vai a
Virginia e Co. a Monza: la libreria come se fosse una casa dove si cresce – Racconta un libraio
Categoria: LIBRI, LIBRERIE
le edizioni PulcinoElefante: Luciano di Samosata, frammenti da Elogio di una Mosca, 1995
Ferrero Ernesto, Album di famiglia. maestri del Novecento ritratti dal vivo, Einaudi, 2022
scheda:
La distanza nasconde, sfuma o aiuta a vedere meglio? Ernesto Ferrero incolla come sulle pagine di un album le immagini di editori, scrittori, scienziati, artisti che hanno fatto grande la cultura del Novecento italiano, «classici contemporanei» con cui dialogare. Una galleria di penetranti ritratti dal vivo e da vicino, per reinterpretare la nostra storia recente.
Nelle sue vesti di editore, direttore del Salone del libro e scrittore, Ernesto Ferrero ha avuto il privilegio di conoscere molti grandi protagonisti della nostra cultura. Ha lavorato con loro, ne ha curato i libri, ha goduto della loro amicizia. E ce ne consegna ritratti brillanti e rivelatori, restituendoli alla loro verità umana. Sono «maestri, padri e fratelli elettivi, amici, compagni di lavoro e di viaggio, presenze vive con cui dialogare». Forti personalità che hanno ancora molto da dire e da insegnare. Ecco sfilare in un intreccio di incontri e di storie sorprendenti editori come
Einaudi,
Garzanti,
Inge Feltrinelli,
Roberto Calasso,
Elvira ed Enzo Sellerio.
Padri nobili come
Pavese,
Montale,
Bobbio,
Mila,
Foa,
Revelli
e Rigoni Stern.
Signore di ferro come
Natalia Ginzburg,
Elsa Morante,
Lalla Romano,
Chichita Calvino.
Maghi e funamboli come
Gianni Rodari,
Bruno Munari,
Fruttero & Lucentini,
il fisico Tullio Regge,
Guido Ceronetti.
Inquieti come
Parise,
Del Buono,
Sciascia,
Consolo,
Celati.
Vittime di destini crudeli, come
Fenoglio,
Atzeni,
Del Giudice.
Mattatori come
Guttuso,
Pasolini,
Garboli,
Eco.
In apertura, due autori a cui Ferrero si è sentito particolarmente vicino,
Italo Calvino
e Primo Levi.
Veniamo introdotti nel backstage della loro vita professionale e privata, alla scoperta di tratti rivelatori, magari segreti o poco noti, tra arte e vita, dramma e commedia, confessione e narrazione. Sono capitoli di un avvincente romanzo della conoscenza, sullo sfondo di una stagione di intense passioni intellettuali e civili, colte nella loro vitalità creativa.
Ferrari Gian Arturo, Storia confidenziale dell’editoria italiana, Marsilio, 2022
scheda dell’editore:
Chi racconta questa storia di scrittori e editori, stampatori e mecenati, talenti e miserie è stato un protagonista dell’editoria italiana del Novecento. Ha lavorato in case editrici medie e grandissime, si è occupato di patrie lettere e letterature straniere, soprattutto ha incontrato persone e cose, attraversato epoche, inventato collane, assunto e licenziato.
Chi racconta somiglia abbastanza all’editoria italiana, elegante e iraconda, generosa e umbratile, colta e commerciale. Perché l’editoria, si legge in queste pagine, è figlia dell’intellettualità e del commercio, non appartenendo in fondo a nessuno dei due.
E poi, annosa questione, sono gli editori capitani d’azienda? Esistono ancora come i primi trent’anni del Novecento ce li hanno consegnati?
Chi racconta ricostruisce con passione e puntualità una storia che si suppone magmatica, casuale, con accelerazioni improvvise e sacche, costellata di invidie e affetti, rabbie e riconciliazioni, amori e antipatie.
Chi racconta sa che attraverso l’editoria si può raccontare la storia d’Italia, quella tra le due guerre e quella degli anni di piombo, quella dei magnifici anni Ottanta e la più recente, quando i protagonisti sono forse meno eroici ma più inattesi.
Con tono epico e comico, affettuoso e tagliente, con occhi distanti e nel contempo vicinissimi, Gian Arturo Ferrari ci accompagna nelle avventure umane e culturali degli uomini e delle donne che si sono occupati di scegliere come, quando e quali libri pubblicare in un paese in cui tutti scrivono e pochi leggono.

