Stoicismo antico – Fisica, gnoseologia, etica e pratica filosofica — in Scorribande Filosofiche

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Antonio MORESCO, CANTO DEGLI ALBERI, Aboca editore, 2020. Recensione di Cinzia Lucchelli

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via Antonio MORESCO, CANTO DEGLI ALBERI, Aboca editore, 2020. Recensione di Cinzia Lucchelli – Coatesa sul Lario e dintorni

Emanuele Severino e la tecnica: alcune riflessioni dal punto di vista della teoria economica – di Gianluigi Coppola in Menabò di Etica ed Economia

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Maria Grazia Ciani, Le porte del mito. Il mondo greco come un romanzo – Marsilio Editori, 2020

Maria Grazia Ciani
Le porte del mito
Il mondo greco come un romanzo

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Le porte del mito – Marsilio Editori

Pierre HADOT (Parigi, 21 febbraio 1922 – Orsay, 24 aprile 2010)

Pierre Hadot (Parigi, 21 febbraio 1922 – Orsay, 24 aprile 2010)

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Pierre Hadot – Wikipedia

Stoicismo antico – Fisica, gnoseologia, etica e pratica filosofica — in Scorribande Filosofiche

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LOMBARDI VALLAURI Edoardo, Castelli in aria – (prima e seconda serie), 50 lezioni / audio in formato mp3

RISORSE: Castelli in aria – (PRIMA SERIE) .mp3

 

RISORSE: Castelli in aria – (SECONDA SERIE) scarica .mp3

da  lombardi.vallauri.mp3: Edoardo L. V.

LOMBARDI VALLAURI Edoardo sul web:

https://tinyurl.com/yaclu94a

Edoardo LOMBARDI VALLAURI, sito lombardi.vallauri.mp3

 

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lombardi.vallauri.mp3: Edoardo L. V.

Encheirìdion – Il Manuale di Epitteto, video dal blog francescodipalo.wordpress.com

Audiolibro – Encheirìdion – Il Manuale di Epitteto
– Il principio fondante: la distinzione tra ciò che dipende da noi e ciò che non dipende da noi (paragrafi 1-6)
– Insegnamenti riguardanti la disciplina del desiderio: come bisogna rapportarsi con le cose della natura e con gli eventi (paragrafi 7-11)
– Consigli al filosofo principiante: la scelta di vita che predilige i beni interiori è incompatibile con la cura delle cose esteriori (paragrafi 12-13)
– Altri insegnamenti intorno alla disciplina del desiderio: bisogna imparare a controllare le rappresentazioni (paragrafi 14-21)
– Consigli al filosofo principiante: come comportarsi con i non-filosofi e quale ruolo incarnare nella società civile (paragrafi 22-25)
– Ancora sulla disciplina del desiderio: come relazionarsi alle cose della vita nella prospettiva del Tutto (paragrafi 26-28)
– Insegnamenti riguardanti la disciplina dell’azione: cosa è conveniente e cosa è disdicevole fare nei confronti degli altri, degli dèi e di se stessi (paragrafi 29-41)
– Esercizi di esortazione verso se stessi: formule da mandare a memoria per il “pronto impiego” morale (paragrafi 42-45)
– Ultimi consigli al filosofo principiante: filosofia è stile di vita, pratica quotidiana, non retorica (paragrafi 46-53)
Traduzione e lettura di Francesco Dipalo (tutti i diritti riservati)
Testo: https://francescodipalo.wordpress.com.

da  Epitteto – Il Manuale – YouTube

Concetto di limite: il gioco dell’esploratore – Smiling Math – Lez.9

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HARUKI MURAKAMI. In edicola una collana per scoprire i suoi capolavori. 25 uscite | Periodicità Settimanale | Editore RCS MediaGroup, da maggio 2020

Piano completo dell’opera:

NB: (gli arretrati delle uscite saranno disponibili di norma a 8gg dalla data di pubblicazione in edicola)

Kafka sulla spiaggia – 12/05/2020
Norwegian Wood – 19/05/2020
1Q84 – Libro 1 e 2 – 26/05/2020
1Q84 – Libro 3 – 02/06/2020
L’uccello che girava le Viti del Mondo – 09/06/2020
Underground – 16/06/2020
Dance Dance Dance – 23/06/2020
A sud del confine, a ovest del sole – 30/06/2020
Vento & Flipper – 07/07/2020
Nel segno della pecora – 14/07/2020
La fine del mondo e il paese delle meraviglie – 21/07/2020
La ragazza dello Sputnik – 28/07/2020
After Dark – 04/08/2020
L’incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio – 11/08/2020
Uomini senza donne – 18/08/2020
I salici ciechi e la donna addormentata – 25/08/2020
L’elefante scomparso e altri racconti – 01/09/2020
Tutti i figli di Dio danzano – 08/09/2020
L’arte di correre – 15/09/2020
Il mestiere dello scrittore – 22/09/2020
Ritratti in jazz – 29/09/2020
Gli assalti alle panetterie – 06/10/2020
Ranocchio salva Tokyo – 13/10/2020
La strana biblioteca – 20/10/2020
Sonno – 27/10/2020

da Murakami

 

Ad alta voce – RaiPlay Radio 3

Dai Promessi sposi a Frankestein, da Pinocchio a Raymond Carver… con i suoi 200 titoli e oltre, di romanzi e racconti, Ad Alta Voce è la più grande biblioteca di audiolibri italiana. In diretta sulle frequenze di Radio3, dal lunedì al venerdì alle 17.00, in replica la notte alle 1.30. riascoltabile in streaming e scaricabile in podcast.

A dar voce alle pagine delle letterature del mondo sono le migliori attrici ed attori italiani. A cura di Fabiana Carobolante, Jacopo de Bertoldi, Lorenzo Pavolini e Chiara Valerio. Regia di Riccardo Amorese e Luigi Iavaron

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Ad alta voce – Rai Radio 3 – RaiPlay Radio

Parmenide – Storia della Filosofia (Emanuele Severino) – video YouTube

via (148) 8. Parmenide – Storia della Filosofia (Emanuele Severino) – YouTube

Interpretare il Covid-19 con le parole di Lucrezio e Leopardi: come la poesia può alleviare il peso dello spirito |

Dapprima avevano il capo in fiamme per il calore
e soffusi di un luccichìo rossastro ambedue gli occhi.
La gola, inoltre, nell’interno nera, sudava sangue,
e occluso dalle ulcere il passaggio della voce si serrava,
e l’interprete dell’animo, la lingua, stillava gocce di sangue,
infiacchita dal male, pesante al movimento, scabra al tatto.
Poi, quando attraverso la gola la forza della malattia
aveva invaso il petto ed era affluita fin dentro il cuore afflitto
dei malati, allora davvero vacillavano tutte le barriere della vita.
Il fiato che usciva dalla bocca spargeva un puzzo ributtante,
simile al fetore che mandano i putridi cadaveri abbandonati.
Poi le forze dell’animo intero ‹e› tutto il corpo
languivano, già sul limitare stesso della morte.
E agli intollerabili mali erano assidui compagni
un’ansiosa angoscia e un lamentarsi commisto con sospiri.
E un singhiozzo frequente, che spesso li costringeva notte e giorno
a contrarre assiduamente i nervi e le membra, li struggeva
aggiungendo travaglio a quello che già prima li aveva spossati.
Né avresti notato che per troppo ardore in alcuno
bruciasse alla superficie del corpo la parte più esterna,
ma questa piuttosto offriva alle mani un tiepido contatto,
e insieme tutto il corpo era rosso d’ulcere quasi impresse a fuoco,
come accade quando per le membra si diffonde il fuoco sacro.
Ma la parte più interna in quegli uomini ardeva fino alle ossa,
nello stomaco ardeva una fiamma, come dentro fornaci.
Sicché non c’era cosa, benché lieve e tenue, con cui potessi giovare
alle membra di alcuno, ma vento e frescura cercavano sempre.
Alcuni immergevano nei gelidi fiumi le membra ardenti
per la malattia, gettando dentro le onde il corpo nudo.
Molti caddero a capofitto nelle acque di pozzi profondi,
mentre accorrevano protendendo la bocca spalancata.
La sete che li riardeva inestinguibilmente e faceva immergere
i corpi, rendeva pari a poche gocce molta acqua.
E il male non dava requie: i corpi giacevano
stremati. La medicina balbettava in un muto sgomento,
mentre quelli tante volte rotavano gli occhi spalancati,
ardenti per la malattia, privi di sonno.
E molti altri segni di morte si manifestavano allora:
la mente sconvolta, immersa nella tristezza e nel timore,
le ciglia aggrondate, il viso stravolto e truce,
le orecchie, inoltre, tormentate e piene di ronzii,
il respiro frequente o grosso e tratto a lunghi intervalli,
e stille di sudore lustre lungo il madido collo,
sottili sputi minuti, cosparsi di color di croco
e salsi, a stento cavati attraverso le fauci da una rauca tosse.
Non cessavano, poi, di contrarsi i nervi nelle mani e di tremare
gli arti, e di montare su dai piedi a poco a poco il freddo.
Così, quando alfine si appressava il momento supremo,
erano affilate le narici, assottigliata e acuta la punta
del naso, incavati gli occhi, cave le tempie, gelida e dura
la pelle nel volto, cascante la bocca aperta; la fronte rimaneva tesa.
E non molto dopo le membra giacevano irrigidite dalla morte.

(Lucrezio, De rerum natura, VI, 1145-1196)

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Interpretare il Covid-19 con le parole di Lucrezio e Leopardi: come la poesia può alleviare il peso dello spirito |

La lucida visione del De rerum natura di LUCREZIO nel tempo del coronavirus – in Ritiri Filosofici

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dalla GINESTRA di GiacomoLeopardi

Or tutto intorno
una ruina involve,
dove tu siedi, o fior gentile, e quasi
i danni altrui commiserando, al cielo
di dolcissimo odor mandi un profumo,
che il deserto consola. A queste piagge
venga colui che d’esaltar con lode
il nostro stato ha in uso, e vegga quanto
è il gener nostro in cura
all’amante natura.
E la possanza
qui con giusta misura
anco estimar potrà dell’uman seme,
cui la dura nutrice, ov’ei men teme,
con lieve moto in un momento annulla

in parte, e può con moti
poco men lievi ancor subitamente
annichilare in tutto.

da

http://www.leopardi.it/canti34.php

il CARPE DIEM di : The Nights – Avicii – dal NINA’S BLOG

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The Nights – Avicii – NINA’S BLOG

Giacomo Leopardi. LA GINESTRA: parafrasi completa, analisi e commento – in Studia Rapido

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La ginestra parafrasi completa, analisi e commento – Studia Rapido

“Alla ricerca del TEMPO sospeso” – viaggio intorno alla letteratura – a cura di Sabrina Sigon e Andrea Di Gregorio, 16 aprile 2020

dalla pagina Youtube di Ciao Como:

(986) “Alla ricerca del tempo sospeso” – viaggio intorno alla letteratura – YouTube

Epicuro – Esposizione completa a cura del prof. Francesco Dipalo – in Scorribande Filosofiche

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Epicuro – Esposizione completa a cura del prof. Francesco Dipalo – Scorribande Filosofiche

Michel Onfray, testi filosofici in tempi di pandemia da coronavirus

Quali testi filosofici consiglia di leggere in questo periodo?
«In Saggezza: saper vivere ai piedi di un vulcano (uscito per Ponte alle Grazie nell’autunno 2019, ndr.) ho scritto un elogio della filosofia romana contrapposta a quella greca.

I greci amavano i concetti e le Idee con la i maiuscola, la purezza ideale e i voli metafisici. Facevano una filosofia per filosofi.

I romani si prendevano gioco della metafisica o dell’ontologia, detestavano la sofistica e la retorica, occasioni per sciorinare la propria scienza e sedurre gli interlocutori.

Hanno insegnato non tramite trattati incomprensibili ma con gli esempi concreti che si trovano presso storici o annalisti: Aulo Gellio, Valerio Massimo, Tacito, Tito Livio, Svetonio raccontano l’amore, l’amicizia, il senso dell’onore descrivendo i casi di persone che si sono amate di un amore profondo o di un’amicizia, che hanno incarnato il senso dell’onore, la fedeltà, il comportamento da tenere dinanzi alla malattia, la sofferenza, la vecchiaia, la morte».

Ebbene, tra i filosofi romani, quali secondo lei vanno riscoperti?

«Plutarco, Gaio Musonio Rufo, Seneca, Lucrezio, Epitteto, Marco Aurelio, Cicerone. Che in realtà sono tutti utili in ogni tempo, coronavirus o meno».

da Il filosofo Onfray: nell’isolamento più lotta di classe – La Stampa – Ultime notizie di cronaca e news dall’Italia e dal mondo

Romanzo di formazione: caratteristiche, autori, titoli – in Studia Rapido

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Romanzo di formazione: caratteristiche, autori, titoli – Studia Rapido

EL CASTILLO di Jorge Méndez Blake

Jorge Méndez Blake, artista messicano, nelle sue opere cerca di connettere le arti visive e la letteratura. E in un suo lavoro ispirato a Kafka evidenzia metaforicamente l’impatto che può avere un solo libro…

 

elcastillo

da L’arte, “Il castello” di Kafka e l’impatto che può avere un solo libro – Il Libraio

Il MANUALE di EPITTETO

 

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Epitteto (Giovanni Salmeri)

Filosofia e psicoanalisi. Le parole e i soggetti, a cura di Davide D’Alessandro. In dialogo con: Laura Ambrosiano; Alessandro Barbano; Eugenio Borgna; Antonino Buono; Massimo Cacciari; Eva Cantarella; Adriana Cavarero; Michele Ciliberto; Giuseppe Civitarese; Domenico Cosenza; Massimo Donà; Roberto Esposito; Maurizio Ferraris; Anna Ferruta; Marisa Fiumanò; Carmelo Licitra; Rosa Silvia Lippi; Romano Màdera; Aldo Masullo; Salvatore Natoli Massimo Recalcati; Augusto Romano ; Antonio Alberto Semi; Carlo Sini; Carla Stroppa; Nicolò Terminio; Rossella Valdrè; Nicla Vassallo; Salvatore Veca; Marcello Veneziani; Renzo Zambello; Luigi Zoja. Mimesis editore, 2020. Indice del libro

Filosofi e analisti lavorano, da laboratori diversi, lo stesso materiale: l’uomo. E proprio dell’uomo si racconta in queste pagine. Della sua sofferenza, del suo dolore, della sua nostalgia, della sua speranza, della sua possibilità. Davide D’Alessandro interroga le menti più brillanti del nostro panorama culturale contemporaneo per addentrarsi nel vivo del rapporto tra filosofia e psicoanalisi.

IN DIALOGO CON Laura Ambrosiano – Alessandro Barbano Eugenio Borgna – Antonino Buono Massimo Cacciari – Eva Cantarella Adriana Cavarero – Michele Ciliberto Giuseppe Civitarese – Domenico Cosenza Massimo Donà – Roberto Esposito Maurizio Ferraris – Anna Ferruta Marisa Fiumanò – Carmelo Licitra Rosa Silvia Lippi – Romano Màdera Aldo Masullo – Salvatore Natoli Massimo Recalcati – Augusto Romano Antonio Alberto Semi – Carlo Sini Carla Stroppa – Nicolò Terminio Rossella Valdrè – Nicla Vassallo Salvatore Veca – Marcello Veneziani Renzo Zambello – Luigi Zoja

via Filosofia e psicoanalisi

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Emanuele Severino, La potenza dell’errare, in Dieci libri per affrontare la quarantena | L’ Intellettuale Dissidente

Emanuele Severino, La potenza dell’errare

Severino è stato uno dei pochissimi maestri del pensiero che l’Italia recente ci ha regalato. La sua produzione filosofica è pubblicata da Adelphi, mentre per Rizzoli sono apparsi i saggi divulgativi.

A questi ultimi appartiene La potenza dell’errare, quindi niente paura: anche chi è digiuno di filosofia può farcela. Sottotitolato Sulla storia dell’Occidente, che per Severino è storia del nichilismo, la “suprema follia”, ossia “la persuasione che le cose siano nulla, e il viverle come un nulla”, questo libro mostra come lo scambio delle parti, cioè il rovesciamento del mezzo in scopo, sia caratteristico della storia occidentale.

Allora tutte le ideologie – incluse le religioni, la democrazia, il capitalismo – che si servono della tecnica, sono destinate a perire perché la tecnica stessa da mezzo diventa scopo, ovvero nient’altro che l’aumento indefinito della potenza. Banalizzando, il nostro futuro sarà un fare per fare.

Leggere Severino per credere.

da

Dieci libri per affrontare la quarantena | L’ Intellettuale Dissidente

biblioteca di AUDIOLIBRI, in Ad alta voce – Rai Radio 3

Ad Alta Voce è la più grande biblioteca di audiolibri italiana. In diretta sulle frequenze di Radio3, dal lunedì al venerdì alle 17.00, in replica la notte alle 1.30. riascoltabile in streaming e scaricabile in podcast.

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Ad alta voce – Rai Radio 3 – RaiPlay Radio

RUBINELLI Renzo, Tempo e destino nel pensiero di E.M. Cioran – Aracne editrice, 2015

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Tempo e destino nel pensiero di E.M. Cioran – Aracne editrice – 9788854868908

Ci sono libri che serbiamo in noi lungo il corso degli anni, libri che ci abitano e che attendono serenamente il loro kairos, il momento opportuno per venire alla luce, sbocciando dalla pienezza interiore di colui che li ha custoditi e difesi dal passare del tempo. Renzo Rubinelli ha deciso di offrire al pubblico Tempo e Destino nel pensiero di Cioran. L’esegesi si sviluppa prefigurando un dialogo fra due polarità estreme: l’eternità di Emanuele Severino e il nichilismo di Cioran. Tuttavia, nella tentazione mistica del pensatore transilvano, sembra potersi scorgere una percezione emozionale dell’Essere accompagnata dal dubbio «che l’ultima parola non risiede forse nella Negazione». Il libro contiene non solo una visione teoretica dell’opera di Cioran, ma anche una prospettiva affettiva della sua famiglia parigina e rumena, come Renzo Rubinelli l’ha scoperta nelle sue visite a Parigi, Sibiu e Raşinari. I concetti chiave della filosofia di Cioran, “tempo” e “destino”, si schiudono sull’universo intimo dell’autore, che cercandoli nel pensiero dell’altro, li accoglie in sé, trasformandoli in affetti per esprimerli meglio, in un doppio linguaggio: filosofico e personale ad un tempo. Prima di esser pubblicato, un libro dev’essere vissuto: questo ci insegna con sensibilità, devozione e dedizione, Renzo Rubinelli

9788854868908

Marco PELLEGRINO, Illudersi nello Sguardo degli eterni, con una drammaturgia d’Amore, 2020. Indice del libro

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L’infinito, oltre E. Severino: PUBBLICAZIONE “Illudersi nello Sguardo degli eterni”

9788831663151

INDICE

PREMESSA

[A cura di Marlon Minetti]

PREFAZIONE

[A cura di Paolo Dova]

PARTE PRIMA

Lo Sguardo sul compimento

CAPITOLO PRIMO

Prima e dopo la morte

  1. Cosa si mostra poco prima della morte effettiva
  2. L’Organismo: cosa vede dalla Prima alla Seconda Volta
  3. NDE, al di là dell’interpretare: cosa appare nella Coscienza
  4. Vedere il Tutto (con due postille relative all’Inizio e all’Ultimo)
  5. Esperire le «coscienze altrui», tra morte, Prima Volta e Ritorno
  6. Qualità/quantità delle vite individuali, verso la morte del Regno Umano
  7. Ancora sulla «preannunciazione», tra il «cadavere» e l’epilogo definitivo
  8. Lo svelamento di ciò che si credeva fosse «segreto»: la nostra destinazione

CAPITOLO SECONDO

Verità del segno e fittizio interpretare: ancora su Gesù ed Hegel

  1. Responsabilità e destino
  2. Il linguaggio autentico e quello sviante (etimologia, glottologia, ecc.)
  3. Sillogismo e significato veritativi: decifrare, ap-prendere l’in-segnare
  4. Hegel e Gesù, al di là dell’errare
  5. Ancora su Gesù; Messaggio e Giustizia
  6. Hegel, Cristo, morale kantiana e a-mors

CAPITOLO TERZO

Relazione tra i segni e il temporalizzarsi dello Sguardo infinito

  1. Negazione di un tracciato sinusoidale e la vera Memoria della Coscienza
  2. Molteplici «ciò attraversocui» lo Sguardo si specchia
  3. Previsione/Annunzio e la Torre del Rimembrare
  4. Il vero pàthose la Gioia infinita
  5. «Dar fondo» ai segni di Luce
  6. L’Esperienza è la stessaLogica, per cui il Tutto vive Sé stesso incarnandosi in tutte le sue parti

