I primi filosofi greci avevano cercato l’origine del modificarsi dei fenomeni in un principio statico che potesse renderne ragione, non riuscendo a spiegarsi il divenire.

Nel Poema sulla natura Parmenide sostiene che la molteplicità e i mutamenti del mondo fisico non sono altro che fenomeni illusori e, sfidando il senso comune, afferma la realtà dell’Essere: finito, immutabile, ingenerato, immortale, unico, omogeneo, immobile, eterno.

« è, e non è possibile che non sia… non è, ed è necessario che non sia » (Parmenide, Sulla Natura, fr. 2, vv 3;5)

Niente si crea dal niente, e nulla può essere distrutto nel nulla.

I primi filosofi greci avevano cercato l’origine del modificarsi dei fenomeni in un principio statico che potesse renderne ragione, non riuscendo a spiegarsi il divenire.
Ma secondo Parmenide i cambiamenti e le trasformazioni a cui è soggetta la natura non hanno alcun motivo di esistere, essendo una pura illusione. La vera natura del mondo è statica e immobile.

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