grande è due, Mondadori, 2019

Il numero più grande è due

De Angelis Milo, DE RERUM NATURA di LUCREZIO, Mondadori, 2022

vai alla scheda dell’editore

https://www.mondadoristore.it/De-rerum-natura-di-Lucrezio-Milo-De-Angelis/eai978880474777/

Nicola Crocetti Jovannotti, Poesie da spiaggia, Crocetti editore, 2022. Indice del libro

Incontro: Inseguivo frammenti di passato …, nel blog LeScritteriate

Avatar di loulescritteriate

Inseguivo frammenti di passato

e tu eri celato, nel labirinto del tempo,

da una coltre di fiori.

Hai forse chiamato, con voce priva di suono;

forse i tuoi occhi spenti hanno visto.

E il ricordo si fa lieve.

Quell’attimo privo di importanza,

un dolce sguardo benevolo,

conquista così l’immortalità.

L’incontro era solo sospeso, ora ti ho ritrovato.

View original post

Gigi Proietti recita “Ninna nanna della guerra” di TRILUSSA

Ninna nanna della guerra

Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d’un impero
mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili

Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.

Ché quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,
finché dura sto macello:
fa la ninna, ché domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.
So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.

E riuniti fra de loro
senza l’ombra d’un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!

Emanuele Severino citazioni su: POIESIS; LUOGO DI DOMINIO; TEMPO; ENTE

1. PlatoneSimposio, pf. 205: Ogni atto per cui una cosa passa dal non essere all’essere: creazione (poiesis, pro-duzione, portare alla presenza):

2. “l’elemento decisivo del pensiero greco è l’apertura del mondo inteso come luogo dove le cose escono e ritornano nel nulla, quindi come luogo di dominio” (E. Severino, Intervista, “Lotta Continua”, 09.03.1980);

3. “Il concetto fondamentale di tempo, anche se la scienza e la cultura occidentali non se ne rendono perfettamente conto, è quello in cui ’le cose hanno a che fare con il senso dell’essere e del niente’ illuminato dall’ontologia greca. Il tempo è la nientificazione delle cose: il loro uscire e ritornare dal niente (E. Severino,cit.);

4. “Per gli abitatori del tempo … l’ente è ciò che esce e ritorna nel niente. Quando non ne era ancora uscito era un niente; quando vi ritorna è daccapo un niente. Ma solo perché l’ente è nel tempo – cioè solo perché l’ente è pensato e vissuto come un niente – può sorgere il progetto di guidare l’oscillazione dell’ente tra l’essere e il niente. Solo sul fondamento del tempo è possibile il dominio dell’ente. E, nell’apertura del tempo, la nascita del progetto di dominio e di sfruttamento dell’ente non solo è possibile, ma è inevitabile” (E. Severino, “Gli abitatori del tempo”, Roma 1978, p. 31).

Mirna Ortiz Lopez – poetessa, al Festival internazionale di Poesia Europa in versi, 23 ott 21

SALMO RESPONSORIALE: strofa VII nella traduzione del poeta Lorenzo Morandotti, in POETI CRISTIANI LATINI DEI PRIMI SECOLI (a cura di V.G.), Casa Editrice Mimep-Docete, 2017. Segnalato da Vincenzo Guarracino il 27 dic 21

SALMO RESPONSORIALE
Il “Salmo responsoriale” (Psalmus responsorius) è un inno anonimo, scoperto nel 1965 in un codice papiraceo in Egitto e conservato a Barcellona (Pap.Barcinonensis 149b-153).
Composto molto probabilmente nella prima metà del IV secolo, se non addirittura molto prima, come ipotizzano alcuni studiosi (cosa che ne farebbe una delle più antiche manifestazioni della poesia cristiana), il Salmo è un’importante testimonianza del culto della Madonna, la cui figura campeggia in tutte le strofe in cui scorrono i fatti salienti della vita di Maria, dalla sua nascita fino al “primo miracolo” del Cristo alle nozze di Cana.
In questo senso può davvero ritenersi un testo fondamentale, non tanto dal punto di vista letterario, quanto perché interpreta e incanala la devozione popolare nei confronti della Madre di Dio, segnando in un certo senso la nascita della Mariologia, destinata a trovare nei secoli successivi straordinario impulso e sviluppo (si pensi a Paolino di Nola, specialmente nei Carmina VI e XXV).
Dal punto di vista strutturale, il testo, incompleto, è un carme abecedario in prosa ritmica, di evidente funzione liturgica, composto di dodici strofe, precedute da quattro versi, una responsio, che costituisce una sorta di refrain ad uso dei fedeli in risposta ad ogni strofa iniziante con lettera alfabetica successiva, intonata dal corista. Dal punto di vista linguistico e stilistico, infine, il salmo rivela un livello culturale abbastanza basso, anche se non è privo di una certa sensibilità poetica.
Qui, nella strofa VII che viene riportata (nella traduzione del poeta Lorenzo Morandotti), c’è il racconto della Nascita di Gesù.
VII
Gioiosa fu Maria, per sempre…
Gli sposi durante il cammino
arrivarono in un campo.
“Aiuto, Giuseppe – disse lei –
ciò che porto in grembo vuole uscire”.
Lui cercò un luogo adatto, vide una grotta.
Era quasi buia, ma entrò.
Subito si udì il vagito di un neonato
e si vide enorme una luce fortissima,
un segno scendeva dal cielo
e annunciava la nascita di Cristo.
in POETI CRISTIANI LATINI DEI PRIMI SECOLI (a cura di V.G.), Casa Editrice Mimep-Docete, 2017