CAPITOLO QUARTO

Sogguardando il Ritorno, s’intravede la pianura del Silenzio

  1. Ogni istante è sempre illuminato
  2. Il Soggetto infinito ed il suo illudersi
  3. La Quiete come Fonte dell’Ovunque
  4. Sul Trono del Silenzio, «Tu» sei «Me»
  5. Ognuno è il Soggetto

CAPITOLO QUINTO

Sull’ordinamento delle incarnazioni del Tutto

  1. Padre, Madre e Figlio
  2. Genealogia e cronologia autentiche, sulla Giostra del destino

CAPITOLO SESTO

Autocontrollo e desiderio d’attesa

  1. Responsabilità e Giustizia nello Sguardo di Luce
  2. Un sentiero di prevalente dolore è necessario
  3. Tutti in Coro nell’Arco dell’Artista
  4. Sinfonia rassicurante nel Ritorno
  5. Destino ribelle e autocritico
  6. Cura e Guarigione/Prevenzione autentiche, nello spicco del Respiro silenzioso d’Amore

CAPITOLO SETTIMO

Intorno all’illudersi da parte della Coscienza

  1. La Coscienza e il suo illudersi di essere una parte isolata dalle altre
  2. Differenza tra la volontà finita e l’illusorio. [Illudersi di «mangiare»]
  3. La Coscienza e la Scala perfetta: oltre ed insieme alla parziale inconsapevolezza

CAPITOLO OTTAVO

Su alcune differenze tra il mio discorso e quello di Severino

  1. Il discorso di Severino sulla morte
  2. Modo diacronico della Sincronia

CAPITOLO NONO

Il senso dell’Amore

  1. Il Perché di ogni evento: l’eterno Disegno dell’Artista
  2. Lo Sguardo dell’Amor tragico

CAPITOLO DECIMO

Verso il Ritorno, al di là di ogni «volontà di fare»

  1. Volontà di «scegliere» e destino
  2. Sincronia e diacronia
  3. Intorno al senso delle «coscienze altrui»
  4. L’Osservatore si specchia comeogni «contenuto osservato»
  5. Il Ritorno come risalto di Piacere e Soluzione di tutti i problemi e dolori

CAPITOLO UNDICESIMO

Esperienze «extracorporee» e «sogni del sonno»

  1. Autentiche «esperienze fuori dall’ordinario» e Filosofia Orientale
  2. Sogni del «sonno» e sogni della «veglia»
  3. Dall’unica Materia Prima ai Regni Di Similarità Prevalente

CAPITOLO DODICESIMO

In cammino verso l’ultimo spettacolo all’infinito

  1. Il Riposo più intenso e colmo di Gioia
  2. Sul Passaggio centrale tra la Prima Volta e il Ritorno
  3. Verità e illusione

CAPITOLO TREDICESIMO

Illudersi da parte della verità

  1. Differenza tra il Ritorno e la Gloria (severiniana)
  2. Simultaneità e Ritorno: il vero ri-sorgere
  3. Libertà di Coscienza: tempesta di dolori, nella Quiete di gioie

CAPITOLO QUATTORDICESIMO

Il destino: oltre il voler fare

  1. Il vero senso di «Dio» e «Caso»
  2. La tentazione, il fare e il primo uomo

CAPITOLO QUINDICESIMO

Il Soggetto infinito e l’io individuale

  1. L’apparire e lo Spicco del Soggetto: cosaè il Vedere? e il soggetto umano?
  2. Chisiamo? Chi è a voler agire e sopravvivere? Ragionamento logico-discorsivo. Volontà di attesa e Decifrazione dei segni

CAPITOLO SEDICESIMO

Malattie attuali, in attesa della vera «salute»

  1. Devianze della società dominante: denaro, burocrazia, sistema scolastico e sanitario, mercato della droga e della prostituzione: i poteri decisionali e i «mandanti»
  2. Soddisfazione del bisogno
  3. Nel futuro prevalere del Tutto, la soddisfazione del bisogno non prende più spicco: i veri parametri dei «nutrienti»

CAPITOLO DICIASSETTESIMO

L’unica Materia Prima, l’erranza del Semplice e il Bene-male

  1. Unicità della Materia Prima e «Motore Immobile»
  2. Aporia e soluzione
  3. Illusione e onniscienza

CAPITOLO DICIOTTESIMO

Lo Sguardo, che traspare in Sé, si rispecchia illudendosi di guardare altro

  1. Il vero senso della metafora del «Proiettore» (o «Riflettore»): lo Sguardo su di Sé
  2. Incarnarsi è soffrire: le «immagini del film» dello Specchio
  3. La Luce è l’essente stesso
  4. Lo Sguardo èil Tutto: si oppone all’Incoscienza assoluta
  5. L’eternità èla stessa struttura totale del destino
  6. La Coscienza degli eterni, che brillano in un processo, consiste nell’autentica infinità: l’identità che, nonessendo ulteriormente distinguibile, accerchia un numero finito di eterni diversi
  7. Illusorie differenze semantiche fra «tempo», «spazio», «parte», «finito», «durata», «distanza», ecc. La scala di Planck
  8. Lo Sguardo onnisciente è anche illuso di non esserlo: dal Primo al Secondo Tempo del «film»
  9. I linguaggi silenziosi come «fotogrammi» del Proiettore
  10. La compiutezza del punto di partenza e del punto d’arrivo dell’intero tracciato della Coscienza
  11. Lo Sguardo sincronico, apparendo in una diacronia, crededi esser altro

CAPITOLO DICIANNOVESIMO

Desiderio di «darsi da fare» e malvagità

  1. Contradizione del «voler fare (mangiare, nutrirsi, respirare, ecc.)»
  2. Il senso trascendentale del «male»

PARTE SECONDA

Lo Sguardo sul Cerchio degli eterni

CAPITOLO PRIMO

Sferica Luce e dialoghi con Paolo Dova

  1. Premessa
  2. Numero cardinale
  3. Il punto centrale (l’Inizio), fino alla volontà di attesa
  4. Ancora sul numero cardinale (includendo il Passaggio centrale)
  5. L’unica Scala finita del Cerchio
  6. La prima individuale volontà privata di potenza
  7. Distanza, distinzione, durata e numero finito dei punti del Cerchio
  8. I Regni Di Similarità Prevalente
  9. Verso il Ritorno
  10. Il (falso) problema del «Pi greco»
  11. Accorgersi di essere la Verticalità infinita
  12. ULTERIORI DELUCIDAZIONI(dalla vera «unità di misura» all’ultimo punto del Cerchio; Geometria e Trasparenza del destino)
  13. [APPENDICE (alla rappresentazione grafica del Cerchio): dialogo con Paolo Dova: Bene-male, H2O, NDE, reincarnazione
  14. [Altri dialoghi con Paolo Dova]

[Dialogo A: Intorno al senso della mistica]

[Dialogo B: Steiner-Scaligero, Hegel, Severino, Cacciari e Heidegger; Prima Volta e Ritorno]

[Dialogo C: Specchio infinito di colori e lontananza dal Ritorno]

[Dialogo D: Male, reincarnazione, ‘io’ che procede verso il Ritorno, Etica]

[Dialogo E: Configurazione del Ritorno]

[Dialogo F: I «sogni del sonno»; l’ultimo punto della Sfera infinita di Luce; Frank Tipler]

[Dialogo G: Teoria della relatività ed eternità dei tempi; fondazione della tesi del «Ritorno»; Sinsofia e Kratologia]

[Dialogo H: Attualità dell’ignoranza prevalente]

[Dialogo I: Hegel, il mio discorso e Scaligero; negazione dell’ipercono; necessità del «Cerchio»; l’Inizio-Ultimo; illudersi e contraddizione C; Massa ed Energia]

[Dialogo L: «Al di qua» e «al di là», Ritorno ed esperienze «extracorporee»]

[Dialogo M: … storia della Verità e verità della Storia; Deleuze; immanenza e trascendenza; Jung]

[Dialogo N: Il «nascere», Brahman, l’Akasha, Hegel; ancora sul Ritorno]

[Dialogo O: Lo Sguardo infinito è l’assoluto hic et nunc]
[Dialogo P: Linguaggio e congruenza col destino; Steiner e reincarnazione]
[Dialogo Q: Sul Compimento all’infinito, tra il mio discorso e quello di Severino

CAPITOLO SECONDO

Altri dialoghi

  1. Dialogo con Federica: il dolore, la morte, la Prima Volta, verso il Ritorno
  2. Dialoghi con Marlon Minetti

[Dialogo A: Severino, contraddizione C e mancati confronti]

[Dialogo B: Ancora sul rapporto tra il mio discorso e quello di Severino]

[Dialogo C: Malanga e Filosofia]

[Dialogo D: Raffaele Riefoli, Nicoletta Cusano, autentico «apparire infinito» e psiche]

[Dialogo E:  Regni di similarità prevalente, NDE, senso dell’Ultimo]

[Dialogo F: Come vivere il mio discorso, significato del «Ritorno»]

Di Marlon Minetti:

–          Canto dell’Amore nascente

–          Canto del Dubbio speranzoso

–          Tramonto

–          Il Canto della Bellezza

  1. Una replica all’amico Ermanno Vergani: Cerchio infinito e numerabilità dei cerchi finiti di Coscienza

PARTE TERZA

Lo Sguardo sull’«“io” e “te”»

CAPITOLO PRIMO

Drammaturgia d’Amore

  1. Primo cerchio

[Prima serie di tracce…] Ripresa

[Seconda serie di tracce…] Un’iride vibrante, senza posa, trabocca in mare

[Terza serie di tracce…] Terre d’Oceano (o di Pioggia)

[Quarta serie di tracce…] L’ascolto che non avver«ti»

  1. Anticipazione del secondo cerchio di tracce…
  2. Secondo cerchio

[Prima serie di tracce…] Squilibrio costante di una trama

[Seconda serie di tracce…] ‘Vita persuasa’ (quale?) che il «tu» sia tu, mentre «io» assisto, col «tuo» sguardo, alla Mostra

[Terza serie di tracce…] Il Ventaglio, «tu», di esclusivi intrecci fra di «noi», in lettere d’annuncio

  1. Terzo cerchio

[Prima serie di tracce…] … «io», che ‘brillanto’ vive foto-grafie in racconto di «te»; e «noi», che in ‘familiari’ «apnee» notturne ammiriamo fioccare, con ‘occhieggiante’ ansietà, aurore e tramonti ‘pre-sentiti’, in radiosi anelli di corallo

[Seconda serie di tracce…] Stanze piene di «te», con case e paesaggi di vetro che «mi» avvicinano al «nostro» Segreto di realtà

  1. Quarto cerchio

[Prima serie di tracce…] … «ti» abbraccio nelle «mie» spire allacciate

[Seconda serie di tracce…] Tuffo nel passato: l’inizio della «nostra» libera e fiabesca Verità

  1. Quinto cerchio

[Prima serie di tracce…] Desiderio d’eccezione

[Seconda serie di tracce…] Il Menestrello chiama, a corte principesca di destino, l’unica celestiale ed estatica Maliarda

  1. Sesto cerchio

[Unica serie di tracce…]

Un corpo d’aria

Ad un soffio da noi

Sei tu

  1. Settimo cerchio

[Prima serie di tracce…] La Farfalla sulle ali del Falco

[Seconda serie di tracce…] Come radici, «ci» apprestiamo nel buio di ‘silenzi’, per fiorire alla luce di ‘respiri’

  1. Ottavo cerchio

[Prima serie di tracce…] Sublime Chiarità dell’«“io” e “te”»

[Seconda serie di tracce…] L’incontro fra di «noi» è una giostra

  1. Nono cerchio

[Prima serie di tracce…] Ombre d’Immenso

[Seconda serie di tracce…] Poetare è amare

  1. Decimo cerchio

[Prima serie di tracce…] Il fermo tocco del dolore

[Seconda serie di tracce…] I «nostri» sogni

  1. Undicesimo cerchio

[Prima serie di tracce…] Filosofo è Colui che…

[Seconda serie di tracce…] Queste poesie, «io» e «te»

  1. Dodicesimo cerchio

[Prima serie di tracce…] Bufera di neve

[Seconda serie di tracce…] … «tu», nel Regno di Fantasia

  1. Tredicesimo cerchio

[Prima serie di tracce…] Raggi di un’unica Stella

[Seconda serie di tracce…] … «io» e «te», nel ‘mentre’ e nelle membra dell’infinito

CAPITOLO SECONDO

Altre due poesie filosofiche

  1. Tracce di cefalea: Tormento
  2. Primo cerchio

[Della nuova serie di tracce…] «Anelli» di Magia

Piccole donne il libro di Louisa Mary Alcott – riassunto – in Studia Rapido

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Piccole donne il libro di Louisa Mary Alcott – riassunto – Studia Rapido

10 musei che puoi visitare da casa tua, online – GreenMe.it

da 10 musei che puoi visitare da casa tua, online – GreenMe.it

Indice

 

Oris e il gatto parlante – In ricordo di ANTONIO ROSSETTO, articolo di Vincenzo Guarracino | in LimesLettere

Eminentemente pedagogista e scrittore per ragazzi, Antonio Rossetto riconferma questa sua peculiarità di uomo di scuola anche in questo romanzo “serio”, in cui, come in una sorta di apologo, vengono messe in scena problematiche molto complesse e impegnative, che coinvolgono molti piani, da quello esistenziale a quello affettivo a quello sociale, in un registro solo apparentemente differente dagli altri suoi libri, quelli in chiave propriamente favolistica (altro discorso merita la sua attività di saggista e polemista, tra Povera scuola, 2000, Il contropotere dell’educazione, 2002, e i recentissimi Critica della formazione, 2007, e Il contropotere dell’educazione, 2008).

per l’intero articolo vai a

Oris e il gatto parlante – In ricordo di ANTONIO ROSSETTO | LimesLettere

Emanuele Severino. La lezione infinita, articolo di Nicoletta Cusano, in Corriere della Sera, 17 febbraio 2020

vai a

Emanuele Severino, la lezione infinita – Corriere.it

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Eraclito VS Parmenide – da Matteo Saudino / Barbasophia

via (39) Eraclito VS Parmenide – YouTube

Quando Emanuele Severino disse: «Avvicinarsi alla morte è avvicinarsi alla Gioia» – in Vita.it, 21/01/2020

”  Si teme la morte perché la si confonde con l’agonia, con la sofferenza che sono fenomeni della vita.

Ma dopo l’agonia che cosa c’è? Ecco dunque il problema della morte. La nostra cultura concepisce la morte come annientamento.

Ma è davvero così? O la morte, piuttosto, è un proseguire infinito oltre il dolore che caratterizza la nostra vita?

Quando mi chiedono se ho paura della morte o perché la guardo con serenità rispondo che l’Occidente crede che morire sia andare verso il nulla. Dobbiamo capire che questo che crediamo un andare nel nulla è, in verità, lo scomparire degli Eterni.

Quando la legna diventa cenere, crediamo si annienti la legna e nasca la cenere. Ma se sappiamo guardare a fondo, vediamo lo scomparire progressivo di singoli eventi (la legna che brucia, poi che brucia un po’ meno, la cenere che compare…): la morte ci appare nella forma dell’agonia, morire è il progressivo scomparire degli Eterni che escono dal cerchio dell’apparire.

Ma l’uomo è destinato alla Gioia.

Ecco il tema della Gioia. Gioia, il superamento di tutte le contraddizioni che attraversano la nostra vita.

Viviamo nella contraddizione, ma esiste un luogo in cui ogni contraddizione è oltrepassata? E noi, che cosa siamo, rispetto alla totalità di quel luogo? Quel luogo non è, forse, ciò che realmente siamo? La risposta è “sì, siamo quel luogo”.

Un luogo che chiamo Gioia. Gioia non è la felicità, che è sempre una volontà soddisfatta. La Gioia, invece, è infinitamente più alta. Non è volontà, ma eliminazione di ogni contraddizione.

Ecco perché avvicinarsi alla morte è avvicinarsi alla Gioia.

vai a  Quando Emanuele Severino disse: «Avvicinarsi alla morte è avvicinarsi alla Gioia» (21/01/2020) – Vita.it


ala radice delle parole: MEMORIA, da Guarracinismi tra antico e odierno | LimesLettere

Memoria – [Vc dotta, lat. memoria(m), dalla radice mens (“principio pensante, spirito, intelligenza”), memini (“mi ricordo, faccio menzione”), imparentata col greco μνήμη, dalla base semitica manu, “conoscere, sapere”]

– implica molte cose: non solo capacità di ricordare, ma anche di capire, di scoprire dentro di sé, di riconoscere negli eventi ciò che si teme o si desidera: qualcosa insomma che va oltre l’ambito strettamente personale per estendersi ad una durata, ad un sapere vitale che implica, oltre il calcolo puramente personale (manu, è molto vicino a mensura, “misura”), anche decisione, slancio, capacità di tradurre in azioni concrete ciò che abita il pensiero.

da Guarracinismi tra antico e odierno | LimesLettere

Katia Trinca Colonel RICORDA i passaggi a COMO del pensatore EMANUELE SEVERINO (1929-2020), in Corriere di Como, allegato locale del Corriere della Sera, 25 gennaio 2020

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Katia Trinca Colonel

si è laureata in Filosofia all’Università Statale di Milano e si è specializzata in counseling filosofico presso l’Istituto superiore di ricerca e formazione in filosofia, psicologia e psichiatria – ISFiPP – di Torino.

È giornalista culturale per il quotidiano Corriere di Como, allegato locale del Corriere della Sera.

Da sei anni tiene laboratori di filosofia nel Carcere del Bassone di Como e si adopera per la divulgazione della giustizia riparativa.

via Il pensiero di Emanuele Severino nella sua “regale solitudine” rispetto all’intero pensiero contemporaneo – a cura di Vasco Ursini, autore di: Il dilemma verità dell’essere o nichilismo?

Leggere ALICE MUNRO, in Ai confini dello sguardo di Gabriele De Ritis

da Leggere Alice Munro : Ai confini dello sguardo

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L’enigma Alice Munro è il titolo dato dalla curatrice Marisa Caramella al saggio che apre il volume de I Meridiani Mondadori Alice Munro Racconti.
Sulla copertina de Il sogno di mia madre compare la citazione da Citati: “Da Henry James, Alice Munro ha imparato che la prima qualità di un racconto è l’enigma”.
Non andremo a cercare, allora, un segreto da svelare, se non sia la stessa scrittrice a farlo per noi. Lasceremo che sia la scrittura a guidarci nel mondo poetico costruito intorno a personaggi spesso secondari, minori, che si portano dietro, tuttavia, una scia luminosa che continua a brillare dopo che avremo terminato la lettura del racconto.