Con il quotidiano Repubblica: la vita a colori di Gianni Rodari, dal novembre 2022
vai a:
di Ilaria Zaffino

TartaRugosa ha letto e scritto di: Alba Donati (2021), La libreria sulla collina, Einaudi, Torino
Quando sulla scrivania arriva un testo come questo, i libridinosi esultano di felicità. Non solo perché pensano a quanto sarebbe bello avere una simile libreria sotto casa, ma perché, amabilmente invidiosi, vorrebbero essere loro stessi gli autori delle pagine che, sotto forma di diario, si rincorrono fra memorie, citazioni, stimolazioni sensoriali, segnalazioni di libri ed autori che già desidereresti avere sul tavolo di lettura.
E anche perché è una cronistoria che mostra come sia possibile realizzare un sogno, quando ci credi davvero.
“La libreria era dappertutto, prima ancora di nascere. Aveva già iniziato a fare incantesimi quando ancora era un poggio scosceso con qualche cespo di insalata, due pali arrugginiti e un filo per stendere i panni”.
Non si tratta infatti di una libreria convenzionale: Sopra la Penna è una specie di cottage-chalet letterario di legno che trasmette il sapore di casa, che affaccia su un giardino e su…
View original post 712 altre parole
Dionigi Ivano, Benedetta parola. La rivincita del tempo, Il Mulino, 2022
vai alla scheda dell’editore
https://www.mulino.it/isbn/9788815298355
La parola tende il filo ininterrotto del tempo che tiene insieme la memoria dei padri e il destino dei figli.
Creatura e creatrice, la parola custodisce e rivela l’assoluto che siamo.
Stupenda e tremenda, potente e fragile, gloriosa e infame, benedetta e maledetta, simbolica e diabolica, la parola è pharmakon, «medicina» e «veleno»: comunica e isola, consola e affanna, salva e uccide; edifica e distrugge le città, fa cessare e scoppiare le guerre, assolve e condanna innocenti e colpevoli. Per i classici è icona dell’anima, sede del pensiero, segno distintivo dell’uomo; per la sapienza biblica inaugura la creazione e fonda lo «scandalo» cristiano dell’incarnazione. Che ne è oggi della parola? Ridotta a chiacchiera, barattata come merce qualunque, preda dell’ignoranza e dell’ipocrisia, essa ci chiede di abbassare il volume, imboccare la strada del rigore, ricongiungersi alla cosa. Agostino direbbe che «noi blateriamo ma siamo muti». Costruttori di una quotidiana Babele e sempre più votati all’incomprensione reciproca, avvertiamo il bisogno di un’ecologia linguistica che restituisca alla parola il potere di svelare la verità. A noi il duplice compito: richiamare dall’esilio le parole dei padri e creare parole per nominare il novum del nostro tempo.
Ivano Dionigi è professore emerito di Lingua e Letteratura Latina dell’Università di Bologna, di cui è stato rettore dal 2009 al 2015. È presidente della Pontificia Accademia di Latinità e del Consorzio Interuniversitario Alma Laurea, e direttore del Centro Studi «La permanenza del classico». Tra i suoi libri: «Quando la vita ti viene a trovare. Lucrezio, Seneca e noi» (Laterza, 2018), «Osa sapere. Contro la paura e l’ignoranza» (Solferino, 2019), «Parole che allungano la vita. Pensieri per il nostro tempo» (Raffaello Cortina, 2020), «Segui il tuo demone. Quattro precetti più uno» (Laterza, 2020).
- I. Il palazzo della memoria
- Un’icona agostiniana.
- Memoria e oblio.
- Oralità e scrittura.
- E ora?
- II. La biblioteca
- Luogo della memoria.
- Tradizione.
- Traduzione.
- Un unicum.
- Sapere e potere.
- III. Il libro
- Sopravvivenza.
- Malasorte.
- Libertà.
- Vitalità.
- Simbolo.
- Salvezza.
- Esibizionismo.
- IV. La parola
- Potere.
- Tempo.
- Politica.
- Verità.
- V. Contro il presente
- Un lessico fondamentale.
- Contestazione, fratello, Pentecoste.
- Intelligere, interrogare, invenire.
- Lentius, profundius, suavius.
Michito Aoyama, Finchè non aprirai quel libro, Garzanti, 2022
vai alla scheda dell’editore:
https://www.garzanti.it/libri/michiko-aoyama-finche-non-aprirai-quel-libro-9788811003090/
Giappone. Per prima cosa si entra in biblioteca. Poi bisogna trovare la signora Komachi, dalla pelle candida e con uno chignon fissato da uno spillone a fiori. Infine, aspettare che ci chieda: «Che cosa cerca?».