EMILY DICKINSON è diventata un’influencer dell’anima, di Luca Mastrantonio, in sette.corriere.it, 24 dic 21

letto in edizione cartacea

cerca in https://www.corriere.it/sette/

Karl Jaspers e Maria Zambrano sulla POESIA

IN

K. Jaspers, Del tragico, SE editore

M. Zambrano, Filosofia e poesia, Edizioni Pendragon

La MAPPA, di Wislawa SZYMBORSKA, in Basta così, Adelphi. Lettura poetica di Domenico PELINI. … Amo le mappe perché dicono bugie. Perché sbarrano il passo a verità aggressive. Perché con indulgenza e buon umore sul tavolo mi dispongono un mondo che non è di questo mondo …

clicca sul seguente link per ascoltare l’audio:

https://drive.google.com/file/d/1FAfNFdPiE-n-XQyLUE0I4IlZ25dQn14G/view?usp=sharing

DOMENICO PELINI

recita la poesia di Wislawa Szymborska, LA MAPPA:

Piatta come il tavolo

sul quale è posata.

Sotto – nulla si muove,

né cerca uno sbocco.

Sopra – il mio fiato umano

non crea vortici d’aria

e lascia tranquilla

la sua intera superficie.

Bassopiani e vallate sono sempre verdi,

altopiani e montagne sono gialli e marrone,

oceani e mari – di un azzurro amico

sui margini sdruciti.

Qui tutto è piccolo, vicino, alla portata.

Con la punta dell’unghia posso schiacciare i vulcani,

accarezzare i poli senza guanti grossi,

posso con un’occhiata

abbracciare ogni deserto

insieme al fiume che sta lì accanto.

Segnalano le selve alcuni alberelli

tra i quali è ben difficile smarrirsi.

A est e ovest, sopra e sotto

l’equatore, un assoluto

silenzio sparso come semi,

ma in ogni seme nero

la gente vive.

Forse comuni e improvvise rovine

sono assenti in questo quadro.

I confini si intravedono appena,

quasi esitanti – esserci o non esserci?

Amo le mappe perché dicono bugie.

Perché sbarrano il passo a verità aggressive.

Perché con indulgenza e buon umore

sul tavolo mi dispongono un mondo

che non è di questo mondo.

Map

Flat as the table
it’s placed on.
Nothing moves beneath it
and it seeks no outlet.
Above—my human breath
creates no stirring air
and leaves its total surface
undisturbed.
Its plains, valleys are always green,
uplands, mountains are yellow and brown,
while seas, oceans remain a kindly blue
beside the tattered shores.
Everything here is small, near, accessible.
I can press volcanoes with my fingertip,
stroke the poles without thick mittens,
I can with a single glance
encompass every desert
with the river lying just beside it.
A few trees stand for ancient forests,
you couldn’t lose your way among them.
In the east and west,
above and below the equator—
quiet like pins dropping,
and in every black pinprick
people keep on living.
Mass graves and sudden ruins
are out of the picture.
Nations’ borders are barely visible
as if they wavered—to be or not.
I like maps, because they lie.
Because they give no access to the vicious truth.
Because great-heartedly, good-naturedly
they spread before me a world
not of this world.

