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Che cos’è la filosofia? Sono più i problemi che risolve o quelli che solleva?
Da che vive, l’uomo lotta contro la morte. Il primo grande Rimedio contro di essa è il mito, ossia il Racconto che garantisce la vittoria sulla morte. Ma a un certo punto l’uomo si accorge della debolezza di quella garanzia. Il mito è la semplice volontà che le cose stiano come esso vuole che stiano. La parola “filosofia” significa invece l’aver a cuore (phileín) ciò che sta in luce (saphés) e che quindi è affermato non perché è voluto, ma perché si impone da sé. La grandezza della filosofia sta cioè nell’aver evocato l’idea di un sapere assolutamente innegabile, che né uomini o dèi possano smentire, né cambiamenti di luoghi e di epoche, e nemmeno un Dio onnipotente. Poi la filosofia ha inteso stabilire, lungo un processo durato più di due millenni, in che consista il contenuto di questo sapere, ed è questo processo ad aver condotto, e inevitabilmente, alla destinazione della tecnica al dominio assoluto del mondo, ossia al culmine della Follia a cui abbiamo prima accennato. Ciò significa che sin dall’inizio la filosofia è rimasta accecata e che la destinazione della tecnica al dominio è il risultato di questo accecamento. La storia dell’Occidente e ormai del Pianeta (che è storia dei pensieri e delle opere) cresce all’interno dell’accecamento della filosofia.
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L’ha ribloggato su Il pensiero filosofico di EMANUELE SEVERINO.
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Sembra che il filosofo della necessità si stia sempre di più avvicinando al filosofo della libertà…già tutto era scritto nel dialogo tra severino e di chiara…oltre l’uomo e oltre dio….dove colui che porta con sé la saphes (
( di chiara) illumina l’apparente se-verità…
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