Un elemento della sua poetica è contenuto in un’intervista del 1994: “Tutta la letteratura del Sud degli Stati Uniti che davvero amavo era scritta da donne. Faulkner non mi piaceva poi tanto. Amavo Eudora WeltyFlannery O’ConnorKatherine Ann PorterCarson McCullers. Avevo la sensazione che solo le donne riuscissero a scrivere di cose marginali, strane, anomale… Sono arrivata alla conclusione che era quello il nostro territorio, mentre il grande romanzo sulla vita reale era territorio degli autori di sesso maschile. Non so come sia nata dentro di me la sensazione di essere ai margini, dato che non vi ero certo stata spinta. Forse perché ero nata in una situazione marginale. Sapevo che c’era qualcosa, qualche modo di vedere il mondo, proprio dei grandi autori, da cui ero tagliata fuori, ma non capivo bene cosa fosse. Per esempio, quando cominciai a leggere D.H. Lawrence, trovai inquietante la sua visione della sessualità femminile” (pag.13 de L’enigma Munro, di Marisa Caramella)

Nella narrativa di Alice Munro sono le vicende dei personaggi a primeggiare. Ed è il paesaggio geografico e culturale, più di quello politico o sociale, a fare da sfondo a tali vicende, che proprio per questo assumono quelle caratteristiche di normale straordinarietà che fa spesso gridare al miracolo critici e recensori. (pag. XIV de L’enigma Munro)

Dice Alice Munro nell’introduzione a un’edizione del 1997 di Selected Stories: “La ragione per cui scrivo così spesso del paese a est del lago Huron è che amo quel luogo. Significa per me qualcosa che nessun altro paese, non importa quanto storicamente importante, o “bello”, o vivace, o interessante, potrà mai significare. Sono innamorata di quel particolare paesaggio, dei campi quasi piatti, delle paludi, del bush, dei boschi, del clima continentale con I suoi inverni bizzarri, eccessivi. Mi sento a casa tra le costruzioni di mattoni, i granai cadenti, le rare fattorie dotate di piscina e campo di atterraggio, gli agglomerati di roulotte, le vecchie chiese ingombranti, I Wal-Mart e i Canadian Tire. Io parlo la loro lingua.” (pag. XIX de L’enigma Munro)

Ma c’è un’altra ragione per la ben nota ritrosia della scrittrice a dichiararsi tale, e ad apparire in pubblico, una ragione più complessa e difficile da identificare con precisione. Per capire questi e altri atteggiamenti caratteristici della Munro, bisogna risalire a tempi lontani. A quando i suoi antenati paterni presbiteriani scozzesi, e materni, anglicani irlandesi, emigrarono dalla Scozia e dall’Irlanda per stabilirsi nel Canada settentrionale, precisamente nell’Ontario, e portarono con sé nella nuova terra costumi e abitudini di quella d’origine restando fedeli ai dettami morali, molto rigorosi, delle rispettive religioni. Abbiamo già visto come la madre Anne si attenesse a un codice morale puritano, ed esigesse dalla figlia lo stesso comportamento. La confessione presbiteriana, quella paterna, la più diffusa nelle piccole comunità dell’Ontario abitate dai discendenti degli immigrati scozzesi, non vede invece di buon occhio ogni forma di ostentazione di sé, ogni tentativo di emergere grazie a un particolare talento mondano, e predica la modestia, la riservatezza, il controllo dell’immaginazione, mentre approva incondizionatamente le opere, il duro lavoro, il sacrificio, la fedeltà e la solidarietà familiari. […]
Da questa complessa mescolanza di forti condizionamenti religiosi e culturali derivano da una parte la famosa “doppia vita” di Alice Munro, ma anche, soprattutto, l’insicurezza riguardo al proprio talento, il perfezionismo che la spinge a continue revisioni dei testi, e la riluttanza a esporsi in qualunque modo: da quello, peraltro necessario, per insegnare scrittura creativa, alla promozione dei propri libri agli interventi di critica letteraria, alla sponsorizzazione di altri scrittori: alla presenza sulla scena letteraria. È solo in età avanzata e quando la sua fama si è consolidata universalmente che la scrittrice comincia ad accettare inviti e a “esporsi”. (pp. XXXIII-XXXVI de L’enigma Munro)

È solo a partire dal 1998 che ogni nuova raccolta pubblicata dall’autrice viene salutata dalla critica con parole che sottolineano un cambiamento decisivo nella sua voce, soprattutto per quanto riguarda lo stile, sempre più sicuro, coinvolgente, e sempre più caratterizzato da sottrazioni, silenzi, squarci nel tempo e nel luogo, e contemporaneamente da un’estrema precisione nella descrizione di dettagli apparentemente insignificanti ma indispensabili invece proprio ad ancorare il racconto nel tempo e nel luogo in modo da coinvolgere il lettore e impedirgli di perdersi tra una sospensione e l’altra; la Munro sceglie una tecnica opposta a quella dei romanzieri, e anche di tanti scrittori di racconti: invece di ricorrere a descrizioni storiche o sociali o ambientali per inquadrare le vicende dei suoi personaggi, mette a fuoco particolari significativi; e anziché cimentarsi in lunghe e pericolose immersioni nella psicologia dei medesimi personaggi, preferisce sottolinearne i comportamenti rivelatori. Ne risultano un’ingannevole semplicità, una trasparenza profonda, paragonabili soltanto a quelle che J.M. Coetzee riesce a raggiungere in alcuni suoi romanzi. Il paragone non è azzardato: anche Coetzee è uno scrittore del Commonwealth, molto legato al suo territorio natale, il Sudafrica, e a quello di adozione, l’Australia, entrambi marginali; anche Coetzee scrive romanzi che sono in realtà memoir trasfigurati, per di più scanditi dalle tre “classiche” fasi della vita: Infanzia, Gioventù, Tempo d’estate, tutti sottotitolati Scene di vita di provincia; oltre a una raccolta di racconti, Elizabeth Costello, eccezionale per l’abilità con cui l’autore riesce a trarre conclusioni filosofiche e concettuali senza filosofeggiare o concettualizzare, servendosi solo di grandi metafore, sottrazioni, silenzi. (pag. XL de L’enigma Munro)

[Nota in costruzione, che arricchiremo nel corso della lettura dei racconti]

Il segreto di Alice Munro, di Paolo Cognetti
Riempire gli spazi del tempo, dal sito Il mondo urla dietro la porta
Liliana Rampello intervista Marisa Caramella
Alice Munro, In Her Own Words: 2013 Nobel Prize in Literature
Intervista a Marisa Caramella Su Alice Munro, alfabeta 2 del 14 ottobre 2013

OPERE di ALICE MUNRO
Danza delle ombre felici (1968)
Lives of Girls and Women (1971)
Una cosa che volevo dirti (1974)
Chi ti credi di essere? (1978)
Le lune di Giove (1982)
Il percorso dell’amore (1986)
Stringimi forte, non lasciarmi andare (1990)
Amica della mia gioventù (1990)
Segreti trasparenti (1994)
Il sogno di mia madre (1998)
Nemico, amico, amante… (2001)
No Love Lost (2003)
Vintage Munro (2004) – Mobili di famiglia [24 racconti dal 1995 al 2014], Super ET Einaudi 2016
In fuga (2004)
Lasciarsi andare [17 racconti scelti dall’Autrice] Einaudi 2014
La vista da Castle Rock (2006)
Troppa felicità (2009)
Uscirne vivi (2012)
I titoli delle raccolte sottolineati sono quelli che compaiono nel Meridiano Mondadori
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Una lettura ‘metodica’ dell’opera di Alice Munro dovrà partire dalla motivazione del Premio Nobel, dalla definizione della sua poetica, dalla descrizione della natura dei suoi racconti, per facilitare il godimento del testo attraverso la lettura.
Se poi vorremo realizzare un rapporto stretto tra ogni racconto e il titolo del volume, dovremo chiederci ogni volta come i personaggi si abbandonino alla danza, di che cosa sia metafora la danza, come partecipino della condizione di ‘ombre’, in che cosa consista la loro ‘felicità’.
Il brano dell’Orfeo ed Euridice di Gluck, suonato dalla fanciulla disabile nel racconto finale che dà il titolo al volume, ha come protagonisti due personaggi mitologici che hanno sempre incarnato la tragicità a cui spesso l’amore è consegnato: una separazione irrimediabile prevale su ogni altra considerazione sulla natura dei personaggi, sulle loro propensioni e sulle loro scelte.
Si potrebbe dire che tutti i personaggi del volume sono ‘ombre felici’, ancorché tutto sembri testimoniare il contrario. Vuol dire che la loro felicità andrà ricercata nella capacità di abbandonarsi all’onda della vita, pur in mezzo alle tempeste che la agitano.
Alice Munro è stata premiata – come si legge nella motivazione – per essere “master of the contemporary short story”.
Al centro delle sue opere, in gran parte ambientate nel Southwestern Ontario, vi sono sempre le relazioni umane lette attraverso la “normalità” della vita quotidiana. Il suo stile narrativo – caratterizzato da una voce narrante che spiega il senso degli avvenimenti – spinse l’autrice statunitense di origine russa Cynthia Ozick a definirla “la nostra Cechov”.
“Alice Munro è nota soprattutto come autrice di racconti ma sa portare in ciascuna storia altrettanta profondità, intelligenza e precisione come la maggior parte dei romanzieri in tutta la loro opera: leggere Alice Munro è imparare ogni volta qualcosa cui non si era mai pensato prima”, si legge nelle motivazioni della giuria del Nobel.

Segue online il riassunto dei quindici racconti. Alcuni sono accompagnati da una breve notazione critica in neretto. Un utile esercizio potrebbe essere quello di
a) aggiungere un brano del racconto che aiuti a fissarne il punto nevralgico, quando le cose sembrano giungere a chiarezza,
b) esprimere per tutti gli altri un giudizio che restituisca il punto di vista della voce narrante o un senso nascosto che ci sembra illumini il racconto stesso, come ho fatto solo per i primi tre,
c) cercare ciò che i personaggi hanno in comune, cosa tenga insieme la raccolta, ma anche cosa distingua ogni racconto da tutti gli altri: dopo tutto, non è detto che una raccolta debba necessariamente rispondere ad un criterio ‘unificatore’ posto alla sua base; il titolo sembra indicarci questa strada critica, ma si tratta di cosa da verificare e da illustrare. E’ quello che mi ripropongo di fare, tornando a rimaneggiare questo messaggio.
Conservare i sunti dei racconti aiuta a non dimenticare quello che si è letto.

Alcune recensioni di Danza delle ombre felici

E’ stata richiamata la suggestione esercitata dal danzare – assieme al correre – in Murakami. Che la danza abbia significati da chiarire rientra nei compiti del lettore esperto. Ci accontenteremo di dire qui soltanto che nell’opera di Alice Munro si nasconde il significato comune ai racconti che potremmo riassumere così: danzare è abbandonarsi all’onda della vita. E’ quello che fanno tutti i personaggi, che incarnano i loro ruoli senza residui, con un Sì alla vita che ci segnala i loro drammi e le loro sconfitte, ma anche la felicità dell’ascolto prudente, come ‘accade’ alla fanciulla che racconta nel primo componimento, di fronte al mistero della vita di suo padre. Per lei, quello che a noi appare chiaro è segreto da custodire e basta.
Prima ancora di Murakami, ci sembra che Paul Valéry abbia dedicato alla danza pagine memorabili. Leggere L’anima e la danza.
Ho acquistato i quindici volumi dei racconti di Alice Munro e il Meridiano Mondadori dedicato a lei, che è aperto dal saggio della curatrice, Marisa Caramella, (L’enigma Munro), come le opere di Eudora Welty, Margaret Atwood, Katherine Anne Porter, Flannery O’Connor e Carson McCullers, scrittrici amate da lei, per rendermi conto di una scrittura, quella femminile, che si schiera qui programmaticamente dalla parte di ciò che è marginale, come le vite dei loro personaggi. (Netflix propone la miniserie L’altra Grace, dedicata all’opera omonima di Margaret Atwood).
Sappiamo bene che una sola lettura non basta per una scrittura che si riveli appieno nelle raccolte successive. L’apparente semplicità della scrittura stessa, poi, potrebbe essere fuorviante, se non torniamo sui nostri passi a considerare ancora che cosa abbia contribuito a fare di un breve racconto una storia paragonabile a quella di un romanzo lungo.
Più che le ragioni tematiche e le suggestioni forti esercitate su di noi da questo o quel racconto, conta il respiro di un’opera che andrà ‘assaporata’ risalendo ogni volta alle ragioni della scrittura, al piacere del testo, che costituisce ormai la prima ragione della grande Letteratura.
Assieme alle nuove proposte mensili, continuerò a leggere Munro, come continuerò a leggere Ishiguro. Di questo sono grato a voi.
La mia lettura delle opere letterarie è sempre sostenuta dalla nozione di poetica di Walter Binni, che contiene definizioni e metodi.

Il cowboy della Walker Brothers

Il piacere del testo si materializza subito in noi, fin dalla prima lettura del racconto Il cowboy della Walker Brothers, che apre la prima raccolta di Alice Munro: non è un sentimento comune quello che prova la fanciulla che si ritrova a considerare quello che ci sia da fare, rientrando a casa, cioè tacere sulla visita fatta alla donna che vive fuori della zona commerciale in cui opera suo padre. Come voce narrante, ci informa su tutti i particolari di quella visita per niente innocente, eppure vissuta da lei alla giusta distanza, senza presumere apertamente alcunché su ciò che ‘lega’ suo padre a quella donna.
Questa reticenza del Narratore conferisce grande valore emotivo al non detto e all’implicito delle ultime pagine. È subito arte!
Il testo ‘genera’ il lettore, lo chiama in causa, gli impone di mettere in moto la ‘macchina’ narrativa, istituendo il patto narrativo, che prevede sempre, da parte del lettore, l’adesione alle ragioni dell’arte. Noi condividiamo con la ragazza quella pausa dell’anima, che si ferma perplessa, ma non smarrita, sulla soglia dell’esperienza del padre. Ammessa a farne parte, non si congeda da essa, distratta da altre ragioni. Ne condivide il mistero, tacendo sul suo senso ultimo. Di fronte all’indecidibile che la coinvolge e la chiama in causa, finisce per custodire in sé quella ‘verità’ che non può essere svelata, pena il ‘tradimento’ di suo padre.
Il sentimento del tempo che esprime la ragazza ora è segnato dal nuovo che irrompe nella sua coscienza, a cui è pronta a dare un nome: «… e io ho la sensazione che la vita di mio padre si sganci dall’auto e fluttui all’indietro nel tardo pomeriggio, sempre più scuro e strano, come un paesaggio sotto un incantesimo che lo rende dolce e rassicurante mentre lo guardi, ma per sempre sconosciuto appena gli volti le spalle, un luogo esposto a tutti i tipi di intemperie e a distanze inimmaginabili». È come perdere la memoria di ciò che una persona è sempre stata per noi: il suo significato si perde ora nell’impermanenza delle cose, fluttua nell’aria, è sganciato dalle cose di sempre. La grandezza di ciò che sta accadendo è la causa del sentimento della grazia, cioè dell’arrendevolezza della fantasia, che prevale in lei: «mio padre non mi dice di non parlare a casa di quello che è successo ma lo so da me, mi basta vedere come è pensieroso, come esita quando ci passa la liquirizia, per sapere che di certe cose è meglio non fare parola». Alla profondità di questo sentire corrisponde l’emozione estetica che proviamo noi, consapevoli del fatto che non dobbiamo fare altre inferenze, non dobbiamo chiedere altro al personaggio che racconta, preso com’è, ora, dall’incanto del cielo che «si rannuvola gentilmente come fa sempre, quasi sempre, nelle sere d’estate in riva al lago»: perfino il cielo sa bene che quello che c’è da fare va fatto delicatamente.

Le case bianchissime

Allo stesso modo, nel racconto Le case bianchissime, Mary è costretta a custodire in cuore il suo malcontento, di fronte alla volontà dei vicini di sbarazzarsi della vecchia casa della signora Fullerton, che tanto contrasta con le loro case ‘bianche’. Lei sa che «non c’è niente che tu possa fare, lì per lì». La riunione è finita. «Le voci della stanza sono volate via, pensava Mary. Se solo fossero volate via davvero portandosi appresso il ricordo dei loro piani, se almeno una cosa al mondo potesse essere lasciata in pace».
Anche qui sembra essere la natura a fare giustizia delle impazienze umane: «Ormai era buio, le case bianche si andavano offuscando, le nuvole continuavano ad aprirsi e il fumo a salire dal comignolo di Mrs Fullerton. Lo schema di Garden Place, tanto nitido e ardito alla luce del giorno, sembrava ritirarsi, di notte, nel fianco nero e inospitale della montagna». Tutto questo Mary lo sapeva bene.

Immagini

Anche in Immagini è una giovane donna che parla. Esce di casa con il padre, a vedere le trappole per topi muschiati lungo il fiume. Ne trovano alcune e proseguendo nel loro cammino incontrano Joe, che vive da solo in una baracca sotto terra. La bimba è inizialmente un po’ spaventata a causa dell’accetta che Joe fa vibrare nell’aria. Joe li invita nella sua “cantina” che si trova in un campo poco distante; unico suo compagno un gatto, al quale ogni tanto offre del whisky. Quando Ben e la figlia tornano a casa è ormai buio e la donna che assiste sua moglie è furente, ma subito si prodiga per togliere stivali e calze bagnati alla bimba e servire la cena. Ben, che aveva chiesto alla bambina di non nominare l’accetta, racconta altro di Joe. La cena si svolge in una complice atmosfera tra padre e figlia. La donna chiede se Joe aveva fatto bere anche la bambina. «- Nemmeno una goccia – disse mio padre guardandomi fisso, dall’altra parte del tavolo. Come certi bambini delle fiabe che hanno visto i genitori stringere patti con strane creature terrificanti, scoprendo così che le nostre paure affondano le proprie radici in nient’altro che la verità, ma poi in modo rocambolesco tornano sani e salvi e sono pronti a impugnare coltello e forchetta e, sottomessi e beneducati, a vivere per sempre felici e contenti, come loro, turbata e rinvigorita da quei segreti, non dissi mai una sola parola». L’essenziale era avvenuto: di fronte alla donna che sbrigativamente le diceva di mangiare, «per un momento non mi resi conto che non avevo più paura di lei».

Grazie del passaggio

– Grazie del passaggio! – sono le parole (danno il titolo al racconto) che provengono dalla “voce femminile che ci urlava dietro, una voce forte, cruda, oltraggiosa e sconsolata”. Si tratta di Lois che, assieme all’amica Adelaide, è stata accompagnata a casa, al termine di una notte trascorsa fuori di casa con due ragazzi. Dopo le ore passate nel fienile con Lois, vissute come “un viaggio a precipizio” nell’amore, la nostra voce narrante ci confessa che era la prima volta. Per questo, in macchina non seppe dire nulla a Lois. Di lei ci dice ora che “ci sono persone che non sanno andare molto in là nell’atto d’amore, e altre che vanno lontanissimo invece, che sanno ingigantire l’abbandono, come i mistici. E Lois, mistica dell’amore, sedeva ormai all’estremità del sedile, infreddolita, pesta e completamente chiusa in se stessa”. E’ la tristezza del dopo che la fa gridare con voce forte, cruda, oltraggiosa e sconsolata, come chi si sciolga dalla danza, accompagnato dal silenzio intorno a sé. Tutti i gesti e le parole mancate avevano fatto il resto.

Lo studio

“Dunque è per questo che voglio uno studio (dissi a mio marito): per scrivere”.
La voce narrante femminile ci informa sul rito che accompagnò la decisione presa, le reazioni intorno a lei, la ricerca, l’arredo sobrio dei locali presi in affitto, il padrone di casa, che occupa la scena per tutto il tempo del racconto, nei panni del seccatore che in un crescendo grottesco mette la scrittrice in condizione di doversene andare.
Sembra che il narratore voglia dirci come andò la prima volta, quello che dovette fare per liberarsi dall’invadenza del signor Malley. E fu indubbiamente danza. Evitando accuratamente ogni scontro possibile, cercò di navigare nelle acque mosse di una relazione che non le lasciava scampo. Dopo tutto, non si trattò di muovere passi difficili né di abbandonarsi confidente all’aria di una casa che non riuscì a sentire sua.
“Non ho ancora trovato un altro studio. Credo che un giorno o l’altro ci proverò, ma non adesso. Dovrò almeno aspettare che svanisca l’immagine che ho tanto chiara in testa, benché non l’abbia mai vista in realtà”: il signor Malley intento a ripulire le pareti del bagno situato nel corridoio, imbrattate non si sa bene da chi.
“Io intanto organizzo le parole, e ritengo sia mio diritto liberarmi di lui”.
Friedrich Nietzsche avrebbe detto di lei che aveva saputo risolvere a passo di danza il problema che la vita le aveva messo davanti.

Il rimedio

Di tutt’altro tenore è la lezione che è costretta a trarre dagli eventi la studentessa protagonista del racconto intitolato Il rimedio. Impegnata a fare la baby sitter in una serata sfortunata per lei, si ubriaca per non pensare alle sue delusioni sentimentali, chiede aiuto ai suoi amici, i quali invadono la casa, facendosi sorprendere dai padroni che rientrano in anticipo. In seguito, racconta tutto a sua madre, che a sua volta racconta tutto, compreso il nome del ragazzo di cui sua figlia si era invaghita. L’effetto delle chiacchiere fu lo stato di isolamento in cui lei si ritrovò a vivere a lungo, almeno fino a quando la scuola non fu distratta dalle disavventure di una ragazza che era fuggita di casa con un uomo sposato. Allora, tutti si dimenticarono di lei.
Un risvolto positivo ed inatteso fu la scoperta che la cotta le era passata. Più di tutto, però, contribuì a riportarla con i piedi per terra “la tangibilità atroce e ammaliante del mio disastro; fu vedere “come andavano le cose”. Non che mi fosse piaciuto; ero timida e tutta quella risonanza mi fece soffrire molto. Ma il concatenarsi dei fatti di quel sabato sera mi affascinò; ebbi la sensazione di aver gettato un’occhiata sulla prodigiosa, devastante e spudorata assurdità con cui si improvvisano le trame della vita, a differenza di quelle dei romanzi. Non riuscivo a distogliere lo sguardo”.
A cose fatte, è motivo di conforto, talvolta, scoprire come il concatenarsi fortuito degli eventi abbia influito sul corso della nostra vita. Accettarne la lezione è l’estrema forma di saggezza di chi comprende come sia indispensabile abbandonarsi all’onda della vita stessa.

L’ora della morte

L’ora della morte è il titolo del racconto. Siamo indotti a cercare il senso di quel titolo nella trama del racconto stesso, che ci appare in tutta la sua evidenza quando ci viene detto che la madre è convinta di essersi trattenuta poco a casa della vicina, mentre in casa il figlio di diciotto mesi moriva, a causa dell’acqua calda posta sulla stufa da Patricia, bambina prodigio che indossa abiti di scena confezionati per lei dalla madre, orgogliosa delle sue doti canore. Sua madre ora non vuole vederla. Patricia reagisce in modo scomposto al passaggio dell’arrotino, che le ricorda i momenti drammatici della morte del fratellino.
Qui la vita è incarnata crudelmente dalle vicine di casa che, finalmente, possono ridere delle virtù canore della ragazza, sulla quale possono infierire senza sensi di colpa. A volte, bisogna danzare sull’orlo del baratro e bisogna continuare a farlo, insistendo nel credere che le cose siano andate in un certo modo non per colpa nostra, ma per l’insipienza di qualcun altro. Edgar Lee Masters direbbe, però, che non dobbiamo lamentarci, se la vita ci prende in giro.