Sembra una domanda banale, ma non lo è. Perché la signora Komachi non è come le altre bibliotecarie. Lei riesce a intuire quali siano i desideri, i rimorsi e i rimpianti della persona che le sta di fronte.
Così, sa consigliare il libro capace di cambiarle la vita. Perché in fondo, come dice Borges, «il libro è una delle possibilità di felicità che abbiamo noi uomini».
È così per Tomoka che, fagocitata dalla vita di città, ha smarrito la serenità; per Ryō, che ha un sogno, ma è in eterna attesa del momento giusto per realizzarlo.
Poi ci sono Natsumi, che ha visto arenarsi la propria carriera dopo la gravidanza e non ha più la forza di lottare per riavere quello che ha perso;
e Hiroya, troppo concentrato su sé stesso per cogliere nuove opportunità.
Ognuno di loro esce dalla biblioteca stringendo tra le mani un libro inaspettato, e tra quelle pagine troverà il coraggio di cambiare prospettiva e non arrendersi. A volte è facile smarrire la strada e farsi domande sbagliate che non dissipano la nebbia che si ha davanti. Allora, bisogna guardare oltre e scorgere il raggio di sole che filtra dalle nuvole. La signora Komachi è lì per indicare la strada grazie al potere mai sopito dei libri.
Dal Giappone un fenomeno editoriale in corso di pubblicazione in tutto il mondo. In patria ha venduto più di 150.000 copie in poche settimane dall’uscita e vinto il premio Japan Booksellers’ Award, assegnato dai librai. Una donna, un libro, la vita che cambia. Affidarsi a qualcuno può essere difficile ma anche liberatorio. Non abbiate paura: la signora Komachi è pronta a farvi bere un sorso di nuova felicità.

LIBRI, indici di Tecalibri
- Pacini, Pensare la fine. Discorso pubblico e crisi climatica
- Winslow, Città in fiamme
- Cattani, Biblioteche in fiamme
- Kundera, Un occidente prigioniero. O la tragedia dell’Europa centrale
- King – Chizmar, L’ultima missione di Gwendy
- Shinkai – Nagakawa, Lei e il suo gatto
- Walser, L’assistente
- Boncinelli, Umano
- Sgrena, Donne ingannate. Il velo come religione, identità e libertà
- Verne, Il giro del mondo in ottanta giorni
- De Luca, Spizzichi e bocconi
- Trías, Melma rosa
- Floridi, Etica dell’intelligenza artificiale. Sviluppi, opportunità, sfide
- Piccione, Tutta colpa di Venere
- Yalom, Una questione di morte e di vita
- Rooney, Dove sei, mondo bello
- Musto, Karl Marx. Biografie intellettuale e politica 1857-1883
- Parrella, La Fortuna
- Tenenbaum, La fine dell’amore. Amare e scopare nel XXI secolo
- James, La casa natale
- Gee, Brevissima storia della vita sulla Terra. 4,6 miliardi di anni in dodici capitoli
- Schlein, La nostra parte. Per la giustizia sociale e ambientale, insieme
- Casati, Oceano. Una navigazione filosofica
- Hamilton, Tra le pagine
- Duncan, Indice, Storia dell’. Dai manoscritti a Google, l’avventurosa storia di come abbiamo imparato a orientarci nel sapere
- Di Cesare, Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo
- Franzinelli, Il fascismo è finito il 15 aprile 1945
- Meruane, Contro i figli
- Giedion, Costruire in Francia. Costruire in ferro. Costruire in cemento
- Politkovskaja, La Russia di Putin
- Klein, Le guerre commerciali sono guerre di classe. Come la crescente disuguaglianza corrompe l’economia globale e minaccia la pace internazionale
- Filippi, Noi però gli abbiamo fatte le strade. Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie
- Kahneman, Rumore. Un difetto del ragionamento umano
- Ferrara, Il salto. Segni, figure, parole: viaggio all’origine dell’immaginazione
- Nooteboom, Venezia. Il leone, la città e l’acqua
“Mi piacciono i libri che ti fanno leggere altri libri”, in Donati Alba, La libreria sulla collina, Einaudi, 2022
Mi piacciono i libri che ti fanno leggere altri libri. Una catena che non dovremmo mai interrompere.
