La definizione della parola “CULTURA” nell’articolo di Antonio Gramsci del 29 gennaio 1916

” La cultura è organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.”

Antonio Gramsci nell’articolo “Socialismo e cultura” pubblicato il 29 gennaio 1916 definisce la cultura come “organizzazione, disciplina del proprio io interiore, è presa di possesso della propria personalità, è conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti e i propri doveri.” La cultura, secondo Gramsci, non è un sapere enciclopedico sterile, ma un processo di analisi critica che serve a formare una coscienza unitaria, fondamentale per i processi rivoluzionari e per il cambiamento sociale. Egli sottolinea che la cultura è lo strumento con cui il proletariato, attraverso la critica della civiltà capitalistica, si forma una coscienza di sé come soggetto storico e sociale, indispensabile per la presa del potere politico.

Quindi la cultura è intesa da Gramsci non come una semplice accumulazione di nozioni, ma come una conquista interiore, una disciplina e una presa di coscienza che permette all’individuo di comprendere se stesso e il proprio ruolo nella storia e nella società, diventando così agente del cambiamento rivoluzionario.left+3

  1. https://left.it/2018/04/27/socialismo-e-cultura-il-pensiero-di-antonio-gramsci-che-puo-servire-alla-sinistra/
  2. https://www.ilbenecomune.it/2019/04/27/la-cultura-e-organizzazione-del-proprio-io-antonio-gramsci/
  3. https://www.lavocedellelotte.it/2018/01/03/socialismo-e-cultura/
  4. https://www.neldeliriononeromaisola.it/2023/05/antonio-gramsci-socialismo-e-cultura-il-grido-del-popolo-29-gennaio-1916/
  5. https://www.senzatregua.it/2020/04/27/prospettive-e-direzioni-gramsci-e-la-cultura/
  6. https://www.vocedellasera.com/politica/antonio-gramsci-socialismo-e-cultura/
  7. https://www.areaonline.ch/L-autorevolezza-della-cultura-a43c9a00
  8. http://www.rifondazione.it/primapagina/?p=30954
  9. https://journals.uniurb.it/index.php/igj/article/download/4894/4444/18867
  10. https://www.manifestosardo.org/politica-ricerca-un-centro-studi-autogestito/
  11. https://journals.openedition.org/laboratoireitalien/1057?lang=en
  12. https://appelloalpopolo.it/?p=48288
  13. https://gramscilab.com/wp-content/uploads/2020/09/6ab09-seminario-1.pdf

AMOS OZ, I libri, loro non ti abbandonano mai …

I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale.

AMOS OZ, Una storia di amore e di tenebra, (Milano, Feltrinelli 2003).

Alain Finkelkraut, Pescatori di perle, Feltrinelli, 2025

Pescatore Di Perle - Finkielkraut Alain | Libro Gramma ...

Il libro “Pescatore di perle” di Alain Finkielkraut, pubblicato da Feltrinelli nel 2025, prende il titolo dalla definizione che Hannah Arendt diede a Walter Benjamin, definito un “pescatore di perle” per la sua abitudine di collezionare citazioni preziose. Finkielkraut, nel corso della sua vita, ha annotato in quaderni personali frasi, aforismi e osservazioni di pensatori, poeti e scrittori a lui cari, utilizzandoli non come semplici reperti altrui ma come “offerte” per stimolare il proprio pensiero126.

Il libro raccoglie queste citazioni-perle, tratte da autori come Valéry, Kundera, Canetti, Lévinas, Bloch, Mann, Arendt, Tocqueville, Woolf, Solženicyn, Nietzsche e Jankélévitch, e le utilizza per ripercorrere i temi fondamentali della riflessione di Finkielkraut, offrendo una critica profonda e spesso dissonante rispetto allo spirito del nostro tempo. Tra i temi affrontati vi sono l’amore, la cultura, la politica, la guerra, il razzismo e i cambiamenti storici. Ad esempio, l’autore critica la riduzione dell’amore a una relazione contrattuale e democratica, sottolineando che “amare è essere dominato, soggiogato, soggetto a qualcuno”. Inoltre, denuncia come la cultura sia oggi spesso ridotta a una mera pratica sociale, equiparando manga, videogiochi e clip a quella che un tempo si chiamava “la grandezza dello spirito”. Sul piano politico, Finkielkraut mette in guardia dall’uso dell’antirazzismo che, pur legittimo dopo il Terzo Reich, rischia di criminalizzare ogni distinzione tra ospite e ospitato, minacciando così la sopravvivenza delle nazioni e dell’Europa stessa246.

Il libro si presenta come un bilancio personale e intellettuale dell’autore, un invito a risvegliare il pensiero critico attraverso queste perle di saggezza, senza indulgere in provocazioni ma con l’intento di comprendere profondamente il mondo contemporaneo. La lettura può essere fatta in modo non sequenziale, scegliendo le citazioni e i temi in sintonia con il proprio vissuto, rendendo l’opera particolarmente accessibile e stimolante4.

In sintesi, “Pescatore di perle” è una raccolta di riflessioni e citazioni che compongono un percorso filosofico e culturale personale di Alain Finkielkraut, che invita a una riflessione critica sul presente attraverso la saggezza di grandi autori del passato e del presente1246.

  1. https://www.feltrinellieditore.it/opera/pescatore-di-perle-1/
  2. https://www.ibs.it/pescatore-di-perle-libro-alain-finkielkraut/e/9791256240319
  3. https://www.mondadoristore.it/Pescatore-di-perle-Alain-Finkielkraut/eai979125624031/
  4. https://www.ilfoglio.it/una-fogliata-di-libri/2025/06/04/news/pescatore-di-perle-7791589/
  5. https://www.retegargano.it/2025/05/05/il-libro-della-settimana-pescatore-di-perle-di-alain-finkielkraut/
  6. https://www.libreriauniversitaria.it/pescatore-perle-finkielkraut-alain-gramma/libro/9791256240319
  7. https://www.osservatorioantisemitismo.it/articoli/pecheurs-de-perles-nuovo-saggio-di-alain-finkielkraut-sullantisemitismo-contemporaneo/
  8. https://www.lafeltrinelli.it/pescatore-di-perle-ebook-alain-finkielkraut/e/9791256240654
  9. https://www.feltrinellieditore.it/autori/finkielkraut-alain/

Le citazioni più significative raccolte da Alain Finkielkraut nel suo libro Pescatore di perle sono spesso aforismi e riflessioni tratte da grandi autori e pensatori, che l’autore utilizza per stimolare il pensiero critico e riflettere sui temi fondamentali della vita, dell’amore, della cultura e della politica. Tra le più emblematiche vi sono:

  • “Noi non viviamo solo per vivere. Tutto non ricomincia a ogni generazione: noi riceviamo e tramandiamo. La vita si inscrive in una patria, in una lingua…” (Finkielkraut)1.
  • “Amare è essere dominato, soggiogato, soggetto a qualcuno” (riflessione di Finkielkraut sull’amore, che critica la sua riduzione a una relazione contrattuale).
  • La critica alla cultura ridotta a mera pratica sociale, equiparando manga, videogiochi e clip a quella che un tempo si chiamava “la grandezza dello spirito”.
  • Sul piano politico, la denuncia dell’uso dell’antirazzismo che rischia di criminalizzare ogni distinzione tra ospite e ospitato, minacciando la sopravvivenza delle nazioni e dell’Europa.

Queste citazioni e riflessioni, raccolte in Pescatore di perle, rappresentano il “bilancio personale” di Finkielkraut e il suo invito a risvegliare il pensiero critico attraverso la saggezza di grandi autori, senza indulgere in provocazioni ma con l’intento di comprendere profondamente il mondo contemporaneo21.

  1. https://www.frasicelebri.it/frasi-di/alain-finkielkraut/
  2. https://www.ebay.it/itm/286548284443
  3. https://www.pazienti.it/benessere/mental-health/frida-kahlo-tutte-le-sue-frasi-piu-belle-05042024
  4. https://libreriamo.it/frasi/se-questo-e-un-uomo-frasi-primo-levi/
  5. https://www.frasicelebri.it/argomento/coppia/
  6. https://unitesi.unive.it/retrieve/dbbcf4fe-a595-4941-91d9-a73aa7649c83/837006-1235828.pdf
  7. https://ricerca.unistrapg.it/retrieve/594aad0d-8a15-44b4-aa9a-c35d3118c01f/D.%20Fadda,%20Il%20dizionario%20come%20forma%20breve.%20Dai%20mots-valises%20alla%20lexifiction.pdf
  8. https://iris.unito.it/retrieve/19a32a97-5111-4460-84c5-76d756229e37/E%20se%20non%20fosse%20la%20buona%20battaglia.pdf

«Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza»

La parola “canoscenza” in Dante Alighieri, specialmente nel celebre verso del Canto XXVI dell’Inferno, rappresenta la conoscenza intesa come sapere, scienza e ricerca intellettuale e morale. Il termine è usato nella famosa terzina pronunciata da Ulisse:

«Considerate la vostra semenza:
fatti non foste a viver come bruti,
ma per seguir virtute e canoscenza»89.

Qui “canoscenza” significa la conoscenza in senso ampio, non solo il sapere tecnico ma anche la ricerca della virtù e della saggezza, che distingue l’essere umano dagli animali (“bruti”). Ulisse esorta i suoi compagni a non vivere come bestie mossi solo dall’istinto, ma a perseguire la virtù e la conoscenza, simbolo di un ideale umano e morale più elevato289.

