Di Kavafis bisogna conoscere almeno tre poesie:
- Aspettando ii barbari: https://www.youtube.com/watch?v=_ulPjQSiR3Q nella recitazione di Vittorio Gassman
- e questo è il testo: http://www.sagarana.it/rivista/numero18/poesia4.html
- Non sciupare: http://www.piuchepuoi.it/tempo-libero/poesie-indimenticabili/e-se-non-puoi-la-vita-che-desideri/
In tutte si coglie lo spirito tragico del Novecento:
la scissione della coscienza,
il senso di un fato che incombe NON dall’esterno, ma dall’interno
Andrea Di Gregorio su:
- https://www.facebook.com/andrea.gregorio.12
- https://www.linkedin.com/in/andreadigregorio
- http://www.amazon.it/s/ref=nb_sb_noss?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&url=search-alias%3Daps&field-keywords=andrea+di+gregorio
aggiunge Giorgio Chiavegato : “anche GRIGIO” non scherza”
Rimirando un opale a metà grigio
mi risovvengo d’occhi belli e grigi
ch’io vidi(forse vent’anni fa)…
Per un mese ci amammo.
Poi sparì, credo a Smirne, a lavorare.
E poi non ci vedemmo più.
Si saranno guastati gli occhi grigi
-se vive-e il suo bel viso.
Serbali tu com’erano, memoria.
E più che puoi, memoria, di quell’amore mio
recami ancora, più che puoi, stasera.
Costantino Kavafis
Anche “Grigio” non scherza-
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grazie giorgio. ho aggiunto GRIGIO al post. è per il tempo che resta
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