L’unica forma di eternità che possiamo sperimentare è qui sulla terra, diceva Pia. Il giardino è una forma di eternità
Alba Donati in https://traccesent.com/2022/07/27/donati-alba-la-libreria-sulla-collina-einaudi-2022/
Donati Alba, La libreria sulla collina, Einaudi, 2022
vai alla scheda dell’editore:
Un libro magico, che racconta un luogo magico, che esiste davvero. Una libreria microscopica in un paesino sperduto sulle colline toscane, ma portentosa come una scatola del tesoro. Dai bambini che entrano di corsa alle marmellate letterarie, da Emily Dickinson a Pia Pera, le giornate nella Libreria Sopra la Penna sono ricche di calore, di vite e storie, fili di parole che legano per sempre: una stanza piena di libri è l’infinito a portata di mano.
«Perché hai aperto una libreria in un paesino sconosciuto? Perché avevo bisogno di respirare, perché ero una bambina infelice, perché ero una bambina curiosa, per amore di mio padre, perché il mondo va a scatafascio, perché il lettore non va tradito, perché bisogna pensare ai piú piccoli, perché mi sono salvata».
Non è mai troppo tardi per realizzare un sogno. Nel dicembre 2019, Alba Donati decide…
View original post 272 altre parole
Libreria Sopra la Penna, a cura di Alba Donati
vai a:
Libreria Sopra la Penna
Vicolo Sopra La Penna, 7
55025 Lucignana (LU)
i consigli di Alba Donati: https://libreriasopralapenna.it/blog/i-consigli-di-alba-donati/
Franchini Antonio, Leggere possedere vendere bruciare, Marsilio, 2022
Romanzo psicologico: caratteristiche, origini e libri da leggere – in ilLibraio.it
Un libro non è un video. Un video vive da solo, è un’entità completa, funzionante … Un libro è ciò che nasce dal lavoro di chi scrive e di chi legge, Letizia Pezzali , in Domani 1 maggio 2022
da:
Un bravo genitore deve censurare i libri dei figli?
…
Un libro non è un video. Un video vive da solo, è un’entità completa, funzionante. Un libro è un oggetto silenzioso e inerte, invece, incapace di funzionare senza la collaborazione del lettore. Un libro, dunque, è ciò che nasce dal lavoro di chi scrive e di chi legge. Leggere comporta più sforzo rispetto a guardare un video, e questo non significa che guardare un film sia un’attività inferiore, meno arricchente, anche perché l’arricchimento dipenderà dal libro, dal film, dalla qualità dell’opera.
Significa che per leggere siamo costretti a pagare un prezzo più alto in termini di accesso, una specie di pedaggio. Dobbiamo, appunto, collaborare in modo significativo. Dobbiamo metterci del nostro.
…
Libri
Quanti candidi fogli,
di nero agghindati,
hanno accolto lacrime
discioltesi fra le sillabe?
(In foto“Fahrenheit 451” opera di Batt)
100 LIBRI (800 a.c. – 2006) per imparare a leggere
Il modo in cui ordiniamo i libri è una scelta sentimentale – di Ilenia Zodiaco – ilLibraio.it
Castronuovo, Dizionario del bibliomane, Sellerio. Indice in Tecalibri
vai a:
Castronuovo, Dizionario del bibliomane