Nel contesto del Canto XXVI, che si svolge nell’ottava bolgia dell’ottavo cerchio dell’Inferno, Dante riflette anche sul valore e i limiti dell’ingegno umano. Ulisse rappresenta l’ingegno spinto oltre i limiti della virtù cristiana, che può portare alla perdizione se non guidato dalla giusta morale6.

In sintesi, “canoscenza” in Dante è un concetto chiave che sintetizza la tensione verso il sapere e la virtù, un ideale umano che va oltre la mera sopravvivenza e che si pone come scopo nobile dell’esistenza umana689.

Citations:

  1. https://digitaldante.columbia.edu/dante/divine-comedy/inferno/inferno-26/
  2. https://thebookbindersdaughter.com/2018/09/13/you-were-not-made-to-live-like-brute-beasts/
  3. http://antonio-bonifati.blogspot.com/2012/07/word-by-word-explanation-of-famous.html
  4. https://our.oakland.edu/bitstreams/22d090ce-35a6-40dc-9194-0d4c5682f829/download
  5. https://msuweb.montclair.edu/~furrg/mel/dante10.html
  6. https://it.wikipedia.org/wiki/Inferno_-_Canto_ventiseiesimo
  7. https://www.poetryintranslation.com/PITBR/Italian/ConvivioIII.php
  8. https://www.dante.global/it/cultura/promozione-culturale/canto-per-canto/inferno-cantoxxvi
  9. https://www.studiarapido.it/fatti-non-foste-a-viver-come-bruti-significato-verso-dante/

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Piccolo dizionario delle malattie letterarie, di Marco Rossari, Einaudi editore, 2025

Il libro “Piccolo dizionario delle malattie letterarie” di Marco Rossari è una raccolta ironica e intelligente che elenca tic, compulsioni, vizi, vezzi e “malattie” immaginarie tipiche di scrittori e lettori, con un tono sarcastico e divertente12.

Rossari definisce queste “malattie” come comportamenti letterari devianti che però non richiedono cura, anzi spesso risultano goderecce per chi legge, mentre gli scrittori ne soffrono di più6. Tra le voci più note ci sono:

  • Confusione di Achab: megalomania che porta a considerare degni solo i romanzi molto lunghi, come le trilogie fantasy o romance.
  • Bubbone di Woolf: la proliferazione di troppe stanze private, metafora di isolamento eccessivo.
  • Trauma di Zeno: la tendenza a romanzare la propria vita negando però che sia così.
  • Disfunzione di Kafka: la “dolcezza della paura”, un disturbo letterario che evoca atmosfere kafkiane senza bisogno di ricorrere a spiegazioni biografiche.
  • Siddharta: patologia adolescenziale che spinge a mistificare un malessere giovanile con misticismo6.

Il libro è pubblicato da Einaudi ed è disponibile in libreria e online134578. Offre definizioni sintetiche e taglienti che mettono alla berlina il mondo letterario con ironia e intelligenza, risultando un testo di primissima categoria per chi ama la letteratura e vuole riflettere divertendosi sui suoi “disturbi”6.

Citations:

  1. https://www.einaudi.it/catalogo-libri/narrativa-italiana/narrativa-italiana-contemporanea/piccolo-dizionario-delle-malattie-letterarie-marco-rossari-9788858448014/
  2. https://www.italosvevo.it/libri/piccolo-dizionario-delle-malattie-letterarie-rossari/
  3. https://www.lafeltrinelli.it/piccolo-dizionario-delle-malattie-letterarie-libro-marco-rossari/e/9788806268220
  4. https://www.ibs.it/piccolo-dizionario-delle-malattie-letterarie-libro-marco-rossari/e/9788806268220
  5. https://www.mondadoristore.it/piccolo-dizionario-delle-malattie-letterarie-marco-rossari/p/9788806268220
  6. https://www.ilfoglio.it/cultura/2025/04/01/news/la-letteratura-ci-fa-ammalare-ma-non-vogliamo-guarire-un-catalogo-7674858/
  7. https://librerie.unicatt.it/scheda-libro/marco-rossari/piccolo-dizionario-delle-malattie-letterarie-9788806268220-747976.html
  8. https://giuntialpunto.it/products/piccolo-dizionario-delle-malattie-letterarie-rossari-marco-9788806268220

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Ongaro Marco, Guida ai grandi aforisti, Odoya editore, 2018

Guida ai grandi aforisti di Marco Ongaro, pubblicato nel 2018 da Odoya Editore, è un’opera che esplora la scrittura aforistica attraverso i contributi di ventidue autori che hanno segnato il pensiero occidentale.

Il libro si presenta come un vademecum brillante e informale, arricchito da biografie degli autori e raccolte ragionate delle loro riflessioni.

Tra gli autori analizzati figurano nomi illustri come Friedrich Nietzsche, Virginia Woolf, Oscar Wilde, Woody Allen, Charles Baudelaire e Kurt Vonnegut.

L’opera si distingue per il suo approccio sintetico ed efficace, tipico della forma aforistica, capace di condensare intere visioni della vita in brevi frasi.

Attraverso massime, battute celebri e riflessioni filosofiche, il libro offre uno spaccato delle diverse sfumature umane e culturali. È corredato da un ricco apparato iconografico e si propone di colpire il lettore con riflessioni pungenti e sempre attuali.

.


[1] https://www.odoya.it/arti/letteratura/987-guida-ai-grandi-aforisti.html
[2] https://www.ibs.it/libri/autori/marco-ongaro
[3] https://liceoagnesimilano.edu.it/wp-content/uploads/2024/01/ELENCO-GENERALE-corretto.xlsx
[4] https://www.libraccio.it/libro/9788862884976/marco-ongaro/guida-ai-grandi-aforisti.html
[5] https://www.lafeltrinelli.it/guida-ai-grandi-aforisti-libro-marco-ongaro/e/9788862884976
[6] https://www.libreriauniversitaria.it/guida-grandi-aforisti-ongaro-marco/libro/9788862884976
[7] https://www.unilibro.it/libro/ongaro-marco/guida-ai-grandi-aforisti/9788862884976
[8] https://www.illibraio.it/libri/guida-ai-grandi-aforisti-9788862884976/
[9] https://www.ateneoditreviso.it/wp-content/uploads/2022/11/impaginato-atti-38-DEFINITIVOR.pdf
[10] https://www.ubiklibri.it/book-9788862884976-guida-ai-grandi-aforisti.html
[11] https://www.mondadoristore.it/Guida-ai-grandi-aforisti-Marco-Ongaro/eai978886288497/
[12] https://www.cacciatoredilibri.com/speciali/
[13] https://www.ebay.it/itm/326425689033
[14] https://www.libraccio.it/autore/marco-ongaro/libri.html
[15] https://www.academia.edu/44154068/Scienza_e_arte_a_Bologna_forme_di_autorappresentazione_tra_Rinascimento_e_prima_et%C3%A0_moderna
[16] https://www.ebay.it/itm/194196602332
[17] https://www.ebay.it/itm/315418059107
[18] https://www.libreriauniversitaria.it/libri-autore_ongaro+marco-marco_ongaro.htm
[19] https://agrpress.it/guida-ai-grandi-aforisti-di-marco-ongaro/
[20] https://www.lafeltrinelli.it/libri/autori/marco-ongaro


AFORISMI organizzati per temi

Ecco le principali risorse per aforismi organizzati tematicamente, con approcci diversificati:

Piattaforme specializzate

Aforisticamente.com
Offre una struttura gerarchica con macrosezioni tematiche (Corpo, Cibo, Auguri) e sottocategorie alfabetiche che coprono oltre 200 argomenti, dai classici (Amore, Felicità) a temi specifici come Tatuaggi o Meteorologia1. Include anche trend mensili legati a eventi stagionali o ricorrenze1.

FrasiCelebri.it
Organizza citazioni in categorie sociologiche come Giustizia e Ingiustizia, Cultura, Carriera, con approfondimenti su dinamiche sociali e critiche alla società contemporanea24.

Risorse generaliste con sezioni tematiche

QualitiAmo
Propone un elenco completo di aforismi suddivisi per data di inserimento, permettendo una navigazione cronologica oltre che tematica57.

Shopify Italia
Focalizzato su frasi motivazionali, categorizza i contenuti per ambiti applicativi (lavoro, successo, resilienza) e target specifici (donne, studenti, team)3.

Approcci settoriali

Jobiri
Specializzato in leadership, raccoglie 30 aforismi selezionati da esperti del settore, utili per analisi organizzative o gestionali8.

Per un approccio multidisciplinare, Aforisticamente rimane la risorsa più completa, mentre FrasiCelebri.it offre un taglio più critico sui temi socioculturali.

  1. https://aforisticamente.com/elenco-autori-di-aforismi/frasi-citazioni-e-aforismi-temi-piu-popolari/
  2. https://www.frasicelebri.it/argomento/societ%C3%A0/
  3. https://www.shopify.com/it/blog/frasi-motivazionali
  4. https://www.frasicelebri.it/argomento/cultura/
  5. https://www.qualitiamo.com/frasi/argomento/tutti.html
  6. https://clickup.com/it/blog/243689/citazioni-di-stato-su-whatsapp
  7. https://www.qualitiamo.com/frasi/data.html
  8. https://www.jobiri.com/i-30-migliori-aforismi-sulla-leadership/

aforisticamente.com

miglioriaforismi.com

vai a

https://www.miglioriaforismi.com/

“Faccio dire ad altri quello che non so dire bene, talvolta per debolezza del mio linguaggio, talaltra per debolezza dei miei sensi”, Michel De Montaigne

Michel De Montaigne , “Faccio dire agli altri quello che non so dire bene io”

  1. https://www.stylology.it/2019/01/michel-eyquem-de-montaigne/
  2. https://www.frasicelebri.it/frasi-di/michel-eyquem-de-montaigne/
  3. https://aforisticamente.com/frasi-citazioni-aforismi-e-pensieri-di-michel-de-montaigne/
  4. https://sapere.virgilio.it/aforismi/autori/michel-de-montaigne
  5. https://it.wikiquote.org/wiki/Michel_de_Montaigne
  6. https://www.giuseppecirigliano.com/aforismi/aforismi-autori-montaigne.html
  7. https://francescodipalo.wordpress.com/2023/07/02/michel-de-montaigne-aforismi-e-detti-sugli-animali/
  8. https://www.audible.it/pd/100-citazioni-di-Michel-de-Montaigne-Audiolibri/2821151950

Non ti curar di loro. “Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa”, versi 49-51 del Canto III dell’Inferno di Dante Alighieri

I versi 49-51 del Canto III dell’Inferno di Dante Alighieri recitano1:

Fama di loro il mondo esser non lassa;
misericordia e giustizia li sdegna:
non ragioniam di lor, ma guarda e passa.

