La morte e la terra. L’ultimo lavoro di Emanuele Severino | audio recensione di Paolo Calabrò, da Pagina Tre

 la morte è tutt’altro: è, sì, passaggio, ma a una condizione nuova, anch’essa essente come tutto ciò che è (e che non può non essere, citando Parmenide, né cessare d’essere di punto in bianco, come sottolinea Severino); similmente, la terra è proprio all’opposto di quel ventre che fa spazio alla salma dei defunti: è il luogo della vita dell’Essere, che con lui permane e in cui si compie la Gioia di quanto esiste. Con una precisazione: non è l’uomo a entrare nell’eternità, bensì l’eternità ad avvolgere l’uomo da sempre e per sempre. L’eternità non può essere acquisita o addirittura conquistata, ma solo svelata.

La filosofia dell’instancabile Severino, ultraottantenne pensatore dalle spalle robuste e dalla schiena sempre dritta, continua la sua marcia rinnovata e coerente in direzione dell’eternità

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tutta l’audio recensione è qui :La morte e la terra. L’ultimo lavoro di Emanuele Severino | Pagina Tre.

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