IndicePremessa 9 A AAA 15 Abbigliamento 18 Accudire tarli 20 Altarini di cenere 23 Anti-biblioteca 25 Apatia libraria 26 ARC 27 Arcadia 29 Arredamento 31 Arte della memoria 33 Attrazione monografica 35 B Bancarellista 39 Bandella 41 Barbe 45 Bella e fedele 48 Biblioclastia 49 Biblioclastia culinaria 51 Biblioclastia poetica 52 Bibliofabulator gloriosus 53 Bibliofobia 55 Bibliorrea 57 Bibliotafia 1 59 Bibliotafia 2 62 Burla 65 C Calde pergamene 69 Calpestare libri 71 [...] T Taglierini 447 Tanto Migne 448 Tascabili 450 Temibili faville 452 Teste calde 454 Ti dico cosa leggere 455 Timbri 457 Topolino 458 Tutto il pubblicato 461 U Uffiziuoli 465 Ulisse frollato 467 Umidi amori 469 Unghia femminile 471 Uovo di Colombo 473 Utensili 475 V Vendere autografi 481 Venuta la sera 483 Virtuoso 485 Volubili e invidiosi 487 Volumi d'arte 491 Z Zyklon 497 |
DUNCAN Dennis, INDICE, storia dell’, dai manoscritti a Google, l’avventurosa storia di come abbiamo imparato a orientarci nel sapere, Utet, 2022. Indice del libro
i MESTIERI del LIBRO: cosa fanno tutti quelli che fanno qualcosa nell’editoria: EDITORE, AMMINISTRATORE DELEGATO; DIRETTORE EDITORIALE; EDITOR; CONSULENTE; CAPO REDATTORE; REDATTORE; CORRETTORE DI BOZZE; LETTORE; TRADUTTORE; ART DIRECTOR; GRAFICO; MARKETING; UFFICIO STAMPA; COMMERCIALE; AGENTE DELLA RETE VENDITA; AMMINISTRAZIONE; UFFICIO CONTRATTI; AGENTE LETTERARIO; UFFICIO DIRITTI; UFFICIO TECNICO; SCOUT; DIGITAL MANAGER; SOCIALE MEDIA MANAGER. in A proposito di LIBRI. Come nascono e diventano questi oggetti di carta dove leggiamo storie, idee e mondi interi. Autori: Arianna Cavallo, Gabriele Gargantini, Ludovica Lugli, Giacomo Papi, Marco Verdura, Iperborea editore, 2021, pagine 23-32
Tanti libri che parlano di libri (e di librerie…) – ilLibraio.it
VAI A:
Tanti libri che parlano di libri (e di librerie…) – ilLibraio.it
La lista
Shaun Bythell
Tipi da libreria
Sara Nisha Adams
La biblioteca dei giusti consigli
Nadia Wassef
La libraia del Cairo
Michelle Gable
I segreti di una libraia
Vitiello Guido
Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri
Janet Skeslien Charles
La biblioteca di Parigi
Seierstad Åsne
Il libraio di Kabul
Valentina Notarberardino
Fuori di testo
Romano Montroni
L’uomo che sussurrava ai lettori
Simon Garfield
Sei proprio il mio typo
Alice Basso
Scrivere è un mestiere pericoloso
Gabrielle Zevin
La misura della felicità
Alice Basso
La scrittrice del mistero
Emily Blaine
La libreria dei sogni sospesi
Jonathan Galassi
La musa
Amy Meyerson
La libreria del tempo andato
Gian Arturo Ferrari
Libro
Robin Sloan
Il segreto della libreria sempre aperta
Oliviero Ponte di Pino
I mestieri del libro
Lucy Dillon
La libreria degli amori inattesi
Piero Dorfles
I cento libri che rendono più ricca la nostra vita
Ali Berg; Michelle Kalus
La vita inizia quando trovi il libro giusto
Nicola Gardini
Il libro è quella cosa
Marco Vichi
Il contratto
Castronuovo Antonio
Dizionario del bibliomane
Charles Bukowski
E così vorresti fare lo scrittore? Testo inglese a fronte
Andrea Kerbaker
Breve storia del libro (a modo mio)
Amy Witting
La lettrice testarda
Andrea Kerbaker
Lo scaffale infinito
Guido Quarzo
Il libraio sotterraneo
Nick Hornby
Una vita da lettore
George Orwell
Memorie di un libraio
Carola Barbero
La biblioteca delle emozioni
Bridget Collins
Il rilegatore
Cristina Caboni
La rilegatrice di storie perdute
John Harding
La biblioteca dei libri proibiti
Alice Basso
Un caso speciale per la ghostwriter
Proust Marcel
Il piacere della lettura
Pennac Daniel
Come un romanzo
Calvino Italo
Se una notte d’inverno un viaggiatore
Collins Paul
Al paese dei libri
Bradbury Ray; Hamilton Tim
Fahrenheit 451
Berthoud Ella; Elderkin Susan; Stassi F. (cur.)
Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno
Vargas Llosa Mario
Elogio della lettura e della finzione
Zusak Markus
Storia di una ladra di libri
CASTRONUOVO Antonio, Dizionario del bibliomane, Sellerio, 2021. Indice del libro
Quante storie: dai libri alla realtà, a cura di Giorgio Zanchini e Emilia Zazza, Rai3 – RaiPlay
Dai libri alla realtà Quante storie
vai a
Quante storie – RaiPlay

DORFLES Piero, Il lavoro del lettore. Perchè leggere ti cambia la vita, Bompiani, 2021. Indice del libro
scheda dell’editore:
https://www.bompiani.it/catalogo/il-lavoro-del-lettore-9788830109186
Chi non sa leggere si trova un po’ nella condizione di chi non sa nuotare: non ha la possibilità di fare un’esperienza unica. Poiché nella vita quotidiana però chi non legge libri sembra cavarsela benissimo, verrebbe da pensare che l’incapacità di leggere abbia poco a che fare con la capacità di essere bravi cittadini, lavoratori competenti, persone rispettose ed empatiche. La realtà però è che chi non legge difficilmente troverà altrove quello che chi legge trova nei libri. Nei libri c’è la storia dell’uomo, con le sue conquiste e i suoi fallimenti; ci siamo noi, con i nostri sentimenti, sogni, azioni; c’è quell’esperienza simbolica che ci spinge a sviluppare ingegno, fantasia e immaginazione. I libri sono una delle risorse più straordinarie per salvarci dalle prove della vita: chi sa leggere lo fa anche di fronte alle ansie più drammatiche, alle angosce più profonde, ai dolori più esacerbanti. Piero Dorfles illumina le prospettive che la letteratura può aprirci raccogliendo qui – senza alcuna pretesa di esaustività o sistematicità – alcune opere classiche raggruppate per grandi temi: quelli centrali dell’esperienza umana. Il risultato è una ricognizione personalissima che ci dimostra perché il lavoro del lettore è il più bello che esista.
Piero Dorfles è giornalista e critico letterario. Per la Rai ha curato diversi programmi radiofonici e televisivi tra cui Il baco del millennio e La banda.
Da anni affianca i conduttori della fortunata trasmissione televisiva Per un pugno di libri su Rai3.
Tra i suoi ultimi libri ricordiamo Il ritorno del dinosauro (2010), I 100 libri che rendono più ricca la nostra vita (2014) e Le palline di zucchero della fata turchina. Indagine su Pinocchio (2018).
CASTRONUOVO Antonio, Dizionario del bibliomane, Sellerio, 2021
vai alla scheda dell’editore:
https://sellerio.it/it/catalogo/Dizionario-Bibliomane/Castronuovo/13607
«Questo libro – avverte l’autore – racconta una nutrita serie di fatti inerenti all’amore per i libri, e tutti comprovano che si tratta di un mondo zeppo di ossessioni, frenesie, capricci e irragionevoli stramberie».
Chi entra in queste pagine sprofonda subito nel lazzaretto dei morbi librari, tra le monomanie, le fobie, l’avidità e gli smodati vaneggiamenti che affliggono gli accumulatori di libri (siano essi collezionisti, cacciatori, predatori, semplici compratori, bibliofili, bibliomani, bibliofagi…); una moltitudine di figure crocifisse al proprio delirio: il libro inteso come oggetto materiale, come merce e come idea, mezzo o strumento.
Tutto nasce da un’assurdità insita nella formazione stessa di una biblioteca: «Che senso ha affastellare libri, che costituiscono un pesante problema di conservazione e pulizia? Che senso ha se ognuno di quei libri verrà toccato sì e no ogni quindici anni?». Da questo ramo guasto germinano i frutti: i mille tipi di insania, le tante storie di persone reali, gli episodi stravaganti e spesso al limite dell’incredibile che queste pagine svelano.
Dominati da una ironia affilata e non feroce, i brevi ritratti di Antonio Castronuovo bersagliano anche chi di libri vive: i librai, gli editori, gli scrittori. E svelano infine il paradosso di fondo: le fonti su cui s’incardina questo catalogo di morbosità sono a loro volta libri accumulati, alcuni rari, altri bizzarri, spesso del tutto superflui.
E così, la figura del «biblio-patologo» che l’autore dichiara di voler fondare – e in cui furtivamente s’incarna – serve a diagnosticare il morbo da cui egli stesso è affetto: quello incurabile della bibliofilia.
Salva una quercia e costruisce una piccola biblioteca all’interno del tronco – ilLibraio.it
Nel freddo Idaho una bibliotecaria ha salvato una quercia che stava per morire e ha creato una piccola libreria gratuita per il suo quartiere, aggiungendo al tronco ormai vuoto un tetto, una porta a vetri e un allacciamento elettrico che illumina i volumi messi a disposizione per i lettori…
Salva una quercia e costruisce una piccola biblioteca all’interno del tronco – ilLibraio.it

VITIELLO Guido, Il lettore sul lettino. Tic, manie e stravaganze di chi ama i libri, Einaudi, 2021. Intervista di Luca Mastrantonio all’autore: “Chi mette i libri di cucina vicino ai gialli? Uno snob o un assassino?”, in 7 Corriere della Sera, 15 ottobre 2021

vai alla scheda dell’editore:
Perché molti lettori sottolineano i libri, ci scribacchiano sopra, fanno le orecchie ai bordi delle pagine, mentre altri guardano con orrore al piú lieve maltrattamento? E quali segreti custodiscono gli scaffali delle biblioteche domestiche? Se i volumi sono disposti in file doppie, cosa si nasconde nelle retrovie? Una ricognizione ricca e spiazzante di quelle perversioni che rendono erotico e nevrotico il nostro rapporto con i libri.