Questi versi sono pronunciati da Virgilio mentre descrive gli ignavi, cioè coloro che non si sono mai schierati nella vita 5. Dante li disprezza, e Virgilio afferma che non vale la pena parlare di loro perché non hanno lasciato traccia nel mondo 5.

“Non ti curar di lor, ma guarda e passa” è una variazione popolare del verso dantesco 2 6.

Il detto è usato per significare che non bisogna preoccuparsi delle calunnie o delle malignità altrui, ma andare avanti 2 6.

  1. https://www.soveratonews.com/2006/12/22/dante-alighieri-divina-commedia-inferno-canto-iii-versetti-49-51/
  2. https://www.skuola.net/dante/divina-commedia/curar-loro-guarda-passa.html
  3. https://antemp.com/2013/02/22/non-ragioniam-di-lor-ma-guarda-e-passa-dante-alighieri-divina-commedia-inferno-canto-iii-51/
  4. https://it.wikibooks.org/wiki/Divina_Commedia/Inferno/Canto_III
  5. https://it.wikipedia.org/wiki/Non_ragioniam_di_lor,_ma_guarda_e_passa
  6. https://www.treccani.it/vocabolario/non-ti-curar-di-lor-ma-guarda-e-passa/
  7. https://it.wikisource.org/wiki/Divina_Commedia/Inferno/Canto_III
  8. https://fem.digital/wp-content/uploads/2021/04/Canto-III-Inferno.pdf
  9. https://library.weschool.com/lezione/terzo-canto-inferno-divina-commedia-parafrasi-caronte-celestino-v-dante-10798.html
  10. https://www.camminarecondante.it/wp-content/uploads/inferno-03-testo-del-canto.pdf.pdf
  11. https://www.homolaicus.com/letteratura/ignavi.htm
  12. https://www.sololibri.net/Non-ragioniam-di-lor-ma-guarda-e-passa-significato-verso-dante.html
  13. https://italiano-bello.com/wp-content/uploads/2022/02/Dante-Inferno-Canto-3-edizioni-Edilingua.pdf
  14. https://www.skuola.net/dante/inferno/parafrasi-spiegazione-canto-3-inferno.html
  15. https://divinacommedia.weebly.com/inferno-canto-iii.html
  16. https://it.wikisource.org/wiki/Commedia_(Buti)/Inferno/Canto_III
  17. https://accademiadellacrusca.it/Media?c=25cdbcaa-7b60-4f17-9bac-6d131eea34a0

ricordare: “Grammatica della fantasia”, opera di Gianni Rodari, pubblicata nel 1973

Gianni Rodari e “Grammatica della fantasia”

“Grammatica della fantasia” è un’opera teorica di Gianni Rodari, pubblicata nel 1973, che rappresenta il suo contributo più significativo alla pedagogia e alla creatività. Il libro è il risultato di anni di studio sui meccanismi della fantasia e sulla creazione di storie fantastiche.

Descrizione dell’Opera

  • Obiettivo: L’obiettivo principale del libro è quello di rendere accessibili a tutti le tecniche per stimolare la creatività e l’invenzione narrativa. Rodari sostiene che il processo creativo non sia un mistero inaccessibile, ma una facoltà naturale umana che può essere coltivata attraverso specifiche strategie[1][4].
  • Tecniche Creative: Tra le tecniche proposte da Rodari vi sono:
  • Il Binomio Fantastico: Consiste nell’unire due elementi apparentemente incongrui per generare una storia. Ad esempio, “cosa succederebbe se Milano fosse circondata dal mare?”[1][2].
  • L’Errore Creativo: Gli errori possono diventare spunti interessanti per nuove storie. Un esempio classico è la trasformazione della scarpina di Cenerentola da pelliccia a vetro a causa di un errore ortografico[1].
  • Vecchi Giochi: Come mischiare titoli notiziali o rispondere a sequenze domande per creare racconti assurdi[1].

Capitoli Principali

  • Antefatto: Racconta come Rodari abbia sviluppato queste tecniche attraverso anni di esperienza.
  • Che cosa succederebbe se…?: Illustra l’utilizzo delle ipotesi fantastiche come base per le storie.
  • Il nonno di Lenin: Metafora dell’importanza del supporto alla fantasia infantile.
  • L’errore creativo, dove si discute del potenziale pedagogico degli errori nella creazione narrativa.

Influenza Culturale

“Grammatica della fantasia” ha avuto un impatto significativo sull’insegnamento delle arti creative e sulla promozione dell’impegno attivo dei bambini nella costruzione delle storie. È considerata una guida pratica sia per educatori che per genitori interessati a sviluppare la creatività dei bambini.

“Grammatica della fantasia” offre strumenti innovativi per liberare l’immaginazione individuale ed educativa, proponendo metodi interattivi ed efficaci nel campo dell’invenzione narrativa.


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Grammatica_della_fantasia
[2] https://www.diversamenteindanza.it/wp-content/uploads/2022/05/grammatica-della-fantasia-gianni-rodari-248991.pdf
[3] https://100giannirodari.com/opera/grammatica-della-fantasia/
[4] https://emonsaudiolibri.it/audiolibri/grammatica-della-fantasia
[5] https://www.sellerio.it/it/catalogo/Un-Libro-Oro-Argento-Intorno-Grammatica-Fantasia-Gianni-Rodari/Roghi/15330
[6] https://www.ibs.it/grammatica-della-fantasia-introduzione-all-libro-gianni-rodari/e/9788879268332

CITAZIONI raccolte nel sito segnalo.it

Alla radice del verbo citare troviamo questi significati: “muovere, chiamare”;  “porre in movimento”.

La citazione è, dunque,  un testo breve che punta a muovere chi ne resta colpito suo piano emotivo e intellettuale.

VAI AL SITO:

https://www.segnalo.it/TRACCE/CIT/CIT.htm

Stefano Frassetto, I grandi classici in parole povere, in TuttoLibri / La Stampa (al sabato di ogni settimana)

Stefano Frassetto è un autore e fumettista italiano noto per la sua rubrica “Grandi classici in parole povere”, pubblicata settimanalmente su “TuttoLibri” de “La Stampa”.

https://www.lastampa.it/tuttolibri/

In questa rubrica, Frassetto propone una reinterpretazione dei grandi classici della letteratura, presentandoli in forma di strisce fumettistiche. Le sue opere mirano a rendere accessibili e comprensibili i testi letterari, spesso complessi, attraverso un linguaggio semplice e immediato[2][4].

Frassetto ha una carriera diversificata nel mondo del fumetto, avendo lavorato su varie testate,. Ha anche creato opere come “Ippo” e “35mq”, che evidenziano il suo stile distintivo e la sua capacità di raccontare storie con un approccio visivo[5]. La sua rubrica non solo intrattiene, ma serve anche come strumento educativo, avvicinando il pubblico alla letteratura classica in modo innovativo e coinvolgente[2].

FONTI INFORMATIVE:
[1] https://flore.unifi.it/retrieve/b82c141e-bd78-4e5c-abb7-656470d2cf15/Mds_1_2_2022%20%20su%20OSA%20Budapest%20pp%20123-126.pdf
[2] https://rbe.it/2024/11/15/grandi-classici-in-parole-povere-lisola-e-il-tempo-di-claudia-lanteri/
[3] https://www.facebook.com/stefano.frassetto.14/
[4] https://tl-ph.facebook.com/stefano.frassetto.14/
[5] https://www.lospaziobianco.it/stefano-frassetto-giornalino-liberation/
[6] https://www.youtube.com/watch?v=g2_za3MgtyE
[7] https://www.ibs.it/libri/autori/stefano-frassetto

Si possono trovare le strisce di Stefano Frassetto nella sua rubrica “Grandi classici in parole povere” su “TuttoLibri” de “La Stampa”. Questa rubrica è pubblicata settimanalmente e presenta reinterpretazioni di grandi opere letterarie in forma di fumetti. Per accedere alle strisce, puoi visitare il sito di “La Stampa” o cercare direttamente la sezione “TuttoLibri” dove vengono pubblicate queste opere[1].


[1] https://rbe.it/2024/11/15/grandi-classici-in-parole-povere-lisola-e-il-tempo-di-claudia-lanteri/
[2] https://www.instagram.com/stefanofrassetto/p/C0oMa5uIz6e/
[3] https://www.facebook.com/centroletturehf/?locale=ja_JP
[4] http://blogcomicstrip.blogspot.com/2009/03/kika-di-cavezzali-e-camerini.html?m=0

Jodorowsky Alejandro, Metaforismi e psicoproverbi, Feltrinelli, 2023

scheda dell’editore:

https://www.feltrinellieditore.it/opera/metaforismi-e-psicoproverbi/

Alejandro Jodorowsky questa volta ci regala pillole di saggezza e di sentimento, per allontanare i cattivi pensieri, correggere posture mentali distorte, cominciare la giornata con una carica di ottimismo.

