Qual è la frase più lunga di tutta Alla ricerca del tempo perduto?
Forse questa (scrivo “forse” perchè con Proust io — che di Proust non sono certo una specialista — non sono mai sicura di nulla) suggerita >>qui da un visitatore di questo blog che si firma ernestohofmann e che ringrazio molto.
E’ una frase composta da ben 891 parole, 5681 caratteri. Si trova all’inizio di Sodoma e Gomorra, là dove — come scrive lo stesso Proust nell’epigrafe del volume — abbiamo la “Prima apparizione degli uomini-donne, discendenti da quegli abitanti di Sodoma che furono risparmiati dal fuoco del cielo.”
Entrano in scena insomma, con l’incontro tra Charlus e Jupien, gli omosessuali. Sono le pagine in cui Proust parla della “razza” degli omosessuali, degli “invertiti”.
La voglio riportare per intero, anche se sono ben consapevole che solo leggendo quello che viene prima e quello che viene dopo si può comprendere davvero come la lunghezza di questa frase non sia solo una “curiosità”, un vezzo o uno sterile esercizio di stile, ma sia essa stessa (la lunghezza) elemento costitutivo di un vero e proprio doloroso lacerante grido.
Qual è la frase più lunga di tutta Alla ricerca del tempo perduto?
Forse questa (scrivo “forse” perchè con Proust io — che di Proust non sono certo una specialista — non sono mai sicura di nulla) suggerita >>qui da un visitatore di questo blog che si firma ernestohofmann e che ringrazio molto.
E’ una frase composta da ben 891 parole, 5681 caratteri. Si trova all’inizio di Sodoma e Gomorra, là dove — come scrive lo stesso Proust nell’epigrafe del volume — abbiamo la “Prima apparizione degli uomini-donne, discendenti da quegli abitanti di Sodoma che furono risparmiati dal fuoco del cielo.”
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