cerca gli articoli di Luca mastrantonio:
dai GIORNALI CARTACEI ai social network, in Massimo Mantellini, Dieci splendidi oggetti morti, Einaudi , 2020, pagine 79/80
sui libri carta: “Esiste un legame indissolubile fra gli oggetti e le persone che li hanno posseduti …”, in Massimo Mantellini, Dieci splendidi oggetti morti, Einaudi , 2020, pagina 66
Esiste un legame indissolubile fra gli oggetti e le persone che li hanno posseduti, una relazione che si sostanzia in piccoli segni fisici.
Alcuni supporti, come i libri di carta, facilitano enormemente questa sorta di geografia del mondo: cosa accadrà quando (e se) scompariranno.
in Massimo Mantellini, Dieci splendidi oggetti morti, Einaudi , 2020, pagina 66
Ma il libro è duro a morire. Intervista di Bruno Arpaia a IRENE VALLEJO sul libro Papyrus. L’infinito in un giunco, Bompiani, in Il Venerdi della repubblica 27 agosto 2021
Mappe nel Sistema dei Servizi alla Persona e alla Comunità
letto in edizione cartacea
cerca in
https://www.repubblica.it/venerdi/2021/08/30/news/ma_il_libro_e_duro_a_morire-315165882/
vai alla scheda dell’editore
Roberto Calasso (1941-2021)
Roberto Calasso (1941-2021). Scrittore. Saggista. Editore. Proprietario, presidente e direttore editoriale di Adelphi • «Sono nato in mezzo ai libri. Mio padre (il giurista Roberto Calasso, ndr), che era storico del diritto, lavorava per lo più su testi stampati fra l’inizio del Cinquecento e la metà del Settecento. Molti erano i volumi in-folio. Impossibile non vederli. Anche mio nonno Ernesto Codignola, che insegnava Filosofia all’Università di Firenze e fondò la casa editrice La Nuova Italia, aveva una biblioteca notevole, soprattutto di storia e filosofia, oggi incorporata nella biblioteca della Scuola Normale di Pisa» • «Dopo aver frequentato il liceo classico T. Tasso di Roma si è laureato in letteratura inglese con Mario Praz presentando una tesi sulla teoria ermetica del geroglifico in Sir Thomas Browne, erudito e occultista secentesco. Infatuatosi poi del filosofo Theodor W. Adorno, che ne apprezzò la solerzia bibliografica (“Ha letto tutti i miei libri e anche quelli che non ho avuto ancora il tempo di scrivere” disse di quel ventenne incontrato nel salotto di Elena Croce), si riprese dalla sbandata francofortese grazie a Bobi Bazlen, lettore onnivoro e fondatore dell’Adelphi, che gli spiegò come “l’io illuministico non andava salvato ma condotto a naufragio definitivo” e gli dischiuse le porte della cultura mitteleuropea che avrebbe segnato il suo destino di editore eclettico e esoterico “estraneo sia al bigottismo della sinistra sia al buzzurrismo della destra”. Tocca la perfezione nelle quarte di copertina» (Pietrangelo Buttafuoco) • Ha poi raccolto in volume e pubblicato nel 2003 queste quarte di copertina con il titolo Cento lettere a uno sconosciuto: tutti i suoi scritti sono editi dalla stessa Adelphi, fatto che ha suscitato qualche critica in passato • Negli anni Cinquanta ha fatto parte della redazione della rivista d’arte e letteratura Paragone, diretta dalla scrittrice Anna Banti. Insieme a lui c’erano anche Alberto Arbasino, Elémire Zolla e Umberto Eco (Sandra Petrignani) • Suo primo libro, L’impuro folle, del 1974: «Venne fuori di sorpresa, lo scrissi in due mesi con una sorta di febbre, mentre stavo lavorando a una introduzione alle Memorie di un malato di nervi di Schreber. Successe che Schreber improvvisamente diventò personaggio di romanzo. Come se le sue allucinazioni proseguissero in altra forma» • Tra le sue opere: La rovina di Kasch (1983); Le nozze di Cadmo e Armonia, la più importante, del 1988, a lungo in testa nella classifica dei libri più venduti; Ka (1996); K (2002); Il rosa Tiepolo (2006); L’ardore (2010); Il Cacciatore Celeste (2016), L’innominabile attuale (2017) • Battuto per un voto da Giuseppe Pontiggia al premio Strega del 1989. Da allora l’Adelphi non vi