Mullingan ha esaminato una serie di valori estetici, etici e politici in grado di provocare reazioni: l’ingiustizia provoca indignazione, la perdita tristezza, lo scandalo vergogna, la presenza del nemico odio. E la falsità che tipo di reazione provoca? Qual è il valore che noi oggi diamo alla verità? Ci importa veramente inseguirla? Il filosofo attraverso le sue tesi è giunto a determinare la verità come il più discreto tra i valori, anche se la sensibilità delle persone in merito è molto ridotta. Mullingan ha poi aperto una discussione sul ruolo della stoltezza, definita come un vizio, un’abitudine da non confondere assolutamente con stupidità che è l’esatto contrario di intelligenza.
Stolto, secondo la sua teoria, è colui che vuole essere ammirato e lodato anche senza una giustificazione, colui che inganna se stesso, chi vive di risentimenti, chi non vuol riflettere e per questo si affida a parlare per luoghi comuni affermando banalità. La stoltezza insomma è il vizio che si mostra con l’indifferenza e l’ostilità verso i valori cognitivi. Poiché il pensiero postmodernista è caratterizzato da una posizione scettica per quanto riguarda il valore della verità, il professore è giunto ad affermare che il filosofo postmoderna dimostra di avere un atteggiamento stolto. Per chi fosse interessato, è possibile seguire le serate in diretta streaming su www.radiobinario7.it