Gamberale Chiara, Dimmi di te, Einaudi, 2024

scheda dell’editore:

Chiara Gamberale, nel suo romanzo Dimmi di te, pubblicato da Einaudi nel 2024, affronta il tema della ricerca di identità e della riconciliazione con il passato. La protagonista, Chiara, si ritrova a vivere in un contesto che sfida le sue scelte di vita: madre quasi per caso e trasferitasi in un quartiere di famiglie “normali”, si sente intrappolata in una routine che rifiuta. La sua vita, caratterizzata da un’eterna adolescenza e dalla ricerca di emozioni forti, si scontra con la quiete apparente della sua nuova esistenza.

Trama

Il romanzo si sviluppa attorno alla domanda centrale: “E tu? Come hai fatto a rimanere fedele a te stesso?”. Chiara decide di contattare alcune figure del suo passato — compagni di scuola che aveva mitizzato — per scoprire come hanno affrontato la vita e se sono riusciti a crescere senza tradire chi erano realmente. Attraverso questi incontri, il lettore assiste a una mescolanza di passato e presente che costringe Chiara a confrontarsi con verità scomode e con la sua evoluzione personale.

Tematiche

Gamberale esplora temi profondi come:

  • La riconciliazione con se stessi: L’autrice invita a riflettere su come si possa fare pace con la persona che siamo diventati.
  • La tensione tra sogni e realtà: Il romanzo rappresenta un’indagine sull’equilibrio tra le aspirazioni giovanili e le scelte adulte.
  • La trasformazione personale: Chiara offre una narrazione che suggerisce la possibilità di trasformare situazioni stagnanti (“paludi”) in opportunità di crescita (“mare aperto”).

Stile

La scrittura di Gamberale è descritta come fluida e coinvolgente, capace di toccare corde emotive profonde. Le recensioni lodano la capacità dell’autrice di rendere accessibili concetti complessi attraverso una narrazione leggera, che riesce a mantenere viva l’attenzione del lettore.

In sintesi, Dimmi di te non è solo un racconto personale, ma un invito a riflettere sulla propria vita e sulle scelte fatte, rendendo il lettore partecipe di una ricerca universale di significato e autenticità.

Citations:
[1] https://www.amazon.it/Dimmi-te-Chiara-Gamberale-ebook/dp/B0DFYCPN48
[2] https://www.ibs.it/dimmi-di-te-libro-chiara-gamberale/e/9788806259549
[3] https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-italiana/narrativa-italiana-contemporanea/dimmi-di-te-chiara-gamberale-9788806259549/
[4] https://www.libraccio.it/libro/2000000124889/chiara-gamberale/adesso.html
[5] https://www.mondadoristore.it/Dimmi-di-te-Chiara-Gamberale/eai978880625954/
[6] https://www.libreriauniversitaria.it/dimmi-te-gamberale-chiara-einaudi/libro/9788806259549
[7] https://www.hoepli.it/libro/dimmi-di-te/9788806259549.html

Di Paolo Paolo, Rimembri ancora. Perchè amare da grandi le poesie studiate a scuola, il Mulino, 2024. Indice del libro

scheda dell’editore:

https://www.mulino.it/isbn/9788815390516

La nebbia agl’irti colli…
E poi? Come faceva? È raro tornare da adulti alle poesie incontrate da studenti. Eppure, sarebbe bello scoprire come risuonano in noi. E accorgersi che la vita le ha rese più leggibili, più emozionanti, più preziose.

Nel bagaglio delle conoscenze scolastiche, insieme alle tabelline, al teorema di Pitagora, alla fotosintesi clorofilliana, rientrano anche molte poesie. C’è perfino chi, nel tempo, le ha imparate a memoria. Da «Silvia, rimembri ancora» di Leopardi a «La pioggia nel pineto» di D’Annunzio, dalle «stelle cadenti» di Pascoli al «male di vivere» di Montale, può capitare di ritrovarsi qualche verso sulle labbra, all’improvviso. Sembra che voglia dirci ancora qualcosa. Ma cosa? Paolo Di Paolo ci offre un’occasione per leggere in modo nuovo e sorprendente le poesie studiate a scuola. Toglie un po’ di polvere e le libera dai luoghi comuni, rimette in rapporto scrittura e vita. Seguendo piste imprevedibili, riscopre «Dei Sepolcri» come un canto carico di tenerezza e rilegge «Il cinque maggio» come un editoriale in versi. Accosta autori contemporanei come Ray Bradbury a Carducci o Yasmina Reza a Manzoni, ripensa i versi secchi di Ungaretti all’ombra delle guerre odierne. E mette in gioco anche sé stesso, la sua storia di studente, di aspirante scrittore: un romanzo mai scritto su Gozzano; le telefonate e gli incontri con i grandi del secondo ’900, Luzi, Zanzotto, Sanguineti, Spaziani… Dimostra così che l’esperienza può riempire di senso quei versi lontani e completarli nel tempo, fra amori, ferite, desideri, sogni.