E lo fa interagendo con i suoi lettori, in un dialogo continuo, come spiega nella sua introduzione: “La letteratura da eremiti narcisisti giace nel mausoleo del Ventesimo secolo. Adesso la letteratura, e specialmente la poesia, nasce dalla collaborazione stretta tra lo scrittore e i suoi lettori: insieme creano l’opera. I lettori si connettono con te, ti seguono, ti rispondono, ma se quello che dici non è quello che vogliono sentirsi dire, ti chiudono la bocca con un ‘unfollow’ e ti abbandonano. Te li devi guadagnare giorno per giorno, devi sorprenderli, convincerli, coccolarli, accarezzarli. Tu sei la barca che li traghetta, navigando nell’oscuro mare dell’inconscio per arrivare alla Coscienza”.

Nella parte finale: una serie di domande frequenti da parte dei suoi lettori e follower, cui Jodorowsky risponde dando anche suggerimenti di psicomagia.

Ogni frase ha la forza di una pallottola. Una pallottola che non uccide ma fa rinascere. E che provoca un cortocircuito mentale carico di semi di felicità

Mario Lettieri, Dizionario delle idee, dei pensieri e delle opinioni, Istituto Geografico De Agostini, 1991

Mario Lettieri è l’autore del Dizionario delle idee, dei pensieri e delle opinioni, pubblicato nel 1991 dall’Istituto Geografico De Agostini. Questo volume, che conta 759 pagine, si propone come una raccolta esaustiva di concetti e riflessioni su vari temi, offrendo un’ampia panoramica di idee e opinioni.

Dettagli del Libro

  • Titolo: Dizionario delle idee, dei pensieri e delle opinioni
  • Autore: Mario Lettieri
  • Editore: Istituto Geografico De Agostini
  • Anno di pubblicazione: 1991
  • Pagine: 759
  • ISBN: 9788840292359

Il libro è disponibile per l’acquisto su diverse piattaforme, come IBS e Maremagnum, a prezzi variabili, spesso intorno ai 5-10 euro[1][2][3].


[1] https://www.ibs.it/dizionario-delle-idee-dei-pensieri-libro-mario-lettieri/e/9788840292359
[2] https://www.maremagnum.com/it/libri-moderni/dizionario-delle-idee-dei-pensieri-e-delle-opinioni-novara-istituto-geografico-de-agostini-1991/164274258/
[3] https://lettoriletto.it/products/lz-dizionario-idee-pensieri-opinioni-lettieri-de-agostini-1991-cs-zfs177
[4] https://www.abebooks.com/9788840292359/Dizionario-idee-pensieri-opinioni-Italian-8840292357/plp
[5] https://www.libraccio.it/libro/9788840292359/mario-lettieri/dizionario-delle-idee-dei-pensieri-e-delle-opinioni.html
[6] https://almastart.unibo.it/primo-explore/fulldisplay?vid=39UBO_VU&tab=default_tab&docid=39UBO_SEBINA_DSUBO00115042&lang=it_IT&context=L&query=sub%2Cexact%2CPISA&offset=30
[7] https://www.ebay.it/itm/204454975927
[8] https://www.maremagnum.com/it/risultati-ricerca/?page=24&product_class=libri-moderni&order_by=score%3ADESC&parola_chiave=opinioni

Il Dizionario delle idee, dei pensieri e delle opinioni di Mario Lettieri è strutturato in modo da fornire un’ampia panoramica di concetti e riflessioni su vari temi. Ecco una sintesi della sua struttura:

Struttura del Dizionario

  • Organizzazione Tematica: Il dizionario è suddiviso in sezioni tematiche che raccolgono idee e pensieri correlati, facilitando la ricerca e la consultazione.
  • Definizioni e Spiegazioni: Ogni voce presenta una definizione chiara e concisa, accompagnata da spiegazioni che contestualizzano il concetto all’interno di un più ampio dibattito filosofico o culturale.
  • Riferimenti Culturali: Lettieri include citazioni e riferimenti a pensatori, opere letterarie e filosofiche, arricchendo il contenuto con un contesto storico e culturale.
  • Illustrazioni: Il volume è illustrato, il che contribuisce a rendere le informazioni più accessibili e visivamente coinvolgenti.
  • Formato: Con circa 759 pagine, il dizionario è compatto (14 x 20 cm), rendendolo facilmente consultabile.

Questa struttura rende il dizionario non solo uno strumento di consultazione, ma anche una risorsa utile per approfondire la comprensione di idee complesse.


[1] https://lettoriletto.it/products/lz-dizionario-idee-pensieri-opinioni-lettieri-de-agostini-1991-cs-zfs177
[2] https://flore.unifi.it/retrieve/e398c380-54dc-179a-e053-3705fe0a4cff/Tesi%20Ernesto%20Lettieri.pdf
[3] https://dipfilosofia.web.uniroma1.it/sites/default/files/documenti/ods20012002.pdf
[4] https://www.libreriadeglistudi.it/product/dizionario-delle-idee-dei-pensieri-e-delle-opinioni-lettieri-de-agostini/
[5] https://www.ibs.it/dizionario-delle-idee-dei-pensieri-libri-vintage-vari/e/2570161988410
[6] https://www.brepolsonline.net/doi/pdf/10.1484/J.REA.5.104854

Il Dizionario delle idee, dei pensieri e delle opinioni di Mario Lettieri affronta una vasta gamma di categorie di idee. Sebbene non siano specificate in dettaglio nei risultati della ricerca, possiamo delineare alcune delle principali categorie che solitamente si trovano in opere simili.

Principali Categorie di Idee

  • Filosofia: Riflessioni su concetti fondamentali come l’essere, la conoscenza, la verità e la moralità.
  • Scienze Sociali: Idee relative alla società, alla cultura e alle dinamiche interpersonali.
  • Arte e Estetica: Concetti riguardanti la bellezza, l’espressione artistica e le emozioni suscitate dalle opere d’arte.
  • Politica: Opinioni su sistemi politici, diritti umani, giustizia e governance.
  • Religione e Spiritualità: Riflessioni su Dio, fede, etica religiosa e pratiche spirituali.
  • Psicologia: Idee relative alla mente umana, comportamento e processi cognitivi.

Queste categorie possono variare in base all’approccio di Lettieri e alla sua interpretazione di idee e pensieri attraverso diverse epoche storiche e correnti di pensiero. Il dizionario si propone di esplorare queste tematiche in modo approfondito, fornendo una base per la riflessione critica.


[1] https://it.wikipedia.org/wiki/Idea
[2] https://it.wikipedia.org/wiki/Dizionario
[3] https://www.treccani.it/vocabolario/idea/
[4] https://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni4/libri/978-88-6969-812-5/
[5] https://dizionariofse.unisal.it/encyclopedia/prefix:ort/?print=print-search

una selezione di frasi sui nuovi inizi tratte dalla letteratura, a cura di Eva Luna Mascolino, in illibraio.it

una selezione di frasi sui nuovi inizi tratte dalla letteratura

Frasi sui nuovi inizi, alcune fra le più belle tratte dalla letteratura – ilLibraio.it

“il metodo proposto da tanto tempo, d’osservare, ascoltare, paragonare, pensare, prima di parlare”, citazione di Alessandro Manzoni, “I promessi sposi”. Capitolo XXXI

“Si potrebbe però, tanto nelle cose piccole, come nelle grandi, evitare, in gran parte, quel corso così lungo e così storto, prendendo il metodo proposto da tanto tempo, d’osservare, ascoltare, paragonare, pensare, prima di parlare.

Ma parlare, questa cosa così sola, è talmente più facile di tutte quell’altre insieme, che anche noi, dico noi uomini in generale, siamo un po’ da compatire”.

Alessandro Manzoni, “I promessi sposi”. Capitolo XXXI

E.M. Cioran, Il crepuscolo dei pensieri, Adelphi

E.M. CioranIl crepuscolo dei pensieri

Il crepuscolo dei pensieri – E.M. Cioran

https://www.adelphi.it/libro/9788845939143

Le verità che Cioran consegnò al Crepuscolo dei pensieri contengono il germe delle esplorazioni future e al tempo stesso qualcosa che resiste persino all’organizzazione caotica e frammentaria dei Quaderni.

Al fondo di ciascuno degli aforismi qui radunati – che toccano i temi più cari a Cioran (dalla noia alla solitudine, all’insonnia, alla timidezza, al desiderio, all’oblio, al rimorso e al suicidio) – cogliamo la stessa affilata capacità di introspezione, l’estraneità di sempre a ogni filosofia, ma in una versione surriscaldata.

Un pensiero che non trova pace e attraversa le vaste distese del «non-luogo universale», lasciando dietro di sé una traccia bruciante nelle parole. «La mediocrità della filosofia si spiega col fatto che si può riflettere solo a bassa temperatura. Quando si controlla la propria febbre, si ordinano i pensieri come fossero marionette; si tirano le idee con il filo e il pubblico non si sottrae all’illusione.

Ma quando ogni sguardo su se stessi è un incendio o un naufragio, quando il paesaggio interiore diviene una sontuosa devastazione di fiamme che danzano sull’orizzonte dei mari – allora si dà libero sfogo ai pensieri: colonne tormentate dall’epilessia del fuoco interiore». Un fuoco che permette a Cioran di esserci amico – anche quando apparentemente vorrebbe infierire su di noi.