Il giorno della farfalla

A causa dell’incontinenza del fratellino Jimmy, Myra deve stare spesso accanto a lui per accudirlo, soprattutto durante l’intervallo tra le lezioni. I bambini intorno a loro sono crudeli nei giochi che si traducono sempre in scherno e offesa. Inutilmente le maestre invitano i compagni di Myra ad essere buoni con lei. Un giorno, la protagonista si ritrova a fare la stessa strada di Myra. Parla con lei delle materie scolastiche, le offre dei popcorn e una farfalla di latta che è nascosta nella busta. Da quel giorno le due bambine si parlano. Ritrovandosi in ospedale per una grave malattia, Myra riceve doni da tutti i suoi compagni. Mentre tutti vanno via, allo scadere del tempo per le visite, Myra chiamò Helen, la protagonista, e volle darle alcuni dei suoi doni. Helen resistette a lungo. Immaginò anche che suo fratello li avrebbe distrutti. Si sentì liberata da quella prigione, quando l’infermiera le ricordò l’ora di uscita dall’ospedale. Nel salutarsi le due bambine si sfiorarono le mani, come era accaduto il giorno della farfalla. Myra invitò Helen a casa sua.
Il racconto della protagonista non contiene nessuna concessione facile al sentimento. Anzi, sembra voler registrare le remore e le esitazioni provate di fronte a una compagna alla quale si avvicina, vincendo le resistenze che le venivano dalla mentalità ostile che condivideva con gli altri bambini. Fino alla fine, è Myra che occupa la scena fungendo da richiamo per lei. Myra la aiuta, senza volerlo, a compiere gesti che sembrano preludere a qualcosa di diverso dall’indifferenza e dalla distrazione colpevole di chi sembra non conoscere il moto degli affetti. Nelle parole della voce narrante, alla fine, non possiamo dire che siano presenti indifferenza né distrazione.
“Disse ciao anche Myra? Poco probabile. Seduta sul suo letto alto con il colle esile e bruno che usciva dalla camicia dell’ospedale troppo grande per lei, e il bel viso bruno immune da ogni slealtà, forse aveva già dimenticato il suo dono, ed era pronta ad avviarsi da sola nel destino leggendario che già abitava anche quando stava nel portico dietro la scuola” E’ facile avvertire in questo breve vissuto personale l’affacciarsi nitido di un sentimento nuovo in lei.
Quest’ombra felice avanza per esitazioni successive, compiendo da sola i passi del cuore che la avvicinano ad una compagna che riconosce e ricambia gli incerti passi della sua danza.

Maschi e femmine

Questa volta, la voce narrante femminile si ritrova a sperimentare direttamente cosa significhi nella testa del padre e nelle convinzioni della famiglia essere maschi e femmine. Il fratello Laird condivide con lei il contatto ravvicinato con il padre, che alleva volpi argentate, di cui vende la pelle pregiata. Le volpi si nutrono di carne di cavallo. Tutti i contadini ne hanno. Quando i cavalli diventano vecchi o si azzoppano o cadono, il proprietario chiama il padre, che si mette il cavallo sul furgone o provvede ad ucciderlo subito, con un colpo di pistola. Quando la protagonista aveva undici anni, nella stalla c’erano due cavalli. Furono uccisi, prima l’uno e dopo l’altro. Quando toccò alla femmina, la ragazza si ritrovò vicino a un cancello, che avrebbe dovuto chiudere per impedire all’animale di fuggire. Invece, lo spalancò. Si chiese subito perché lo stesse facendo, ma non seppe rispondere.
A tavola, il fratellino disse la verità a tutti. Il padre non reagì in modo scomposto. Si limitò a dire: – E’ soltanto una femmina. –
La voce narrante conclude: “Non protestai, nemmeno in cuor mio. Forse era vero”.
Il ‘contenuto’ di questo racconto potrebbe deludere, per i riferimenti che contiene alla mentalità della famiglia, che riserva attenzioni al piccolo maschio, limitandosi ad immaginare che la figlia aiuterà la madre nelle faccende di casa. Potremmo dire che ci restituisce un’educazione sentimentale. Le battute finali suonano come accettazione di una condizione che non dispiace alla ragazza, memore dell’impresa in cui si era distinta, lasciando la cavalla libera di fuggire, per regalarle forse poche ore di vita ancora.

Cartolina

Il sentimento chiaro di sé e della natura della sua relazione con Clare viene espresso da Helen così: “In principio mi faceva pena, perché ce la metteva proprio tutta. Mi ricordo che gli guardavo la testa un po’ pelata, lo ascoltavo gemere e ansimare e mi dicevo, e adesso che cosa posso fare se non essere gentile? Lui non si aspettava altro da me, non si è mai aspettato altro; solo che mi sdraiassi e lo lasciassi fare, e a poco a poco mi ci sono abituata. Mi guardavo indietro e pensavo, sarò senza cuore a starmene lì immobile lasciando che mi tocchi e mi ami e mi gema sul collo e mi dica tutte quelle cose, senza mai dirgli una parola d’amore anch’io? Essere senza cuore non mi è mai piaciuto, perciò l’ho sempre trattato bene, Clare, e l’ho lasciato fare, nove volte su dieci, o no?”
La sfida del senso vissuto – la ricostruzione che facciamo della nostra esperienza e l’attribuzione di senso che ne consegue – è esemplarmente raccontata in Una cartolina. La voce narrante femminile ci restituisce per intero il breve cammino di una relazione amorosa che la porta a scoprire che il suo ‘fidanzato’ si è sposato con un’altra donna.
La sua danza si interrompe quando scopre, al termine di un litigio sotto alle finestre della casa di lui, che ora vorrebbe allungare una mano e toccarlo.

Il vestito rosso – 1946

La protagonista de Il vestito rosso – 1946 deve fare i conti con una madre che si improvvisa sarta e con una festa nella quale scopre ancora che nessuno la inviterà a ballare, almeno fino a quando questo accadrà, senza che lei stessa si renda conto che sta accadendo. Il giovane ballerino, un suo compagno di scuola, la accompagnerà poi a casa e prima di salutarla la bacerà su un angolo della bocca, ignaro di averla traghettata nel mondo normale.
“Feci il giro della casa per passare dalla porta sul retro e intanto pensavo, sono stata a ballare e un ragazzo mi ha riaccompagnata e mi ha dato un bacio. Era tutto vero. La mia vita era possibile. Passai davanti alla finestra della cucina e vidi mia madre. Stava seduta coi piedi sullo sportello aperto del forno e beveva un tè da una tazza senza piattino. Era lì solo in attesa che io tornassi a casa a raccontarle tutto quello che era successo. E io non intendevo farlo, mai e poi mai. Ma vedendo la cucina che mi aspettava e mia madre in vestaglia di flanella sbiadita a disegni cashmere e la faccia assonnata ma carica di tenace aspettativa, mi resi conto dell’imperativo misterioso e opprimente che mi gravava addosso, l’obbligo di essere felice che avevo rischiato di non onorare in quella occasione, come in altre a venire, probabilmente, ogni volta, e senza che lei lo sapesse”.
La voce narrante, qui, ci svela il potere della sua ritrosia, che la porta a transigere sul suo desidero, inducendola a rifiutarsi di abbandonarsi ai momenti di felicità che pure la vita concede. Sa bene che accadrà ancora e che questo sarà il segreto piacere di negarsi a sua madre.

Domenica pomeriggio

Alva fa la domestica dalla famiglia Gannet, che è proprietaria di un’isola nella Georgian Bay, dove ha fatto costruire tre ville, una per ogni figlia. La casa che occupano abitualmente è spesso invasa da molti ospiti, che Alva deve servire, e i suoi piatti sono graditi. Lei pranza nella cucina e a volte prende in prestito dei libri nello studio del Signor Gannet: nel tempo libero ha voglia di leggere; un giorno scriverà alla famiglia, descrivendo l’ambiente nel quale lavora. La figlia minore dei Gannet ha 14 anni ed Alva s’intrattiene piacevolmente con lei, che ha molti abiti e sta scegliendo quali portare sull’isola per la prossima vacanza. Al sopraggiungere della padrona di casa, Alva scende al piano di sotto e torna in cucina, dove ci sono ancora molti bicchieri da lavare. Sta pensando all’isola, alle nuotate che potrà fare; forse l’avrebbero anche portata in barca; si apre la porta ed entra il cugino della Signora Gannet che, consegnandole un altro bicchiere da lavare, le cinge le spalle ed indugia leggermente sulle sue labbra. Poi le dice di essere stato invitato a trascorrere una settimana sull’isola, ma già lo stanno reclamando ed Alva rimane immobile, appoggiata al bancone della cucina, sentendosi però rilassata da quel rapido contatto. Questo non lo aveva previsto, qualcosa ancora le sfuggiva e pensando all’isola non può escludere il desiderio di andarci.

Un viaggio sulla costa

L’undicenne May vive a Black Horse, borgata di tre case, un negozio e un cimitero, con la nonna di settantotto anni che ipotizza di fare un viaggio sulla costa, e la zia Hazel, in età da marito che lavora in un negozio del paese, un po’ più distante. Nel tempo libero frequenta feste da ballo e la domenica canta nel coro. May e la nonna gestiscono l’unico negozio della borgata, che fornisce anche la benzina ai viaggiatori di passaggio, come l’ipnotizzatore che un giorno si ferma e girando qua e là illustra le sue capacità “terapeutiche”. L’anziana donna è alquanto diffidente, May pone domande e lui decide di darle una dimostrazione, utilizzando proprio la nonna, che sostiene di poter resistere a tale condizionamento. L’esperimento inizia con l’ausilio di un apribottiglia, che la donna deve fissare. May osserva e stenta a trattenere le risa, mentre l’uomo domanda all’anziana se ci veda ancora: il viso della vecchia è alla stessa altezza del suo. L’ipnotizzatore indietreggia ed esclama: – Ehi, ma cosa succede? Signora, si svegli, si svegli! – Ma la nonna, senza perdere l’espressione di disprezzo verso l’uomo, cade riversa sul bancone con un tonfo. – Non è colpa mia! – si affretterà ad aggiungere il mago provetto, lasciando cadere l’apribottiglia – non mi era mai successo prima – dopo di che fuggirà e May, correndo fuori dal negozio, udrà il motore dell’auto che si allontana. Non c’è nessuno, i cortili sono deserti, comincia a piovere; May torna indietro e si siede sui gradini del negozio, osservando la strada. La nonna giace riversa sul bancone, morta, ma vittoriosa.

La pace di Utrecht

Le due sorelle Maddy ed Helen si ritrovano nella casa natale dopo la morte della madre per Parkinson. Nel cassetto di un vecchio tavolino Helen ritrova alcuni appunti sulla pace di Utrecht, che nel 1713 mise fine alla guerra di successione spagnola. Helen ha due figli e Maddy un amico, Fred, forse amante, sposato, la cui moglie è invalida. La sera trascorrono un po’ di tempo sulla veranda, bevendo e fumando e spesso Fred fa loro compagnia. Durante una visita alle anziane zie nubili, Annie e Lou, che conservano tutti gli abiti dell’anziana deceduta, Maddy viene a conoscenza del tentativo di fuga della madre dall’ospedale, prima di morire. A seguito di questo fatto, le infermiere la bloccano nel letto, utilizzando una tavola di legno posta di traverso. Fu Maddy ad accompagnarla in ospedale; l’anziana era convinta di uscire dopo tre settimane. Tornando a casa dalla visita alle zie, Helen trova la sorella in cucina, intenta a preparare la cena, ha invitato Fred, ma nel parlare delle due anziane, ricordando la madre e il proprio desiderio d’indipendenza, una fruttiera le scivola dalle mani e si rompe. Helen suggerisce alla sorella di andarsene dal paese; – Lo farò – afferma Maddy – ma poi aggiunge di non riuscirci.

La danza delle ombre felici

La perfezione inattesa di una sonata, eseguita da una bambina, dona un istante di bellezza a una comunità sempre più chiusa nella propria solitudine.

La Signorina Marsalles, insegnante di pianoforte, vive con la sorella, ex insegnante di francese e tedesco, che purtroppo ha perso l’uso della parola e spesso è accudita dalla vicina di casa, la signora Clegg. Ogni anno le due anziane signorine organizzano una festa, nella quale gli ex alunni della signorina Marsalles si esibiscono al pianoforte. Segue sempre un rinfresco e la consegna di un dono a ciascun partecipante; poi tutti i bambini andranno a giocare nel piccolo giardino, mentre le madri resteranno in casa a conversare. Un anno, però, ci saranno dei nuovi invitati: gli alunni della Greenhill School, lievi insufficienti mentali, ai quali la Signorina Marsalles si sta dedicando. L’esibizione di ogni bambino è annunciata con tono festoso dall’anziana insegnante; una fanciulla di nome Dolores Boyle, magra, biondissima, dall’aspetto malinconico, sonerà La danza delle ombre felici, musica gaia e serena, tanto da sembrare impossibile che sia una ragazza così triste ad eseguirla. Questo fatto impedirà ai partecipanti, al termine della festa, l’uso dei prevedibili toni di compatimento nei confronti dell’anziana insegnante, considerata ormai fuori gioco…

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Alessandro Baricco spiega e legge “La cognizione del dolore” di C.E.Gadda. – YouTube

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Epittèto nell’Enciclopedia Treccani

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Epittèto nell’Enciclopedia Treccani

MANUALE DI EPITTETO, introduzione e commenti di Pierre Hadot (edizione francese del 2000), Einaudi, 2006. Indice del libro – da TRACCE e SENTIERI

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MANUALE DI EPITTETO, introduzione e commenti di Pierre Hadot (edizione francese del 2000), Einaudi, 2006. Indice del libro – TRACCE e SENTIERI

WRIGHT LAWRENCE, La prigione della fede. Scientology a Hollywood, Adelphi, 2015, pp. 532. Indice del libro

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WRIGHT LAWRENCE, La prigione della fede. Scientology a Hollywood, Adelphi, 2015, pp. 532. Indice del libro – MAPPE nelle POLITICHE SOCIALI e nei SERVIZI

prof. MAURIZIO MIGLIORI, Pubblicazioni, in Portale docenti della Università di Macerata

La filosofia di Gorgia, Celuc, Milano 1973.

Aristotele, La generazione e la corruzione, traduzione, introduzione e commento di M. Migliori, Loffredo, Napoli 1976.

Unità, molteplicità, dialettica. Contributi per una riscoperta di Zenone di Elea, Unicopli, Milano 1984.

Dialettica e verità. Commentario filosofico al “Parmenide” di Platone, Vita e Pensiero, Milano 1990, 2002.

Traduzione del Parmenide di Platone, in Platone, Tutti gli scritti, a cura di Giovanni Reale, Rusconi, Milano 1991, pp. 373 – 424.

L’uomo fra piacere, intelligenza e Bene. Commentario storico-filosofico al “Filebo” di Platone, Vita e Pensiero, Milano, 1993, 19982.

Platone, Parmenide, Introduzione, traduzione, note e apparati di M. Migliori, testo greco con edizione critica a cura di Claudio Moreschini, Rusconi, Milano 1994, 2002.

Platone, Filebo, Introduzione, traduzione, note, apparati e appendice bibliografica di M. Migliori, Rusconi, Milano 1995, Bompiani, Milano 2000.

Platone, Politico, Introduzione, traduzione, note, apparati e appendice bibliografica di M. Migliori, Rusconi, Milano 1996.

Arte politica e metretica assiologica. Commentario storico-filosofico al “Politico” di Platone, Vita e Pensiero, Milano 1996.

Il Sofista di Platone. Valore e limiti dell’ontologia. Cinque lezioni e una successiva discussione con Bruno Centrone, Arianna Fermani, Lucia Palpacelli, Diana Quarantotto, Morcelliana, Brescia 2006

Plato’s Sophist, Value and Limitation on Ontology, Academia Verlag, Sankt Augustin 2007.

Il disordine ordinato. La filosofia dialettica di Platone. 2 vv., I. Dialettica, metafisica e cosmologia; II. Dall’anima alla prassi etica e politica, Morcelliana, Brescia 2013.

Aristotele, La generazione e la corruzione, traduzione, introduzione e commento di M. Migliori, Revisione, aggiornamento e saggio bibliografico di Lucia Palpacelli, Bompiani, Milano 2013

Platone, Els La Scuola, Brescia 2017

Articoli su Riviste

Elementi metafisici e teologici nella riflessione fisica del De generatione et corruptione di Aristotele, «Pensamiento», 35 (1979), pp. 223-235.

Il recupero della trascendenza platonica e il nuovo paradigma, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 79 (1987), pp. 351-381.

Il volume di Thomas Alexander Szlezák, Come leggere Platone. Un ulteriore contributo per la diffusione della conoscenza del nuovo paradigma ermeneutico alternativo, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 83 (1991), pp. 36-50.

Un nuovo e diverso ritorno a Parmenide. L’interpretazione del Poema sulla natura proposta da Giovanni Reale e Luigi Ruggiu, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 83 (1991), pp. 321-338.

La scuola di Tubinga-Milano per una nuova immagine di Platone. Breve inquadramento storico dell’interpretazione platonica della scuola di Tubinga-Milano (Krämer, Gaiser, Reale, Szlezák), «Il Cannocchiale», 1992, pp. 121-142.

Piccole cronache platoniche. Discutendo tra i giardini di Adone (con M. Vegetti, L.M. Napolitano Valditara, G. Figal, C. Sini, C. Fontana, W. Wieland, F. Trabattoni), «Rivista di Filosofia Neo-scolastica», 87 (1995), pp. 260-301.

Oltre lo scontro tra edonismo e antiedonismo. Il “Kosmos asomatos” del Filebo, «Metexis» 8 (1995), pp. 49-64.

De la critique de Schleiermacher aux commentaires recents. Evolution et articulation du nouveau paradigme de Tübingen-Milano, Les Études philosophiques, 1998, pp. 91-114.

Gorgia quale sofista di riferimento di Platone, «Giornale di metafisica», NS 21 (1999), pp. 101-126.

Verso il filosofo: dialettica e ontologia nel “Sofista” di Platone, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 91 (1999), pp.171-204.

L’anima in Platone e Aristotele, «Studium», 96 (2000), pp. 365-427.

La filosofia dei sofisti: un pensiero posteleatico, «Annali della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Macerata», XXXIII (2000), pp. 9-30.

La struttura polifonica del Fedro, «i Quaderni Bombesi», Rivista Semestrale di Filosofia e di Scienze Umane della scuola di Alta Formazione Filosofica “B. Spaventa” – Bomba, I, pp. 11-46.

Dialettica e Teoria dei principi nel Parmenide e nel Filebo di Platone, «Annali della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Macerata», 34 (2000) , pp. 55-103.

Cura dell’anima. L’intreccio tra etica e politica in Platone, «Ordia prima» (Cordoba, Arg.), I (2002), pp. 25-65.

L’unità del pensiero politico di Platone, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 95 (2003), pp. 337-388.

Come scrive Platone. Esempi di una scrittura a carattere “protrettico”, «Annali della Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università di Macerata», 37 (2004), pp. 249-277, pubblicato poi anche in «Educaçao e Filosofia, 20 (2006), pp. 41-80.

Lo schema onto-epistemico della Linea, «Elenchos», 27 (2006), pp. 459-484.

Due giochi danno unità e struttura ad un dialogo tempestoso: il Filebo, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 99 (2007), pp. 375-440.

Alcune riflessioni su misura e metretica (il Filebo tra Protagora e Leggi, passando per il Politico e il Parmenide), «Ordia Prima», 6 (2007), pp. 19-81.

Polivalência estrutural de philia em Platão, «Hypnos», 2009, pp. 191-209.

El esquema ontoepistemológico de la Línea, «Areté. Revista de filosofia», 21 (2009), pp. 197-219.

Divino e umano. L’anima in Aristotele e in Platone, «Revista de Estudos Filosóficos e Históricos da Antiguidade», rivista informatica, n. 25, 2008-2009.

A filosofia não se aprende! Platão verdadeiro mestre e o escrito como alusão protréptica, «Archai. Revista de Estudos sobre as Origens do Pensamento Ocidental», 2011, pp. 35-43.

Platone e la dimensione umana del vero, «Humanitas» 71 (2016), pp. 28-43.

“Umano, sempre e necessariamente umano”. La presenza della dimensione “terrestre” nel dialogo Sull’anima”, «Bollettino della Società Filosofica Italiana», N.S. n. 219 (2016), pp. 65-82.

La struttura sequenziale del Fedone. Un «gioco» magistrale per provare l’immortalità dell’anima, «Rivista di filosofia neo-scolastica», 108 (2016), pp. 891-914.