ha più partecipato • Tra i maggiori successi Adelphi che si devono a Calasso: L’insostenibile leggerezza dell’essere e le altre opere di Kundera, la scelta controcorrente di pubblicare la sterminata opera di Georges Simenon, il caso de La versione di Barney di Mordecai Richler e Zia Mame di Patrick Dennis • «Le sue polemiche sono rimaste nella storia della cultura italiana: con il germanista Cesare Cases, con il filologo Cesare Segre a proposito della pubblicazione di un pamphlet antisemita di Léon Bloy, con il critico Pier Vincenzo Mengaldo. Di recente, per Feltrinelli, è uscito un saggio di Elena Sbrojavacca (Letteratura assoluta) sulle sue opere maggiori. Si tratta di undici volumi, per un totale di 5.000 pagine, apparsi a partire dal 1983 (La rovina di Kasch), che attraversano varie epoche, dall’India dei Veda alla Parigi di Baudelaire alla Praga di Kafka» (Paolo Di Stefano) • Scriveva a mano. Appassionato di fotografia (ha pubblicato un saggio su Chatwin fotografo) • Juventino • Lascia la moglie, la scrittrice svizzera Fleur Jaeggy (niente figli con lei), e due figli, Josephine e Tancredi, avuti con la scrittrice tedesca Anna Katharina Fröhlich • È morto a Milano, dopo una lunga malattia, proprio nel giorno in cui escono i suoi ultimi volumi autobiografici, Memè Scianca, sulla sua infanzia a Firenze, e Bobi, memoir su Roberto Bazlen.
Memè Scianca e Bobi di Roberto Calasso (Adelphi)
. Antonio Gnoli su la Repubblica: «Occorre una certa temerarietà per riuscire a far convivere il remoto e il vicino, il Calasso autore con il Calasso che si abbandona al dondolio ipnotico dell’infanzia. Ma il risultato è sorprendente se ricondotto ai due libretti, […] talmente scarni e incisivi da far pensare all’essenzialità di un graffito che spunta improvviso da una grotta della memoria. Si tratta di Memè Scianca (un soprannome sibillino che l’autore in qualche modo non sa ricostruire con esattezza) e di Bobi. Mentre il primo ha un’ambientazione nell’infanzia fiorentina, l’altro ci consegna gli anni romani e l’incontro fondamentale con Bazlen. C’è una chiara contiguità biografica tra i due libri (ed è giusto leggerli in sequenza), ma è come se ciascuno si alimentasse di una trasparenza originaria che solo il luogo che la contiene riesce a rendere evidente. Firenze, dicevo. Arricchita da alcuni episodi che rivelano la storia di un bambino in equilibrio tra normalità ed eccezione: il campetto di calcio su cui nasce l’amicizia con Enzo Turolla (che lo istraderà alla lettura di Proust), le figurine, avidamente comprate all’edicola, le prime travolgenti letture (Cime tempestose, l’Orlando furioso, i gialli, Simenon ma anche gli angloamericani come Van Dine, Wallace, Stout, Cheyney), la scoperta della mitologia, i versi di Baudelaire che il bambino manda a memoria. È il Roberto nato durante la guerra, che attende con occhi impazienti, dalla finestra dello studio paterno, il giorno del passaggio delle Mille Miglia. La sua è un’infanzia colta, a tratti solitaria, arricchita dai primi sofisticati interessi musicali, vissuta attraverso la presenza di un padre, straordinario giurista, e di una madre che si è laureata su Plutarco con Giorgio Pasquali e che gestisce con fermezza e apprensione le difficoltà che la famiglia vive negli anni duri del conflitto. Fino alla rivelazione dell’episodio più drammatico: l’arresto – insieme a Renato Biasutti e Ranuccio Banchi Bandinelli – di Francesco Calasso, accusato dell’omicidio Gentile. Seguono settimane di angoscia e la quasi certezza di un’esecuzione imminente. Le testimonianze favorevoli di Benedetto Gentile, figlio del filosofo, e del console tedesco in Italia Gerhard Wolf salvano i tre ostaggi. La scrittura di Calasso sembra fatta da colpi di vento che, per un attimo, spalancano le vite di personaggi solo sfiorati» (leggi qui).
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.