La vita si divide in tre tempi: passato, presente e futuro. Di questi il presente è breve, il futuro incerto, il passato sicuro …, SENECA, De brevitate vitae

La vita si divide in tre tempi: passato, presente e futuro. Di questi il presente è breve, il futuro incerto, il passato sicuro. Solo su quest’ultimo, infatti, la fortuna ha perso la sua autorità, perché non può essere ridotto in potere di nessuno. Questo perdono gli affaccendati: infatti non hanno il tempo di guardare il passato e, se lo avessero, sarebbe sgradevole il ricordo di un fatto di cui pentirsi. Malvolentieri pertanto rivolgono l’animo a momenti mal vissuti e non osano riesaminare cose, i cui vizi si manifestano ripensandole, anche quelli che vengono nascosti con qualche artificio del piacere presente.

Seneca – I tre tempi della vita

https://www.libriantichionline.com/divagazioni/seneca_vita_tre_tempi

La vita umana sarà sempre chiusa in uno spazio ben limitato … , Seneca, in DE BREVITATE VITAE- Sulla brevità della vita

La vita umana,
anche ammesso che superi i mille anni,
sarà sempre chiusa in uno spazio ben limitato…
ma questo spazio di tempo
che per legge di natura scorre velocemente,
anche se la ragione vorrebbe prolungarlo,
è inevitabile che vi sfugga subito:
siete voi che non sapete afferrare e trattenere
o anche solo frenare
questa che è la più veloce di tutte le cose;
ma ve la lasciate scappar di mano
come se fosse un accessorio qualsiasi
che si può sostituire.

http://web.tiscali.it/pierluigipennati/letteratura/seneca/iltempo.htm

IL LIBRO DELLE RISPOSTE LETTERARIE, a cura di Lucia Coco, illustrazioni di Olaf, Wudz edizioni, Arezzo/Milano, 2024. Con l’indice degli autori e delle citazioni

Scrivere, citazione da: Domenico Starnone, Il vecchio al mare

La sera è il mio libro, Reiner Maria Rilke

ITALO CALVINO, ” … cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio …”

ITALO CALVINO, ” … cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio …”

“panta rei”, Eraclito (VI-V secolo a.c.)

il TEMPO, IL DONO DEL QUI E ORA CHE SI RINNOVA, Corriere della Sera, 2023

https://edicola.shop/meditazioni-quotidiane-il-tempo-il-dono-del-qui-e-ora-che-si-rinnova-n-7-settimanale-57-pagine.html

citazioni dal libro: Beppe Fenoglio, Una questione privata

vai a

https://le-citazioni.it/lavori/una-questione-privata-10454/

da: https://www.patriaindipendente.it/terza-pagina/fenoglio-e-il-folle-volo-di-milton-sospeso-sul-finale/

Correva, e gli spari e gli urli scemavano, annegavano in un immenso, invalicabile stagno fra lui e i nemici. Correva ancora, ma senza contatto con la terra, corpo, movimenti, respiro, fatica vanificati. Poi, mentre ancora correva, in posti nuovi o irriconoscibili dalla sua vista svanita, la mente riprese a funzionargli. Ma i pensieri venivano dal di fuori, lo colpivano in fronte come ciottoli scagliati da una fionda. «Sono vivo. Fulvia. Sono solo. Fulvia, a momenti mi ammazzi!». Non finiva di correre. La terra saliva sensibilmente ma a lui sembrava di correre in piano, un piano asciutto, elastico, invitante. Poi d’improvviso gli si parò dinnanzi una borgata. Mugolando Milton la scartò, l’aggirò sempre correndo a più non posso. Ma come l’ebbe sorpassata, improvvisamente tagliò a sinistra e l’aggirò di ritorno. Aveva bisogno di veder gente e d’esser visto, per convincersi che era vivo, non uno spirito che aliava nell’aria in attesa di incappare nelle reti degli angeli. Sempre a quel ritmo di corsa riguadagnò l’imbocco del borgo e l’attraversò nel bel mezzo. C’erano ragazzini che uscivano dalla scuola e al rimbombo di quel galoppo sul selciato si fermarono sugli scalini, fissi alla svolta. Irruppe Milton, come un cavallo, gli occhi tutti bianchi, la bocca spalancata e schiumosa, a ogni batter di piede saettava fango dai fianchi. Scoppiò un grido adulto, forse della maestra alla finestra, ma lui era già lontano, presso l’ultima casa, al margine della campagna che ondava. Correva, con gli occhi sgranati, vedendo pochissimo della terra e nulla del cielo. Era perfettamente conscio della solitudine, del silenzio, della pace, ma ancora correva, facilmente, irresistibilmente. Poi gli si parò davanti un bosco e Milton vi puntò dritto. Come entrò sotto gli alberi, questi parvero serrare e far muro e a un metro da quel muro crollò …

Antonio Gramsci – Odio gli indifferenti … l’indifferenza è il peso morto della storia …, in La città futura, 1917

da

Antonio Gramsci – Odio gli indifferenti, l’indifferenza è il peso morto della storia

„Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire partecipare. Chi vive veramente non può non essere cittadino partecipe. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo? Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. Io partecipo, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, partecipo. Perciò odio chi non partecipa, odio gli indifferenti.“ —  Antonio Gramsci

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/1221390-antonio-gramsci-odio-gli-indifferenti-credo-che-vivere-voglia-dir/

le edizioni PulcinoElefante: Luciano di Samosata, frammenti da Elogio di una Mosca, 1995

Pagani Paolo, Citofonare Hegel. I filosofi del passato rispondono alle grandi domande del presente, Rizzoli, 2022. Video e indice del libro

scheda dell’editore: https://rizzoli.rizzolilibri.it/libri/citofonare-hegel/#:~:text=La%20filosofia%2C%20secondo%20Ludwig%20Wittgenstein,della%20vita%2C%20privata%20e%20pubblica.

La filosofia, secondo Ludwig Wittgenstein, serve a «far uscire la mosca dalla bottiglia». Ovvero a risolvere problemi e a liberare la mente dagli errori. Non è, quindi, una dottrina astratta, ma piuttosto un’attività pratica che getta chiarezza in ogni ambito della vita, privata e pubblica.

Partendo da questa idea, Paolo Pagani, filosofo di formazione da sempre appassionato alla materia, ci propone in questo libro un esperimento originale: rivolge a 19 grandi filosofi del passato, da Socrate a Heidegger, le domande più scottanti del nostro tempo.

Dalla guerra al gender,

dai vaccini alle fake news alla dignità del lavoro,

il pensiero scaturito da menti come Hegel, Spinoza, Husserl o Nietzsche può illuminarci anche oggi o, per lo meno, nutrire il ragionamento e sollevare dubbi fecondi.

Perché le loro riflessioni universali – quali sono i limiti della ragione? la Natura è “buona”? ci si può fidare dei sensi?… – si adattano perfettamente all’epoca che stiamo vivendo, e a contesti solo in apparenza diversi.Guest stars del volume sono

1 scrittore (Tolstoj)

e 7 personaggi letterari, ciascuno emblematico di un tema,

come Gulliver che rappresenta la diversità,

Fantozzi il lavoro offeso,

o Don Chisciotte la vita inautentica.

Citofonare Hegel accompagna il lettore in quell’esercizio pratico che è la filosofia, capace di aprire mondi e ribaltare l’ovvio, mentre stiamo comodamente seduti in poltrona, sorseggiando una tazza di tè. Un’attività entusiasmante, provare per credere.

A questo libro si affianca il podcast originale Spotify, una produzione Spotify Studios in collaborazione con Chora Media.

ADATTARSI, citazione da Roger – Pol Droit, Piccola filosofia portatile. 101 esperimenti di pensiero quotidiano, Rizzoli, 2001

da:

Citazioni

adattarsi

Sistemare una stanza

Durata: intermittente Materiale: alcune stanze Effetto: adattarsi

Moquette e carta da parati, piastrelle e intonaco, impianto elettrico, fasci di luce, porte, finestre, tende, cuscini, mobili, piante… Bisogna decidere il posto degli oggetti, il colore e lo stile.

Ciò che è interessante è che non si sa come fare. Imparate ad ascoltare quello che dice la stanza. Ogni luogo vuole una certa forma e una certa sistemazione. Non si può averne una conoscenza globale né razionale. È come se in ogni posto lo spirito del luogo parlasse una propria lingua, che voi dovete imparare utilizzando le vostre risorse.

Bisogna quindi lasciarsi impregnare dalle caratteristiche del luogo: volume, luci, superfici, materiali, trama. E poi procedere a tentoni.

Una buona sistemazione non nasce mai da una prima intuizione. Bisogna procedere per approssimazione, passo dopo passo, per tentativi ed errori. Saper tacere e dimenticare, riscoprire, agire al di là delle parole e  delle rappresentazioni. Non completamente in modo teorico e astratto. Posate un colore e gli altri tutt’intorno si trasformano. Mettete un mobile e i volumi cambiano, talvolta anche i colori e le luci.

Ogni cosa è sempre in stretto rapporto con il resto. Per questo non dovete lasciarvi ingannare, quando non conoscete esattamente l’itinerario da seguire.

L’esperienza obbedisce a regole ogni volta diverse. Voi dovete lasciar fare e agire al tempo stesso. Siete voi al centro delle manovre, ma avrete successo se non im¬porrete nulla. D’altro canto le conseguenze di questa relativa passività saranno in ragione di quello che siete. Ciò che il luogo suggerisce, ciò che esige su misura non è evidentemente identico per tutte le persone: il luogo è la guida, ma siete voi il conducente e non qualcun altro. Non state quindi soltanto arredando una stanza, ma anche voi stessi.