Platone, nomos, ethos, philia: o tutti e tre o nessuno, «Syzetesis- Rivista online», 4 NS (2017), 1, pp. 9-31.

Un caso estremo: Il progetto educativo di Platone, scrittore di filosofia, « Educação e Filosofia», 31, 61, 2017, pp. 1-25.

Articoli in libri

Il “Parmenide” e le dottrine non scritte di Platone, Istituto Suor Orsola Benincasa, Napoli 1991 (pp. 117), ora anche in Verso una nuova immagine di Platone, a cura di G. Reale, Vita e Pensiero, Milano 19942, pp. 165-222.

Rapporti fra la Metafisica e il De generatione et corruptione di Aristotele, in AA. VV, Aristotele. Perché la metafisica, a cura di A Bausola e G. Reale, Vita e Pensiero, Milano 1994, pp. 377 – 396; anche «Rivista di filosofia neo-scolastica», 85 (1993), pp. 513-532.

Non entri chi è ageometretos. Il connubio tra matematiche e filosofia nell’insegnamento di Platone, in Filosofia, logica, matematica dal periodo classico al nostro secolo. Atti del convegno dell’I.R.R.S.A.E. Marche, Ancona 25-27 marzo 1993, a cura di A. Repola Boato, Quaderni di “Innovazione Scuola”, 18, Ancona 1994, pp. 15-40.

La nuova interpretazione di Platone. Un dialogo tra Hans-Georg Gadamer con la Scuola di Tubinga e Milano e altri studiosi, Interventi di Hans-Georg Gadamer, José-Ramón Arana, Rémi Brague, Günter Figal, Jens Halfwassen, Hans J. Krämer, Maurizio Migliori, Klaus Oehler. Giovanni Reale, Thomas A. Szlezák, Introduzione di Hans-Georg Gadamer, Rusconi, Milano 1998.

A confronto con l’Autore, in Ch. J. Rowe, Il Simposio di Platone, Cinque lezioni sul dialogo con un ulteriore contributo sul Fedone e una breve discussione con M. Migliori e A. Fermani, a cura di M. Migliori, Academia Verlag, Sankt Augustin 1998, pp. 89-98.

L’Idea del Bene nel Filebo, in AA. VV., Studi in onore di Antonio Possenti, a cura di G. Almanza Ciotti, S. Baldoncini, G. Mastrangelo Latini, Istituti Editoriali Poligrafici Internazionali, Pisa-Roma, Macerata 1998, pp. 429-457.

Una nuova dimostrazione dell’utilità del paradigma ermeneutico della scuola di Tubinga-Milano, Introduzione a M. T. Liminta, Il problema della Bellezza in Platone, Analisi e interpretazione dell’ “Ippia maggiore”, Vita e Pensiero, Milano 1998, pp. V-XXXV.

Tra polifonia e puzzle. Esempi di rilettura del “gioco” filosofico di Platone, in La struttura del dialogo platonico, a cura di Gianni Casertano, Loffredo, Napoli 2000, pp. 171-212.

Dialektik und Prinzipientheorie in Platons Parmenides und Philebos, in Platonisches Philosophieren, Zehn Vorträge zu Ehren von Hans Joachim Krämer, von K. Albert, M. Erler, G. Figal, J. Halfwassen, V. Hösle, M. Migliori, K. Oehler, G. Reale und W. Schwabe, herausgegeben von Thomas Alexander Szlezák unter Mitwirkung von Karl-Heinz Stanzel, Georg Olms Verlag, Hildesheim-Zürich-New York 2001, pp. 109-154.

Interventi, in Girgenti G. (a cura di), (2001) La nuova interpretazione di Platone. Un dialogo tra Hans-Georg Gadamer e la Scuola di Tubinga e Milano e altri studiosi, Interventi di H.-G. Gadamer, J.-R. Arana, R. Brague, G. Figal, J. Halfwassen, H. J. Krämer, M. Migliori, K. Oehler, G. Reale, T. A. Szlezák, Introduzione di H.-G. Gadamer, Rusconi, Milano 1998, poi pubblicata come Platone tra oralità e scrittura. Un dialogo tra Hans-Georg Gadamer con la Scuola di Tubinga e Milano e altri studiosi, Bompiani, Milano 2001, pp. 43-50; 73-77; 98-99; 105-107.

Note sulla dialettica in Eraclito, in La persona e i nomi dell’essere, Scritti di filosofia in onore di V. Melchiorre, 2 vv., Vita e Pensiero, Milano 2002, v. II p. 721-738.

La domanda sull’immortalità e la resurrezione. Paradigma greco e paradigma biblico, in L’anima, Seconda navigazione, «Annuario di filosofia 2004», Mondadori, Milano 2004, pp. 183-206; pubblicato anche su «Hypnos», Da Alma – Soul’s, 14 (2005), pp. 1-23.

Non è l’ontologia il vero cuore del Parmenide e del Sofista, in Platone e l’ontologia: Il Parmenide e il Sofista, a cura di M. Bianchetti ed E. S. Storace, AlboVersorio, Milano, 2004, pp. 65-94.

Comment Platon écrit-il? Exemple d’une écriture à caractère “protreptique”, in La philosophie de Platon, sous la direction de M. Fattal, II, L’Harmattan, Paris 2005, pp. 83-118.

Divino e umano. L’anima in Aristotele e in Platone, in Mente, anima e corpo nel mondo antico, a cura di U. La Palombara e G. A. Lucchetta, La Biblioteca di Scheria 1, Opera Editrice, Pescara 2006, pp. 21-56.

La prova dell’immortalità dell’anima (608 C – 612 C), in Platone, La Repubblica, Traduzione e commento a cura di M. Vegetti, V. VII, Libro X, Bibliopolis, Napoli 2007, pp. 199-275.

La dialettica nel Timeo, in La sapienza di Timeo. Riflessioni in margine al “Timeo” di Platone, a cura di Linda M. Napolitano Valditara, Vita e Pensiero, Milano 2007, pp. 49-107.

Pervasività e complessità della dialettica platonica, in Platone e Aristotele. Logica e dialettica, M. Migliori – A. Fermani eds., Saggi di P. Accattino, E. Berti, G. Casertano, E. Cattanei, M. Erler, A. Fermani, S. Gastaldi, G. Lucchetta, M. Migliori, M. Mignucci, L. Napolitano Valditara, S. Natoli, S. Nonvel Pieri, C. Rowe, D. Sedley, L. Seminara, M. Vegetti, Morcelliana, Brescia 2008, pp. 187-241; versione portoghese: Onipresença e complexidade da dialética de Platão, in Platão e Aristóteles, Dialética e lógica, M. Migliori – A. Fermani org., Edições Loyola, Sâo Paulo (Brasil) 2012, pp. 213-272.

O problema da geraçao no Timeu, in Cosmologias, Cinco ensaios sobre filosofia da natureza, org. R. Gazolla, Paulus, São Paulo 2008, pp. 13-46.

Introduzione, in C. H. Kahn, Plato and the socratic dialogue. The philosophical use of a literary form, Cambridge University Press, Cambridge 1996, 19993, traduzione italiana di L. Palpacelli: Platone e il dialogo socratico. L’uso filosofico di una forma letteraria, Introduzione di Maurizio Migliori. Vita e Pensiero, Milano 2008, pp. VII-LVI.

Presentazione, in Aristotele, Le tre Etiche, (con testo greco a fronte), presentazione di Maurizio Migliori; traduzione integrale dal greco, saggio introduttivo, note, sommari analitici, indice ragionato dei concetti, indice dei nomi propri, bibliografia di Arianna Fermani, Bompiani Il Pensiero Occidentale, Milano 2008, pp. VII-LXXV.

The relation of contrariety in the ancient thought and in the Aristotelian formalization, General introduction, in The perception and cognition of contraries, Edited by U. Savardi, McGraw-Hill, Milano 2009, pp. 3-9.

Platone e i limiti della conoscenza umana, in L’analisi qualitativa dell’esperienza diretta, Festschrift in onore di Giuseppe Galli, a cura di A. Zuczkowski e I. Bianchi, Aracne, Roma 2009, pp. 391-405.

Una breve provocazione su “essere e divenire” in Platone, in Verità, fede, interpretazione. Saggi in onore di Arnaldo Petterlini, a cura di C. Chiurco e I. Sciuto, Il Poligrafo, Padova 2009, pp. 163-173.

Presentazione, in Lucia Palpacelli, L’Eutidemo di Platone. Una commedia straordinariamente seria, Prefazione di Michael Erler, Presentazione di Maurizio Migliori, Vita e Pensiero, Milano 2009, pp. 11-27.

L’anima in Aristotele. Una concezione polivalente e al contempo aporetica, in Arianna Fermani – Maurizio Migliori (eds.), Attività e virtù. Anima e corpo in AristotelePresentazione di Arianna Fermani, Vita e Pensiero, Milano 2009, pp. 227-260.

Philebus and Timaeus: Plato “suggests” reading these two dialogues together, in A. Bosch-Veciana and J. Monserrat-Molas, Philosophy and Dialogue. Studies on Plato’s Dialogues, v. II, Barcelonesa d’Edicions, Societat Catalana de Filosofia, Barcelona 2010, pp. 115-139.

Platone “antiedonista” considera il piacere “necessario” per la vita buona, in La filosofia come servizio. Studi in onore di Giovanni Ferretti, a cura di R. Mancini e M. Migliori, Vita e Pensiero, Milano 2010, pp. 91-107.

Introduzione, in D. Garcia Xavier, Con Socrate oltre Socrate, il Teeteto come esempio di teatro filosofico, Loffredo Editore, Napoli 2011. pp. 7-23.

Introduzione, in D. Sedley, La levatrice del platonismo. Testo e sottotesto nel Teeteto di Platone, Vita e Pensiero, Milano 2011, pp. 5-33.

A unidade da Repubblica como exemplo de escrita platonica: o libro X, in D. Garcia Xavier – G. Cornelli. A República de Platão: Outros olhares, Coleção Estudos Platônicos, Edições Loyola, São Paulo (Brasil) 2011, pp. 13-27, ISBN 978-85-15-03816-9

PostfazioneUna discussione a latere, in Ferrari G. R. F., La città e l’anima nella Repubblica di Platone, Morcelliana, Brescia 2011, Versione italiana di City and Soul in Plato’s Republic, Academia, Sankt Augustin 2003, The University of Chicago Press, Chicago and London 2005, Revisione e introduzione di L. Palpacelli, Postfazione di M. Migliori, pp. 161-187.

Alcuni spunti sul “probabile” (e„kÒj) in Platone, in L. Palumbo (a cura di) LÒgon didÒnai. La filosofia come esercizio del rendere ragione, Studi in onore di Giovanni Casertano, Loffredo Editore, Napoli 2011, pp. 649-660.

Onipresença e complexidade da dialética de Platão, in Platão e Aristóteles, Dialética e lógica, M. Migliori – A. Fermani org., Edições Loyola, Sâo Paulo (Brasil) 2012, pp. 213-272.

A vis ão da nature za em Platão, in Filosofia e arquitectura da paisagem, Coordenação Adriana Veríssimo Serrão, Centro de Filosofia da Universidade de Lisboa, Lisboa 2012, pp. 15-27.

Il Filebo ed il Timeo come esempio del progetto “educativo” di Platone, scrittore di filosofia, in Platons Hermeneutik und Prinzipiendenken im Licht del Dialoge und der Antiken Tradition, Festschrift für Thomas Alexander Szlezák zum 70. Geburstag, Herausgegeben von U. Brachmüller, Spudasmata Band 148, Georg Olms Verlag, Hildesheim-Zürich-New York 2012, pp. 121-181.

Platone e il rispetto della dimensione doxastica e fenomenologica, in L’essere che è, l’essere che accade. Percorsi teoretici in filosofia morale in onore di Francesco Totaro, Vita e Pensiero, Milano 2014, pp. 43-51.

Forme del disordine nella filosofia di Platone in ΚΑΛΛΟΣ ΚΑΙ ΑΡΕΤΗ. Bellezza e virtù. Studi in onore di Maria Barbanti, a cura di R. L. Cardullo e D. Iozzia, Bonanno, Acireale-Roma 2014, pp. 844, ISBN 978-88-96950-18-0, pp. 137-150.

La felicità di questa vita: le radici della pienezza e della realizzazione di sé in Platone, In La vita nel pensiero. Scritti in onore di Salvatore Natoli, a cura di M. Bianchin, M. Nobile, L. Perissinotto, M. Vergani, Mimesis, Milano-Udine 2015, pp. 263-276.

Il principio del disordine nei dialoghi finali di Platone, in Seconda navigazione. Omaggio a Giovanni Reale, a cura di Roberto Radice e Glauco Tiengo, Vita e Pensiero, Milano 2015, pp. 415-433.

Un Intero a due dimensioni, In Senza dualismo. Nuovi percorsi nella filosofia di Platone, a cura di Laura Candiotto, Prefazione di Giovanni Casertano, Mimesis, Milano-Udine 2015, pp. 57-69.

Misura umana e tensione divina in Platone, in Minima metaphysica, Il divino e l’ordine del mondo, a cura di M. Marassi e R. Radice, Vita e Pensiero, Milano 2015, pp. 219-231.

Una versione e uno studio dell’Organon di Aristotele nuovi ed utili per tutti coloro che amano il pensiero antico, in Aristotele, Organon. Categorie, De Interpretatione, Analitici primi, Analitici secondi, Topici, Confutazioni sofistiche, Testo greco a fronte, Coordinamento generale di Maurizio Migliori, Saggi introduttivi, traduzioni, note e apparati di Marina Bernardini, Milena Bontempi, Arianna Fermani, Roberto Medda e Lucia Palpacelli, Bompiani, Milano 2016, pp. IX-LXII.

Alcune riflessioni sulla gnoseologia platonica, in Nous, Polis, Nomos, Festschrift Francisco L, Lisi, A. Havlicek, C. Horn, J. Jinek eds., Academia Verlag, Sankt Augustin 2016, pp. 95-107.

Platone: la forza e la necessità della dialettica, In Studi su Platone e il platonismo, a cura di A. Brancacci, S. Gastaldi, S. Maso, Edizioni di storia e letteratura, Roma 2016, pp. 19-50.

Plato: a nascent theory of complexity, in By the Sophists to Aristotle through Plato, E. Cattanei, A. Fermani, M. Migliori eds., Academia Verlag, Sankt Augustin 2016, pp. 85-118.

Platone: Accettare la verità implica fatica e coscienza dei limiti, in Per la rinascita di un pensiero critico contemporaneo, Il contributo degli antichi, Mimesis, Sesto San Giovanni 2017, pp. 179-193

Atti convegni

Lo sviluppo tempestoso di un gioco compatto: la struttura del Filebo, in Il Filebo di Platone e la sua fortuna, Atti del Convegno di Napoli 4-6 novembre 1993, a cura di P. Cosenza, M. D’Auria Editore, Napoli 1996, pp. 353-373.

La prassi in Platone: realismo e utopismo, in Il dibattito etico e politico in Grecia tra il V e il IV secolo, Atti dei convegni tenuti nel Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane, Università di Macerata 1996-1997, a cura di Maurizio Migliori, Saggi di E. Berti, G. Cambiano, G. Casertano, B. Centrone, N. L. Cordero, P. Donini, A. Fermani, S. Gastaldi, G. Giannantoni, A. M. Ioppolo, M. Migliori, L. M. Napolitano Valditara, M. Narcy, C. Natali, S. Nonvel Pieri, L. Palumbo, G. Reale, L. Repici, L. Rossetti, A. Tordesillas, M. Vegetti, La Città del Sole, Napoli 2000, pp. 239-282.

Ontologia e materia. Un confronto tra il Timeo di Platone e il De generatione et corruptione di Aristotele, in Gigantomachia, Convergenze e divergenze tra Platone e Aristotele, Ed. M. Migliori, Saggi di: E. Berti – R. Brandner – E. Cattanei, B. Centrone – N. L. Cordero – R. Ferber – F. Ferrari, S. Ferretti – F. Ferruccio Repellini – S. Gastaldi, M. Migliori – M. Mignucci – L. M. Napolitano Valditara, L. Rossetti – I. Santa Cruz – M. Vegetti, Morcelliana, Brescia 2002, pp. 35-104.

La lettura hegeliana dei dialoghi “dialettici” di Platone, in Hegel e Platone, Atti del Convegno Internazionale di Cagliari (21-22 aprile 1998) a cura di G. Movia, Edizioni AV, Cagliari 2002, pp. 183-223.

L’unità del Parmenide e il suo intento protrettico, in Il Parmenide di Platone e la sua tradizione, Atti del III Colloquio Internazionale del Centro di Ricerca sul Neoplatonismo, Università degli Studi di Catania, 31 maggio – 2 giugno 2001, CUECM, Catania 2002, pp. 59-84.

Sul Bene. Materiali per una lettura unitaria dei dialoghi e delle testimonianze indirette, in New Images of Plato, Dialogues on the Idea of the Good, Edited by G. Reale and S. Scolnicov, Academia Verlag, Sankt Augustin 2002, pp. 115-149.

Il problema della generazione nel Timeo, in Plato Physicus, Cosmologia e antropologia nel Timeo, a cura di C. Natali e S. Maso, Adolf M. Hakkert Editore, Amsterdam 2003, pp. 97-120; ora anche in versione portoghese: O problema da geraçao no Timeu, in Cosmologias, Cinco ensaios sobre filosofia da natureza, org. R. Gazolla, Paulus, São Paulo 2008, pp. 13-46

La filosofia politica di Platone nelle Leggi, The Trevor J.Saunders Memorial Lecture, in Plato’s Laws: From Theory into Practice, Proceedings of the VI Symposium Platonicum, Selected Papers, Edited by S. Scolnicov and L. Brisson, Accademia Verlag, Sankt Augustin 2003, pp. 30-41

Socrate è forse un edonista?, in Il Protagora di Platone: struttura e problematiche, 2 vv. a cura di G. Casertano, Loffredo, Napoli 2004, II pp. 528-573.

What is Fair and Good about Virtue, in Plato Ethicus. Philosophy is Life, Proceedings of the International Colloquium, Piacenza 2003, M. Migliori, L.M. Napolitano Valditara Editors, Davide Del Forno Co-editor, Saggi di: E. Berti, F. Bravo, L. Brisson, G. Casertano, B. Centrone, M. Erler, F. Ferrari, S. Gastaldi, L. Gerson, C. Gill, M. Migliori, L. Napolitano Valditara, N. Notomi, G. Reale, C. Rowe, M. I. Santa Cruz, S. Scolnicov, M. Tulli, M. Vegetti, Academia Verlag, Sankt Augustin 2004, pp. 177-226.

Socrate e Gorgia di fronte all’insegnamento della virtù, in M. Erler – L. Brisson (editors), Gorgias – Menon. Selected Papers from the Seventh Symposium Platonicum, Academia Verlag, Sankt Augustin 2007, pp. 162-168.

Ma c’è “interiorità” nei dialoghi di Platone? in Interiorità e Anima, La psychè in Platone, a cura di M. Migliori – L. Napolitano Valditara – A. Fermani, Vita e Pensiero, Milano 2007, pp. 123-164.

Postfazione, in Interiorità e Anima, La psychè in Platone, a cura di M. Migliori – L. Napolitano Valditara – A. Fermani, Vita e Pensiero, Milano 2007, pp. 341-374

Platone a teatro. Tra ermeneutica e spettacolo, tra formazione e puro piacere, in Le emozioni secondo i filosofi antichi, Atti del Convegno Nazionale, Siracusa 10-11 maggio 2007, CUECM, Catania 2008, pp. 63-96.

Il bello e il buono della virtù, in Plato Ethicus. La Filosofia è vita, M. Migliori, L.M. Napolitano Valditara Editors, Davide Del Forno Co-editor, Saggi di: E. Berti, F. Bravo, L. Brisson, G. Casertano, B. Centrone, M. Erler, F. Ferrari, S. Gastaldi, L. Gerson, C. Gill, M. Migliori, L. Napolitano Valditara, N. Notomi, G. Reale, C. Rowe, M. I. Santa Cruz, S. Scolnicov, M. Tulli, M. Vegetti, Morcelliana, Brescia 2008, pp. 191-240.

Postfazione, in Plato Ethicus…, pp. 351-370.

Uni-molteplicità del reale e dottrina dei Principi, in J. Dillon – L. Brisson (Eds.), Plato’s Philebus, Selected Papers from the Eight Symposium Platonicum, Academia Verlag, Sankt Augustin 2010, pp. 291-306.

Una strana trilogia per un Filosofo non scritto, in F. Lisi – M. Migliori – J. Monserrat-Molas (eds), Formal structures in Plato’s Dialogues, Theaetetus, Sophist and Stateman, Academia Verlag, Sankt Augustin 2011, pp. 3-46.

But is the “interiority” in Plato’s dialogs?, in M. Migliori – L. M. Napolitano Valditara – A. Fermani, Inner Life and Soul, Psychē in Plato, Academia Verlag, Sankt Augustin 2011, pp.113-149.

