AUDIO E VIDEO di: NATURA E SCULTURA. JEFF KOON “SPLIT ROCKER”, alla Accademia Galli, Como 24 maggio 2013 ore 17. A cura di Rosa De Rosa; relazioni di Giuliano Colline e Alessandro Castiglioni

AUDIO:

1. Introduzione di Rosa De Rosa

2. Relazione di Giuliano Collina

3. Relazione di Alessandro Castiglioni


    • http://coatesa.files.wordpress.com/2013/05/2-castiglioni-koon.mp3
    • Punti chiave dagli appunti:
      • le relazioni con la Pop Art
      • Koon vive in un’altra epoca: gli anni ’80 della new economy delle banche e dei broker: era un broker che finanzierà così le sue opere
      • economia delle PROMESSE DI DESIDERIO
      • dalla economia fordista (produzione di oggetti concreti da vendere) alla economia post – fordista (oggetti immateriali di cui non hai bisogno, me che nel momento in cui vengono offerti non puoi farne a meno)
      • pitture e sculture di Koon sono centrate sul  DESIDERIO DELLE COSE. Innesca dinamiche del desiderio
      • oggetti sui quali conta di più la pubblicità e l’immagine che essi offrono al compratore
      • ricerca artistica attorno alle cose che non servono a niente. si interessa al cattivo gusto che genera desiderio ed economia
      • da qui l’attenzione alla INFANZIA: vulnerabilità dei bambini rispetto al desiderio; economia molto basata sui consumi per l’infanzia
      • le ASPIRAPOLVERI: icone del desiderio
      • J. Koon all’incrocio fra cultura americane della East Cost (la pop art) e la west coast (cultura che guarda verso il giappone e lo zen)
      • i PALLONI DA BASKET come immagini delle possibilità di risalita sociale negli anni ’80
      • le CERAMICHE: materiali della cultura popolare
      • il gusto in rapporto a queste opere. Il gusto è una combinazione fra giudizi personali e contesti storici di informazione
      • le grandi sculture come SPLIT ROCKER (metafora dell’effimero): uso dei fiori perchè fragili, temporanei, vulnerabili. I fiori richiedono cure sproporzionate, sono dentro il TEMPO e sussistono solo con cure infinite
      • percorso artistico di Jeff Koon: sguardo cinico ed intelligente sugli aspetti economici del nostro tempo; diventare esso stesso brand (marchi0): da qui li matrimonio con la pornostar Ilona Staller; culto di se stesso come artista; agenzie che producono le sue immagini e le vendono; acquistare il NOME e gli OGGETTI IMMATERIALI (la “fiction economy)

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