Questa esperienza vi insegna che siete parte integrante dell’ambiente che vi circonda. Non un attore, o un architetto, insomma una volontà esterna che decide solo delle apparenze. Siete un elemento della stanza ed essa diventa uno degli elementi del vostro essere. Se qualcuno vi dice «come è bella la tua casa», potrete percepirla come una banalità oppure pensare che la verità alla lunga produce qualche effetto.

Roger – Pol Droit, Piccola filosofia portatile. 101 esperimenti di pensiero quotidiano, Rizzoli, 2001

Citazioni in segnalo.it

vai a:

Citazioni

Le PAROLE dei grandi saggi per imparare a VIVERE meglio: Epicuro, Epitteto, Seneca, Marco Aurelio, Buddha, Confucio, Lao Tse, Montaigne, Riza editore, 2022, pagg. 97

Morandotti Lorenzo, I demoni della speranza, puntoacapo editrice, 2022

vai alla scheda dell’editore:

https://www.puntoacapo-editrice.com/product-page/i-demoni-della-speranza-lorenzo-morandotti

. . . un’opera esigua nella mole quanto densa e ricca nelle sue fronde e radici, riguardo alle quali bisognerà citare almeno tre maestri indiscussi del pensiero negativo, vale a dire Nietzsche, Kraus e Cioran, e la Wunderkammer in cui si alternano le acrobatiche giravolte dei loro aforismi al fulmicotone. Anche all’ombra di quei padri nobili, Lorenzo Morandotti ci consegna il suo elegante scrigno verbale, dimostrando di saper tradurre sul bianco della pagina tutto il dolente enigma che precede ogni scrittura degna di questo nome . . . (Dalla Prefazione di Mario Marchisio)  L'Autore: Lorenzo Morandotti è nato a Milano nel 1966. Giornalista, ha diretto periodici locali ed è stato per 25 anni redattore del quotidiano Corriere di Como, allegato al Corriere della Sera. Nel 2001 ha pubblicato da Manni di Lecce la raccolta di poesie Respirazione, nel 2014 da ES di Milano la raccolta di brevi prose e aforismi Crani e topi e nel 2019 da Lietocolle di Faloppio la raccolta di poesie Nero Euridice.

Scrivere (Pietro Citati, L’armonia del mondo)

Avatar di Tartalùlescritteriate

Quando scriviamo, la gioia di esprimerci sembra più pura: cogliamo un pensiero, afferriamo un’immagine e cerchiamo di fermarli per sempre -netti, definitivi. Sappiamo bene che la gioia maggiore non è nella precisione: ma nella voce lontana, che parla in noi, nel remoto vento che ci trascina, giungendo da chissà dove. E ci obbliga a dire cose che non sapevamo.

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Scrivere (Pietro Citati, L’armonia del mondo)

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Quando scriviamo, la gioia di esprimerci sembra più pura: cogliamo un pensiero, afferriamo un’immagine e cerchiamo di fermarli per sempre -netti, definitivi. Sappiamo bene che la gioia maggiore non è nella precisione: ma nella voce lontana, che parla in noi, nel remoto vento che ci trascina, giungendo da chissà dove. E ci obbliga a dire cose che non sapevamo.

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Scrivere (Pietro Citati, L’armonia del mondo)

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Quando scriviamo, la gioia di esprimerci sembra più pura: cogliamo un pensiero, afferriamo un’immagine e cerchiamo di fermarli per sempre -netti, definitivi. Sappiamo bene che la gioia maggiore non è nella precisione: ma nella voce lontana, che parla in noi, nel remoto vento che ci trascina, giungendo da chissà dove. E ci obbliga a dire cose che non sapevamo.

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“Mi piacciono i libri che ti fanno leggere altri libri”, in Donati Alba, La libreria sulla collina, Einaudi, 2022

Mi piacciono i libri che ti fanno leggere altri libri. Una catena che non dovremmo mai interrompere.

L’unica forma di eternità che possiamo sperimentare è qui sulla terra, diceva Pia. Il giardino è una forma di eternità

Alba Donati   in     https://traccesent.com/2022/07/27/donati-alba-la-libreria-sulla-collina-einaudi-2022/

“Quando pensi di avere tutte le risposte, la vita ti cambia tutte le domande” , Charlie Brown

Handke Peter, Di notte, davanti alla parete con l’ombra degli alberi, edizioni Settecolori, 2022

vai alla scheda dell’editore:

Una confessione e un cantico, una collezione di tesori, di parole, di espressioni, esperienze e intuizioni che ha il profumo del bosco, dei funghi essiccati, dei fiori impaginati della quotidiana avventura che è la vita. Il nuovo canto di Peter Handke, pellegrino al muro del Tempo.

 

Questi taccuini originali, scritti a mano con matita,
pennarello o biro di diversi colori, ornati di disegni
– e segnati dalle tracce del vento, delle intemperie
e delle bestiole selvatiche, – sono per me i diari
più belli e preziosi dell’ultimo secolo,
anche per la bellezza indomita e selvaggia
delle forme che prende la scrittura.
Hans Höller, Der Standard

Nel tempo prolungato e sospeso che si confà alla durata e alle ore della sera, Peter Handke raccoglie frammenti di pensieri che brillano come pagliuzze d’oro e generano la luce magica più adatta ad animare gli arabeschi delle ombre. Scrive d’amore, “in cui ci si può solo perdere”, scrive di quel sentimento che nasce dalla comunione di amore e di volontà, l’entusiasmo, “che si può solo condividere”. Scrive anche delle “nefandezze della fretta”, dell’impazienza e dell’altro tempo, il tempo della natura, quello che ha a che fare con il vorticare delle foglie, l’oscillare dell’erba, il tremolio della rugiada, soglie più precise dell’alternarsi delle stagioni… Scrive infine del ritmo dell’anima (“sta lì la durata”)…
Sono note che hanno il carattere della confessione, della rivelazione e i tratti, le vibrazioni della preghiera propria di un asceta laico. Note che Handke accompagna, intervalla, incastona con disegni (qui riprodotti e che fanno del volume un piccolo libro d’arte), diorama che sono danze di luce e pittura su vetro.
Diario di uno scrittore autentico, preso di sorpresa, di notte, nell’ombra, taccuino di un cronista della durata, di un uomo che abita nella durata, che ha stretto amicizia con il tempo e si dice: “Smettila di immaginarti di essere giovane – Perché?”.
Proprio la semplicità, la chiarezza, il nitore costituiscono la cifra stilistica di questi appunti che fanno sussultare il cuore ad ogni passo. Un libro che andrebbe imparato a memoria riga per riga.

Caramagna Fabrizio, Il numero più grande è due, Mondadori, 2019

Il numero più grande è due

« Capita alle persone veramente sapienti quello che capita alle spighe di grano …, Michel de Montaigne

« Capita alle persone veramente sapienti quello che capita alle spighe di grano: si levano e alzano la testa dritta e fiera finché sono vuote, ma quando sono piene di chicchi cominciano a umiliarsi e ad abbassare il capo. »

Michel de Montaigne

da

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La donna giusta (Sandor Marai) – 2

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“E alla fine si è dovuto accorgere che in realtà la ragione non vale niente, perché gli istinti sono più forti. La collera è più potente della ragione. E quando la collera ha la tecnica a portata di mano se ne infischiano della ragione. E allora la collera e la tecnica si lanciano in una danza assurda e selvaggia.

Ecco perché non si aspettava più nulla dalle parole. Non credeva più che le parole messe l’una dietro l’altra in maniera razionale potessero ancora aiutare il mondo e le persone. Ed è proprio vero, al giorno d’oggi le parole sono state talmente deformate… persino le più semplici, quelle che anche noi adesso stiamo usando per parlare. Sono diventate inutili, come i monumenti. Si sono trasformate in brusio… il loro suono si è distorto, come quando vengono urlate e gracchiate dagli altoparlanti.

Non credeva più nelle parole… ma continuava ad amarle, le…

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Emanuele Severino citazioni su: POIESIS; LUOGO DI DOMINIO; TEMPO; ENTE

1. PlatoneSimposio, pf. 205: Ogni atto per cui una cosa passa dal non essere all’essere: creazione (poiesis, pro-duzione, portare alla presenza):

2. “l’elemento decisivo del pensiero greco è l’apertura del mondo inteso come luogo dove le cose escono e ritornano nel nulla, quindi come luogo di dominio” (E. Severino, Intervista, “Lotta Continua”, 09.03.1980);

3. “Il concetto fondamentale di tempo, anche se la scienza e la cultura occidentali non se ne rendono perfettamente conto, è quello in cui ’le cose hanno a che fare con il senso dell’essere e del niente’ illuminato dall’ontologia greca. Il tempo è la nientificazione delle cose: il loro uscire e ritornare dal niente (E. Severino,cit.);

4. “Per gli abitatori del tempo … l’ente è ciò che esce e ritorna nel niente. Quando non ne era ancora uscito era un niente; quando vi ritorna è daccapo un niente. Ma solo perché l’ente è nel tempo – cioè solo perché l’ente è pensato e vissuto come un niente – può sorgere il progetto di guidare l’oscillazione dell’ente tra l’essere e il niente. Solo sul fondamento del tempo è possibile il dominio dell’ente. E, nell’apertura del tempo, la nascita del progetto di dominio e di sfruttamento dell’ente non solo è possibile, ma è inevitabile” (E. Severino, “Gli abitatori del tempo”, Roma 1978, p. 31).