Afterword, in M. Migliori – L. M. Napolitano Valditara – A. Fermani, Inner Life and Soul, Psychē in Plato, Academia Verlag, Sankt Augustin 2011, pp. 307-332.

Complessità e unità della Repubblica: il sostrato teoretico, in N. Notomi – L. Brisson (Eds.), Dialogues on Plato’s Politeia (Republic), Selected Papers from the Ninth Symposium Platonicum, Academia Verlag, Sankt Augustin 2013, pp. 87-92.

Discussion, in S. Scolnicov, Euthydemus, Ethics and language, Academia Verlag, Sankt Augustin 2013, pp. 87-100.

L’etica platonica e il ruolo della misura razionale, Università statale di Maringà, Atti della X Jornadas de Estudos antigos e medievia. II Jornadas internacional de estudos antigos e medievia, pp. 1-37.

A beleza e a bontade da virtude, in Plato Ethicus, A filosofia é vida, Edições Loyola, Sâo Paulo (Brasil) 2015, pp. 201-253.

L’importanza della dimensione esperienziale ed empirica nel Simposio, in Plato in Symposium, Selected Papers from the Tenth Symposium Platonicum, Academia Verlag, Sankt Augustin 2016, pp. 65-70.

La dialettica di Mao Zedong (e Platone), in Assoluto e relativo, Un gioco complesso di relazioni stabili e instabili, M. Migliori ed., Morcelliana, Brescia 2017, pp. 271-299.

The empirical dimension of Plato’s Philebus, in Plato’s Philebus, Proceedings of the Ninth Symposium Platonicum Pragense, Edited by Jakub Jirsa, Filip Karfík and Štěpán Špinka, Oikoymene, Praga 2016, pp. 28-41.

La dialettica di Mao Zedong (e Platone), in Assoluto e relativo, Un gioco complesso di relazioni stabili e instabili, M. Migliori ed., Morcelliana, Brescia 2017, pp. 271-299.

Presentazione, in Assoluto e relativo, Un gioco complesso di relazioni stabili e instabili, M. Migliori ed., Morcelliana, Brescia 2017, pp. 5-15.

Curatele

Il dibattito etico e politico in Grecia tra il V e il IV secolo, Atti dei convegni tenuti nel Dipartimento di Filosofia e Scienze Umane, Università di Macerata 1996-1997, a cura di Maurizio Migliori, Saggi di E. Berti, G. Cambiano, G. Casertano, B. Centrone, N. L. Cordero, P. Donini, A. Fermani, S. Gastaldi, G. Giannantoni, A. M. Ioppolo, M. Migliori, L. M. Napolitano Valditara, M. Narcy, C. Natali, S. Nonvel Pieri, L. Palumbo, G. Reale, L. Repici, L. Rossetti, A. Tordesillas, M. Vegetti, La Città del Sole, Napoli 2000.

Gigantomachia, Convergenze e divergenze tra Platone e Aristotele, a cura di M. Migliori, Saggi di: E. Berti – R. Brandner – E. Cattanei, B. Centrone – N. L. Cordero – R. Ferber – F. Ferrari, S. Ferretti – F. Ferruccio Repellini – S. Gastaldi, M. Migliori – M. Mignucci – L. M. Napolitano Valditara, L. Rossetti – I. Santa Cruz – M. Vegetti, Morcelliana, Brescia 2002.

Plato Ethicus. Philosophy is Life, Proceedings of the International Colloquium, Piacenza 2003, M. Migliori, L.M. Napolitano Valditara Editors, Davide Del Forno Co-editor, Saggi di: E. Berti, F. Bravo, L. Brisson, G. Casertano, B. Centrone, M. Erler, F. Ferrari, S. Gastaldi, L. Gerson, C. Gill, M. Migliori, L. Napolitano Valditara, N. Notomi, G. Reale, C. Rowe, M. I. Santa Cruz, S. Scolnicov, M. Tulli, M. Vegetti, Academia Verlag, Sankt Augustin 2004.

Interiorità e Anima, La psychè in Platone, a cura di M. Migliori – L. Napolitano Valditara – A. Fermani, saggi di A. Brancacci, F. Bravo, L- Brisson, B. Centrone. J. Dillon, M. Erler, F. Ferrari, F. Fronterotta, S. Gastaldi, M. Migliori, L. Napolitano Valditara, N. Notomi, G. Reale, F. Renaud, C. Rowe, M. I. Santa Cruz, M. M. Sassi, A. Tordesillas, F. Trabattoni, M. Tulli, A. Vallejo Campos, Vita e Pensiero, Milano 2007.

Plato Ethicus. La Filosofia è vita, M. Migliori, L.M. Napolitano Valditara Editors, Davide Del Forno Co-editor, Saggi di: E. Berti, F. Bravo, L. Brisson, G. Casertano, B. Centrone, M. Erler, F. Ferrari, S. Gastaldi, L. Gerson, C. Gill, M. Migliori, L. Napolitano Valditara, N. Notomi, G. Reale, C. Rowe, M. I. Santa Cruz, S. Scolnicov, M. Tulli, M. Vegetti, Morcelliana, Brescia 2008.

Platone e Aristotele. Logica e dialettica, M. Migliori – A. Fermani eds., Saggi di P. Accattino, E. Berti, G. Casertano, E. Cattanei, M. Erler, A. Fermani, S. Gastaldi, G. Lucchetta, M. Migliori, M. Mignucci, L. Napolitano Valditara, S. Natoli, S. Nonvel Pieri, C. Rowe, D. Sedley, L. Seminara, M. Vegetti, Morcelliana, Brescia 2008

Attività e virtù. Anima e corpo in Aristotele, Arianna Fermani – Maurizio Migliori (eds.), Presentazione di Arianna Fermani, Saggi di A. P. Bos, M. Cannarsa, E. Cattanei, S. Fazzo, A. Fermani, F. Fronterotta, G. A. Lucchetta, M. Migliori, L. Napolitano Valditara, L. Palpacelli, M. L. Perri, D. Quarantotto, L. Repici, F. Trabattoni, Vita e Pensiero, Milano 2009.

La filosofia come servizio. Studi in onore di Giovanni Ferretti, a cura di R. Mancini e M. Migliori, Vita e Pensiero, Milano 2010.

Formal structures in Plato’s Dialogues, Theaetetus, Sophist and Stateman, F. Lisi – M. Migliori – J. Monserrat-Molas (eds), Saggi di M. Bontempi, B. Bossi, L. Brisson, M. Carvalho, E. Cattanei, G. Cornelli, A. de Castro Caeiro, F. Ferrari, F. Fronterotta, X. Ibañez-Puig, F. L. Lisi, M. Migliori, J. Monserrat-Molas, L. M. Napolitano, M. Narcy, N. Notomi, Academia Verlag, Sankt Augustin 2011.

Inner Life and Soul, Psychē in Plato, M. Migliori – L. M. Napolitano Valditara – A. Fermani (eds.), saggi di A. Brancacci, F. Bravo, L- Brisson, B. Centrone. J. Dillon, M. Erler, S. Gastaldi, M. Migliori, L. Napolitano Valditara, N. Notomi, G. Reale, F. Renaud, C. Rowe, M. I. Santa Cruz, M. M. Sassi, A. Tordesillas, F. Trabattoni, M. Tulli, A. Vallejo Campos, Academia Verlag, Sankt Augustin 2011.

Platão e Aristóteles, Dialética e lógica, M. Migliori – A. Fermani org., Edições Loyola, Sâo Paulo (Brasil) 2012.

Plato Ethicus, A filosofia é vida, Edições Loyola, Sâo Paulo (Brasil) 2015.

Assoluto e relativo, Un gioco complesso di relazioni stabili e instabili, M. Migliori ed., Morcelliana, Brescia 2017.

 

Convegni, Corsi, Incontri

* * * 1991 * * *

Como, 26 febbraio 1991, CIDI, Associazione Culturale Il Paguro, Conferenza Al di là della teoria delle Idee. Una rivoluzione nell’interpretazione di Platone (1959-1990: La nuova proposta di Krämer, Gaiser, Reale, Szlezák)

Napoli: 7-9 ottobre 1991, Verso una nuova immagine di Platone, Istituto Suor Orsola Benincasa Relazione: Il “Parmenide” e le dottrine non scritte di Platone

* * *1993 * * *

Ancona, IRRSAE Marche, Comune di Ancona, Università di Ancona, Regione Marche, 25-27 marzo 1993. Convegno Filosofia, logica, matematica dal periodo classico al nostro secolo Relazione: Non entri chi è ageometretos

Napoli, 4-6 ottobre 1993, Istituto Suor Orsola Benincasa, Convegno Aristotele, perché la “Metafisica” Relazione: Rapporti tra la Metafisica e il De Generatione et corruptione di Aristotele

Napoli, 4-6 novembre 1993, Istituto Universitario Orientale, Facoltà di Lettere e filosofia, Dipartimento di filosofia e Politica, in collaborazione con L’Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Convegno Il Filebo di Platone e la sua fortuna Relazione: Lo sviluppo tempestoso di un gioco compatto, la struttura del Filebo

* * * 1994 * * *

Monaco, 17 febbraio 1994, Forum Philosophie der Fachschaftsinitiatie Philosophie, Dicembre 1993 – Febbraio 1994 Die Idee des Guten Relazione: Praesenz und Rolle des Guten in Platons Philebos

Macerata-Perugia, 24-26 marzo 1994, Università di Macerata – Dipartimento di filosofia e scienze umane – Università di Perugia – Istituto di Filosofia, Convegno Il dibattito su Parmenide Relazione: La filosofia dei Sofisti: un pensiero post-eleatico

Tubinga, 29-30 aprile 1994, Platonisches Philosophieren, Eine Vortragsreihe zur Situation der Platonforschung zu Ehren von Hans Joachim Krämer Relazione: Dialettica e dottrina dei Principi nel “Parmenide” e nel “Filebo” di Platone

Milano, 2/9/16/23 maggio 1994, Centro di Metafisica e Dipartimento di filosofia dell’Università cattolica – 10 lezioni seminariali su Il Filebo di Platone

Parma, 6 dicembre 1994, Istituto di Filosofia dell’Università; Lezione su Il Platone di Tubinga-Milano, Ragioni teoriche e modelli operativi

* * * 1995 * * *

Genova, 23 febbraio 1995, Università di Genova – Dipartimento di Studi sulla storia del pensiero europeo “Michele Federico Sciacca”, Seminario Platonico Verso un Platone “Terzo” Partecipazione alla Tavola rotonda su Verso un Platone “Terzo” di Gian Carlo Duranti

Altamura, 19-20 dicembre 1995, Istituto italiano per gli studi filosofici, Liceo Classico Statale “Cagnazzi”, Per una didattica dei contenuti: Tre lezioni Analisi di dialoghi platonici (Simposio, Filebo/Politico)

Macerata, 28 febbraio – 1 marzo 1996, Università di Macerata – Dipartimento di filosofia e scienze umane, Convegno internazionale Il dibattito etico e politico in Grecia tra il V e il IV secolo Relazione: Realismo e utopismo nell’etica e nella politica platonica

Parma, 2 aprile 1996, Istituto di Filosofia dell’ Università; Lezione su La particolarità della lettura dei dialoghi di Platone. Riflessioni metodologiche su una nuova ermeneutica.

Castelvetrano, 26-29 aprile 1996, Società Filosofica Italiana, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, ecc., Convegno su Dalla physis di Empedocle al logos di Gorgia: percorso filosofico antico e prospettive contemporanee Relazione: Gorgia quale sofista di riferimento per Platone

Napoli, 20 maggio 1996, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, dibattito con Néstor L. Cordero e Mario Vegetti per la Presentazione del libro di G. Casertano, Il nome della cosa, Loffredo Editore

Tubinga, 3 settembre 1996, Eberhard-Karls Universität – Philologisches Seminar Incontro tra Hans-George Gadamer e la scuola di Tubinga-Milano sul Nuovo paradigma ermeneutico alternativo

S. Agata dei Goti, 9-13 settembre 1996, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Seminario estivo di studi, 6 relazioni su L’etica degli antichi e il mondo moderno

Como, 9; 13; 14 dicembre 1996, Istituto Magistrale T. Ciceri – Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Tre conferenze su Lo spirito greco; Platone, Etica e politica

* * * 1997 * * *

Viterbo, 21 febbraio 1997, Per una didattica dei contenuti, Istituto italiano per gli studi filosofici, Liceo Classico M. Buratti, Lezione su Il mistero platonico

Macerata, 26 -28 febbraio 1997, Dipartimento di Filosofia e Scienze umane, Convegno internazionale: Il dibattito etico e politico in Grecia tra il V e il IV secolo Relazione: Platone, la scelta di un filosofo “felice”

Manfredonia, 3-5 marzo 1997, Istituto italiano per gli studi filosofici, Liceo classico Aldo Moro, Per una didattica dei contenuti, tre lezioni su Il mistero platonico; Una metafisica chiusa e aperta; Utopismo e realismo nelle filosofie pratiche

Putignano, 6-7 marzo 1997, Istituto italiano per gli studi filosofici, Liceo Scientifico Statale, Per una didattica dei contenuti, due lezioni su Crisi filosofica e crisi sociale alla base del movimento sofistico; Il ruolo di Socrate e l’interpretazione platonica del movimento sofistico

Putignano, 6 marzo 1997, Sala Conferenze C.R.S.E.C., Conferenza cittadina su I greci e noi alle soglie del terzo millennio

Padova, 16 maggio 1997, Dipartimento di Filosofia, Seminario di studio Interpretazioni del “Sofista” di Platone nel Novecento Relazione: Verso il filosofo: dialettica e ontologia

Ascea, 28 luglio – 1 agosto 1997, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Seminario estivo di studi, 5 lezioni su Il ruolo storico della filosofia eleatica

Como, 12 gennaio 1997, Associazione Culturale Il Paguro, Corso: Che cosa può essere la cultura oggi? Relazione: La saggezza degli antichi

* * * 1998 * * *

Viterbo, 27 febbraio 1998, Istituto italiano per gli studi filosofici, Liceo Classico, Per una didattica dei contenuti, lezione su Il movimento sofistico

Viterbo, 27 febbraio 1998, Associazione Italiana di Cultura classica. Delegazione di Viterbo Conferenza: Etica e politica in Platone

Cagliari, 21-22 aprile 1998, Dipartimento di filosofia e teoria delle scienze umane, Convegno Internazionale Hegel e Platone Relazione: Hegel e il Parmenide (e il Filebo)

Napoli, 14-15 maggio 1998, Università degli Studi “Federico II”, Dipartimento di filosofia “A. Aliotta”, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Colloquio internazionale: La struttura del dialogo platonico Relazione: Tra polifonia e puzzle. Esempi di rilettura del “gioco” filosofico di Platone

Ascea, 20-24 luglio 1998, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Seminario estivo di studi, 5 lezioni su Amore è filosofo – Platone e la filosofia (Il mito della caverna; I dialoghi dell’amore: Il Simposio; I dialoghi dell’amore. Il Fedro; Il filosofo e la conoscenza dialettica: Parmenide, Filebo e Politico; Il filosofo-politico e la vita felice: Filebo e Politico)

Compiano (Parma), 1-3 ottobre 1998, Istituto italiano per gli Studi filosofici, Seminario estivo di studi, 4 lezioni su La filosofia politica di Platone, Il Politico (L’enigma della politica platonica; La dialettica e la politica; La legge e la costituzione; L’azione del vero politico).

* * * 1999 * * *

Padova, 13 gennaio 1999, Università di Padova, Seminario del Dottorato di ricerca in filosofia su Aristotele, De generatione et corruptione Relazione: De generatione et corruptione, I, 8

Milano, 1-5 marzo 1999, Istituto italiano per gli studi filosofici, Liceo classico Alessandro Manzoni, Per una didattica dei contenuti, due lezioni su Il mistero platonico; Una metafisica chiusa e aperta

Macerata, 17-19 marzo 1999, Dipartimento di Filosofia e Scienze umane, Convegno internazionale: Gigantomachia, Convergenze e divergenze tra Accademia e Peritato Relazione: Ontologia e materia: un confronto tra il Timeo di Platone e il De generatione et corruptione di Aristotele

Durham, 26 – 30 aprile 1999, Università di Durham, Tre lezioni su Platone e l’utopiaStruttura e finalità etico-politiche del Gorgia di PlatoneIl rapporto tra etica e politica nella Grecia classica: Platone e Aristotele

Como, 28-29 giugno 1999, Centro di cultura scientifica A Volta, Dipartimento di ingegneria ambientale e del rilevamento e Dipartimento di elettronica del Politecnico di Milano, Libero Istituto Universitario C. Cattaneo, Castellanza (VA), CNR, Istituto di Metrologia G. Colennetti di Torino, XVIII giornata della misurazione Relazione: Misure ed etica tra quantità e qualità

Palermo, 27 settembre – 2 ottobre 1999, Organizzazione AVIA-Palermo, Regione Siciliana, Provincia di Palermo, Città di palermo, Convegno: La retorica, da Gorgia al 2000 Relazione: L’approccio filosofico alla retorica in Gorgia

Córdoba (Argentina), 13-15 ottobre 1999, Universidad Nacional de Córdoba, Facultad de filosofia y humanidades, Escuela de Letras & Istituto Italiano de Cultura, Jornadas ítali-argentinas de estudios clásicos Lezioni su Perspectivas de Interprétatioon del los Diálogos tardíos de Platón – Qué es hacer “Historia de la filosofía antigua” hoy?

Roma, 21-23 ottobre 1999, VIII Convegno Culturale di “Studium”, d’intesa con Istituto della Enciclopedia Italiana e Associazione “Agorà” di Brescia, Corporeità e pensiero Relazione: Anima in Platone e Aristotele

Napoli, 13-17 dicembre 1999, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, cinque lezioni su Scienza del limite e delle differenze: La filosofia di Platone (Il “mistero” platonico; La tecnica di scrittura platonica; Una metafisica aperta e chiusa; La vita felice: l’etica; La vita felice: la politica)

Marcianise (CE), 16 dicembre 1999, Istituto italiano per gli studi filosofici, Liceo Scientifico F. Quercia, Per una didattica dei contenuti, Lezione su Platone: filosofia e politica

* * * 2000 * * *

Macerata, 23-25 febbraio 2000, Dipartimento di Filosofia e Scienze umane, Convegno internazionale: Non solo dialettica, non solo logica, La questione del metodo in Platone e Aristotele Relazione: Pervasività e complessità della dialettica platonica I

Campus Gaflei, Liechtenstein, 7-10 Settembre 2000, International Plato Centre at the International Academy of Philosophy- International Plato Society, An International Colloquium New Images of Plato: Dialogues on Plato, The Idea of the Good – Ein Internationales Symposium Die neuen Platonbilder: Dialoge über Platon, Die Idee des Guten Relazione: Sul Bene. Materiali per una lettura unitaria dei dialoghi e delle testimonianze indirette

* * * 2001 * * *

Imola, 12 gennaio 2001, Università aperta, Corso n° 20: Filosofia, Parole chiave Conferenza: Mito e ragione, I greci di fronte al male

Bomba (Chieti), 29-30 marzo 2001, Scuola Europea di Alta Formazione Filosofica Bertrando Spaventa, Seminario sul Fedro di Platone Relazione: Unità polifonica del Fedro

Macerata, 4 – 6 aprile 2001, Dipartimento di Filosofia e Scienze umane, Convegno Internazionale Non solo dialettica, non solo logica, La questione del metodo in Platone e Aristotele Relazione: Pervasività e complessità della dialettica platonica II

Catania, 31 maggio – 2 giugno 2001, Dipartimento di Scienze Umane – Centro di Ricerca sul Neoplatonismo, Colloquio Internazionale: Il Parmenide di Platone e la sua tradizione Relazione: L’Unità del Parmenide e il suo intento protrettico

Gerusalemme, 5-10 agosto 2001; International Plato Society; VI Symposium Platonicum: Le Leggi Trevor Saunders Memorial Lecture: La struttura delle Leggi e la filosofia politica di Platone

Sorrento, 25-28 settembre 2001, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Scuola di alta formazione in filosofia, 4 lezioni Felicità e piacere in Platone ed Aristotele

Venezia, 29 novembre – 1 dicembre 2001, Dipartimento di filosofia e Teoria delle scienze, Convegno internazionale Plato Physicus, L’immagine del cosmo nel Timeo Relazione: Il problema della generazione nel Timeo

* * * 2002 * * *

Pisa, 29-31 gennaio 2002, Dipartimento di filosofia, cinque lezioni Lecturae PlatonisIl Sofista di Platone (Come leggere Platone: questioni di metodoLe diairesi del SofistaLa visione metafisica e la gigantomachiaL’ontologiaValore e limiti del Sofista)

Milano, 3 marzo 2002, Filosofia sui Navigli Conferenza: La filosofia del limite in Platone

Bomba (Chieti), 15-16 maggio 2002, , Scuola Europea di Alta Formazione Filosofica Bertrando Spaventa – Istituto Italiano Per gli Studi Filosofici, Convegno: Processi mentali e funzioni sensoriali fino al “De anima e Parva Naturalia” Relazione: Divino e umano, l’anima in Aristotele e Platone.