Paolo Di Paolo, finalista al Premio Strega 2024 con «Romanzo senza umani», è autore tra l’altro di «Mandami tanta vita» (2013, Premio Salerno Libro d’Europa, Premio Fiesole Narrativa e finalista Premio Strega), «Una storia quasi solo d’amore» (2016), «Lontano dagli occhi» (2019, Premio Viareggio Rèpaci), tutti editi da Feltrinelli e tradotti in diverse lingue europee. Scrive su «la Repubblica» e conduce su Rai Radio 3 la trasmissione sulla lingua italiana «La lingua batte».

 

Per cominciare
I. Amare la poesia (da grandi)
«Che la dolcezza ancor dentro mi suona»
Ricordati di me!
Saper rileggere
Realtà aumentata
II. Care, vecchie antologie!
Quelli che non leggiamo più
Allenarsi alla virtù
«E le morte stagioni, e la presente e viva»
«Aprile trema»
Tempo curvo
III. Quando inseguivo i poeti
L’ape di Zanzotto
La tenace ganga che aggrega i vivi e i morti
IV. Celeste dote
Tra le braccia degli dei
Il vento che soffia nei Sepolcri
Dei Sepolcri, di Ugo Foscolo
V. Siccome immobile
Che romanzo!
«D’inestinguibil odio e d’indomato amor»
Il Cinque Maggio, di Alessandro Manzoni
VI. «E scrivo, e scrivo, e ho molte altre virtù»
Il coraggio della debolezza
La morte di un poeta
«Fedeli amici di un tempo migliore»
Davanti San Guido, di Giosue Carducci
VII. Amore scritto minuscolo
Alti e bassi
Nietzsche fa rima con camicie
Vita ruvida, concreta
Il personaggio «guidogozzano»
La signorina Felicita ovvero la felicità, di Guido Gozzano
VIII. Piccole cose, grandi misteri
Fanciullino dark
Una cosmogonia maligna
Lo stesso cielo
Eccetera!
X agosto, di Giovanni Pascoli
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, di Giacomo Leopardi
IX. Triste meraviglia
Contro-antologie
Dove eravate tutte
Attaccato alla vita
«Il mio sogno di te non è finito»
Soldati, di Giuseppe Ungaretti
Spesso il male di vivere ho incontrato, di Eugenio Montale
Essere vivi ora
Le poesie
Altre letture
Indice dei nomi

Adobe Digital editions

software che consente di gestire i libri in formato elettronico

vai a

https://www.adobe.com/it/solutions/ebook/digital-editions/download.html

Calibre

software per la gestione di libri elettronici

https://calibre-ebook.com/it/download

Canali RAI per la CULTURA: Rai Scuola; Rai Storia; Rai Letteratura; Rai Filosofia; Rai 5


RAI SCUOLA

http://www.raiscuola.rai.it/


RAI STORIA

http://www.rai.it/raistoria/


RAI  5

http://www.rai.it/rai5/


RAI LETTERATURA

https://www.raicultura.it/letteratura/


RAI FILOSOFIA

https://www.raicultura.it/filosofia/

GIORNI E SOGNI LATINI, a cura di: Vincenzo GUARRACINO, Marzia MOLINELLI, Rina NAVA, Elena SADA, Caterina SILIPIGNI, Edi-Ermes Scuola, 1995. Indice dell’antologia

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Nicola Gardini e la felicità di leggere i Classici, al Teatro Sociale di Como, 29 ottobre 2018, ore 21

È Nicola Gardini, docente all’Università di Oxford, latinista, scrittore, autore di best seller tutti incentrati sull’erudizione classica.

Tra gli altri:

Viva il latino. Storia e bellezza di una lingua inutile,

Con Ovidio.

La felicità di leggere un classico

Le 10 parole latine che raccontano il nostro mondo

Protagonista del primo incontro letterario per Como città dei Plinii che si terrà lunedì 29 ottobre alle 21 in Teatro SocialeLa felicità di leggere i Classici è l’argomento della lectio magistralis aperta al pubblico che si inserisce perfettamente nelle finalità di questo ciclo di eventi di studio e celebrazione della civiltà classica volti a diffondere le conoscenze di eccellenti studiosi su temi, autori e opere del mondo greco-romano. L’incontro è organizzato dall’Accademia Pliniana e Parolario con la collaborazione della Società Palchettisti del Teatro Sociale, del Teatro Sociale Aslico, di Sentiero dei Sogni, del liceo classico e scientifico Alessandro Volta e dell’associazione Ex alunni del Liceo Volta. Discussioni legate al passato, anche remoto, ma assolutamente calate nel presente consapevoli che, come sostiene Gardini, «l’avvenire può esistere solo se abbiamo coscienza di quel che è stato e che, mutando, permane».

BiBazz | Nicola Gardini e la felicità di leggere i Classici

La Cultura Classica nell’era digitale, con Giovanni Benedetto, Mario Capasso, Bruno Saladino, al Liceo Classico di Como, 29 novembre 2013. Video dell’incontro

La Cultura Classica nell’era digitale

venerdì, 29. novembre 2013, 17:00 – 19:30

classico

da Liceo classico di Como : La Cultura Classica nell’era digitale.

Locandina: liceo classico