DUNCAN Dennis, INDICE, storia dell’, dai manoscritti a Google, l’avventurosa storia di come abbiamo imparato a orientarci nel sapere, Utet, 2022. Indice del libro

il “PRINCIPIO DI RESPONSABILITA’ “, Hans Jonas

Avatar di Paolo FerrarioMAPPE nel sistema dei SERVIZI alla persona e alla comunità, a cura di Paolo Ferrario

“Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la sopravvivenza di un’autentica vita umana sulla terra.“

Fonte: https://le-citazioni.it/frasi/173942-hans-jonas-agisci-in-modo-che-le-conseguenze-della-tua-azione/

Il principio responsabilità è un libro di Hans Jonas del 1979, da cui prende il nome il principio cardine di un’etica razionalista applicata in particolare ai temi dell’ecologia e della bioetica.Wikipedia Prima pubblicazione:1979

ogni gesto dell’uomo che “deve” prendere in considerazione le conseguenze future delle sue scelte edeisuoi atti

Laresponsabilitàci obbliga ad essere responsabili e a fare in modo che se ne garantisca la permanenza della sua presenza nel mondo. L’essere-così, l’essere-in un determinato modo è, dunque, la capacitàdiessere responsabili,diessere capacidiesercitare laresponsabilità.

Hans Jonas cerca in questo lavoro di andare alle radici filosofiche del problema della responsabilità, che non concerne soltanto la sopravvivenza, ma l’unità della specie e la dignità della sua esistenza. Tra…

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La MEMORIA è elaborazione del RICORDO, Lia Levi alla trasmissione Radio1/Vittoria, 23 gen 22

DOSTOEVSKIJ Fedor, La bellezza salverà il mondo. Pensieri, aforismi, polemiche, De Piante editore, 2021

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Fëdor Dostoevskij La bellezza salverà il mondo

Non si esce indenni da Fëdor Dostoevskij: il grande romanziere russo scrive per tormentarci, mostra ciò che non vogliamo vedere, ci pone tra estasi e scandalo. Ci mette con le spalle al muro.
“Chi vuole avvicinarsi a Dostoevskij deve compiere tutta una serie di exercitia spiritualia, e deve vivere ore, giorni, anni in un’atmosfere di evidenze contraddittorie”, ha scritto Lev Šestov.
Semplicemente, Dostoevskij ha costruito il nostro presente, è una torcia gettata tra le fauci del futuro. Critico letterario emigrato in Australia, Dmitrij Grišin (1908- 1975) ha dedicato la vita allo studio di Dostoevskij.
Il suo piccolo capolavoro è questo repertorio tematico di aforismi e pensieri, affilati come lame, estratti dall’opera di Dostoevskij, romanzi, lettere, diari. Utile per compiere un ingresso senza paracadute, a precipizio, nei romanzi di Dostoevskij, questo è, soprattutto, un manuale di lotta contro il proprio tempo, una sfida alle storture della modernità, alle strutture del potere, alle convenzioni filosofiche. Dall’Europa alla Russia, dal nichilismo alla religione all’arte, le ossessioni di Dostoevskij sono distillate in questo libro al veleno, da tenere sempre in tasca come un amuleto, fiero della sua pericolosità.

Epicuro, il vero piacere consiste nella assenza di turbamenti (ATARASSIA)

Brian Dillon, Inseguendo eclissi. il piacere inafferrabile di una frase, traduzione di Andrea Sirotti, Il Saggiatore

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Guidato dal suo «istinto per il particolare», per circa venticinque anni Brian Dillon ha trascritto nei suoi taccuini frasi di qualsiasi libro leggesse. Andava «a caccia di eclissi: quei momenti di lettura in cui la luce cambia, una lucentezza più scura prende il sopravvento, le cose (le parole) sembrano farsi di colpo opache, anche nella più semplice tra le frasi, e ti accorgi di dover guardare due volte, o più di due volte».

In Inseguendo eclissi Dillon raccoglie una selezione di quelle frasi e a ciascuna dedica uno scritto, un’indagine di stili, voci, vite, inevitabilmente intrecciata con la propria visione di lettore. Racconta lo stupore di fronte a una frase di Virginia Woolf che all’improvviso vira verso una conclusione grammaticalmente sbagliata; la meraviglia davanti agli «O, o, o, o» che Shakespeare ha fatto pronunciare ad Amleto, Otello e Lady Macbeth, racchiudendo il mondo in una serie di vocali; o ancora di come Vogue divenne la fucina della scrittura di Joan Didion.

Da William Shakespeare a Joan Didion, Brian Dillon porta alla luce ventisette frasi della letteratura di ogni tempo. Non necessariamente le migliori; né, tantomeno, le più celebri. La sua è una ricerca tutta personale, alla scoperta di che cosa significhi fare letteratura e che cosa, viceversa, esserne posseduti.

«Inseguendo eclissi è un manifesto sulle potenzialità della lettura.»  Olivia Laing

«Brian Dillon è uno dei veri tesori della letteratura contemporanea – un critico e saggista di stile e sensibilità senza pari – e Inseguendo eclissi è un libro che solo lui avrebbe potuto scrivere. Leggerlo ha rinvigorito in me il senso stesso della scrittura.» Mark O’Connell

Traduzione di Andrea Sirotti


Brian Dillon (1969) insegna Critical Writing al Royal College of Art di Londra ed è editor della rivista Cabinet. Scrive abitualmente per The GuardianLondon Review of BooksThe Times Literary SupplementArtforum e Frieze. Tra i suoi libri ricordiamo In the Dark Room (2005), con cui ha vinto l’Irish Book Award, Ruins (2011), Sanctuary (2011) e Objects in This Mirror (2014).

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Appunti su Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano – Ed. Einaudi

L’autrice racconta, o meglio fa raccontare in prima persona, ad Adriano la propria vita e ne raccoglie le impressioni,

quando l’imperatore e’ ormai prossimo alla morte e scrive al figlio adottivo Marco Aurelio.

L’imperatore esprime i suoi pensieri piu’ intimi, le sue citazioni sui riti religiosi (rimase particolarmente colpito e

influenzato dal culto del dio Mitra), e rivive la sua giovinezza lontano da Roma, al seguito degli eserciti Romani.

Adriano sa di dover morire ed aspetta questo evento, pronto a riceverlo. La lettera che egli scrive al figlio adottivo e’

 lo sfogo (comprensibile) di un uomo che non puo’ piu’ seguire gli affari dell’Impero, ormai svuotato di ogni energia, e

traspare nell’imperatore , nell’uomo, la sofferenza di un malato che libera i ricordi.

Adriano rivisita i momenti importanti e significativi del suo lungo regno (21 anni), partendo dai rapporti e dalla

confidenza che lo legava alla amica-madre Plotinia, proseguendo con il racconto delle sue campagne militari, dei

viaggi, dei luogi visitati e che lo colpirono particolarmente (Asia minore, Bitinia, la citta’ di Nicomedia, ect.).

Esprime pensieri e giudizi sulla sua famiglia, sui libri, sullo “sport” allora piu’ in voga: la caccia. Ci parla delle sue

dissertazioni filosofiche, dei suoi amori, dei rapporti con l’imperatore (e padre adottivo) Traiano, del suo matrimonio

non felice.

La Yourcenar fa raccontare la suo protagonista la sua esperienza umana, ricchissima, di un uomo che facendo

tesoro di ogni esperienza vissuta nei sui 21 anni di regno diventa uno statista, arricchito dall’emergere della verita’

interiore che l’imperatore aveva conquistato.

La scrittrice  in questo romanzo che puo’ sembrare solo epistolare,  rida’ vita a poco a poco alla personalita’ di

Adriano, alla sua grandezza, all’ambiente nel quale visse piu’ di 2000 anni fa’.

L’imperatore negli ultimi giorni di vita esamina le debolezze del suo spirito, fa considerazioni sulla sua esistenza, ed

esprime sentimenti di gratitudine per le poche persone che gli sono sempre state vicine e che non l’abbandonano

nemmeno negli ultimi dolorosi e disperati momenti della sua vita.

Chiudo questa recensione ricordando i versi composti dall’imperatore Adriano poco prima di morire:

“Piccola anima smarrita e soave, compagna e ospite del corpo, ora ti appresti a scendere in luoghi incolori, ardui e

spogli, ove non avrai piu’ gli svaghi consueti.

Un istante ancora, guardiamo insieme le rive familiari, le cose che certamente non vedremo mai piu’… cerchiamo di

entrare nella morte ad occhi aperti…”

(Marguerite Yourcenar – Memorie di Adriano – Ed. Einaudi)

“La poesia è la più alta comunicazione del sè”, Pupi Avati a CheTempoCheFa, 28 nov 21

La poesia è la più alta comunicazione del sè

da “Le braci” – Sàndor Màrai

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“Ma in fondo all’animo nascondevi un impulso spasmodico: il desiderio di essere diverso da quello che eri. E’ il tormento più crudele che il destino possa riservare a un uomo. Essere diversi da ciò che siamo, da tutto ciò che siamo, è il desiderio più nefasto che possa ardere in un cuore umano. Giacché l’unico modo per sopportare la vita è quello di rassegnarci ad essere ciò che siamo ai nostri occhi e a quelli del mondo. Dobbiamo accontentarci di essere fatti in un certo modo e sapere che, una volta accettata questa realtà, la vita non ci loderà per la nostra saggezza, nessuno ci conferirà una medaglia al merito solo perché ci siamo rassegnati a essere vanitosi o egoisti, o calvi e panciuti – no, in cambio di questa presa di coscienza non otterremo né premi né lodi. Dobbiamo sopportarci quali siamo, il segreto è tutto qui. Sopportare il…

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“Per sognare non bisogna chiudere gli occhi, bisogna leggere”, Michel Foucault

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“Per sognare non bisogna chiudere gli occhi,

bisogna leggere”

Michel Foucault

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sui libri carta: “Esiste un legame indissolubile fra gli oggetti e le persone che li hanno posseduti …”, in Massimo Mantellini, Dieci splendidi oggetti morti, Einaudi , 2020, pagina 66

Esiste un legame indissolubile fra gli oggetti e le persone che li hanno posseduti, una relazione che si sostanzia in piccoli segni fisici.