Napoli, 27-30 settembre 2002, Università degli Studi “Federico II”, Dipartimento di filosofia “A. Aliotta”, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Società Filosofica Italiana, Convegno Internazionale: Il Protagora di Platone: struttura e problematiche Relazione: Socrate è forse un edonista?

* * * 2003 * * *

Piacenza, 29 gennaio – 1 febbraio 2003, International Plato Society (IPS) – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee – Sezione Pensiero Antico- CNR – Università di Macerata – Università di Trieste, con il patrocinio di Comune di Piacenza – Assessorato alla cultura, Provincia di Piacenza – Assessorato alla Cultura, Regione Emilia-Romagna, Convegno Internazionale: Plato Ethicus. La filosofia è vita – Philosophy is life – Philosophie ist Leben – La philosophie c’est la vie – Filosofia es vida Relazione: Il bello e il buono della virtù

Salerno, 10-11 aprile 2003, Università degli Studi, Dipartimento di Scienze dell’Antichità e Dipartimento di Filosofia, CNR, Gymnasia filosofica: L’esercizio dialettico nel Parmenide di Platone Relazione: Categorie fondamentali e strutture portanti della dialettica platonica

Milano, 4 maggio 2003 , Filosofia sui Navigli Conferenza: Platone, la virtù che loda il piacere

Milano, 14 novembre 2003, ASTUFILO, Università degku Studi di Milano, Convegno: L’ontologia di Platone: il Parmenide e il Sofista. Relazione: Non è l’ontologia il vero cuore del Parmenide e del Sofista

* * * 2004 * * *

Como, 6 febbraio 2004, Centro Comasco di Egittologia “Francesco Ballerini”, Aula Magna del Collegio Gallio Conferenza: Platone e l’Egitto

Milano, 30 maggio 2004, Filosofia sui Navigli Conferenza: Chi è il buon maestro secondo Platone

Würzburg, 26-31 luglio 2004, VII Symposium Platonicum, Gorgia-Menone Relazione: Socrate e Gorgia di fronte alla virtù

Milano, 18 ottobre 2004, Teatro Dal Verme, Università Vita-Salute San Raffaele, Teatro Franco Parenti/Pier Lombardo Culture, Bompiani: Platone e l’Europa Incontro con M. Cacciari, H. Krämer, M. Migliori, R. Radice, G. Reale, T. Szlezák, M. Vegetti

Cesano Maderno, 19 ottobre 2004, Università Vita-Salute San Raffaele, Convegno: La nuova interpretazione di Platone della Scuola di Tubinga-Milano Relazione su: Platone e la dialettica

Lecce, 17 novembre 2004, Università degli studi, Corso di laurea di Filosofia e scienze umane e morali, Seminari di storia della filosofia antica, La scienza dell’essere fra Platone e Aristotele: Relazione su: Essere e divenire, realtà e apparenza

* * * 2005 * * *

Lecco, 18 febbraio 2005, Associazione Italiana Cultura Classica Introduzione alla lettura del Simposio di Platone

Viterbo, 23 aprile 2005, Liceo Classico M. Buratti – Associazione Italiana Cultura Classica Platone: proposte per una vita felice

Como, 26 aprile 2005, Università Insubria, Associazione “l’Aquila”, Assessorato all’Università del Comune di Como Cura dell’anima. L’intreccio tra etica e politica in Platone

Macerata, 13 ottobre 2005, Università di Macerata, Dipartimento di filosofia, Giornata di studio Tatto e contatto, tra verità e pratica Corporeità e relazione

Milano, 16 ottobre 2005 , Filosofia sui Navigli Conferenza: Letture platoniche: Il Simposio

Jesi, 7 dicembre 2005, Liceo Scientifico Da Vinci – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici Il titolo: La filosofia del limite in Platone

* * * 2006 * * *

Lecco, 26 gennaio 2006, Associazione Italiana Cultura Classica Conferenza: Chi è il buon maestro secondo Platone

Como, 1-4 febbraio 2006 – International Plato Society (IPS) – Istituto Italiano per gli Studi Filosofici – Università di Chieti, Università di Macerata, Università di Pisa, Università di Trieste, Università cattolica di Milano, con il patrocinio del Comune di Como, della Provincia di Como, della Regione Lombardia, Convegno internazionale: Interiorità e anima, Inner Life and soul, Innerlichkeit und Seele, Interioridad y Alma: Psychè in Platone Relazione: Ma c’è “interiorità” nei dialoghi?

Macerata –8 marzo 2006 – Liceo Scientifico Conferenza: A che cosa serve la filosofia? La risposta di Platone

Pavia, 16-17 marzo 2006, Università, Dipartimento di filosofia, Convegno: L’anima in Platone e Aristotele, Relazione: L’anima mortale e immortale tra funzione e ontologia

Milano, 28 marzo 2006, Università Milano-Bicocca, Dipartimento di Scienze umane per la formazione “Riccardo Massa”, Giornata di studio. Vita spirituale e conoscenza di sé, Relazione: Platone e il senso del limite umano: virtù e felicità

Trieste, 25-27 maggio 2006, XVI seminario Nazionale di Filosofia antica, Work in progress, Università di Trieste, Relazione Una filosofia matura nei dialoghi “giovanili” di Platone?

Falconara Marittima, 21 e 25 luglio 2006, Amministrazione Comunale, Parole al vento, due Incontri: Platone filosofo del limite; Platone: strategie della felicità

Savigliano, 19 ottobre 2006, FestivalStoria, Imputato alzatevi, Il processo nei secoli, Dibattito: Il processo a Socrate ovvero I limiti della democrazia, con L. Rossetti e M. Sassi.

* * * 2007 * * *

Como – 16 gennaio 2007 – Visioni sul sapere – Riflessioni IV ciclo – Lezione: Platone, apprezzare il piacere, ovvero contro l’edonismo

Madrid, 9 febbraio 2007, Instituto de Estudios clasicos sobre la societad y la politica “Lucio Anneo Seneca”, con R. Gutierrez, Relazione su: Platone maestro e la scrittura della filosofia.

Siracusa, 10-11 maggio 2007, Facoltà di Lettere e filosofia, Colloquio nazionale su Le emozioni negli antichi filosofi greci, Relazione: Platone a teatro, tra attore e spettatore

Lecco, 25 maggio 2007, Associazione Italiana Cultura Classica Il concetto di anima: tra le massime “invenzioni” del mondo greco”.

Dublin, 23-28 luglio 2007, VIII Symposium Platonicum, Filebo Relazione: La dottrine dei principi e l’unità del Filebo

Siracusa, 29 novembre – 1 dicembre 2007, Istituto Mediterraneo Studi Universitari, Primo Simposio Internazionale di Studi Platonici, Eros e Polis in Platone, Relazione: Polis e Protologia nella Repubblica.

* * * 2008 * * *

Milano, 6 aprile 2008, Filosofia sui Navigli Conferenza: L’invenzione del concetto di anima

Gazzada (VA), 8 maggio 2008, Associazione per lo sviluppo degli Studi di Banca e Borsa, Convegno: Alle radici della nostra cultura Relazione su Platone, una razionalità consapevole non rinunciataria: metafisica e limite umano

Roma, Pontificia Universitas Antonianum, 13 maggio 2008, Discussione della tesi dottorale di Agustín Hernández Vidales OFM: La felicità umana nel Filebo di Platone: 64 C 1 – 65 A 6, un’indicazione verso il divino

San Paulo (Brazil), Pontificia Università Cattolica di S. Paolo, Convegno internazionale su A Amizade, 19-22 maggio 2008: Relazione su: Polivalenza strutturale della philia in Platone.

Barcellona, Reunió cientifica de l’área mediterrània de la IPS, 27-29 ottobre 2008, Convegno: “Estructures formals i forma literària en el Teetet, El Sofista i El Politic”. Relazione: Una strana trilogia per un Filosofo non scritto.

* * * 2009 * * *

Macerata, 18-19 febbraio 2009, convegno su Azione/passione e misura, Concetti chiave del pensiero platonico e aristotelico, con Prof.ssa Linda Napolitano (Università di Verona), Prof. Marcelo Perine (P. Università di San Paolo – Brasile), Dott.ssa Lucia Palpacelli (Università di Macerata), Dott.ssa Arianna Fermani (Università di Macerata), Relazione: Dalla metretica dei primi dialoghi alle due metretiche del Politico

Macerata – 31 marzo 2009, Liceo Scientifico, Conferenza sul Simposio di Platone

Lecco, 3 aprile 2009, Associazione Italiana Cultura Classica Conferenza: Platone e la politica: realismo utopico

Milano, 5 aprile 2009, Filosofia sui Navigli Conferenza: Platone, una utopia rispettosa della legge

Milano, 6 aprile 2009, Aperitivi filosofici Conferenza: Cercare una vita felice secondo Platone

Viterbo, 22 maggio 2009, Liceo Ginnasio “Mariano Buratti” – Università degli Studi della Tuscia Convivium Viterbiense, Filosofia e filologia: tre contributi su Platone; Relazione: I consigli di Platone per essere felici.

Brasilia, 24 agosto 2009, Seminario Auditorio della Rettoria dell´Università di Brasilia. Relazione: Il libro X della Repubblica, come esempio di come scrive Platone

Uberlandia (Brasile), 25-28 agosto 2009, X Simposio Internacional da Sociedade Brasileira de Platonistas – VI Seminario Internacional Archai: A Repubblica de Platao, Relazione: L’unità della Repubblica come esempio della natura particolare della scrittura platonica.

Macerata, 29 ottobre 2009, Scienze della formazione, Convegno su I contrari nei processi cognitivi, Comunicazione su La relazione di contrarietà nel pensiero antico e nella formalizzazione aristotelica, in collaborazione con Lucia Palpacelli e Marina Bernardini.

Macerata, 11-12 novembre 2009, Quarto Seminario di studi aristotelici: Forme della razionalità in Aristotele, con Enrico Berti (Università di Padova), Maurizio Migliori, Lucia Palpacelli, Fabian Miè (Università di Cordoba – Argentina), Arianna Fermani. Relazione: La nozione di eikos in Platone.

* * * 2010 * * *

Como, 9 aprile 2010, Liceo Scientifico Giovio, Conferenza: Attualità di Platone e Aristotele

Tubingen, 14-16 luglio 2010, Hermeneutik und Prinzipiendenken. Von Platon über Aristoteles zu Plotin. Colloquium zum 70. Geburstag von Thomas A. Szlezák, Relazione: Il Filebo e il Timeo come esempio del progetto “educativo” di Platone, scrittore di filosofia.

Tokyo, Keio University, 2-7 agosto 2010, IX Symposium Platonicum, Plato’s Politeia, Relazione: Complessità e unità della Repubblica. Il sostrato teoretico.

Brasilia, Università statale, 22-23 novembre 2010, 4 lezioni su Platone: 1. Pars destruens: stranezze “intollerabili”; 2. Parte construens: “insegnare” filosofia con il “gioco” scritto; 3. Tecniche necessarie per utilizzare la testimonianza aristotelica; 4. La filosofia platonica come dialettica.

Rio de Janeiro, 24-26 novembre 2010, I. Simpósio Internacional “As doutrinas nâo-escritas de Platâo, Sociedad Brasileira de Platonistas, Relazione: La filosofia non si impara! Platone vero maestro e lo scritto come “allusione protrettica”.

* * * 2011 * * *

Napoli, 26-27 maggio 2011, Università Suor Orsola Benincasa – Centro di Ricerca sulle Istituzioni Europee – Collegium Politicum, Colloquio sulle Leggi di Platone

Relazione: La (non) utopia platonica e il ruolo delle leggi in un modello politico binario

Maringà (Paranà, Brasile), 21 settembre 2011, Università statale di Maringà, X Jornadas de estudos antigos e medievia .II Jornadas internacional de estudos antigos e medievia Conferenza di apertura Ética platônica e o papel da medida racional.

Buenos Aires, 22-23 settembre 2011, Università Statale di Buenos Aires, Istituto di filosofia, Sección de Filosofia antigua, 2 conferenze Come scrive platone; Tecniche di lettura della testimonianza aristotelica su Platone

Lima, 26 e 28 settembre 2011, Pontificia Università Cattolica di Lima, 2 conferenze Come scrive Platone; La filosofia platonica come dialettica

Ancona, 11-12 ottobre 2011, Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli – Università Politecnica delle Marche, Scuola estiva di Alta formazione filosofica di Ancona, XV anno, Aula magna del Rettorato, 2 conferenze: Attualità di Platone

Assisi, 24-27 novembre 2011, 51 Seminario di Filosofia, Biblioteca Pro Civitate Cristiana. Per un’altra politica nel segno dell’uomo. Conferenza: La politica degli “antichi” – Platone: necessità e pericoli dell’utopia

* * * 2012 * * *

Civitanova Marche, 2 febbraio 2012 – Liceo Scientifico – Conferenza su Cercare una vita felice con Platone

Cantù, 10 febbraio 2012, Liceo Scientifico – Lezione di due ore su Come scrive Platone

Cantù, 18 febbraio 2012, Liceo Classico – Lezione di un’ora su Come scrive Platone

Macerata, 29 febbraio 2012, Dipartimento di filosofia, Seminario: Esperienza vissuta e forme della razionalità Relazione: Esperienze del male e forme della dismisura in Platone

Milano, 10 maggio 2012, Università Cattolica del Sacro Cuore, Seminario di studi: Il pensiero antico si dice in molti modi. Alcuni esempi della sua polifonia Relazione: Platone: Il piacere è buono, ma i piaceri sono (quasi tutti) cattivi.

Coimbra, 14-16 giugno 2012, UI&D Linguagem, Interpretaçao e filosofia da UC, UI&D Centro de estudios clássicos e Humanísticos da UC, Secção Ibérica da International Plato Society, Congresso Internacional O Parménides de Platão. Relazione: Le tesi del Parmenide come esercizio protrettico: alcuni esempi.

* * * 2013 * * *

Anno Accademico 2012/2013 – Milano, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Corso di Laurea in Filosofia, Facoltà di Filosofia, Semestre Primo e Secondo, Insegnamento di Esercitazioni per Storia della filosofia antica e medievale.

Civitanova Marche, 18 aprile 2013 – Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci– Conferenza su Oralità e scrittura in Platone

Como, 27 maggio 2013, AICC (Ass. Italiana Cultura Classica), Liceo Volta, Il Simposio di Platone, Elogio di Eros

Macerata, 5 giugno 2013, Università, Aula A, Relazione su Contro gli eccessi ermeneutici: un ritorno all’antico.

Jesi, 12 giugno 2013, Associazione Politica Jesiamo, Conferenza: L’utopia antiutopica in Platone.

Pisa, 15 luglio 2013, X Symposium Platonicum, Il Simposio, Relazione: Il ruolo e l’importanza della dimensione esperienziale ed empirica nel Simposio

Praga, 14-16 novembre 2013, IX Symposium Platonicum Pragense on the theme of Plato’s Philebus, organizzato da: Czech Plato Society; Institute of Philosophy, Academy of Sciences of the Czech Republick; University Centre for the Study of Classical and Medieval Intellectual Tradition; Institute of Philosophy and Religious Studies; Faculty of Arts, Charles University in Prague; Relazione: Plato’s appreciation of the empirical dimension as fulfilment of Socrates’ ethics on the good and happy life, which is also pleasant.

Tolentino, 16 dicembre 2013, Istituto d’Istruzione Superiore “F. Filelfo”, Lezione: La visione platonica della realtà: un’emergenza di ordine in un mare di disordine

* * * 2014 * * *

Siracusa, 10-11 gennaio 2014, Premio di Filosofia “Viaggio a Siracusa”, Collegio Siciliano di Filosofia, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Fondazione Edoardo Garrone, Università degli Studi di Catania, C.U.M.O. Università di Noto, Università degli studi di Enna “Kore”, Convegno: La Nottola di Minerva e l’inafferrabilità del presente, Relazione: Platone, I limiti della conoscenza e l’affermazione della verità.

Cantù, 24 febbraio 2014, Liceo Fermi, Conferenza su La felicità in Platone

Macerata, 26 febbraio 2014, Corso seminariale del Dottorato su Natura e interpretazione, Intervento su Natura e limite con Carla Canullo

Macerata, 12-13 marzo, Convegno su Vero e falso nella filosofia greca, Relazione su Platone e la dimensione umana del vero.

Civitanova Marche, 27 marzo 2014, Liceo Scientifico, Conferenza su La felicità in Platone

Alzate Brianza, 7 aprile 2014, Ciclo di conferenze Vivere filosoficamente il tempo della crisi; Relazione: Il contributo degli antichi

Urbino, 9 maggio 2014, Istituto di Scienze religiose “Italo Mancini”, Conferenza su Dialogare con Platone

Roma, 22 maggio 2014, Pontificia Università Antonianum, Giornata di studio Platone e la crisi dell’Occidente, 2 relazioni su L’attualità di Platone nella crisi dell’Occidente

Bologna, 24 Maggio, Mens-a 2014, Dare ristoro. Bologna, l’intelligenza ospitale, Relazione su: Cosa ristora nel Simposio?

Macerata, 11 giugno 2014, Dipartimento di Studi Umanistici, Storia e filosofia, Incontri e contaminazioni, Paradigmi in questione, Riflessioni e discussioni con M. Migliori, V. Lavenia, L. Scuccimarra

Macerata, 22 ottobre 2014, Dipartimento di Studi Umanistici, Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi, La filosofia e la città, I caffè filosofici, Dibattito con G. Alliney su La libertà non è star sopra un albero

Macerata, 19-21 novembre 2014, Convegno su Assoluto e relativo. Relativismo o gioco complesso di relazioni stabili e instabili?, Relazione su La dialettica di Platone e Mao

* * * 2015 * * *

Milano, 20 gennaio 2015, Università Vita-Salute San Raffaele, Facoltà di Filosofia, Giornata di Studio Giovanni Reale e la contemporaneità della saggezza classica, Relazione: Il Platone di Tubinga e la sua diffusione in Italia

Macerata, 5 febbraio 2015, Seminario Introduttivo Corso Dottorato Human Sciences XXX ciclo, Relazione su un’interpretazione (il più possibile) oggettiva

Como, 7 febbraio 2015, Circolo Cultura ed Arte, L’amore da Platone ad Internet

Civitanova Marche, 10 febbraio 2015 – Liceo Scientifico Leonardo Da Vinci – Conferenza su Platone e la politica: l’antiutopia utopica

Locride, 18-19 febbraio 2015, “logos” Scuola di Alta Formazione in Filosofia “Mario Alcaro” III edizione, Organizzata da Scholé in collaborazione con Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli Centro per la Filosofia Italiana: Dialettica e dialogo in Platone in 4 licei, “Euclide” a Bova, “Zaleuco” a Locri, “Ivo Oliveti” a Locri, “P. Mazzone” a Roccella.

Marina di Gioiosa Jonica, 18 febbraio 2015, incontro pubblico sul tema: La saggezza degli antichi

Recanati, Itis, 19 marzo 2015, Lezione su Imparare a ragionare

Erba, Rotary Club, 26 marzo 2015, Relazione su Che cosa sazia nel Simposio

Vertemate, 22 aprile 2015, Libera mente, Conferenza su Morale e religione (i). Quale etica con o senza Dio?

Lecco, 24 aprile 2015, Corso di formazione per insegnanti della scuola primaria e secondaria, Dalla scuola smarrita alla scuola della promessa, Intervento su Un incontro.

Macerata, 28 aprile 2015, Un. di Macerata, Un. di Camerino, Istituto Comprensivo “E. Mestieri” di Macerata, Liceo Scientifico “G. Galilei” di Macerata, Explorer LAB, Incontri ravvicinati con la matematica e le scienze, Galleria Antichi Forni, Relazione su Scientificità della scienza e paradigmi.

Roma, 19 maggio 2015, Pontificia Università Antonianum, Aristotele, lo Stagirita, il Filosofo, Relazione su Ruolo e natura della metafisica nel sistema aristotelico.

Como, 20 settembre 2015, Casa della musica, Ex Chiesa di San Francesco, A due voci, dialoghi di musica e filosofia, Dibattito con Diego Fusaro su Tra arte e matematica. Le riflessioni di due autori tipicamente occidentali, Platone ed Hegel.

