Mentre leggevo Oltre il linguaggio di Emanuele Severino, pubblicato da Adelphi (1992), riflettevo che dei testi filosofici sarebbe interessante analizzare, insieme con la trama delle idee, le sensazioni che suscitano.
Non credo si cadrebbe il un impressionismo arbitrario. Ogni volta che un uomo dice con precisione – al di là di quello che pensa – quello che veramente e magari paradossalmente sente, provoca negli altri un interesse non meno intenso del suo. E compie un passo ulteriore verso quella verità occulta che viene spesso elusa dalla sincerità immediata.
In Giuseppe Pontiggia, L’isola volante, Mondadori, 1996, pag. 229