(Translated, from the Polish, by Clare Cavanagh)


fonte:

La mappa, Wislawa Szymborska

SCRIVE Lou:

“l’occhio del poeta svela la bellezza, il sentimento, l’emozione che è celata in ogni cosa, anche in una mappa”

“La poesia è la più alta comunicazione del sè”, Pupi Avati a CheTempoCheFa, 28 nov 21

La poesia è la più alta comunicazione del sè

TROVATO Saro, Parlare in versi. La poesia giusta al momento giusto, Newton Compton, 2021

vai alla scheda dell’editore:

https://www.newtoncompton.com/libro/parlare-in-versi/edizione/ebook/9788822763129

Dal fondatore di Libreriamo

La poesia giusta al momento giusto


Cosa sarebbe la nostra vita senza la poesia? Senza quella capacità che hanno i versi di esprimere, con poche, semplici parole, concetti complessi, emozioni universali? Quante volte abbiamo desiderato poter citare la poesia di un certo autore per rendere più chiaro ciò che stavamo provando? Questo libro è un ricchissimo compendio di liriche adatte a tutte le occasioni. Tra queste pagine si potrà trovare in modo immediato il verso ideale da utilizzare in ogni situazione. Come un moderno Cyrano de Bergerac, che suggerisce le parole, Saro Trovato ci conduce alla scoperta di versi più o meno noti, che è affascinante recuperare nella nostra vita quotidiana: durante un primo appuntamento, per chiedere perdono a un amico, per dire arrivederci a qualcuno, per una dedica a chi si stima. Ma anche in un colloquio di lavoro o in una riunione tra colleghi. Grazie alla parola poetica alcuni momenti diventano speciali, si fissano nella memoria in modo indelebile. E alcune situazioni delicate possono avere esiti imprevedibili.

La poesia, di VALERIO MAGRELLI

Le poesie vanno sempre rilette,
lette, rilette, lette, messe in carica;
ogni lettura compie la ricarica,
sono apparecchi per caricare senso;
e il senso vi si accumula, ronzio
di particelle in attesa,
sospiri trattenuti, ticchettii,
da dentro il cavallo di Troia.

EUGENIO MONTALE, La verità

La verità è nei rosicchiamenti

delle tarme e dei topi,

nella polvere ch’esce da cassettoni ammuffiti

e nelle croste dei “grana” stagionati.

La verità è la sedimentazione, il ristagno,

non la logorrea schifa dei dialettici.

È una tela di ragno, può durare,

non distruggetela con la scopa.

È beffa di scoliasti l’idea che tutto si muova,

l’idea che dopo un prima viene un dopo

fa acqua da tutte le parti. Salutiamo

gli inetti che non s’imbarcano. Si starà meglio

senza di loro, si starà anche peggio

ma si tirerà il fiato.

EUGENIO MONTALE, Non chiederci la parola che squadri da ogni lato

Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
l’animo nostro informe, e a lettere di fuoco
lo dichiari e risplenda come un croco
Perduto in mezzo a un polveroso prato.

Ah l’uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l’ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!

Non domandarci la formula che mondi possa aprirti
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
Codesto solo oggi possiamo dirti,
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

Bastava essere poeti per finire in manicomio, intervista di Sergio Zavoli (1923-2020) in Domani, 4 agosto 2021

letto in edizione cartacea

cerca in

https://www.editorialedomani.it/idee/cultura/bastava-essere-poeti-per-finire-in-un-manicomio-bpvz17wf

MANICOMIO E’ PAROLA ASSAI PIU’ GRANDE e IL DOTTORE AGGUERRITO NELLA NOTTE, di Alda Merini

Manicomio è parola assai più grande

delle oscure voragini del sogno,

eppur veniva qualche volta al tempo

filamento di azzurro o una canzone

lontana di usignolo o si schiudeva

la tua bocca mordendo nell’azzurro

la menzogna feroce della vita.

O una mano impietosa di malato

saliva piano sulla tua finestra

sillabando il tuo nome e finalmente

sciolto il numero immondo ritrovavi

tutta la serietà della tua vita.

Il dottore agguerrito nella notte
viene con passi felpati alla tua sorte,
e sogghignando guarda i volti tristi
degli ammalati, quindi ti ammannisce
una pesante dose sedativa
per colmare il tuo sonno e dentro il braccio
attacca una flebo che sommuove
il tuo sangue irruente di poeta.
Poi se ne va sicuro, devastato
dalla sua incredibile follia
il dottore di guardia, e tu le sbarre
guardi nel sonno come allucinato
e ti canti le nenie del martirio.

Bibliografia di VINCENZO GUARRACINO, pubblicata in LUNARIO DEI DESIDERI, a cura di Vincenzo Guarracino, Di Felice editore, 2019