Venezia, 5 ottobre 2015, Dipartimento di filosofia e Beni culturali, Seminario di filosofia teoretica, Seminario aperto di pratiche filosofiche, Dibattito con S. Maso, G.L. Paltrinieri, D. Spanio su Senza dualismo. Nuovi percorsi nella filosofia di Platone

Aix-en-Provence, 9-11 ottobre 2015, Sezione mediterranea dell’International Plato Society, Institut d’Histoire de la philosophie, Università di Aix-Marsiglia, Centre d’études sur la pensée antique “kairos kai logos”, Convegno La Vérité. Platon et les sophistes, Relazione. Contro i delusi: i vari piani della “verità” in Platone

Macerata, 27-28 ottobre 2015, Dipartimento di studi umanistici, Sezione filosofia e scienze umane, VI colloquio di etica, I luoghi e gli altri, Relazione: La polis tra inclusione ed esclusione

Riazzino-Locarno (CH), 3 novembre 2015, Associazione Orizzonti Filosofici, Caffè Filosofico, Conferenza su:Oralità e scrittura

Macerata, 4-5 novembre 2015, Dipartimento di studi umanistici, Sezione Filosofia e scienze umane, Convegno Neanche i filosofi riescono a parlare di nulla. Linguaggio e ontologia nella filosofia antica, Relazione su Platone. Del non essere “in quanto non essere” dico, ma non parlo

Milano, 24 novembre 2015, Palazzo Bocconi, Circolo della Stampa, Lions Club Milano Ai Cenacoli, Incontro su: Che cosa sazia nel Simposio

L’Aquila, 1 dicembre 2015, Dipartimento di Scienze Umane, L’ontologia antica e la filosofia contemporanea di Gilles Deleuze (proff. Rocco Ronchi e Angela Longo); Relazione su La stabilità dell’instabile in Platone.

Macerata, 16 dicembre 2015, Dipartimento di studi umanistici, Sezione Filosofia e scienze umane, Lectio Magistralis: Far ricerca in Storia della filosofia, con Filippo Mignini.

* * * 2016 * * *

Tolentino, 16 febbraio 2016, Istituto d’Istruzione Superiore “F. Filelfo”, Lezione: La felicità in Platone

Catanzaro, 25 febbraio 2016, Liceo scientifico, Lezione: Socrate-Platone e la polis

Locri, 26 febbraio 2016, Liceo classico, Lezione: Socrate-Platone e la polis

Como, 22 marzo 2016, Liceo Scientifico Linguistico Paolo Giovio, Percorso di filosofia della cittadinanza, Lezione su Il pensiero critico e la filosofia.

Fiorenzuola, 29 marzo 2016, Libera università della Terza età, Grecia, la più bella patria d’Europa, Conferenza su Alle origine del nostro pensare.

Roma, 8 aprile 2016, Università la Sapienza, Dipartimento di Filosofia, Dottorato di ricerca in filosofia e storia della filosofia, Lezione su Uso e senso del passato in Platone.

Bonn, 27 maggio 2016, Collegium Politicum, Univ. Di Bonn, Convegno Universalism, Cosmopolitism and the Ius Gentium in Ancient Political Thought, Relazione: The Statesman explains adequately the role of laws in Plato

Bologna, 11 giugno 2016, Mens-a 2016, GustArte, il gusto delle arti e dei saperi, Relazione: Questione di gusto e di ingredienti, Platone, Fedro.

Roma, 7 giugno 2016, Syzethesis Associazione filosofica, Un. La Sapienza, Nomos, Ethos, Philia. Il senso dell’essere umano. Relazione: Nomos, Ethos, Philia. O tutti e tre o nessuno.

Riazzino-Locarno (CH), 4 ottobre 2016, Associazione Orizzonti Filosofici, Caffè Filosofico, Conferenza su: Progetto Uomo. Zoon Politikon – Animale politico

Macerata, 17-19 ottobre 2016, Scuola di studi superiori Giacomo Leopardi, Seminario Interclasse di 10 ore su La polivalenza strutturale delle coordinate categoriali su “vero e falso”

Brescia, 3 novembre 2016, Coop. Cattolico-democratica di cultura – Padri Filippini della Pace, Sala Bevilacqua, Conferenza su Il carro alato: eros e bellezza nel Fedro

Brescia, 4 novembre 2016, Coop. Cattolico-democratica di cultura – Liceo Carlini, Aula Magna, Conferenza su Platone e l’amore per la sapienza

Macerata, 2 dicembre 2016, Università di Macerata           e Università di Chieti, Convegno Sistema, sistematico, sistematico. Chiarimenti per un concetto ambiguo, Relazione: Platone: Cosa rende stabile l’instabile?

Milano, 12 dicembre 2016, Università cattolica di Milano, Dipartimento di filosofia, Dipartimento di Scienze religiose, Progetto di Ricerca “Crisi dell’Eurocentrismo e futuro dell’umanesimo europeo, Prospettive storico-culturali, religiose, giuridiche ed economico-sociali,  – Presentazione del libro di Marcelo PERINE, Platone non era malato. Il pensiero platonico dai dialoghi socratici alla dialettica (Vita e Pensiero, 2016),  Intervengono Marialuisa GATTI, Università Cattolica del Sacro Cuore, Maurizio MIGLIORI, Università di Macerata, Gian Luca POTESTÀ, Università Cattolica del Sacro Cuore, Marco RIZZI, Università Cattolica del Sacro Cuore

Macerata, 14 dicembre 2016, Dipartimento di Studi Umanistici, Sezione di Filosofia e Scienze umane, Presentazione del volume Aristotele, Organon, Bompiani 2016, con G. Alliney, F. Orilia, A. Fermani, L. Palpacelli.

* * * 2017 * * *

Singapore, 25 gennaio 2017, Humanities, Arts and Social Sciences, Singapore University of Technology and Design (SUTD), Conferenza: Platonic Philosophy as Dialectic.

Singapore, 26 gennaio 2017, Yale-NUS, Conferenza: How Plato writes.

Macerata, 22 febbraio 2017, SFI, Sezione di Filosofia e Scienze Umane, Conferenza: Gli Antichi e il Multifocal Approach

Recanati, 23 marzo 2017, Liceo Classico e scientifico, Lezione: Platone, un pensatore non astratto

Ancona, 30 marzo 2017, Festival del pensiero plurale, Le parole della filosofia. Relazione: Liberazione, Platone, un pensiero della dialettica

Civitanova Marche, 11 aprile 2017, Liceo Leonardo Da Vinci e Sfi Ancona-Macerata, Seminario di studi platonici con B. Centrone, Platone e la dialettica: la scienza più grande, la scienza degli uomini liberi (Sofista, 253C).

Milano, 8 maggio 2017, Università Cattolica, Dipartimento di filosofia, Conferenza: L’approccio multifocale nella filosofia antica.

Barcelona, 26 maggio 2017, Collegium Politicum, Univ. Di Barcelona, Convegno Pain and Punishment in Ancient Thought, Relazione Multifocal approach: la polivalenza valoriale e funzionale della pena nei dialoghi di Platone

Alghero, 29 settembre 2017, Università di Sassari, Convegno The soul/Body Problem. Ancient Models and Contemporary Debates, Relazione Il modello dialettico/sistemico di Platone: sempre complesso, mai unidirezionale.

via Portale docenti ‐ Università di Macerata: Maurizio Migliori

Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche Archivi – rimando a Rai TecheRai Teche

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Enciclopedia multimediale delle scienze filosofiche Archivi – Rai TecheRai Teche

Mark Strand, LA FINE, in Tutte le poesie, Mondadori, collana Oscar Baobab, 2019

La fine

Non ogni uomo sa cosa canterà alla fine,
guardando il molo mentre la nave salpa, o cosa sentirà
quando sarà preso dal rombo del mare, immobile, là alla fine,
o cosa spererà una volta capito che non tornerà più.

Quando il tempo è passato di potare la rosa, coccolare il gatto,
quando il tramonto che infiamma il prato e la luna piena che lo gela
non compariranno più, non ogni uomo sa cosa scoprirà al loro posto.
Quando il peso del passato non si appoggia più a nulla, e il cielo

non è più che luce ricordata, e le storie di cirro
e cumulo giungono alla fine, e tutti gli uccelli stanno sospesi in volo,
non ogni uomo sa cosa lo attende, o cosa canterà
quando la nave su cui si trova scivola nel buio, là alla fine.

da  La fine – Interno Poesia


Not every man knows what he shall sing at the end,

Watching the pier as the ship sails away, or what it will seem like
When he’s held by the sea’s roar, motionless, there at the end,
Or what he shall hope for once it is clear that he’ll never go back.
When the time has passed to prune the rose or caress the cat,
When the sunset torching the lawn and the full moon icing it down
No longer appear, not every man knows what he’ll discover instead.
When the weight of the past leans against nothing, and the sky
Is no more than remembered light, and the stories of cirrus
And cumulus come to a close, and all the birds are suspended in flight,
Not every man knows what is waiting for him, or what he shall sing
When the ship he is on slips into darkness, there at the end.
“The End,” © 1990 by Mark Strand from The Continuous Life by Mark Strand.

Marco Pellegrino: L’infinito, oltre E. Severino: Esposizione sintetica del discorso filosofico di Severino (cap. VIII de “La struttura concreta dell’infinito”)

Esposizione sintetica del discorso filosofico di Severino (cap. VIII de “La struttura concreta dell’infinito”)

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L’infinito, oltre E. Severino: Esposizione sintetica del discorso filosofico di Severino (cap. VIII de “La struttura concreta dell’infinito”)

vedi anche questo video:

Morto MICHEL SERRES, il filosofo che non credeva nel «declinismo»: “non idealizzate il passato, la nostra è un’epoca dolce” – Corriere.it, 3 giugno 2019

Serres era una figura molto popolare in Francia, anche perché non esitava a comparire in dibattiti e trasmissioni televisive per confutare il «declinismo» e la tendenza di molti intellettuali, reazionari e non, a idealizzare il passato ritenendolo un’epoca d’oro rispetto alla presunta barbarie e decadenza contemporanea. Serres era convinto del contrario, e chiamava il nostro tempo l’«epoca dolce»: guerre, attentati e orrori esistono ancora, ma nella sua visione sono scorie di una civiltà superata.

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Morto Michel Serres, il filosofo che non credeva nel «declinismo» – Corriere.it

“Che cos’è la filosofia? Sono più i problemi che risolve o quelli che solleva?”, in Filosofeggiando con… EMANUELE SEVERINO – intervista di Davide D’Alessandro, in Il Foglio 7 aprile 2019

Che cos’è la filosofia? Sono più i problemi che risolve o quelli che solleva?

Da che vive, l’uomo lotta contro la morte. Il primo grande Rimedio contro di essa è il mito, ossia il Racconto che garantisce la vittoria sulla morte. Ma a un certo punto l’uomo si accorge della debolezza di quella garanzia. Il mito è la semplice volontà che le cose stiano come esso vuole che stiano. La parola “filosofia” significa invece l’aver a cuore (phileín) ciò che sta in luce (saphés) e che quindi è affermato non perché è voluto, ma perché si impone da sé. La grandezza della filosofia sta cioè nell’aver evocato l’idea di un sapere assolutamente innegabile, che né uomini o dèi possano smentire, né cambiamenti di luoghi e di epoche, e nemmeno un Dio onnipotente. Poi la filosofia ha inteso stabilire, lungo un processo durato più di due millenni, in che consista il contenuto di questo sapere, ed è questo processo ad aver condotto, e inevitabilmente, alla destinazione della tecnica al dominio assoluto del mondo, ossia al culmine della Follia a cui abbiamo prima accennato. Ciò significa che sin dall’inizio la filosofia è rimasta accecata e che la destinazione della tecnica al dominio è il risultato di questo accecamento. La storia dell’Occidente e ormai del Pianeta (che è storia dei pensieri e delle opere) cresce all’interno dell’accecamento della filosofia.

vai alla intera intervista

Filosofeggiando con… EMANUELE SEVERINO – Il Foglio

Chiara Milani, Sugli scaffali di casa l’ordine è il caos, in La Provincia/L’ORDINE 14-01-2018

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L’ORDINE – Ordine Pagina 7 del 14-01-2018

 

 

Quali sono i libri sul Novecento che gli studenti della classe quinta dovrebbero assolutamente leggere?, in www.giuntitvp.it

 

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Quali sono i libri sul Novecento che gli studenti della classe quinta dovrebbero assolutamente leggere?

La lettera di Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini, in sito libreriamo.it, 5 marzo 2019

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La lettera di Oriana Fallaci a Pier Paolo Pasolini

La cura di Hillman, Un bel tuffo nella mitologia greca. Articolo di Daniela Mambretti pubblicato su “La Provincia” di Como, 3 gennaio 2019

La cura di Hillman
Un bel tuffo nella mitologia greca
Articolo di Daniela Mambretti pubblicato su
“La Provincia” di Como, 3 gennaio 2019
Salute. La “psicologia archetipica” del filosofo Usa spiegata dall’antropologa Selene Calloni Williams: «Affrontare la malattia ritrovando fede nell’invisibile»

Una psicologia che mette al centro della scena il mondo delle immagini e l’ani-ma che vuole essere riconosciuta, superando sterili dati, analisi cliniche e statistiche. Questo l’approccio di James Hillman psicoanalista, saggi-sta e filosofo statunitense che ha sviluppato una psicologia definita come archetipica o immaginale, perché parte dal-la realtà cosciente e la riconduce alla sua immagine originale.

Natura immaginale

«Il pensiero di Hillman presuppone la capacità di vedere la vita come sogno, come una grande imago che non ha nulla di sostanziale e di oggettivo» spiega Selene Calloni Williams, antropologa, viaggiatrice, documentarista e autrice di “James Hillman – Il cammino del fare anima e dell’ecologia profonda” (Edizioni Mediterranee). Ricondurre la realtà alla sua natura immaginale significa, per Hillman, “fare anima”, vale a dire riportare ogni oggetto, persona, evento o luogo alla sua natura originaria che è immagine e appartiene alla dimensione universale. Quando dimentichiamo questo aspetto immateriale, quando non ci rendiamo conto che la nostra anima fa parte di questo mondo sottile e oscuro che, però, ha bisogno di essere visto e considerato, insorgono disturbi e patologie. «Quando si affronta una malattia è necessario affidarsi, ritrovare fede nell’invisibile. Il curarsi, l’agire è necessario e costituisce l’aspetto rituale della tera-pia, ma, contemporaneamente, è necessario ritrovare il contatto con il mistero»sotto-linea l’esperta. Pertanto, per stare bene bisogna ristabilire l’equilibrio universale tra noi e il mondo invisibile, tra noi e la natura, in una sorta di scambio, di “darsi” continuo: nella visione immaginale, la malattia non è altro che la voce del-l’anima che chiede la ricostituzione di quell’armonia primeva e di quella propensione al darsi, esattamente come la natura si dà, si offre, incessantemente.

LEGGI TUTTO L’ARTICOLO (pdf)

La cura di James Hillman, un bel tuffo nella mitologia greca, ce ne parla Selene Calloni Williams

via La cura di Hillman e il Mantra Madre (Mother Mantra)

Storia di Roma antica 753 a.C. – 476 d.C. – in Studia Rapido

La storia di Roma antica o storia romana tratta le vicende di Roma dalla sua fondazione nel 753 a.C. alla caduta dell’Impero romano d’Occidente nel 476 d.C., anno in cui si colloca convenzionalmente l’inizio del Medioevo.

VAI A

Storia di Roma antica 753 a.C. – 476 d.C. – Studia Rapido

Moby Dick o l’ossessione del male” – Con Barbara Spinelli e Gabriella Caramore – Rai Radio 3 – RaiPlay Radio, 2008, 2009

VAI A:

“Moby Dick o l’ossessione del male”

Trasmesso dal 2 al 23 novembre 2008

Aggiornata il 26 Luglio
  1. “Moby DIck o l’ossessione del male”

    “Il pensiero dominante”

    Rai Radio 3

  2. “Moby DIck o l’ossessione del male”

    “Il bianco sudario del mare”

    Rai Radio 3

  3. “Moby DIck o l’ossessione del male”

    “Profezia e malinconia”

    Rai Radio 3

  4. “Moby DIck o l’ossessione del male”

    “Eroi sconfitti”

PEREC GEORGES, W o il ricordo d’infanzia (1975), Einaudi, 2018 | recensione in Doppiozero

recensione in

Testimoniare l’assenza | Doppiozero

Mark Strand, Edward Hopper. Un poeta legge un pittore. Traduzioni di Damiano Abeni e Moira Egan, Donzelli editore, 2016

Mark Strand

Edward Hopper

Un poeta legge un pittore

Nuova edizione con uno scritto inedito dell’autore. Traduzioni di Damiano Abeni e Moira Egan

via Edward Hopper

“Noi siamo tutti pezzi, e di un insieme così informe e vario, che ogni brano, ogni momento fa la sua parte. E si trova tanta differenza in noi stessi quanta fra  noi”, MONTAIGNE, Saggi, Libro II, cap 1

qui in un’altra traduzione:

Noi tutti siamo un informe assemblaggio di diversi stracci e rattoppi, tanto che ogni cencio sembra vivere di vita propria. E troviamo altrettante differenze in noi stessi quante ne troviamo tra noi e gli altri

Montaigne, a cura di Virginio Enrico, Mondadori, 1991, pag. 361-362

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vedi anche

https://bengelbach.wordpress.com/2010/04/26/il-y-a-autant-de-difference-de-nous-a-nous-meme-que-de-nous-a-autrui-montaigne/

MOLLICA VINCENZO, Scritto a mano pensato a piedi. Aforismi per la vita di ogni giorno, Rai Libri, 2018

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via Rai Libri » scritto a mano pensato a piedi

NUCCIO ORDINE, Gli uomini non sono isole. I classici ci aiutano a vivere | La Nave di Teseo, 2018

Gli uomini non sono isole

“ Nessun uomo è un’isola, intero in se stesso. ciascuno è un pezzo del continente, una parte dell’oceano. Se una zolla di terra viene portata via dal mare, l’Europa ne è diminuita […]; la morte di qualsiasi uomo mi diminuisce, perché sono preso nell’umanità, e perciò non mandar mai a chiedere per chi suona la campana; essa suona per te.” – John Donne
Prendendo le mosse dalla commovente meditazione di John Donne (1624) a cui si ispira il titolo del volume, Nuccio Ordine arricchisce la sua “biblioteca ideale” invitandoci a leggere (e a rileggere) altre meravigliose pagine della letteratura mondiale. Convinto che una brillante citazione possa sollecitare la curiosità dei lettori e incoraggiarli a impossessarsi dell’opera intera, Ordine prosegue la sua battaglia a favore dei classici, mostrando come la letteratura sia fondamentale per rendere l’umanità più solidale e più umana.
In un’epoca segnata da brutali egoismi, dalla ripresa dei razzismi e dell’antisemitismo, dalle terribili disuguaglianze economiche e sociali, dalla paura dello “straniero”, queste pagine invitano a capire che “vivere per gli altri” è un’opportunità per dare un senso forte alla nostra vita. Sulla scia di L’utilità dell’inutile (tradotto in 32 Paesi) e di Classici per la vita (tradotto in 6 lingue), questo nuovo volume è un inno a ciò che nella nostra società viene considerato ingiustamente “inutile” perché non produce

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Gli uomini non sono isole | La Nave di Teseo

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Nicola Gardini e la felicità di leggere i Classici, al Teatro Sociale di Como, 29 ottobre 2018, ore 21

È Nicola Gardini, docente all’Università di Oxford, latinista, scrittore, autore di best seller tutti incentrati sull’erudizione classica.

Tra gli altri:

Viva il latino. Storia e bellezza di una lingua inutile,

Con Ovidio.

La felicità di leggere un classico

Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo

Protagonista del primo incontro letterario per Como città dei Plinii che si terrà lunedì 29 ottobre alle 21 in Teatro SocialeLa felicità di leggere i Classici è l’argomento della lectio magistralis aperta al pubblico che si inserisce perfettamente nelle finalità di questo ciclo di eventi di studio e celebrazione della civiltà classica volti a diffondere le conoscenze di eccellenti studiosi su temi, autori e opere del mondo greco-romano. L’incontro è organizzato dall’Accademia Pliniana e Parolario con la collaborazione della Società Palchettisti del Teatro Sociale, del Teatro Sociale Aslico, di Sentiero dei Sogni, del liceo classico e scientifico Alessandro Volta e dell’associazione Ex alunni del Liceo Volta. Discussioni legate al passato, anche remoto, ma assolutamente calate nel presente consapevoli che, come sostiene Gardini, «l’avvenire può esistere solo se abbiamo coscienza di quel che è stato e che, mutando, permane».

BiBazz | Nicola Gardini e la felicità di leggere i Classici

PIOLA PERICLE, Il latino per tutte le occasioni. Manuale di conversazione per l’uomo d’oggi. Illustrazioni di Federico Sardelli – Garzanti, 2018

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vai alla scheda del’editore

Il latino per tutte le occasioni – Garzanti

Wrong Hands | Cartoons by John Atkinson. ©John Atkinson, Wrong Hands

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Wrong Hands | Cartoons by John Atkinson. ©John Atkinson, Wrong Hands

Leggere Alice Munro, dal sito Ai confini dello sguardo di Gabriele De Ritis

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Leggere Alice Munro : Ai confini dello sguardo