Alcuni supporti, come i libri di carta, facilitano enormemente  questa sorta di geografia del mondo: cosa accadrà quando (e se) scompariranno.

in Massimo Mantellini, Dieci splendidi oggetti morti, Einaudi , 2020, pagina 66

nell’anno di Dante : “INFORSARSI”, “essere in dubbio”

I filosofi sono costruttori di mondi possibili … in Jacques Schlanger, La solitudine di un maratoneta del pensiero, Il Melangolo, 2007, pagina 56

“I grandi filosofi  d’Occidente sono costruttori di mondi, anche quando, come nel caso di Sesto Empirico, Nietzsche, Wittgenstein, pretendono di criticare ogni costruzione intellettuale.

I filosofi sono costruttori di mondi possibili.

Per “mondo possibile”  intendo un insieme di idee, oggetto ideale del linguaggi (ideale= che è fatto di idee, e ha a che fare con esse) che spieghi il mondo reale facendogli da base ontologica e teoretica”

 

in Jacques Schlander, La solitudine di un maratoneta del pensiero, Il Melangolo, 2007,  pagina 56

 

“Ciò che viene ricordato vive”, citazione nel film: NOMADLAND, di Chloé Zhao, con Frances McDormand, 2020

A volte un pensiero ti sfiora più di un abbraccio…

Sulla necessità di leggere (in: Come un romanzo, Daniel Pennac)

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Sulla necessità di leggere (in: Come un romanzo, Daniel Pennac) – lescritteriate

AFORISMA: etimologia e significato

dal greco aphorismus,

derivante da aphorismòs (apò orizo: separo, delimito)

Ne troviamo uno ogniqualvolta un enunciato conciso affermi una verità (o mezza verità, o una e mezzo) di un qualche interesse

da: https://antemp.com/2021/04/18/emily-dickinson-pochi-amano-veramente-aforismi-in-versi-e-in-prosa-scelti-e-tradotti-da-silvio-raffo-de-piante-editore-2021/

Emily Dickinson, Pochi amano veramente. Aforismi in versi e in prosa scelti e tradotti da Silvio Raffo, De Piante editore, 2021

vai alla scheda dell’editore

… degli alberi noi vediamo solo una parte …, di Marco di Salvo, pensieri gettati, tracce analogiche di un tecnico ravveduto, WriteUp, 2020, pag.33 – in Coatesa sul Lario e dintorni

E pensare che degli alberi noi vediamo solo una parte, quella lussureggiante che si erge verso il cielo. La parte delle radici, che lavorano nel buio, piantata nel terreno alla ricerca di nutrimeno, sfugge allo sguardo ma è l’essenza dell’albero

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… degli alberi noi vediamo solo una parte …, di Marco di Salvo, pensieri gettati, tracce analogiche di un tecnico ravveduto, WriteUp, 2020, pag.33 – Coatesa sul Lario e dintorni

MIGLIORINI Pietro, Tempus fugit. Il grande libro delle sentenze latine, Book Time, 2020

Non appena pensiamo, parliamo … , Hannah Arendt

L’aria, lì, era satura della quintessenza di un silenzio così sostanzioso, così succulento, che non m’addentravo in esso senza una sorta di golosità, …, Marcel Proust,

L’aria, lì, era satura della quintessenza di un silenzio così sostanzioso, così succulento, che non m’addentravo in esso senza una sorta di golosità, soprattutto in quei primi mattini ancora freddi della settimana di Pasqua in cui lo gustavo di più perché ero appena arrivato a Combray: prima di lasciarmi entrare ad augurare il buongiorno alla zia, mi facevano attendere un istante nella prima stanza dove il sole, ancora invernale, era venuto a scaldarsi davanti al fuoco che, già acceso tra i due mattoni, avvolgeva tutta la camera in un odore di fuliggine, facendone qualcosa come uno di quei grandi “antiforni” di campagna o una di quelle cappe di camino dei castelli sotto le quali ci si augura che fuori rompano gli indugi la pioggia, la neve, magari qualche catastrofe diluviesca per aggiungere al conforto del riparo la poesia della reclusione invernale; muovevo qualche passo dall’inginocchiatoio alle poltrone di velluto arabescato, sempre ricoperte con un poggiatesta all’uncinetto; e il fuoco, che cuoceva come una pasta gli odori appetitosi di cui l’aria della camera era tutta grumosa e già “lavorati” e fatti lievitare dalla freschezza umida e soleggiata del mattino, li tirava a sfoglia, li dorava, li gonfiava, li faceva bombare, trasformandoli in un’invisibile e palpabile leccornia provinciale, un immenso “calzone” nel quale, assaggiati appena gli aromi più stuzzicanti, più fini, più pregiati, ma anche più secchi, dell’armadio a muro, del cassettone, della tappezzeria a “ramages”, tornavo sempre con inconfessata ingordigia a invischiarmi nell’odore medio, appiccicoso, scipito, indigesto e fruttato del copriletto a fiori. 

Marcel Proust. DALLA PARTE DI SWANN. 
(Primo volume de “Alla ricerca del tempo perduto”). Copyright 1983 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano. 
Tomo 1. Edizione diretta da Luciano De Maria e annotata da Alberto Beretta Anguissola e Daria Galateria. Traduzione di Giovanni Raboni. Prefazione di Carlo Bo. Copyright 1983 Arnoldo Mondadori Editore S.p.A., Milano. Titolo dell’opera originale: “A la recherche du temps perdu”. Prima edizione I Meridiani giugno 1983.  (da https://mabastainsoma.blogspot.com/2019/11/marcel-proust_8.html)

CARLO FERRARIO, L’allegro e il pensieroso. 3068 aforismi e pensieri, NodoLibri editore, Como, 2009

SINCERITA’: «Una delle interpretazioni più fuorvianti è quella di pensare che, quando noi comunichiamo con immediatezza una emozione, siamo nella verità. Siamo invece nella sincerità … Giuseppe Pontiggia


Sincerità
«Una delle interpretazioni più fuorvianti è quella di pensare che, quando noi comunichiamo con immediatezza una emozione, siamo nella verità. Siamo invece nella sincerità, che è una cosa diversa. Siamo sinceri, ma possiamo esprimerci con un linguaggio che non è il nostro, che è ricalcato sui modelli. L’importante non è di essere sinceri con parole altrui, ma di interessare gli altri con parole proprie. […] Ricordo una tavola di Novello che rappresenta un gruppo di turisti in deliquio in un museo.Non hanno ancora appreso che il vero Raffaello è nella stanza vicina. Sono sinceri, tanto che Raffaello li ha fatti cadere in deliquio. Sono sinceri, però il quadro è altrove» [Giuseppe Pontiggia Per scrivere bene imparate a nuotare Mondadori].

la citazione della estate 2020: “Bisogna distinguere fra ciò che dipende da noi e ciò che non dipende da noi”, Epitteto

Avatar di Paolo FerrarioLUOGHI del LARIO e oltre ...

DSCN3665 (FILEminimizer)DSCN3666 (FILEminimizer)DSCN3667 (FILEminimizer)DSCN3668 (FILEminimizer)La realtà si divide in cose soggette al nostro potere e cose non soggette al nostro potere.

In nostro potere sono:

il giudizio

l’impulso,

il desiderio

l’avversione

e, in una parola, ogni attività che sia propriamente nostra.

Non sono in nostro potere:

il corpo

il patrimonio

la reputazione

le cariche pubbliche

e, in una parola, ogni attività che non sia nostra.

E ciò che rientra in nostro potere è per natura libero, immune da inibizioni, ostacoli,

mentre quanto non vi rientra è debole, schiavo, coercibile, estraneo.

Ricorda , allora, che se considererai libere le cose che per natura sono schiave, e tuo personale ciò che è estraneo, sarai impedito, soffrirai, sarai turbato, ti lamenterai degli dèi e degli uomini;

se invece riterrai tuo solo ciò che è tuo , ed estraneo , come in effetti è, ciò che è estraneo, nessuno ti potrà mai coartare, nessuno ti impedirà , non…

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Non è necessario che tu esca dalla tua stanza …, FRANZ KAFKA

Non è necessario che tu esca dalla tua stanza.

Resta alla tua scrivania e ascolta.

Puoi anche non ascoltare: aspetta semplicemente

Puoi anche non aspettare, soltanto impara ad essere calmo, tranquillo e solitario.

Il mondo ti si offrirà spontaneamente, per farsi scoprire.

Non ha scelta. Rotolerà ai tuoi piedi

FRANZ KAFKA

La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva, David Hume

La bellezza delle cose esiste nella mente di chi le osserva.

David Hume

“Soltanto chi non ha approfondito nulla può avere delle convinzioni”, Emil M. CIORAN (1911-1955)

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da cui questa mia mappa cognitiva

che trasforma convinzione 

in opinione

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POL DROIT Roger, 101 esperienze di filosofia quotidiana, Blackie edizioni, 2020. Indice del libro e indice degli effetti

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BENJAMIN Walter, citazioni

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HUSSERL Edmund, citazioni

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KANT Immanuel, Citazioni

kant2731

MACHIAVELLI Niccolò, citazioni

mach2726

SCHOPENHAUER Arthur, citazioni

scho2721