AUDIO:
1. Introduzione di Rosa De Rosa
2. Relazione di Giuliano Collina
- http://coatesa.files.wordpress.com/2013/05/2-collina-koon.mp3
- Punti chiave dagli appunti:
- le emozioni provate nel vedere Split Rocker alla Fondazione Beyeler di Basilea
- spiegazione di come è fatto lo Split Rocker
- sintonizzarsi sull’opera d’arte
3. Relazione di Alessandro Castiglioni
- http://coatesa.files.wordpress.com/2013/05/2-castiglioni-koon.mp3
- Punti chiave dagli appunti:
- le relazioni con la Pop Art
- Koon vive in un’altra epoca: gli anni ’80 della new economy delle banche e dei broker: era un broker che finanzierà così le sue opere
- economia delle PROMESSE DI DESIDERIO
- dalla economia fordista (produzione di oggetti concreti da vendere) alla economia post – fordista (oggetti immateriali di cui non hai bisogno, me che nel momento in cui vengono offerti non puoi farne a meno)
- pitture e sculture di Koon sono centrate sul DESIDERIO DELLE COSE. Innesca dinamiche del desiderio
- oggetti sui quali conta di più la pubblicità e l’immagine che essi offrono al compratore
- ricerca artistica attorno alle cose che non servono a niente. si interessa al cattivo gusto che genera desiderio ed economia
- da qui l’attenzione alla INFANZIA: vulnerabilità dei bambini rispetto al desiderio; economia molto basata sui consumi per l’infanzia
- le ASPIRAPOLVERI: icone del desiderio
- J. Koon all’incrocio fra cultura americane della East Cost (la pop art) e la west coast (cultura che guarda verso il giappone e lo zen)
- i PALLONI DA BASKET come immagini delle possibilità di risalita sociale negli anni ’80
- le CERAMICHE: materiali della cultura popolare
- il gusto in rapporto a queste opere. Il gusto è una combinazione fra giudizi personali e contesti storici di informazione
- le grandi sculture come SPLIT ROCKER (metafora dell’effimero): uso dei fiori perchè fragili, temporanei, vulnerabili. I fiori richiedono cure sproporzionate, sono dentro il TEMPO e sussistono solo con cure infinite
- percorso artistico di Jeff Koon: sguardo cinico ed intelligente sugli aspetti economici del nostro tempo; diventare esso stesso brand (marchi0): da qui li matrimonio con la pornostar Ilona Staller; culto di se stesso come artista; agenzie che producono le sue immagini e le vendono; acquistare il NOME e gli OGGETTI IMMATERIALI (la “fiction economy)